Etna,s'avviaguardandosospettosamente V Uf-fiziale)(Chegiornoterribile,e misterioso èmai questo!)
Luig.
(Ma
no,fermati,ascolta.)(Oh
Dio!es’eglifuggendocadesse dinuovonelle ma-nidellagiustizia?)
Eman. Ma
sorella,io'nonhopiùconsigli. )
«
SCENA
VII.Albertinoedetti.
Alb.
Ah mamma
,mamma
staallegra: buone nuove carozio, buone nuove. Francesco sa-ràguaritoperfettamente.. IlSignor Dotto-reme
l’hadetto. Feciunsaltoper allegrez-za,ed entrai subito in camera del buon Francesco, chedopo avermi teneramente ab-bracciatomi disse che frappoco verrà qui per parlartidicosaassaiimportante.
Eman.
guardando/’UffzialeàQuiverrà?Oh
qualeimprudenza!
Luig. (Fratellomiovagliincontro,tene
scon-- giuro.
)
Eman.
guardando Vuffiziale) (Ma
chi sana maiquestovecchio!)(v/o)Luig. guardandosi intorno con circospezione)
Ah
Signorevisupplicoamanigiunte....Seèvero chelasortediquesto infelicesia nelle vostremani...
Uffs,
Ah
signora y’ingannale, iononsono...f ATTOTERZO €5 Luig.Voinonpotetepiùalungo nascondermi
ivostridisegni... Purtroppoèveroche voi
- andateincercad’undisgraziato...
Ufi. D'undisgraziatosi,
ma
però...Luig.PeramordelCielo!Lasciatelo sottrarsi all'ignominiachelominaccia. Percarità al-lontanatevida questa casa! Lasciateloalmen rifuggirsiin suolo straniero. E’infelice sua moglie che intercede per lui bagnando
$
amarelagrimelevostreginocchia.
Vffiz. commossorialzandola')
Ah
signora!che fatemai?.. VolesseilCielochefossein po-termiodirendereilvostro sposofelice,che tergereiin un atomolevostre lagrime.Luig.Viengente
— Oh
Dio!èdesso...Ah
si-gnore,questoèforsel’ultimocolloquioche,avrò conlui...
TJJfz.
Ed
iomiritiro. Voglia il Cielo eh1io possaquitornarecoll’annunziod’unafausta notizia.(escepelfondodella scena.) Luig.facendoforza asestessa)Coraggiocuor
mioinquesto fatalemomento.
SCENA
Vili.Emanuele —
Francesco—
PietroFr
ancescoèpallido:unfazzolettointornoalcolloglisostieneilbraccioferito,ePietro losostiene,mentre
Emanuele
losegue con aria di compassione.Luig.
(Oh
Dio, chemi sispezzailcuore al-lasuavista.)
Fran. (Cielobenigno
dammi
lena di parlare allamiaLuigia... dirivelarle lapuraveri-DigitizedbyGoogle
l'Dtrp. FORZÀTf ta
,epoi...e poichiamarminel tuo grem-bo,chegiàtuttoèfinitoperme.) Etna, nelmezzo dei due,
ma
indietroosser-vandoli)
(Ecco amore,edovere adun ter-ribilecontrasto.)
Fran.che Pietro lo*avrà fattosedere.)Mia..
• mia augusta benefattrice... abbiateviimiei ringraziamenti per aver... acconsentito... di
. rivedermi. • ’ • *
Luig. (La suavocemimetteun gelo per le vene.)
Alb. glivavicinoeVaccarezza)Buon Fran-cesco miconsolo conVoi chelavostra feri-tavarisanando...
Fran. sitoccailcuoreguardandoLuigia')
Ma
qùesta
,questanonsichiuderàmaipiù... ’
Ema.
dopoessersiasciugato gliocchi ) (Non vorreichetacesseper soggezionedi me.E’megliolasciarloinlibertà)Albertino, scen-dimeconell’orto.
Albi Viobbediscomiocarozìo.(cainfondo allascenaesifermainatto etaspettarlo.)
Ema.
portandosi pressoaFrancescodopofatti alcunisforziper ricomporsi) Francesco io sono persuasodellavostrainnocenza,e seciò bastasse...‘Fran. interrompendolo con dignità )
Non
ba-sta,lososignore,nonbasta.
Ema. Lo
sapete?ragionedipiùperchè io vi credainnocente, (siavvicinaa Luigia,e do-poaver preso permanoAlbertino,che con saggiaastuziafachesigettialcollodi sua madre,
eparte conesso )
ATTO TERZO 67
SCENA
IX.Luigia
—
Francesco Brevesilenzio,durameilquale idueperso-naggisiguardano sott
1occhio, e ciascuno diessivorrebbeperilprimoparlare;
ma
il piantoglielovietapoiFrancescorisoluto al-zagliocchial Cielo,sipremecolla destra ilcuore,emostra divolersicomporrea no-bileintrepidezza nelcolloquio,eLuigia imi-taquellesue azioni disponendosi ad ascol-tarlo.Fran.Luigiaio scenderò nel sepolcro senza
ilvostroperdono?
Luig.
E
come non viperdonerei?.. Io credo chela vostrasciagurasiagrande quantola mia.Fran.
Oh
moltevoltepiù grande— A me
non rimanepiùnulla...nulla su questa terra. Ilmondo,e1'onorecomandano imperiosamen-te,cheogni legamesia discioltofranoi.Io piangeròfinoall’ultimo miorespiro perla perditadiun’angelica creatura qualsiete voi.
.
ma- voi Luigia, voinonpotretecompiangere unmiserabilecontaminato dal suggellodella riprovazione.. . un’uomocopertod’eterna igno-minia.
Luig.L’ avvenirevi faròconoscerequal’anima erala mia.
Fran. Sarebbemaivero?.. Luigia!..
Tu
non opprimeraidell’odiotuoqueluomo
cheha cagionatotuttiituoimali?DigitizedbyGoogle
IXMJEFORZATI
Ò8
Luig.singhiozzando)Ma... s’iot’odiassi... chi potrebbe amartinel
mondo
?Fran. conespressioneditenerezza')
Oh
Dio!, miobuonDio!., che balsamo sparse quella divinacreaturasullaprofonda miapiaga.—
eseitu?., tusei chemiparli?eate
fin'og-,ginascosi ilmiofatalesegreto?..
Luig. 11tempovola,ecistringeilperiglio...
« Siamocircondatidaesploratori,chi sache fraun’ora alpiù tu.piunon possacelarli al-lalorosorveglianza... eforsefrabreve tem-po... che angoscia?
Ah,
Francesco sceve-roche.miami... va, fuggi, salvati, o.sei irremisibilmenteperduto... Vanneaviveredame
lontano,edovunquetirifuggelasorte,
noncessarmaidisperare inchitidièil cuo-re...e tigiuradinonprivartene mai più, più mai. (gettandosi angosciosa sopra una sedia)
Fran.dopouna breve pausa determinandosi) Ebbene, si... iofuggirò,seper tuoriposo, pertuavolontàhodafuggire,fuggirò...
ma
latuastima verràcon
me
..eprimadipar-tiretiproverà chesemilasci iltuo cuore nesono anche degnoassaipiù chenon
pen-sidipossederlo,
Luig. ebalzandodallasua dolente positura )
Eh?
Come? Cosahai detto? Parla...Oh
Dio!.. (colmassimo smarrimento) parla, fi-nisci...
(contrasporto
)
ma
badaveh! bada Francescodinoningannarmi.Frane,nobilmenteDio., tumiascolti.Conlui èvanoilmentire, contesuperfluochegià lanostradisunione,èdeterminala.
—
Dun-quetuvedi.Luig.sporgendosifuordella seggiola quasiin,
1 DigitizedbyGoogle
ATTOTERZO • •• 69 ginocchi®versoFrancesco conmanitese ver-sodilui,econgliocchiche sembrano sol-lecitareilsuoracconto) è tardi... Al fatto Francesco...Chi viene?.
Ah
no nessuno...Francescoalfattoper carità.
.
Fran.Otto annifadestinatoadesserein pro-cessoditempoassociatoalricco commercio d’unoziochenonaveva,enon hopiùmai conosciuto, fuicollocalodaunmio maggior fratello presso uno de’primi Banchieri di Torino comeaggiuntodi luiche in quella Bancaoccupavailposto di ragionato. Que-sto miofratelloerada parecchi anni marita-to,epadredidue' figliuoli, uno di nove anni incirca, (dell’etàdel tuo Albertino) Faltroancora dalatte. Ilprodotto dell’im-piegopotevaservireaibisognidimio fratel-lo
ma
fatalmenteilfunesto sentimentod’ am-bizione loconsigliòperinnalzarsi sulla sua sferaditentarealgiocolasorte....eil gio-co divennela sua passionepredominante.Luig.Prosegui....
Fran. Dapprimaegli appagò questa passione privandolasua famigliadei prodottidelsuo impiegoallabanca,perlochela sua casa sitrasformònell’asilodellamiseria,e del-la disperazione. Timoroso che si scoprisse l’orribilestaloa cuiera ridottoprogettòun ripafoaglieffetti delvizioneltentativo d’un enormedelitto,epur troppo viriuscì. Co-sì1’
uomo
èsospintopergradi all’estremità senonapprende pertempoad infrenarle pas-sioni.Luig. collansia dellamassimaimpazienza.)La cosa, Francesco,lacosa....
Frati. Giunseall’eccesso di distrarre in più
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IDtTE FORZATI
volteuna partedeifondi checierano stati affidatiperla
somma
di 900,000. Lire diGenovaepiù
—
Luig. Giustocielo! etu?
Frati.Non andòguariche entraronoipiù vio-lentisospettinellamente delprincipale che però non sapea sopra chidinoidue doves-seportare1 accusa....
Luig.Io tremo comesefossiinquelcaso..
Frati.Finalmente una serain,cuimi era più presto delsolito ritiratoincasa,estava ap-punto tenendocompagniaa sua moglie, che stavadeliziandosi nel guardare il bambino dormientenellasuacullavedo comparirein cameramiofratellocongliocchi-stravolti
,
pallidoinfaccia,icapelliirtisullafronte, barcolandocomeun’ ebrioespumantile lab-bracome aunossesso....Figuratilamia sor-presa!.... figuratilospaventodisua moglie edil terrore•di Giovanni, il suo primo-genito.. -
-Lui.
Oh
Dio! mipardivederli.Frati.Sono unladro,egliesclama:iolo cre-do undelirio,elochiamopernome,e lo scuoto.... Sono unladro,o fratello,ripete conunurloprolungato che avrebbe intene-ritotmmacigno.
E
qui balbettando, e col respirointerrottodal forte anelare confessa lacagione,eglieffettidelsuo delitto.Che quadro!che quadro!Iorestodisasso....1 Miacognata privadisensicaderiverso per terra-
—
Giovanni chesiaccorgedel padre ilquale impugnata unapistolaminaccia d’uc-cidersipietà\grida,pietàesi slancia sul braccioarmato[del furibondo che, morte,
esclama,morte.
A
questogrido terribile siATTOTERZO 7* desfailbambino,emette un gemito acuto dallasuaculla.;..Io rivolgo...fuori di
me
acasodirei,eloguardo,evedoil suo oc-chio...
Ah,
Luigiamiparve che l’occhio diquelbambino midomandassepietàp*rsuo padre....F hoqnì...i l’ho quiquell’ occhia-ta,1’hosempre quinelcuorescolpita...•Che
tidirò? unfuoco ardentemisi solleva dalcuoreallatesta,mis’infiammanole ve-ne,mioscillano tuttelefibre,e vivi spie-tato,gridoalfratello,viviallatuapovera famiglia,nonridurla alia'disperazione—
Io mi esibiscoma
in quell’ istante del mio entusiasmo,ecco pienala stanza di guardie chevengono perarrestarci:mio fratello le vede,estramazza perterra.Iomi scuoto,miricompongo,etutto pienodelmio dise-gno.... m’abbandonoaDio, ead alta voce solennemente dichiaroche miofratelloè in-nocente,eeh’iosono ilcolpevole. Il dado ègettato,ed invanotentadappoi d’accusar-siilfratello, eh* io per farmi condannare mi prevalsidi tuttelecircostanzeeh’egli
mi
avea partecipate,edinvieibilenelmio pro-gettosagrificail’onore ai più teneri senti-mentidellanatura.—
Luig.
Oh
Dio mio! Dio miotiringrazio('Si precipitaalcollodel suosposo,esi tiene -a-lungo abbracciata poi grida)Ah
vedi Ema-nuele,vedicheilmiocuorenonsiera in-gannato! (brevepausa,poitransizione del-la giojaaldolore)
Ed
io messaquasi per unprodigioalpossessodiuncuoreche per eroismoèforse1’unicosullaterra,iodovrò abbandonarlo,esagrificareme
stessa alti-V
iyGoogie
IOTTEFORZATI 72
rannico poteredelleapparenze?....
Oh
quale incendioora misentoincuore?Fran.Luigia chedici? moderaperpietàiltuo trasporto.
Luig. con sempre nascenteenfasiasino,efuori dise
)
No
,crudeli,no: paleserò iola pu-ritàdiquel cuore: iofaròcadereilvelodi questa generosamensegna.—
succederà la ammirazioneall'orrore,elemarchedell’ ab-bominiosicangerannoinsugellod’un eroi-cavirtù.Fran. Sconsigliata!tutradisciilmio segreto!
Lùig.Iononvogliolasciarti.
Fran.
Tu
distruggi labell’operamia.Luig. Crudele!tumihai datoiltuo.cuore.
Fran.
E
tuin ricompensa vuoi assassinarmi unfratello?Luig. Iononvedo chete.
Fran. Madred’Alberto....pensache mio fra-telloha duefigli..
Luig. scuotendosi
,euscendo a poco,a poco delsuosmarrimento.
)Ddefigli ?
F
ran.Pensa cheseiolosalvai a costo delmio onoreprimadiconoscerti,orache sonotuo marito,peresser degno veramente di te,
devo consumareil sacrifizioa costo ancora dellavita.Vorrestiche ti provassi.1’amor conjugalecoltradirlanatura.
Luig.
Ah
no! no,Francesco,cheinvolartinon vogliolatuapalmadi gloria. Errai, va-neggiai,mitradiva1’amore,ma
latua vir-tùmirestituisceame
stessa,{siabbandona fralesuebraccia indi apocoapoco ripi-gliaadinterrogarlo)Ma
dimmiFrancescoE
nullati sgomentanell’impresa?noni’ap-I „
ATTO
TERZO J-3 parecchiod’un Tribunale,nonlavergogna d’un pubblicosupplizio?.;Fran. Nulla. Ioattingeva forza, ecoraggio a tutti imiei patimenti daun interno com-piacimento,chemiavrebbe fattoincontra-*
resenza spaventolamorte...
Eh
miacara! Ilsupplizio è.terribile per chi loha meri-*fato.
Luig.
Ma
per qual prodigioricuperasti la liberti?Frati. Ilcasovollecheinunode’custodiche!
conducevanoalluogodel loro asilo coloro cheJaleggebandisce dal.grembo della so-cietày io trovassi un
uomo
inteneritodella miagiovinezza e delmiodestino.Costuimi facilitòimezzid’evasioneeh’ io poscia ese-guiiduranteiltragitto diconcertocon quel-loscelleratoche questa mattina mi ha co-nosciuto, eal qualemeno
dime
fortunato non riuscìdifuggirechedopoparecchian-«nidischiavitù.
Luig.
Ma
perchè nonrivelarepiù presto? Frati. Qualche tempo dopo la mia condannaseppichemiofratellonon avevapiù potuto rimanereinque’luoghi,dovetuttogli ram-mentavalamiasciagura.
Da
quell’epocain poinonne ebbi piùnotizia,etu vediche iononpotevafarconoscerela mia innocen-za, senza esporre miofratelloasopportarla pena a cui l’avevocontantosagrihzio sot-tratto?Luig.
Oh
sposoadorato!No,
chenonpossia-mo
chiamarcidel lutto infelici... Io posso amarti senzachelamiacoscienzasi oppon-ga allosvisceratoamormio.Frati. Sì,Luigia:
Tu
puoi stringermi senzaIDUEFORZATI
ribrezzoaltuo cuore chegrazie alCielo, edallamiacostanza, iosono, esarò sem-predegnodite...
Ma
ètempo, Luigia,e tempodiabbandonarci.Luig.
Oh
crudelissimanecessita! ( stringendo-loalseno)SCENA
X.•• •
, •
• • *
.
Emanuele —
Albertino,edetti.Emanuele
simostra sulla soglia dellaporta dimezzo jpieno di curiosa impazienza.Ema.
Luigiahai chiamatome
o tuo figlio ? Francesco vuolforsepartire?Fran.conaria dignitosa
)S't,cognatoio de-vopartire,eviringraziod1avermi qui con-dottoilbuonAlbertino perch’iolobaci
pri-ma
d’allontanarmidallavostrafamiglia.Ema.
(Ha
vintoildovere,ora sono piu tran-quillo.)Alò.
Ma
perchèbuonFrancesco,perche ab-bandonate appena sposatalamamma
,e la-sciateme-il primo giorno in cui avevail piaceredichiamarvicolnome
dipadre?Fran.commosso )(Dolci parole, e crudeliad untempo.
Luig• (
Ah
non hoforza chebasti aquestase-parazione.) '
Ema.
avvicinandovi dirà a bassa voce a Fran-cesco)(Francesco coraggio,edoltreal do-verecui giàvivedodispostoaservire, pen-sate‘allavostrasalvezza.)Fran. Viringrazio,emi abbandonoin brac-ciòallaProwidenza.(tirandoloin disparte)
atto Terzo 75
TJclileCognatoleohimè mièparole-To sono innocente,e mia moglielosa...
ma
voinon1’interrogarete diciòsel
1amate,edè que-sta1’ultimagraziachevi domando. Vi
ri-muneri Iddio diquantofaceste per
me
,la*vitachemaiserbastemisarpbbernpesos’io
maigiungessia sapereche vostra sorella sof-frisseper miacagione l’amarezzadiqualche vostro rimprovero.
—
Amatela cognato,con- .
forlatelanellesuecalamità... parlatele,
spes-,so,anzi sempredime., voipiangete?..no, perpietà,nascondetequelle lagrime... fate-viesempiodidoverosa fermezza aliapovera vostrasorella,ericordatevi sempre di
me
cheungiornoforse vi onorerete( perdona-temiquestoslanciodiorgoglio) s'iun gior-novionoreretedelmionome, edella mi^
parentela. •* ,
Ernan. (Costuiè laFenice de’galantuomini.) Fran. Sposa coraggio.
— Tuo
fratello terrà luogodiPadrealbravo Albertino,elatua immaginenel mio cuore scolpita miterrà luogosiiquesta terradelguiderdonedovuto -agl’infinitimieipatimenti... Chi vivein so-cietàdeverispettarne ancoipregiudizj... so-vente vendicailtempo le umane sciagure,esempreinfallibilmentelericompensa l’ono-rificodistributoredelladivinagiustizia. Im-primiti,Alberiino, imprimitinelcuore que-stasentenza,esarafladeliziadi tua
Ma-dre,e l’orgoglio de’ tuoicongiuntisesaprai x sopportareleumaneavversitàconquella no-bilerassegnazionecheinnalza la fragil natu-radeli’uomo
,allasublime imitazione delle divinità.. Addiomieibenefattori.—
Addio.Luigiaglisiègettata al collononpotendo
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IDUEFORZATI i)6
parlare pel frequentesinghiozzo.
—
Alberti-nosisaràgettatopiangendoallesue ginoc-chia. Emanueleamanigiunte versoilcielo sembrainvocarlo perlasalvezza di Fran-cesco.In questo odesi confuso rumoreche cangia questoquadredi dolore,in un al-trodi sorpresa,espavento)SCENA
XI.Uffizialeaffannato e detti.
Ujffiz.a Francesco? Veniteinfelice, venite subito con me.
Luig.
Ah
Sig. eglièinnocente... Egli—
do-veVoletetrascinarlo?Uffiiz. Tuttomifatremare per lui. I villici sono armati,lasoldatescali segue, ed io temo
—
Fran. Signoreiononso lacagione chevifa pro-fessaretantointeresseper
me
,ma
qual sia-silo scopo cheviproponeste, iorispondo chedopoavertestéricuperala la stima di quantohodipiù caronelmondo, io sfido tutteleumanesciagureadavvilirmi.l'fjtz.Dunqueabbiate fiducia inme. Dite una solaparola,esietesalvo.
Luig.
Come?
Frati.Qualparola? Finali..(Un’altromistero!)
{fiz. Confessatechisiete,ediovigarantisco
• d’ogni disgrazia.(colpo dipistola) Essi ven-gono.... pronunziale....
Luig.(Cran Dio.! ateloraccomando!)
ATTOTERZO' 77
SCENA
XII.E'Incognito,Contadiniarmati,e detti.
L’Incognitocompariscenelfondotenendo
dm
pistoleuna per
mano
, alcuni Contadini Io inseguono,edeglivedendosivicinoadesser preso spara un secondo colpo di pistola
, e
sbalza, dal muro che cinse il fondo del’ Teatro.)
Fran.Chevedo?queivilemi ha iniquamen-tetradito?
Inco. precipitandosiinmezzoallasala ) Salva-mi,osiamoperdutiambidue.
Fran. Infamissimoscelerato... Che ardisci di chiedermi?
Inco.Salvamilidico,o
dammi
deU’armi,e di-fendiamocifinoall’ultimo sangue? (sommo rumore:ilteatrosiriempicdiContadini,di Carabinieri armati.)SCENA
XIII.Pietro
—
Simf.onf.—
Contadini—
Carabi-nieri—
edettiPici. Eccolo,eccolo:afntnAzznteloquel gale-otto
— f
Incognitoè atterraloe.disarmato? Incori,a Francesco)
Tu
1’haiVoluto, inati strascinerònel mioprecipizio Arrestateanche costui. L’ergastololqreclama/...Egliè sta-tomio compagno:egli è Giovanni Vallesicondannaloaperpetuità...
Vjjiz. balzanelmezzo,cogliocchiscintillantidi gioja)Giovanni Vallesi!... Anche i miei
I
IDUEFORZATI 73
votisono esauditi...Mostro! nelvolerlo pre-cipitatolorestituisciallasua famiglia, an'o-onore, allafelicità.
Frati. Cheascolto!
Eman. Oh!
bella!...Luig. Silenzio'!...Lasciateloparlare.
( ansios-sissima)
Vffiz. S'i, Luigia;vostromaritoè degno del
Vffiz. S'i, Luigia;vostromaritoè degno del