Pietro,che entra tenendo in mano una piccadi cuialla superiorità sarà appeso unaspeciedi medaglione,copertoda un ve-lodatoglierea tempoiSimeone.
Luig.
A
teAlbertino,eccoiltuonuovopapk, faglil’improYisata,che hai preparata.I 0
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4o IDUE FORZATI
L'ina.Fattionore Albertino, esarai ricompen-satodalcomuneaggradimento.
All. Miproverò(aFrancesco
)Padre mioin si belgiornoincui ognunoesollecito di fe-steggiarvi,iohovolutooffrireunsaggio del-lamra abilitò,efarvineltempostessouna grata sorpresa. In questo medaglione
, che
oraviscopriròvedrete da
me
segnate alla meglio dueletteregrosse,chea te tocche-rà aindovinarediqualiparolesieno inizia-li—
Pietro ate.Pie. alzandoda un trattoilvelo.
)Presto
co-me
un baleno.(scopertoil medaglionevisi leggonoleduelettereL. F. in caratteri cu-bitali.)
Fruii,compreso dal massimo terrore.
) Gran Dio,(Lavoriforzati!..
(cade) Tutti,gridando.)
Oh
Dio!..Sime.Pietro,presto recami quelsolitospirito.
Pier. Bastacosì,(esceetostoritorna.) Alb.
Non
impaurirtimamma
, chesaràunodeisolitisuoideliquii.
jEma. intanto passeggia pensosoper lascena guardando di tratto in tratto Francesco
) (Io escodal secolo
—
Tuttoè incomprensi-bile per quest1uomo.E
lapoveramiasorella dovrà cosìtrascinare la sua vita, sempre piangendo,sempretemendoper quelladisuo marito?
— Eh
cuormio... tumihaisempre dettogravisciagure. Quindi io sconsigliavo Luigia...ma
tardisono orai riflessi... L’a-bissoè aperto,e nonc’èviadi ritorno.—
Ma
iocostringeròquest1uomo
a svelarmila causadiquesti suoifrequentitrasporti..Ionelioildiritto,comefratellodisuamoglie, ede6
H
parlerò, olaiopvovederòaltrimenti alLeu
es-’DigitizedbyGoogle
ATTO
SECONDOesseredimiasorella
, e dimio nipote.
)
E
cosicomeva Sime. Allegri,allegri
, eh’ è rinvenuto per-
fettarnenle.-Luig.
Oh
Francesco Setu sapessi quanta penacihaidato....Alb.Sentitepapa, che ancora tremotuttodal lapaura.
Etna.
Ed
ioCognato sono ancora qui immobi-leper lameraviglia.Fran. a bassavoce, e confuso.)Perdonatemi per carità
— ma
nonèmiacolpase.... 'E
ma.Oh
stàa vedere, cheèmia....Fran. Seiosonoun’ infelice.Fragilmente co-struttodallanatura....Offesele mentali fa-coltà da grandissime malattie.... Luigia....
Emanuele,nonmioprimetecoivostri rim-proveri,
ma
compiangetepiuttosto la trista miasorte....Ora stobene.... bene affatto...epossoseguirvialfestino:Buonagente so-no con voi s'oderumore di carozze. Sor -presa generale.
Fran.
Una
carozza!E
chimaiaquest’ora/’..Piet. guardandodallafinestra.)
Oh
bella si è fermatanelcortile unasedia di posta,e ne discendono duesignori....Uno
è il Sig.Timoteo....
Fran.
E
1’altro?.,Piet.
E
l’altro....E
unmilitare.Fran.
Un
militare?Piet.Sisignore.Un’Uffiziale assaivecchio.
Enig. Chi puòmaiessere....
Frati.Che puòvolereda noi?....
E
ma.E
quantedomande;aspettate,che vengaccelo dirà. - • .
IDUEFORZATI 4?
-SCENA
VI..Timoteo,
un’ uffiziale,edelti.Tim. Verbo,ligant iiomines taurorum cornua funes.
Ho
promessodiritornare,ed eccomi qui,ma
tutt’altroamici mieimisarei imagi-nato,chediviaggiare in iì buona compa-gnia.Permettetemi di presentarviun nuovo convitato.QuestoSig. uffizialevienedifresco daGenovanel vostroDipartimento perfarri l’acquistod’una magnificaTenuta,della qua-levoistessi avete l’azienda,cioène sietej Custodi. Iochefornirlononpotevodei con-trasegni,che glisono indispensabili prima diterminare questaimportantissima operazio-ne, misonfattolecitodi condurlo diretta-mentedavoi.Era appuntosulpiededi par-tirequandoegligentilmentemiesibìun po-stonelsuo legno,edio accettai senza far cerimonie anco per giungereintempodi apri-reioperilprimoilfestino,essendoio
co-me
sapete inomnibus praegustator.Ufi. Perdonatebuonagente. Soche quisi ce-lebraunosposalizio.
Ho
vedutodila1’ ap-parecchio perunfestino.... perdonatemi vi tornoa dire,ma
se ilsig.Timoteomi aves-se primainformato..:, io veggo insomma,che ilmomento nonèopportuno pertrattar d’affari,etemo chelamia presenza
—
Ema.
Signorelapresenzad’un prode,e de-gnosoldatoqualevoicisembrate è sempre opportuna,èsempre aggradevole achipuò vantarsibuonsudditoed onestoCittadino.ATTOSECOtfnO 43 Uff.Vi ringrazio,
ma
ionon voglioincomo-dare nessuno.
Frati,Signorecheditemai?Sel 1ingenua le-tizia diquestibuoni Contadini,e iloro di-lettevolitrattenimentinonsono per annojarvi iocordialmenteviesibiscodi qui ristorarvi dallafaticadelviaggio,edomanipoici da-remotuttalapremuradi sodisfarele vostre domande.
JLuig. Permettetesignore,eh’ iouniscalemie preghiereaquelledimiomarito
,e di mio
fratello.
Timo. Uditequanto ècortesequesta nostra fat-tora;
E
giàiove l’avevodetto,che questa eralapiùbrava gente delmondo
, per la3
ual cosaspero,che nonvifarete pregare
ipiù,edaccetterete1’offerta.
Vffi..Siche ioTaccetto perchèla credo sin-cera,eperchè conversovolentiericon gente semplice,edabbene. Io venniinquesto Dipar-timento permotivo benpiù rilevante,che nonè1’acquistod’una tenuta,espero,che
• voi potreteajutarminellemiericorrenze.
Ma
vipregoingraziadi nontrattarmida fore-stiere. Cominciate purelavostrapiccola fe-sta,cheanziionefaròparte
, eh’ ionon vo-glioa niun patto cheilmioarrivoalteri me-nomamentelevostredisposizioni.
Frati, guardandodi furto VUJfiziale.)
E
ma. Orsù,poichéilSignorenonvuole,che glisifacciano complimenti, Luigia accom-pagnatu stessailSignoreallasaladiballo, enoitutti seguitiamoliealmeno perpoche orelasciamodabandalamelanconia.À
noi figliuoliallafesta,{mentretulli siavvianoalla sala, odesifortissimo rumorealdi fuori eDigitizedbyGoogle
IDUE FORZATI 44
molte acute gridaalLadroalLadro. Ognu-no dei comitalisifermasorpreso,e coster-nalo. Pietro,che erauscitoall1entrare dtl-VUffiziale, ritorna trapelalo,ed ansante,e biancoinvoltodallapaura.
Tulli. Al Ladro.
Lui.Cheascolto!
Finn.
Oh
Dio!Timo, con timoreritirandosi.
)Rumoresfuge.
Ema.
OggiilDjavoloh'amessoquilasua co-da. (avviandosiallacomune.)SCENA
VII.Pietroeisuddetti.
Piet.Misericordia,alladro., al ladro.
Un uomo
che nonhopotutovedereinvisosiè introdotto incasa segretamente...hapenetratofinonella cameradel letto, ha rotto la serratura dei 1’Armadio, ed ha portato viatutto ciò,che vierarinchiuso. Quandoio sono
com-parsoeglièfuggito....ma
scommetterei,che nonè ancorafuggitodi casa.Fran.(
Ah
cielo!sarebbe mai.'..)Ema. E
che facciamo quidunque cometantemarmotte. Presto corriamoglidietro.
Luig. Bada Emanueledinonesporti.
Ema. E
fosseildemonio,lo sfidoad intimo-rirmi.Timo. Bravo.Nil hominibusarduum. Coirete, inseguiteilladro,iosonoconvoi.Li aspet-terònelcortile.
)
Ufi.Duoimisignoradiquestoaccidente,ed’ io stesso voglioadoprarmi,
ATTO SECONDO 4^
Luig. Farete grazia signore. Francesco venite pure.
Frati, confuso. )Vengo.(S1egli èpreso, io sono perduto
.)(tuttiesconoperlacomune, e solo Francesco restandotitubantedirà. Se
3
nel miseiabileèl’autoredelfurtocercherà
ifuggireper quell’ uscita, che inun
mo-mentoditerrore iomedesimogliho indica-ta. Stranissimasituazionecheè lamia! Ve-dermicostrettoaproteggere lafuga di uno scellerato,che vuole spogliarmi, mentre con una solaparolapotrei...Miserome
,che nul-laio possocontrodi lui, e lamiavita,e lemie sostanze,etuttoilmioda questo mo-stromortule fatalmentedipende...Chiviene?Chièla.