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MATERIALI E METOD

5.2 Esame ecografico

Le indagini ecografiche sono state eseguite con un apparecchio carrellato Toshiba, modello Aplio e sonda lineare (12 MHz) ad alta frequenza, che permette la migliore risoluzione spaziale (Fig 5.1 e 5.2).

Figura 5.6: Ecografo Toshiba, modello Aplio 400

69 Per il nostro studio l’ecografo è stato impostato con il preset “Testes 2”; questo settaggio prevede i seguenti parametri:

 Gain: 82

 Color Gain 45

 Angolo insonazione 0°

 Gate size: 1 mm

 PRF: 5.0

Di volta in volta per ottenere un’immagine migliore, a seconda delle caratteristiche dell’animale, alcuni di questi parametri sono stati modificati manualmente; in particolar modo, per lo studio della vascolarizzazione testicolare con il Doppler, quando necessario, sono stati modificati il Color Gain, l’angolo di insonazione ed il PRF.

L’esame ecografico è stato condotto in un ambiente tranquillo, scarsamente illuminato e ben temperato. Ciascun animale è stato posizionato sul tavolo in decubito laterale destro ed è stato contenuto manualmente.

Dopo aver bagnato la cute del paziente con acqua, è stato applicato il gel da ecografia ed è stato eseguito un esame ecografico in B-mode del contenuto scrotale sia a destra che a sinistra, valutando bilateralmente testicolo, epididimo e funicolo spermatico, soffermandoci con particolare attenzione sul parenchima testicolare.

Di ogni testicolo sono state valutate:

 Forma

 Dimensioni: grazie al sistema “caliper” di cui è dotato l’ecografo, è stato misurato il testicolo nelle sue tre dimensioni: lunghezza, larghezza, altezza. La lunghezza è stata valutata nella scansione ecografica longitudinale mentre larghezza ed altezza in quella trasversale (Fig 5.3 e 5.4). Per ogni parametro sono state eseguite tre misurazioni, delle quasi è stata ricavata la media, successivamente utilizzata per il calcolo del volume testicolare, espresso in cm3, attraverso la formula

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Figura 5.3: Misurazione della lunghezza in un’immagine ecografica di un testicolo in scansione longitudinale.

Figura 5.3: Misurazione di larghezza ed altezza in un’immagine ecografica di un testicolo in scansione trasversale

 Ecogenicità: il parenchima testicolare è stato classificato in normoecogeno, iperecogeno o ipoecogeno rispetto all’immagine ecografica fisiologica.

 Ecostruttura: è stata classificata in omogenea, disomogenea, con lesioni nodulari oppure con perdita completa della fisiologica architettura.

Ogni lesione eventualmente presente è stata poi studiata in maniera più approfondita, valutandone:

o Localizzazione: polo craniale, centro o polo caudale dell’organo. o Forma: rotondeggiante, ovalare o di forma irregolare.

71 o Dimensioni: calcolato misurando il diametro longitudinale e trasversale. In funzione delle dimensioni della lesione è stato segnalato se questa avesse causato la scomparsa, completa o incompleta, del mediastino testicolare o il suo spostamento in posizione eccentrica. In casi di lesioni molto grandi, è stato indicato se si rilevava la deformazione del profilo dell’organo o la completa sostituzione del parenchima testicolare. o Margini: netti o sfumati, regolari o irregolari.

o Ecogenicità: confrontandola con quella del fisiologico parenchima testicolare, l’ecogenicità della lesione è stata classificata come isoecogena, iperecogena o ipoecogena.

o Aspetto o ecostruttura: ogni lesione è stata descritta anche in funzione della sua morfologia interna. In alcuni casi sono state evidenziate aree ipo-anecogene riferibili a cisti, oppure iperecogene riferibili a fenomeni di necrosi, emorragia o fibrosi. Quando le lesioni, soprattutto se di grandi dimensioni, assumevano un aspetto complesso con un’ecogenicità mista, sono state definite “a complex mass” (Fig 5.5).

Figura 5.5: Immagine ecografia di un testicolo il cui parenchima appare completamente destrutturato per la presenza di 2 lesioni neoplastiche.

72 Tutti questi dati sono stati riportati su un primo foglio di lavoro, in modo da permettere una più rapida e immediata elaborazione dei dati (fig 5.6).

Figura 5.6: Foglio di lavoro Word con i dati relativi alla valutazione ecografica in B-mode dei testicoli destro e sinistro.

Nella seconda fase del lavoro abbiamo eseguito una valutazione con metodica Doppler, applicando prima il Color Doppler per una valutazione qualitativa della vascolarizzazione testicolare e successivamente il Doppler pulsato per una valutazione quantitativa. Il Color Doppler ha permesso di visualizzare l’arteria sopratesticolare a livello del funicolo spermatico, la sua porzione marginale lungo il margine esterno del testicolo fino al polo caudale ed i vasi intratesticolari.

73 Negli animali con neoplasie testicolari (Gruppo B) è stata valutata con particolare attenzione la vascolarizzazione nella regione periferica e, quando presente, all’interno della lesione (Fig 5.7).

Figura 5.7: Valutazione qualitativa della vascolarizzazione di una lesione testicolare tramite l’utilizzo della metodica color Doppler.

È stata quindi localizzata l’arteria testicolare ponendo la sonda a livello del funicolo spermatico. Questa presenta un decorso tortuoso, pertanto caratterizzato da un flusso sia in avvicinamento che in allontanamento dal trasduttore, evidenziabile come aree diverse colorate in blu e in rosso.

La valutazione quantitativa della vascolarizzazione dell’organo attraverso l’applicazione del Doppler Pulsato è stato effettuato a livello dell’arteria testicolare. Per convenzione le misurazioni sono state eseguite nelle porzioni di vaso con un flusso ematico in avvicinamento, in modo da avere il diagramma di flusso sempre al di sopra della linea dello zero (Fig 5.8).

Per ottenere valori quanto più possibili vicini a quelli reali, l’angolo di incidenza tra la direzione del fascio degli ultrasuoni e la direzione del flusso ematico è stato impostato sempre con valori inferiori ai 60°; quando tale l’angolo è risultato maggiore di 0°, l’ecografo ha applicato in maniera automatica il fattore di correzione angolare.

74 Le misurazioni ottenute con angoli maggiori di 60° sono state scartate in quanto, non potendo essere compensate in modo puramente aritmetico, non avrebbero permesso una corretta valutazione della velocità di flusso.

Figura 5.8: Diagramma di flusso ottenuto con l’applicazione del Doppler Pulsato a livello dell’arteria testicolare.

Grazie al Doppler pulsato, analizzando almeno tre onde del diagramma di flusso ottenuto, abbiamo rilevato:

 Velocità di picco sistolica (SPV)

 Velocità telediastolica (EDV)

 Indice di Pulsatilità (PI)

 Indice di Resistività (RI)

Nella maggior parte dei casi le misurazioni di questi parametri sono state ricavate in tempo reale e automaticamente attraverso la modalità “autotrace” dell’ecografo. Tuttavia, quando la differenza tra la velocità di picco sistolica (SPV) e la velocità telediastolica (EDV) è risultata troppo bassa, non è stato possibile applicare tale modalità durante l’esame ecografico; in questo caso il tracciato delle onde è stato effettuato a mano in un secondo momento attraverso la funzione “trace” (Fig 5.9).

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Figura 5.9: Valori di SPV (Vmax), EDV (Vmin), PI, ed RI, ricavati dall’analisi del diagramma di flusso dell’arteria testicolare tramite Doppler pulsato.

Per ogni testicolo, sono state eseguite, quando possibile, cinque misurazioni di SPV, EDV, PI ed RI; in caso di pazienti poco collaborativi, il numero delle misurazioni effettuate è stato inferiore.

Anche in questo caso, dei risultati ottenuti è stata effettuata la media e tutti i valori sono stati registrati su un foglio di lavoro Excel in modo da poterli reperire facilmente al momento dell’esecuzione dell’analisi statistica.