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Un esempio per tutti: l’attività socio-sanitaria in Veneto (non autosufficienza, long term care, salute mentale)

9) Piena valorizzazione del volontariato e dell’assistenza familiare nei confronti delle patologie croniche, dei disabili, dei malati mentali, dei traumatizzati

2.7 Un esempio per tutti: l’attività socio-sanitaria in Veneto (non autosufficienza, long term care, salute mentale)

Di seguito si riferiscono i dati più recenti dell’attività socio-sanitaria in Veneto, con alcuni significativi confronti con analoghi dati nazionali, come documentazione utile per un diverso approccio a livello nazionale.

La Relazione è frutto dell’attività della Segreteria Regionale Veneta alla Sanità (Dr. Mantoan e Dr.ssa Ghiotto), che si ringrazia per la collaborazione.

L’Assistenza Domiciliare

Vengono qui presentate alcune elaborazioni di dati di fonte NSIS85, perché, di fatto, potrebbe essere questa la fonte su cui elaborare eventuali confronti tra le Regioni. Va comunque detto che sussistono alcune criticità relativamente ai flussi di dati sulla Domiciliarità, così riassumibili:

• l’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 definisce, tra gli adempimenti cui sono tenute le Regioni per accedere al maggior finanziamento nell’anno corrente, l’obbligo di alimentazione del sistema informativo nazionale sulle Cure Domiciliari;

• le Cure Domiciliari costituiscono la parte più strettamente sanitaria dell’assistenza domiciliare, mentre l’assistenza domiciliare fornita in maniera formale dai Comuni (accessi domiciliari degli operatori socio-sanitari, servizi di fornitura pasti, lavanderia, acquisti e trasporti, di cura, telesoccorso) è denominata Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD);

• non si è ancora giunti ad una definizione condivisa di Cure Domiciliari a livello classificatorio, né del profilo di bisogno degli assistiti, ovvero in termini di intensità assistenziale (es. numero di accessi/mese) e in termini di coinvolgimento di operatori sanitari e/o socio-sanitari. Ciò può quindi indurre a notevoli differenze di registrazione all’interno dell’NSIS;

• il sottoinsieme di casi che presentano una forma di assistenza domiciliare integrata tra sociale e sanitario non è puntualmente identificabile, anche a fronte della “indipendenza” delle fonti informative.

Nell’ambito della domiciliarità va precisato che il Veneto ha intrapreso da qualche anno un percorso di avvio ed omogeneizzazione dei percorsi organizzativi e di raccolta dei dati (fase pilota del 2004), nonché di

84 AA.VV., Verso un welfare sussidiario, in Atti Convegno CNEL del 29/11/2012.

85

miglioramento della descrizione dei problemi di salute della popolazione assistita, prevedendo un coinvolgimento progressivo delle Aziende ULSS. Nel 2011 sono stati, altresì, definiti indicatori e standard di struttura, attività/processo ed esito delle Cure domiciliari.

È in fase di elaborazione (e disponibile a breve) un rapporto dettagliato con dati relativi al 2012/2013, a cui si rinvia per una lettura più approfondita dell’ambito veneto (flusso regionale).

Fonte: ns elaborazioni da dati NSIS – MOD FLS 21

Con riferimento ai dati di fonte NSIS e nei limiti interpretativi suddetti, relativamente all’anno 2011 in

Veneto sono stati seguiti in Cure Domiciliari 65.279 persone, con un incremento del +1,2% rispetto

all’anno precedente. Si tratta prevalentemente di pazienti anziani (81,8%), potendo calcolare un indice di copertura assistenziale pari al 5,4% della totalità degli ultra 65enni del Veneto.

L’analisi della tipologia di accessi effettuati evidenzia una predominanza della componente

infermieristica che copre il 66,7% della totalità, seguita dalla componente medica che ne copre il 22,8%.

Stando agli accessi effettuati si può calcolare una media di quasi 6 accessi per caso trattato da parte di personale medico e di quasi 20 accessi con riferimento alle altre figure professionali (infermieri, terapisti e altro), ma si comprende come questo indicatore, così calcolato, si mostri grossolano vista la differenziazione

totale pazienti pazienti anziani pazienti terminali Casi trattati 65.279 53.422 6.501 Accessi del personale medico 376.496 261.504 63.113

num medio accessi 5,8 4,9 9,7

Terapisti della riabilitazione 64.068 47.751 2.397

Infermieri professionali 1.102.788 784.334 166.232

Altri operatori 109.517 47.696 15.708

Totale operatori 1.276.373 879.781 184.337

num medio accessi 19,6 16,5 28,4

Terapisti della riabilitazione 55.914 42.841 2.360

Infermieri professionali 613.871 464.966 107.806

Altri operatori 50.246 32.037 14.858

Totale operatori 720.031 539.844 125.024

num medio ore assistenza erogata 11,0 10,1 19,2

Ore di assistenza erogata Accessi degli operatori Accessi del personale medico

dei bisogni considerati. Si noti, ad esempio, come questi valori risultino di molto più elevati (rispettivamente quasi 10 accessi medici e quasi 30 da parte di altri operatori) qualora si consideri il sottogruppo dei pazienti terminali. Va, altresì, sottolineata la limitatezza dei dati disponibili che non consentono di considerare le singole persone coinvolte, cosicché la media risulta calcolata sulla totalità dei casi trattati.

Pur nella indipendenza delle fonti informative, si può stimare che quasi un quarto (24,1%) delle persone che hanno usufruito di cure domiciliari hanno, al contempo, usufruito di assistenza sociale.

Le risorse per la Non Autosufficienza

Il Veneto ha istituito e disciplinato il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un sistema regionale di assistenza sociale e socio-sanitaria e di protezione e tutela delle famiglie e dei soggetti che le assistono.

Complessivamente per il 2012 il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza assomma a euro

721.450.002, riferito per l’87,2% a LEA; la rimanente quota, pari al 12,8% fa riferimento alla copertura di

extra LEA, tra cui si annoverano come voci più rilevanti quelle relative agli assegni di cura, al trasporto per disabili e al telesoccorso.

In base alla dimensione della popolazione residente nel Veneto si può calcolare in media una quota pro capite di Fondo pari a 146 euro circa per residente.

Nell’ambito della residenzialità è interessante confrontare tre aspetti:

il numero di impegnative di residenzialità86 ovvero il titolo che viene rilasciato al cittadino per l’accesso alle prestazioni rese nei servizi residenziali del Veneto, autorizzati all’esercizio (ai sensi della LR n.22/2002). In altri termini l’impegnativa di residenzialità costituisce il titolo per spendere la quota di rilievo sanitario legata all’assistenza sanitaria all’interno della retta applicata presso i centri di servizio autorizzati e/o accreditati; viene rilasciata sulla base della gravità della situazione e consente l’esercizio della libera scelta da parte della persona per l’accoglienza nei centri residenziali autorizzati;

i posti letto disponibili di 1° livello (corrispondenti ai livelli di intensità ridotta e minima di assistenza sanitaria) e di 2° livello (corrispondenti al livello di intensità media di assistenza sanitaria);

il parametro (teorico) del fabbisogno, determinato moltiplicando le classi d’età della popolazione per opportuni coefficienti.87

Il rapporto tra impegnative e fabbisogno evidenzia un sottodimensionamento delle prime rispetto al bisogno stimato; il rapporto tra posti letto e fabbisogno evidenzia un sovradimensionamento dei posti rispetto al fabbisogno. Vanno segnalate, altresì, all’interno del contesto regionale profonde differenziazioni tra un territorio e l’altro.

86

L’Azienda ULSS rilascia l’impegnativa sulla base della graduatoria unica di residenzialità nel limite del numero massimo annuo equivalente delle impegnative stabilito dalla programmazione regionale ed in concomitanza con la disponibilità del posto presso il centro di servizio scelto dalla persona.

87

Le classi di popolazione vengono moltiplicate nel seguente modo:

• 0,06% per la popolazione residente compresa nella classe 0-64 anni;

• 0,65% (+0,5% per i territori di montagna e Venezia insulare) per la popolazione tra 65-74 anni; • 4,40% (+1% per i territori di montagna e Venezia insulare) per la popolazione over 75 anni.