Il grafico 6, invece, evidenzia la piramide delle età nella popolazione veneta, per stato di salute complessivo.
Grafico 6. Fonte: ns elaborazioni su dati ISTAT, anno 2011
BOX C: riassunto su invecchiamento, cronicità, comorbilità e disabilità, in Veneto
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT.
Datawarehouse Sanità Regione del Veneto e su dati Adjusted Clinical Groups (*)
220000 0 220000 0-4 anni 10-14 anni 20-24 anni 30-34 anni 40-44 anni 50-54 anni 60-64 anni 70-74 anni 80-84 anni ultra89 anni
Uomini in buona salute Uomini in cattiva salute
Donne in buona salute Donne in cattiva salute Uomini in buona salute
Uomini in cattiva salute
Donne in buona salute Donne in cattiva salute Piramide delle età della popolazione del Veneto,
per stato di salute complessivo
Invecchiamento Cronicità e comorbilità Disabilità
- In Veneto il 20% è ultra 65enne e il 10% è ultra 75enne.
- L’indice di vecchiaia (139,8%) indica un rapporto di 7 ultra 65enni ogni 5 soggetti con meno di 15 anni.
- Il 26% della popolazione del Veneto ha almeno una esenzione per patologia: • il 65% degli ultra 65enni
è esente per almeno una patologia cronica.
- Il 15% della popolazione ha almeno 2 patologia co-presenti; il 7% ne ha almeno 3 (*).
- In Veneto si stima che il
25,4% dei soggetti tra i
75-84 anni presenti disabilità. - Il 57,2% degli ultra 85enni
Il Grafico 7 evidenzia la “stima della prevalenza delle persone anziane disabili”, nell’anno 2011.in Italia.
Grafico n°7
Mentre il Grafico n° 8 evidenzia la “stima della prevalenza di patologie croniche in Veneto, anno 2011”, associata a dati tecnici sugli esenti, per patologia o per motivi diversi (economici, prevalentemente).
Il Grafico n°9 mostra la prevalenza della cronicità, in Veneto, articolata per classi di età, con il trend 2010-2012.
Grafico n° 9
7.4 L’investimento sul Distretto socio-sanitario
In quest’ottica il modello socio-sanitario veneto di servizi integrati alla persona si conferma come la
modalità di risposta più adeguata ai bisogni della popolazione, che trova realizzazione nell’ambito dei Distretti socio-sanitari.
Si enucleano alcune peculiarità che, di fatto, possono costituire “premesse” fondamentali alla costituzione di un Sistema Integrato, ossia:
• porre al centro la persona, nella considerazione che la salute é patrimonio della collettività; • valorizzare il rapporto con gli Enti locali e con le Comunità;
• riconoscere il Territorio come sede “primaria” della presa in carico della persona e, contestualmente, ridefinire il ruolo dell’Ospedale quale ambito per la gestione degli eventi acuti;
• potenziare il ruolo del Distretto socio-sanitario quale luogo di coordinamento della presa in carico integrata e della continuità dell’assistenza;
• valorizzare il ruolo integrativo in un’ottica di sussidiarietà svolto dalla rete sociale, fatta da relazioni parentali, amicali, solidaristiche e di volontariato, quale elemento di stabilità e di identificazione del tessuto, sostenuto da profondi e radicati valori etico-sociali.
Ciò implica che il Territorio sia soggetto che intercetta il bisogno e attiva le sinergie tra risorse e fonti diverse.
Già dal 2001 (con la Dgr. n.3242/2001) la Regione Veneto ha sancito l’importanza del Distretto e ha offerto alcune linee organizzative per delinearne un modello. Nell’arco dell’ultimo decennio si sono susseguiti vari provvedimenti di riorganizzazione dell’assistenza territoriale (es. sulla medicina convenzionata, sulle cure domiciliari, sugli ospedali di comunità, ecc.). Nel Veneto, ad oggi, esistono 50 Distretti, di cui 8 con una dimensione inferiore agli 80.000 abitanti e con un range compreso tra i 20.000 e i 278.000 abitanti. Va comunque sottolineato come esista una varietà organizzativa all’interno delle 21 Aziende ULSS della Regione.
L’ottica perseguita nel corso degli anni è stata quella di sviluppare una “rete integrata di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali”, ove il Distretto socio-sanitario rappresenta l’ambito organizzativo in cui può realizzarsi un modello assistenziale garante della continuità dell’assistenza e fornitore di risposte adeguate, complete e non frammentate o casuali alla complessità dei bisogni delle persone. In particolare le aree a maggiore valenza socio-sanitaria sono quelle della non autosufficienza, della disabilità, della salute mentale e della dipendenza.
Ciò detto, la Regione Veneto ha inteso perseguire due obiettivi strategici: • la presa in carico coordinata e la gestione integrata del paziente, • la continuità dell’assistenza,
che si realizzano attraverso l’implementazione di un modello di Distretto “forte” ossia:
• responsabile ove vi sia diretta correlazione tra responsabilità, risorse disponibili ed azioni di miglioramento dell’appropriatezza;
• competente cioè in grado di rispondere appropriatamente ai bisogni e di presidiare il percorso assistenziale.
Costituiscono, pertanto, criteri cardine dell’organizzazione distrettuale: • l’adozione di un metodo di lavoro multiprofessionale;
• la flessibilità organizzativa delle risposte assistenziali;
• la valorizzazione e la piena integrazione della medicina convenzionata;
• la valorizzazione del ruolo dell’infermiere e di tutte le professioni sanitarie e sociali (centralità del case manager);
• l’organizzazione delle attività per programmi definiti con le Amministrazioni locali e con gli altri attori territoriali.
Il Territorio viene, allora, a configurarsi come un sistema organizzativo reticolare in cui i vari nodi della rete afferiscono ad un unico ciclo erogativo: la rete consente di sviluppare e valorizzare le sinergie tra risorse e fonti di risorse diverse, di favorire una flessibilità organizzativa che si adegua ai mutamenti dei cambiamenti.
I grafici n°11 e 12 (elaborati dalla Regione Veneto su dati regionali 2008-2011) evidenziano i trend dei COSTI LEA (grafico n°11) ed i costi/residente per l’ASSISTENZA DISTRETTUALE (grafico n°12), negli anni 2008-2011.
Grafico 11 (elaborazione della R.Veneto) Grafico 12 (elaborazione della R. Veneto)
Di seguito, si riportano alcune informazioni, relative alle “cure extraospedaliere”, in Veneto.
BOX D: Alcuni aspetti delle cure extraospedaliere, in Veneto
Fonte: elaborazioni su Datawarehouse Sanità Regione del Veneto e (*) dati ULSS n.4 Alto Vicentino
7.5 Alcuni strumenti di integrazione
Analizzeremo, di seguito, alcuni possibili strumenti di integrazione: lo sportello unico di accesso; la valutazione del bisogno; il progetto assistenziale individualizzato; il sostegno alla domiciliarità, gli elementi innovativi per l’integrazione socio-sanitaria; la filiera dell’assistenza; le medicine di gruppo integrate; la centrale operativa; il sistema informativo; il fascicolo sanitario elettronico.
Livelli Assistenziali 1.668,0 1.712,4 1.727,9 1.727,4 1.630 1.640 1.650 1.660 1.670 1.680 1.690 1.700 1.710 1.720 1.730 1.740 2008 2009 2010 2011
Trend del costo LEA per residente
8.149.869 8.414.069 8.532.712 8.561.609 7.900.000 8.000.000 8.100.000 8.200.000 8.300.000 8.400.000 8.500.000 8.600.000 2008 2009 2010 2011
Trend del costo totale LEA
+3,2%
+1,4% +0,3% +2,7%
+0,9% +0,0%