Gli italiani nelle associazioni
2.7 L’esempio dell’ESPANM : Etoile Sportive Passage À Niveau Mantega
S.O. Est 51
S.L. Hachette 20
Ski Montagne 18
Sans But Club 29
S.S.O. Boule Fleurie 12
Tennis Azuréen 69
U.S. Cheminots C.A. 169
U.S.O.N.A.C. 56
U.S.T.N.L. -
V.C. Faema 30
Clubs fuori Nizza
A.S. Trinité Victor 105
A.S. St. Martin 69
A.S. Martinoise 13
U.S. Drap 51
U.S. St. André 55
U.S. Laurentine 19
Totale: 3652 tesserati
Fonte: A. D., in Fonds Falsini, Archives privées, Documento 111j0058.
2.7 L’esempio dell’ESPANM : Etoile Sportive Passage À Niveau
Riporto qui la traduzione di un’intervista che P. Henri Gache fece ad uno dei fondatori dell’associazione, Marc Ricci.
Pensai all’ipotesi di creare questo club a seguito del tentativo fascista del 6 febbraio 1934 delle milizie della Croce di Fuoco, alla cui testa c’era il colonnello De la Rocque. Allora ero dirigente dei Giovani Comunisti, e Antoine Risso, rimpianto compagno a quell’epoca segretario generale dell’organizzazione, mi consigliò di rispondere a questo tentativo fascista raggruppando la gioventù del quartiere che conoscevo molto bene, poiché nato in rue de France. Abitavo da tempo al Passaggio Gambetta, ed ero sempre in contatto con la bella gioventù di quella zona. Così il club sportivo fu rapidamente creato. Al suo interno si potevano praticare il calcio, la ginnastica, le bocce, il ciclismo. In seguito, grazie a dei buoni amici come Eugène Valette, Louis Ricci, Joseph Chionchini, fu possibile ingrandire il club. Dopo avergli dato una sede in una sala posteriore di un bar in boulevard de Cessole, ottenemmo una sala più grande in un altro bar della via. Dopo la vittoria del Fronte Popolare ottenemmo centinaia di iscrizioni.
Nel 1938 un amico industriale che conoscevo molto bene, che produceva macchine utensili, ci donò un suo laboratorio di 300 m2 che fu subito restaurato. Un eccellente pittore amatore, Rometti, decorò questa bella sala mettendo in mostra lo sport, la scienza e l’economia dell’URSS. Battezzata verso la fine del 1938 Centro Culturale e Sportivo del Passaggio a Livello, la sala era largamente utilizzata per la ginnastica, il cinema e la danza.
Grossi investimenti erano stati fatti con l’aiuto di numerosi amici, tra i quali
il signor Pasero, gioielliere, che accettò la responsabilità della presidenza di questa nuova società, di cui io divenni il segretario generale.
L’ESPANM fu protagonista durante la resistenza, tanto che nella sua sede sono ancora oggi sono presenti le decorazioni ai caduti: R. Ricci, R.
Boyer, E. Buiglioni, A. Rovis, tutti e quattro compresi tra i fondatori della società.
Nel dopoguerra l’associazione riprese la sua normale attività all’interno della FSGT. Durante l’annata 1956-’57 la società contava 185 tesserati, ed era la più grande, in regione218, della FSGT, a testimonianza del successo che ebbe in questo quartiere e dell’attrazione che essa esercitava nei confronti degli immigrati. Pian piano però le attività sportive praticate andarono diminuendo di numero. Fino a dieci anni fa si praticava ancora la ginnastica. Oggi l’ESPANM ha cessato di essere un centro per giovani e vi si praticano solo le bocce.
La nascita di quest’associazione sportiva può dunque essere spiegata anche con delle motivazioni politiche: lo sport fu infatti usato per attrarre i giovani verso un’ideologia politica ben precisa. All’interno dei locali della società i ragazzi trovavano la possibilità di fare sport, e al contempo
218 A. D., in Archives administratives des A-M, Documento 0654w0006. Vedi anche tabella 14.
assimilavano i valori del comunismo, vedevano i suoi simboli, anche semplicemente dipinti sui muri, come in chiesa.
Situazione del quartiere e dell’immigrazione italiana
Il quartiere in cui ha sede l’associazione si chiama Mantega-Righi.
Situato a nord-ovest rispetto alla città vecchia il Mantega Righi è un quartiere operaio. Moltissimi sono gli immigrati italiani che vi hanno risieduto e vi risiedono ancora oggi. Del resto in questa zona della città, come dimostra la cartina del ‘26, abitavano moltissimi italiani219. La maggior parte di questi immigrati erano muratori o agricoltori. Molti infatti sono i terreni ancora coltivabili presenti oggi a ridosso del quartiere, e spesso molti immigrati italiani che in patria lavoravano la terra volevano praticare anche all’estero lo stesso lavoro.
Dunque riassumendo il Mantega-Righi è un quartiere operaio, a ridosso della campagna e con un’alta percentuale di immigrati italiani.
Intervista al segretario dell’associazione Antoine Rava
L’ESPANM ha sede in rue Cros de Capeau n. 7 bis. Il bocciodromo è composto da un padiglione con bar e tavoli, dove è possibile bere, chiacchierare o giocare a carte. I campi da bocce si trovano invece all’esterno, all’aperto. Mi sono recato a fine marzo 2003 presso questa sede
219 Vedi la cartina relativa all’immigrazione a Nizza riportata nelle pagine precedenti.
per avere un po’ di informazioni riguardo lo sport e l’immigrazione. Per verificare la presenza d’italiani non è stato necessario consultare alcun documento: prima di entrare ho ascoltato parlare due signori che stavano giocando a bocce. Erano italiani, dall’accento avrei detto piemontesi.
All’ingresso nel bar ho chiesto di poter parlare con qualcuno, presidente o segretario dell’associazione. Non ho dovuto nemmeno compiere lo sforzo di parlare in francese… Dopo una breve attesa, ho potuto incontrare il segretario dell’associazione, Antoine Rava, che mi ha spiegato la storia e la situazione dell’ESPANM. Il signor Rava è nato a Nizza e parla francese.
D.: “Può parlarmi della storia dell’associazione?”
R.: “L’associazione nasce nel 1934 ed ha sede in boulevard Cessole, presso un bar. Inizialmente era una società omnisports, dove era possibile praticare ciclismo, ginnastica, bocce e calcio. Poi tutti gli altri sport hanno cessato la loro attività, salvo le bocce. L’ESPANM oggi è iscritta alla Fédération Française Sportive Bouliste e alla FSGT. All’inizio della sua storia aveva una forte connotazione politica, mentre oggi l’associazione è aperta a tutti indistintamente”.
D.: “Io sono qui per avere informazioni sulle persone che frequentano l’associazione, e in particolare sugli italiani”.
R.: “Qui all’ESPANM persone d’origine italiana ce n’erano ed ancora oggi ce ne sono molti; sono la maggioranza della gente presente nell’associazione. Del resto questo è un quartiere operaio. Con gli italiani non c’è mai stato alcun problema d’integrazione. Gli italiani migrati qui a
Nizza generalmente facevano i muratori o lavoravano nei campi, soprattutto nella produzione dei fiori.”
D.: “C’era anche qualche immigrato che accedeva al ruolo di funzionario pubblico?”
R.: “No, tra gli immigrati no. Solo i figli d’immigrati potevano puntare a questi lavori”
D.: “Scusi, ma anche il suo cognome è italiano…”
R.: “Sì, mio padre è migrato qui dall’Italia, mentre mia madre è francese.”
D.: “Fate dei tornei di bocce con squadre italiane?”
R.: “Sì, ne abbiamo fatti in passato e ne facciamo ancora oggi.”
D.: “Qual è oggi l’obiettivo dell’associazione?”
R.: “Nell’ultimo statuto che abbiamo redatto c’è scritto che lo scopo è l’iniziazione e la partecipazione al gioco delle bocce, semplicemente.”
Per avere ulteriori informazioni sulla società sarebbe stato utile parlare con il presidente dell’associazione. Sfortunatamente il signor Borriglione non si è mai reso disponibile per un colloquio, causa mancanza di tempo.
Così non ho avuto nemmeno la possibilità di accedere agli archivi privati della società ed ottenere maggiori informazioni sugli immigrati che vi erano presenti.