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Esempio 1 - Rifasamento centralizzato

Nel documento Gestione Razionale dell Energia Elettrica (pagine 53-57)

2. Capitolo – Efficienza energetica in ambito civile ed industriale

2.4. Il rifasamento negli impianti elettrici

2.4.3. Esempio 1 - Rifasamento centralizzato

) dove:

è l’energia reattiva da installare per portare cosϕ=0.9, e quindi azzerare la penale nel mese m;

sono le energie reattive e attive assorbite nel mese m dall’utente;

è la potenza attiva media mensile da garantire al carico nel mese m.

Una volta calcolate le per tutti i mesi, il sistema di rifasamento avrà una taglia che può essere ricavata facilmente prendendo il primo valore commerciale ( in kVAr) superiore al valore massimo delle .

Il costo di installazione dell’impianto di rifasamento sarà dato dal costo unitario di installazione per la potenza reattiva selezionata.

In definitiva, noto il costo su base annua che l’utente sostiene per le dovute penali, il risparmio ottenuto dall’installazione di un impianto di rifasamento si calcola la seguente differenza:

dove:

 è il costo in € su base annua che l’utente sostiene prelevando l’energia reattiva in eccedenza a quella corrispondente ad un fattore di potenza pari a 0.9;

è il costo di unitario (€/kVAr) che l’utente deve sostenere per l’installazione di un impianto di rifasamento.

Occorre notare che la batteria di condensatori rappresenta un “costo impianto” che va ripartito opportunamente negli anni di vita dell’impianto stesso tramite uno o più coefficienti economici; nella pratica accade che il risparmio che si ottiene rifasando consente di recuperare il costo dell’impianto della batteria di condensatori entro i primi anni di utilizzo. Questo significa che il valore della grandezza Risp può essere positivo già il primo anno o dopo i primi anni.

2.4.3. Esempio 1 - Rifasamento centralizzato

Per esemplificare meglio come ottenere il risparmio legato all’installazione di un impianto di rifasamento si consideri il seguente esempio in cui l’utente assorbe dalla rete le energie attive e reattive elencate nelle prime due colonne della Tabella 2.1. Per scegliere la potenza reattiva Q* erogata dall’impianto di rifasamento è necessario calcolare le potenze reattive da installare a partire dalla relazione:

( ) (

)

Le sono calcolate fissando un cos(φ*)=0,9 garantendo penali nulle in tutti i mesi dell’anno. Dall’analisi dell’ultima colonna in Tab. 2.1 risulta che la taglia Q* deve essere superiore al 45.34 kVAr che rappresenta il valore massimo delle .

Se si considera ed un costo unitario di 25 €/kVAr per l’installazione dell’impianto di rifasamento, si ottiene un costo di impianto pari a 1250,.00€.

Tenendo conto che le penali fissate dal regolatore sono uguali a 0.0323 €/kVArh e 0.0421 €/kVArh nei corrispondenti scaglioni, si ottengono i costi riportati in tabella 2.2 e che consentono di calcolare il costo su base annua che l’utente sostiene per le dovute penali che è pari a 1699.39€.

In definitiva, si può dire che il risparmio (Risp=449.39€) è positivo già il primo anno dal momento che il costo di installazione è minore dei ricavi che l’utente ottiene dal mancato esborso delle penali.

Recentemente l’AEEG ha parzialmente modificato la regolamentazione sui prelievi di energia reattiva nei punti di prelievo connessi in media e bassa tensione, introducendo modifiche che entrano in vigore dall’anno 2016. La delibera è 180/2013/R/EEL emanata a Maggio 2013.

Tabella 2.1 Dati e misure di impianto

Mese Ea

Tabella 2.2 Costo legato alle penali Costo delle penali Mese 2 scag.

[€]

1 scag.

[€]

Totale [€]

Gen € 0.00 € 127.07 € 127.07

Feb € 0.00 € 52.99 € 52.99

Mar € 0.00 € 52.13 € 52.13

Apr € 0.00 € 103.07 € 103.07

Mag € 0.00 € 69.32 € 69.32

Giu € 36.26 € 183.80 € 220.05 Lug € 57.76 € 200.58 € 258.34 Ago € 84.27 € 170.31 € 254.58

Set € 0.00 € 96.12 € 96.12

Ott € 0.00 € 114.47 € 114.47 Nov € 42.42 € 180.15 € 222.57 Dic € 2.79 € 125.88 € 128.67 Le principali modifiche introdotte sono le seguenti:

1. la regolazione tariffaria dei prelievi di energia reattiva nei punti di prelievo in media e bassa tensione, a decorrere dall’anno 2016, prevede che ciascuna impresa distributrice, nel caso dei punti di prelievo nella disponibilità di clienti finali connessi in media tensione e nel caso di punti di prelievo nella disponibilità di clienti finali connessi in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16.5 kW, applica i corrispettivi della seguente Tabella 2.3

Tabella 2.3

2. I corrispettivi di cui alla Tabella 1 sono determinati secondo i seguenti criteri:

a) La componente a copertura dei costi delle infrastrutture di rete (p), espresso in

€/kVArh, è determinata secondo la seguente formula:

( ) dove:

 sono i costi di capitale relativi a infrastrutture di rete allocati all’insieme delle tipologie di contratto servite al medesimo livello di tensione nell’anno n-2;

è la quantità di energia attiva prelevata dall’insieme delle tipologie di contratto servite al medesimo livello di tensione nell’anno n-2;

 è la variazione dell’impegno di potenza apparente rispetto al livello di potenza apparente associato al livello di cos φ ammesso, calcolata secondo la seguente formula:

( ) ( ) ( ) con:

o ( ) è il livello del fattore di potenza dell’energia elettrica prelevata dall’insieme delle tipologie di contratto servite al medesimo livello di tensione nell’anno n-2;

o ( ) è il livello del fattore di potenza ammesso dalla regolazione.

 è la variazione del consumo di energia reattiva per unità di energia attiva assorbita rispetto al livello di energia reattiva per unità di energia attiva assorbita associato al livello di cos φ ammesso, calcolata secondo la seguente formula:

( ) ( ) con:

o ( ) è la tangente relativa all’angolo ϕ, corrispondente al livello del fattore di potenza dell’energia elettrica prelevata dall’insieme delle tipologie di contratto servite al medesimo livello di tensione nell’anno n-2:

o ( ) è la tangente relativa all’angolo , corrispondente al livello del fattore di potenza ammesso.

3. I corrispettivi unitari per i prelievi di energia reattiva per livello di tensione a copertura dell’aumento delle perdite di rete , espresso in €/kVArh, nell’anno n sono rappresentati dalla formula seguente:

( ) dove:

 è il livello medio del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica relativo al periodo compreso tra il quarto trimestre dell’anno n-2 ed il terzo trimestre dell’anno n-1;

 è la stima della variazione percentuale delle perdite di rete;

 sono le perdite di rete standard.

4. I valori delle componenti tariffarie per ciascuno dei due scaglioni individuato nella Tabella 2.3 è calcolato mediando i valori assunti da p ed e negli intervalli rilevanti.

Nel documento Gestione Razionale dell Energia Elettrica (pagine 53-57)