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5. Analisi dei progetti Blockchain nelle diverse Supply Chain

5.2 Esigenze da soddisfare

58 alimentari, automobili o elettrodomestici, cruciale per le campagne di richiamo (recall).

È noto a tutti lo scandalo Volkswagen, avvenuto nel 2005, quando l’agenzia statunitense per la protezione ambientale, l'Epa, accusò la rinomata casa automobilistica di avere illegalmente usato un software per aggirare le normative sulle emissioni di ossidi di azoto:

a valle del processo, il governo degli Stati Uniti ordinò a Volkswagen di riprogrammare complessivamente 500 mila auto con motorizzazioni 1.600 e 2000 cc TDI [62].

Senza un sistema di tracciabilità integrato, non sarebbe stato possibile effettuare le riprogrammazioni delle vetture. Infine, tracciabilità in una Supply Chain è anche una risorsa essenziale in termini di marketing: produttori e distributori che sanno quali prodotti sono stati acquistati, da chi e per quanto tempo, possono rivolgersi ai propri clienti con strategie di marketing e fidelizzazione del cliente mirate.

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produzione e distribuzione, così che ogni azienda appartenente al network possa avere le informazioni riguardo al sito di produzione e alla modalità di trasferimento verso essa.

All’interno del report sopra citati, emergono dati interessanti: il 40% delle imprese afferma di non possedere sufficienti informazioni sui materiali circolanti all’interno della catena di fornitura di appartenenza, il 38% non ha visibilità sulle performance dei propri fornitori, mentre il 36% dichiara di non avere sistemi IT adeguati, in grado di gestire i dati aziendali, e connettersi con i propri stakeholders. Dunque, KPMG sostiene che il principale problema è l’assenza di tecnologie che possano abilitare il tracking, e che la visibilità possa essere garantita attraverso l’inter-operatività tra i sistemi informativi delle organizzazioni: ancora nel 2020, solo all’interno della stessa azienda, la gran parte delle informazioni sono contenute all’interno di diversi software, non comunicanti. Di conseguenza, vi è una limitata comunicazione tra le diverse business area della stessa organizzazione, per non parlare dell’ancora più difficoltosa comunicazione tra aziende diverse, appartenenti alla medesima Supply Chain [63].

È chiaro, dunque, come un sistema digitale di Track & Trace, è un desiderata di un elevato numero di realtà (Automotive compresa), il quale può garantire una connettività tale da permettere un incremento di collaborazione tra soggetti, che porta con sé uno sviluppo economico del settore intero. Ancora oggi, però, come suggerito nelle righe precedenti, emergono alcune criticità che devono essere superate, al fine di consentire la presenza di un sistema di tracciabilità trasparente e condiviso. Con la finalità di schematizzare quanto sopra citato, e di esporre in modo chiaro le argomentazioni, si citano le due principali criticità che un sistema di tracciabilità digitale ha il compito di mitigare:

Molteplicità e non uniformità di standard e regole. Le imprese, hanno a che fare con sistemi regolatori in continua evoluzione. Regolamentazioni diverse, per ogni paese o regione, fanno sì che le organizzazioni si trovino a dover affrontare numerosi requisiti di tracciabilità, imposti dalla filiera in cui agiscono, richiesti dai paesi in cui esportano o da cui importano. Basti pensare al settore alimentare, in cui i fattori a cui portare attenzione sono molteplici, specialmente se sono richiesti da giurisdizioni diverse: valori nutrizionali, utilizzo di pesticidi, rintracciamento delle materie prime e allergeni, e molti altri ancora. Considerati questi aspetti, molte imprese decidono di sottostare ai semplici standard imposti dalle giurisdizioni nazionali e di settore, tracciando solamente le informazioni da loro richieste, senza cogliere l’opportunità di applicare un tracking completo dei prodotti circolanti all’interno della Supply Chain [64].

60 Carenza di digital core e sistemi informativi abilitanti. Oggigiorno, nonostante il processo di digitalizzazione e di formazione di Digital Supply Network sia in corso, non tutte le organizzazioni hanno le tecnologie adatte ad effettuare un vero e proprio processo di tracciabilità dei prodotti circolanti nel network in cui agiscono. Inoltre, sebbene nella maggior parte delle realtà siano presenti numerosi sistemi digitali, spesso vi è un’assenza di interoperabilità tra gli stessi, causano disallineamenti informativi, oppure facendo sì che per mantenere le stesse informazioni su sistemi diversi siano necessari operazioni manuali, dispendiose in termini di tempo e di costi, oltre il fatto che non consentono condivisioni di dati in real time. Soluzione come la Blockchain, hanno il compito di superare tali limitazioni.

Visibilità dei consumatori: attenzione alla provenienza

Il consumatore di oggi ha un mindset diverso rispetto a quello del passato. La provenienza dei prodotti, funge oggigiorno come garanzia di qualità e autenticità dell’item stesso, conseguentemente i clienti hanno la percezione che la merce acquistata abbia subito accurato controlli di qualità, soddisfacendo gli standard normativi imposti dai governi.

Inoltre, la provenienza, rende visibile al consumatore i valori di un’impresa, qualora questa metta in atto azioni (in questo caso si tratta della scelta dei fornitori e delle materie prime) che rispettino l’ambiente e che siano dunque sostenibili. Dunque, è chiaro come provenienza e produzione siano ormai i fattori di scelta del consumatore moderno: non solo attenti ai temi etici ma anche ai problemi legati alla contraffazione e alle contaminazioni alimentari, nel settore Food & Beverage (globalmente, l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – ha registrato 420.000 decessi e 600.000.000 di malattie annue causate dal consumo di cibo contaminato) [65].

Di conseguenza, se un’impresa oppure in senso lato una Supply Chain, desidera garantire ai consumatori finali una visibilità dei suoi processi, è fondamentale che crei un sistema di tracciabilità. Un sistema di tracciabilità nella filiera del Food, richiede che tutti i partecipanti, dai coltivatori ai distributori, fino ad arrivare ai consumatori finali, possano avere conoscenza dei processi che la merce ha attraversato e le certificazioni che ha ricevuto. Infine, la registrazione e la visibilità delle transazioni conferisce fiducia sia nei consumatori stessi, ma anche nei produttori, i quali possono utilizzare le informazioni a

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disposizione per ottenere garanzie dai propri fornitori su certificazioni di provenienza, oppure per indagare la fonte di problemi alimentari.

Anti-contraffazione

Al fine di applicare un sistema di anti-contraffazione efficiente, è necessario tracciare gli articoli in questione. Se ci poniamo all’interno del settore Pharma, un sistema di tracciabilità consente di verificare l’autenticità dei farmaci in circolazione. La World Health Organization (WHO) stima che nel 2019 un prodotto medico su dieci, circolante nei paesi in via di sviluppo, è contraffatto, mentre afferma che circa l’1% dei farmaci nei mercati occidentali sia falso. Sottolinea, inoltre, come tale mercato sia profittevole: le sue dimensioni girano intorno ai 200 miliardi di dollari ogni anno. L’avvento di diverse modalità di vendita dei prodotti medicinali (farmacie online, e-commerce) aumentano il fenomeno dei farmaci contraffatti. Infatti, le imprese di tale industry e le autorità statali, stanno mettendo in atto misure di tracciabilità e controllo al fine di limitare la propagazione del problema sopra descritto: digitalizzando la tracciatura degli step procedurali subiti da un farmaco e dal suo packaging durante la catena di fornitura, è possibile certificare le transazioni e così combattere la contraffazione [66].

5.3 Tecnologie e strumenti abilitanti di un sistema di tracciabilità – Il caso