• Non ci sono risultati.

Progetti pilota nella PA italiana: l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

5. Analisi dei progetti Blockchain nelle diverse Supply Chain

5.8 Il settore Logistica e commercio internazionale

5.8.3 Progetti pilota nella PA italiana: l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

100 Figura 5.19 - I canali in TradeLens [116].

Ad oggi, questa soluzione Blockchain risulta la più rilevante all’interno del settore, a livello internazionale. Comunque, è da pochi mesi nata in Italia la piattaforma Accudire, che si rivolge al mondo dell’export e propone un servizio affine a quello appena descritto.

Rimando al capitolo 6 per visualizzare l’analisi della start-up ACCUDIRE.

101

le operazioni doganali. Comunque, il tema doganale non è il solo oggetto di analisi ed evoluzione presso l’ADM, infatti seguendo le linee guida definite nel Piano Triennale dell’Informatica, l’Agenzia sta sperimentando processi innovativi, applicazioni smart e servizi interoperabili, anche attraverso l’utilizzo della Blockchain Technology.

È proprio l’interoperabilità, nonché la creazione di processi che consentono ad ADM di interfacciarsi con le altre organizzazioni della PA ma anche con quelle private, che viene sottolineata da Laurea Castellani, sostenendo come siano ad oggi necessari servizi interoperabili ma anche full digital: i processi non possono più coinvolgere sia documentazione digitale ma anche cartacea, piuttosto risulta necessario uniformare:

digitalizzare per semplificare agli utenti l’utilizzo dei servizi offerti da ADM. Comunque, questa organizzazione può anche contare sul sostegno di programmi di finanziamento europei, i quali consentono all’Agenzia di sperimentare processi e piattaforme innovative congiuntamente coi miglior partner europei.

La Blockchain in ADM

Laura Castellani dichiara che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in accordo con la propria strategia di innovazione, sta portando avanti i seguenti macro-progetti includenti la BCT:

1. Certificazione dei prodotti: certificando i lotti di produzione e distribuendo l’informazione tramite il registro distribuito a tutti gli stakeholders, gestisce la comunicazione dell’autenticità dei prodotti in modo snello e senza ulteriori passaggi;

2. EUBlockchain: vi è la piattaforma realizzata con l’UE e le altre dogane europee, per sperimentare lo scambio di dati, informazioni e documenti tra dogane, di conseguenza una rete Blockchain G2G (Government to Government) al fine di favorire uno scambio di dati snesso e una collaborazione tra le dogane europee;

3. Validazione dei certificati di origine: in ordine cronologico è l’ultimo progetto Blockchain di ADM, e consente la certificazione dei prodotti all’interno della filiera del settore tessile. Anche in questo caso, il progetto vede la collaborazione di ADM con aziende ed associazioni di categoria leader di settore, con obiettivo ultimo la tutela del “Made in Italy” (Progetto MISE, analizzato al capitolo successivo).

102 All’interno di questi macro progetti, ADM sta lavorando (o prevede di lavorare) sulle seguenti applicazioni, abilitate grazie alla Blockchain Technology:

1. Falstaff: creazione di una banca dati in cui inserire tutti i dati anagrafici dei prodotti, poter verificare i prodotti sospettati di contraffazione coi quelli originali (la cui anagrafica è presente nella banca dati). Questa banca dati, è interrogabile in tempo reale dai funzionari doganali, consentendo di verificare l’autenticità delle merci sul momento, senza la presenza di lunghi tempi di attesa e fermi merce;

2. Glifitaly: consente al consumatore di verificare qualità ed originalità di un prodotto, per mezzo della lettura delle informazioni su dispositivo mobile tramite QR Code posto sul packaging. Questo servizio inoltre, oltre che essere accessibile ai consumatori, permette anche alle autorità di accedere in tempo reale alla banca dati del servizio Falstaff, consentendo dunque di confrontare prodotti sospettati di contraffazione coi prodotti originali;

3. Seed-On-Blockchain: L’ADM rappresenta l’Italia come uno dei primi stati membri dell’UE ad aver realizzato una piattaforma Blockchain in cui i nodi sono le amministrazioni nazionali. L’ADM, nei primi mesi del 2020, ha realizzato uno dei nodi d’interscambio della piattaforma di comunicazione;

4. I-Rail: Questo progetto coinvolge il commercio internazionale import ed export nello specifico su canale ferroviario. Nello specifico, il progetto si pone l’obiettivo di offrire un servizio di interoperabilità per l’automazione dei processi di import/export e transito nei gate portuali per merce che viaggia su rotaia.

L’interoperabilità, deve essere presente tra AIDA (sistema doganale), i sistemi dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) e degli altri soggetti coinvolti nel sistema portuale;

5. Trick: Il progetto consiste nella creazione di un sistema che permetta la certificazione di prodotti manifatturieri di alta qualità, al fine di commercializzare un prodotto certificato sostenibile, sia in termini di processi chimici coinvolti, sia a livello di origine delle materie prime. In questo progetto, ADM si pone l’obiettivo di offrire un servizio di certificazione che semplifichi gli adempimenti degli operatori del Sistema Moda Italia.

103

Nel capitolo successivo, vedremo appunto l’impatto della BCT nel settore Fashion. In Italia, l’ADM non è l’unica realtà ad aver intrapreso un progetto Blockchain all’interno del medesimo settore.

5.9 Il settore Fashion

Perché un’organizzazione pubblica come l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane dovrebbe investire tempo e risorse in progetti Blockchain nel settore tessile? Sebbene ad inizio 2021 non siano ancora presenti numerosi progetti applicativi, è senza dubbio una delle industry più compatibili con la nascita di registri distribuiti per la gestione dei processi al suo interno. Così come per il mondo Healthcare, è l’esigenza d’implementazione di un sistema di certificazione d’autenticità dei prodotti, che spinge le organizzazioni del Fashion ad esplorare e, tal volta testare, la Blockchain Technology.

Non sono certificazione per prevenire la contraffazione delle merci, ma piuttosto certificazione come protezione del brand, una strategia di marketing: la difesa del “Made in Italy” è fondamentale per numerose aziende del settore, in particolar modo per le PMI che esportano all’estero. Comunque, non è solo la certificazione ad attirare l’interesse del mondo enterprise verso questa tecnologia. Come per tutte le industry fin qui analizzate, la possibilità di interagire in modo sicuro e trasparenze coi business partner, è anche in questo caso un valore aggiunto non indifferente [117]. Di seguito, le principali esigenze che un sistema di tracciabilità basato su BCT può apportare al settore analizzato:

1. Tracciamento interno alla filiera in modalità upstream e downstream, al fine di aumentare il coordinamento tra i diversi stadi della catena di approvvigionamento.

Qualora ci si trovi nella filiera del Luxury Fashion, risulta particolarmente utile per le imprese avere visibilità dei componenti, e poi dei capi completi, presso i diversi soggetti, considerando l’alto valore di mercato delle merci in questione;

2. La certificazione dei prodotti, è fondamentale per i seguenti processi, nonché necessita del mondo enterprise nel settore tessile (in Italia per quanto riguarda il primo punto, i seguenti possono essere espansi a tutti il mondo):

a. Autenticazione dei capi “Made in Italy”, un valore aggiunto irrinunciabile per le imprese italiane che commerciano i prodotti al di fuori del nostro paese;

104 b. Mappatura dei falsi (mercato dell’abbigliamento contraffatto) ed

eliminazione di questi prodotti dalla circolazione;

c. Garanzia di qualità dei capi d’abbigliamento, in alcuni casi creati a partire da materie prime di animali, oppure molto ricercate. In questo caso, certificare i materiali utilizzati o la loro provenienza, può essere un valore aggiunto per l’azienda produttrice, o rivenditrice, di capi, anche in considerazione del trend di sostenibilità (consumatori sempre più attenti ai temi etici ed ambientali) ormai incidente in tutte le Supply Chain.

3. Condivisione delle informazioni relative a provenienza (quindi qualità) e trasformazioni dei prodotti, ai consumatori finali (tramite QR Code): la reputazione del brand è senza dubbio uno dei principali “key success factor” per le imprese di questa industry;

4. Infine, con i consumatori non è solamente possibile mostrargli le informazioni sopra citate, ma anche creare una comunicazione personalizzata con essi, al fine di acquisire informazioni utili per creare, o vendere, capi su misura [118].