CAPITOLO 3: STUDIO VISIVO DI CANI E GATTI
3.4 Quando iniziano a vedere i cani e gatti?
3.4.1 Esito dell’esame schiascopico su cani e gatti
NOME ANIMALE RAZZA HABITAT AMETROPIA GRADI OCCHIO
ROKY cane meticcio giardino ipermetrope 2.50D SX
FIOCCO cane Maltese casa miope -5.50D SX
LAICA cane Labrador giardino ipermetrope 1.00D DX
STELLA cane meticcio casa ipermetrope 4.00D SX
SKIZZY cane meticcio casa ipermetrope 2.00D SX
KENIA cane Labrador giardino ipermetrope 0.50D SX
MILO cane Chihuahua casa miope -3.50D DX
MIA gatto europeo casa miope -2.00D DX
LUNA gatto europeo casa ipermetrope 0.50D DX
AZZURRA gatto europeo casa emmetrope 0.00D SX
WILLY gatto europeo giardino miope -4.50D DX
L’esame è stato svolto solo ad un occhio poiché al secondo approccio il soggetto si agitava.
Cani esaminati
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Figura 35 Meticcio.
Figura 36 Maltese.
Figura 37 Labrador.
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Figura 38 Meticcio.
Figura 39 Meticcio.
Figura 40 Labrador.
Figura 41 Chihuahua.
Gatti europei esaminati
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CURIOSITA’: COME VEDONO LE ALTRE SPECIE
Seguendo il lavoro di alcuni scienziati che per comprendere i meccanismi della visione animale hanno compiuto migliaia di esperimenti tra cui fotografie attraverso gli occhi di una mosca, impedito alle formiche di vedere il sole, mostrato innumerevoli immagini agli scimpanzé, lanciato nel vuoto pipistrelli con gli occhi bendati …, così in questo lavoro proponiamo una serie di curiosità su alcune specie.
Di seguito delle immagini che, con un pizzico d’immaginazione e fantasia, ci danno la possibilità di vedere attraverso gli occhi di vari generi animali!
Figura 42 Questa immagine rappresenta la realtà ma nessun essere vivente può coglierla nella sua interezza.
Osservando questo paesaggio e inseguito guardando le immagini percepite dagli animali, scopriremo tantissime differenze nei modi di vedere: a ognuno il suo mondo!
Le scimmie
43 Nei primati (scimmie, uomini …) la vista è un senso fondamentale per spostarsi e cercare cibo. Se nella storia dell’evoluzione delle specie noi siamo parenti prossimi delle scimmie, forse vediamo allo stesso modo …
Figura 43 Visione delle scimmie.
I rapaci
Quando qualcuno ha un’ottima vista spesso, lo definiamo occhio di falco. Questo modo di dire ha un fondamento: gli uccelli rapaci, infatti, hanno una vista che permette loro di vedere le prede anche a grande distanza. Si potrebbe dire che l’occhio di un rapace è molto simile ad un teleobiettivo: il punto centrale ingrandisce i particolari di ciò che vede. Questo accade grazie ad una particolare area della retina, chiamata fovea, dove le cellule della visione sono molto concentrate. L’immagine percepita dall’occhio ha una parte centrale ingrandita di 2,5 volte e ad altissima definizione.
Per quanto riguarda la visione diurna e notturna, la vista dell'aquila eccelle in pieno giorno, ma scarseggia di notte, al contrario di quella di altri rapaci come il gufo e la civetta. Inoltre, i rapaci e gli uccelli in generale vedono molto bene i colori ed è grazie a questa capacità che riescono a distinguere i maschi, molto colorati, dalle femmine.
Figura 44 Visione dell'aquila.
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Figura 45 Visione della civetta.
Rettili, anfibi, anellidi e gasteropodi I serpenti
I Serpenti sono dei rettili che intercettano le prede a sangue caldo grazie a
dei recettori termici che si trovano sotto gli occhi. Le immagini percepite dai recettori a infrarossi e dagli occhi vengono unite dal cervello mostrando al serpente un'unica immagine.
Figura 46 Visione dei serpenti ad infrarossi.
Il camaleonte
Anche il camaleonte è un rettile. Per il camaleonte la vista è il senso più importante, ha occhi mobili che sono indipendenti e possono guardare in direzioni diverse. La posizione laterale favorisce una visione panoramica: così da poter avvistare facilmente prede e predatori. Se si tratta di una preda, gira la testa per guardarla con entrambi gli occhi, attivando una visione binoculare e mettendo a fuoco da una distanza di 20 centimetri, ovvero la lunghezza della sua lingua. I coni presenti nel camaleonte gli permettono di vedere gli stessi colori percepiti dall’uomo; mentre al buio la sua vista è inferiore alla nostra perché gli occhi sono privi di bastoncelli.
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Figura 47 Il camaleonte ha una visione in direzioni differenti.
La rana
La rana è un anfibio. Gli occhi della rana sono indispensabili per non andare a sbattere contro un albero quando salta. Vede solo ciò che è vicinissimo e non vedendo bene spesso scambia un cibo per l’altro. Avere gli occhi sulla sommità della testa permette alla rana di osservare l’ambiente circostante anche rimanendo in acqua.
Figura 48 Visione della rana.
Il lombrico e la lumaca
Il lombrico. Quest’anellide scavatore vive nella terra ed è sensibile alla luce. La testa è collocata nella parte più sottile del corpo, laddove si trovano minuscoli fotorecettori. Si tratta di cellule primitive che lo aiutano a percepire la luce al fine di evitarla.
La lumaca è un gasteropode, è poco sensibile ai movimenti e vede male. Poiché la retina dell’occhio non presenta fotorecettori sensibili ai colori, la lumaca non può vedere i colori.
46 Recepisce soltanto le variazioni d’intensità luminosa in bianco e nero. Per nutrirsi usa il tatto e l’odorato.
Figura 49 Visione del lombrico e della lumaca.
Gli insetti
Diversi insetti, come le mosche, hanno degli organi fotorecettori che corrispondono ai cosiddetti occhi composti o ocelli17, i quali variano da uno a ventimila secondo le specie: più il numero è elevato e più la visione migliora. Un’immagine che entra nel campo visivo di un insetto viene vista come tante immagini fisse che insieme compongono il quadro finale. Per tale motivo gli insetti percepiscono anche il minimo movimento. Le mosche sono tra gli insetti che vedono meglio, possono sentire un odore a parecchi chilometri di distanza ed sono ipersensibili ai movimenti. Percepiscono oltre duecento immagini al secondo, ciò permette di sfuggire abilmente ai nostri tentativi di spiaccicarle. Le mosche son o sensibili agli ultravioletti, al verde, al blu e al rosso.(Alcuni colori li attirano, come il blu)
17Macchia rotonda circondata da anello di altro colore, caratteristica del manto o del piumaggio di alcuni animali come pavoni, farfalle, ecc.
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Figura 50 Visione della mosca.
Le farfalle e le api
Anche le farfalle e le api riescono a vedere gli ultravioletti. Grazie a questa caratteristica, le farfalle distinguono i maschi dalle femmine, mentre le api sono attratte da determinati fiori per alcuni dettagli. Inoltre le api presentano cinque occhi, reagiscono a tutto ciò che accade intorno, vale a dire a 360°, e possono individuare forme semplici come cerchi, croci e soprattutto motivi a stella, come i fiori. Le api hanno bisogno di una spiccata sensibilità ai movimenti per padroneggiare il volo o per posarsi sui fiori mossi dal vento.
Figura 51 Le api presentano cinque occhi ed hanno una visione a mosaico.
Conigli, topi e scoiattoli
La maggior parte dei roditori vanta un odorato più sviluppato della vista. Pur vedendo sfocato, la posizione laterale degli occhi rappresenta la loro salvezza, ovvero presentano maggiore campo visivo per poter avvistare i predatori in arrivo.
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Figura 52 Visione degli scoiattoli.
Figura 53 Visione dei topi.
I pipistrelli
I pipistrelli sono quasi ciechi e pressoché insensibili ai colori. Come i delfini, per muoversi e nutrirsi i pipistrelli usano l’ecolocalizzazione: emettono ultrasuoni e ne percepiscono l’eco che si propaga nello spazio. Tali suoni non sono udibili dal nost ro orecchio. Grazie a questo senso ipersviluppato, non sfugge loro alcun insetto.
Figura 54 Visione dei pipistrelli.
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Mucca e Cavallo
Nel regno dei mammiferi, questi due erbivori vantano uno dei più grandi campi visivi.
La mucca ha una notevole visone panoramica, però, la posizione laterale degli occhi non le consente una buona visione binoculare. La retina della mucca non presenta molti coni e ciò spiega la sua limitata sensibilità ai colori. Contrariamente agli uomini e ai predatori in generale, grazie a un cristallino rotondo la mucca vede nitidamente gli oggetti vicini. Per vedere da lontano, la mucca deforma molto lentamente il cristallino e modifica la messa a fuoco.
Il cavallo vede molto bene da lontano e percepisce l’ambiente circostante di un color grigio e giallastro. Favorito dalla posizione laterale degli occhi, il cavallo può vedere quasi completamente ciò che lo circonda (350°) e davanti a sé, il cavallo vede in tre dimensioni per circa 65°. Teme i movimenti bruschi e, come le mucche, in condizioni di stress o di paura i suoi occhi guardano leggermente ai lati. In quei casi, davanti a sé non vede più nulla.
Figura 55 Visione della mucca e del cavallo.
La vista nei pesci
La visione in un mezzo denso come l’acqua ha imposto ai pesci alcune forme di adattamento.
I loro occhi non sono provvisti di palpebre perché l’acqua li mantiene costantemente puliti.
50 L’iride è quasi fisso. La cornea è appiattita e non funziona più da lente poiché è minima la differenza tra il suo indice di rifrazione e quel lo dell’acqua. Non sappiamo se questi animali distinguono i colori e, dato che nel mondo subacqueo la visibilità non va generalmente oltre i 30 metri, gli occhi dei pesci, dotati di un cristallino sferico e rigido, sono idonei a vedere solo a distanze ravvicinate. Quando questi animali si trovano nella necessità di mettere a fuoco forme lontane, è l’intero cristallino ad arretrare mediante una struttura speciale dell’occhio.
Nelle specie addattatesi a vivere in ambienti poco luminosi l’occhio ha forma tubulare con cristallino molto grande al fine di concentrare i raggi luminosi su un’area retinica circoscritta.
Gli occhi dei pesci sono posti ai lati del capo e funzionano in maniera indipendente ciò che vede ciascun occhio è registrato dal lato opposto del cervello in modo tale che questi animali sono in grado di guardare contemporaneamente in direzioni diverse. Solo davanti al capo esiste un piccolo settore, dove i due occhi vedono simultaneamente, consentendo all’animale una valutazione della prospettiva.
Gli squali
Gli squali sono tra gli animali marini che vedono meglio, hanno una sensibilità alla luce 10 volte superiore alla nostra. La loro visione è più sviluppata da lontano che da vicino e riescono a vedere una preda da ben 100 metri di distanza. Questi predatori del mare, inoltre, percepiscono i colori, quelli che vedono meglio, sono i colori sgargianti che tendono a vedere ancora più saturi.
Figura 56Vista umana paragonata a quella di uno squalo. Sopra c'è un umano di passaggio.
Ovviamente non tutti hanno una vista da squalo! Ecco sotto come vede il mondo il nostro pesciolino rosso. Riesce a percepire colori come il rosso, il verde ed il blu ma rispetto agli umani ha anche un
51 vantaggio in più: riescono pure a vedere colori nell'ultravioletto.
Figura 57 Vista umana paragonata alla vista dei pesci rossi.
Conclusione
Vedere … per fare cosa?
Questo dipende dagli animali! La vista può servire a spostarsi, esplorare un ambiente, evitare un ostacolo, sfuggire ad un pericolo o ad un predatore. Una buona visione facilita l’attività essenziale alla sopravvivenza di una specie: trovare cibo. Il predatore punta una preda, un raccoglitore trova dei frutti, un insetto bottinatore individua i fiori.
Al tempo stesso, la vista aiuta a comunicare, a riconoscere i membri della propria specie.
Da questo lavoro si evince che rispetto all’uomo la visione cromatica, quella binoculare, la capacità di accomodazione e l’acutezza visiva dei cani e gatti, sono inferiori.
Tuttavia, gli animali di entrambe le specie presentano una visione notturna superiore.
È probabile che siano anche capaci di individuare meglio il movimento ed abbiano una migliore visione a basso contrasto. Queste proprietà consentono ai cani ed ai gatti di vederci bene di notte, mentre noi restiamo a brancolare nel buio!
Il lavoro si è dunque basato su un criterio più pratico che teorico.
52 I tentativi applicativi per lo studio del confronto tra la vista umana e animale sono stati differenti:
in un primo momento non mi è stato possibile eseguire il cover test (esame che permette la valutazione della visione binoculare) perché entrambi gli animali analizzati chiudevano gli occhi mentre si posizionava l’occlusore; nell’esaminazione del campo visivo invece, mentre mi approssimavo al soggetto, lo stesso avvertiva la mia presenza e ciò m’impediva una corretta valutazione. Per quanto riguarda l’acutezza visiva sarebbe stato necessario addestrare l’animale alla scelta del cartoncino e ciò avrebbe richiesto uno specifico addestramento per ogni specie animale.
In conclusione, l’analisi si è basata come metodo applicativo sulla schiascopia, nonostante le prime difficoltà incontrate poiché gli animali sono restii ad accettare la luce negli occhi (senza dimenticare che taluni animali possono essere aggressivi con persone estranee alla loro famiglia!).
Scrivere il presente elaborato è stato una vera e propria esperienza personale che mi ha permesso di
53 https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/iride.html
https://iconainarte.wordpress.com/tag/sensazione-cromatica/
https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/cristallino.html https://www.iapb.it/cristallino
https://www.centrovista.it/it/patologie-oculari/cataratta
https://www.clinicabaviera.it/blog/chirurgia-laser/che-cose-la-cataratta-e-perche-si-procuce/
https://www.ottica360.it/cataratta/
https://www.animalpedia.it/cataratta-nel-gatto-sintomi-e-cure-1274.html https://it.blog.bepuppy.com/cani/salute-del-cane/cataratta-cane/
http://www.abbondanza.org/occhio-umano/
https://www.acuvue.it/salute-occhi/anatomia-occhio
https://lenti-contatto.1000lenti.it/come-vedono-gli-animali-vista-degli-animali/
https://www.linkiesta.it/it/article/2013/10/18/il-mondo-visto-con-gli-occhi-di-undici-animali/17063/
https://www.zampefelici.it/come-vede-il-cane/
http://www.pets-life.net/2011/12/come-vedono-i-gatti.html https://www.sedesoi.com/occhio-vista6.php
http://wwwcentroveterinariofioranese.blogspot.com/2013/12/come-vede-il-cane.html
http://www.zampadicane.it/tutto-sul-cane/la-cataratta-del-cane-perche-viene-e-come-si-cura-220.asp https://www.petpassion.tv/blog/vista_gatti_confronto_vista_uomo-34007
https://www.mondogatti.com/1376/quando-iniziano-a-vedere-i-gattini.html/amp https://www.animalpedia.it/come-vedono-i-cani-2155.html
https://www.dogalize.com/it/2018/12/vista-del-cane-e-vista-uomo/
Bibliografia
Guillaume Duprat, Zoottica.Come vedono gli animali? Milano, L’ippocampo ragazzi, 2013