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L’esperienza e discussione

Dati gli importanti lasciti dell’esperienza della Prima guerra mondiale nell’arte, è sembrato opportuno dare voce ai grandi autori della letteratura italiana, per esprimere lo smarrimento e le paure dell’uomo di fronte alla violenza di ogni conflitto. Si è scelto pertanto di leggere in classe la novella Berecche e la guerra di Luigi Pirandello [4] ed il racconto La paura di Federico De Roberto [5], nonché di osservare le opere grafiche di grandi pittori italiani ed europei, quali Mario Sironi e Otto Dix [6]. Ogni tappa del percorso è stata affiancata da momenti di discussione, riflessione ed argomentazione, utili per fare il punto sull’incidenza delle diverse attività operative sul vissuto degli studenti.

La tappa seguente ha riguardato l’approfondimento sulla vita quotidiana dei soldati, rispetto ai "grandi eventi" del conflitto; si è quindi ricorsi alla modalità della webquest, attingendo in particolare al sito

http://www.itinerarigrandeguerra.it, ricco di carte geografiche, linee del tempo, video e proposte di percorsi tematici sul territorio, effettivamente esplorati nel viaggio di istruzione di marzo 2015 in Trentino. Alle classi quinte è stato riservato, inoltre, un incontro curato dal Dirigente Scolastico, che ha approfondito il ruolo di alcuni grandi uomini nel primo conflitto mondiale, mostrando fotografie d’epoca, soffermandosi sulla partecipazione di Lodovico Censi [7] al "Volo su Vienna" e curando una selezione di letture dal Notturno, dedicate da Gabriele D’Annunzio al compagno d’armi Alfredo Barbieri.

Un altro momento molto significativo è stata la visita alla Collezione privata di Gianni Caciorgna a San Severino Marche, comprendente abiti, utensili, armi ed attrezzature di soldati nelle trincee del Nord (cfr. Foto 3); infine il contributo delle comunità locali al conflitto mondiale è stato ricostruito ricercando steli, lapidi ed elenchi di caduti, feriti e premiati, documenti questi presenti al Cimitero monumentale di S. Michele a San Severino Marche, come nelle molte frazioni del vasto territorio settempedano.

Foto 3. Oggetti militari risalenti alla Prima guerra mondiale della Collezione privata di Gianni Caciorgna, San Severino Marche

Una volta accertata la padronanza dei discenti su vari aspetti del tema, il lavoro si è concentrato sullo sviluppo di esiti originali. In questa fase del lavoro orientato sul prodotto, gli studenti, per gruppi di lavoro [8], hanno provveduto ad esprimere la loro idea del conflitto, attraverso opere artistiche realizzate con tecniche differenti: illustrazioni grafiche, opere pittoriche, fumetti, sculture, cartoline illustrate, elaborazioni al computer, videoclip. L’ampia messe di elaborati è stata quindi ordinata in una mostra espositiva dal titolo "1915-1918, la guerra disegnata da noi" (cfr. Foto 4).

Foto 4. Inaugurazione della mostra "1915-1918, la guerra disegnata da noi"

La pratica delle scritture soggettive, quali la lettera ed il diario, insieme a quella delle scritture funzionali, quali la stesura di editoriali e di cronache dal fronte, ha trovato spazio nella realizzazione di un fascicolo, stampato in edizione limitata per il centenario, e di un quotidiano d’epoca, dove sono state pubblicate anche le interviste e le opere grafiche della scuola primaria "Luzio" (cfr. Foto 5) [9].

Altri alunni hanno invece progettato e dato vita ad un reading che proponesse la voce degli intellettuali dell’epoca e che ricostruisse prima la fiducia nel progresso della Belle époque, quindi lo slancio o i dubbi sull’entrata in guerra dell’Italia e ancora il funesto contributo della popolazione al sacrificio di un’intera generazione di giovani nell’inferno delle trincee.

Il 9 aprile 2015 è stata inaugurata la mostra degli elaborati degli studenti, mentre il 10 aprile oltre mille allievi delle varie istituzioni scolastiche cittadine (ITIS "Divini", IP "Pocognoni", Istituto "Bambin Gesù", I.C. "Tacchi Venturi") hanno partecipato al corteo celebrativo per il centenario della Grande guerra, che ha percorso le vie del centro, sostando al Monumento ai Caduti e confluendo in Piazza del Popolo, dove le autorità civili e militari hanno introdotto la performance degli studenti: reading, canti e musiche d’epoca. La commozione ha coinvolto tutti i presenti, a dimostrazione che la riflessione sugli eventi del passato non lascia le giovani generazioni indifferenti, soprattutto quando dallo studio della vita degli "uomini illustri" si passa a ricostruire la vita quotidiana delle persone comuni.

Il 29 maggio, infine, il Prefetto di Macerata ha invitato una delegazione dell’ITIS "Divini" alla mostra Il maggio radioso, a cura dell’Archivio di Stato, allestita nel piano nobile della Prefettura, come apprezzamento dell’imponente opera di organizzazione e produzione, di cui aveva ricevuto notizia e documentazione dal Dirigente Scolastico.

Conclusioni

Il progetto dedicato nell’anno scolastico 2014-2015 ad importanti eventi della storia italiana ed europea ha tralasciato la prassi della lezione frontale, piuttosto consueta nelle scuole della penisola, a favore di un apprendimento attivo e più partecipato dei discenti, attingendo in modo creativo e non vincolante alle modalità del lavoro di gruppo, dell’apprendimento collaborativo e all’azione didattica orientata alla produzione di esiti tangibili.

Se da un lato l’entusiasmo degli allievi si è mostrato evidente durante il percorso e le realizzazioni conclusive, dall’altro è stato necessario favorire anche la collaborazione dell’équipe dei docenti impegnati nella varie fasi di un progetto che ha coinvolto un numero molto alto di attori: l’obiettivo di interagire e condividere all’interno di un gruppo non è stato quindi soltanto appannaggio dei giovani studenti, ma prima di tutto un risultato conseguito dal corpo docente [10] Un aspetto su cui è necessario tuttavia continuare ad affinare gli strumenti di lavoro concerne il monitoraggio, la misurazione e la valutazione del contributo del singolo alunno, più agevole da riscontrare in una didattica tradizionale.