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Realizzazione del laboratorio

Con la collaborazione di un genitore abbiamo potuto realizzare un telaio verticale a pioli per ogni alunno/a consistente in una base di legno con dei fori equidistanti su cui sono stati infilati dei pioli. Prima di iniziare a tessere ci sono state delle fasi di preparazione: gli alunni in base a ciò che avevano a disposizione in casa hanno portato a scuola dei tessuti o capi di abbigliamento non più in uso, per ricavare, attraverso la tecnica dello strappo in dritto filo, raramente tagliati con le forbici, strisce abbastanza sottili di tessuti multicolori che sarebbero diventate i fili per tessere. Quanto divertimento a strappare i tessuti! Con queste sottili strisce sono stati preparati dei gomitoli: all’inizio quanta difficoltà manuale, per far ruotare il filo sul gomitolo da formare, ma anche tanta condivisione e momenti divertenti!

Figura 4. Momenti di attività nel laboratorio di tessitura della scuola

La classe è stata divisa in gruppi eterogenei di quattro persone. Prima di tessere è stato necessario organizzare e progettare il lavoro: per ogni piolo è stato necessario legare ad un anello il filo di lana dell’ordito, ogni filo era doppio per offrire maggiore resistenza; a questo punto è stata richiesta la soluzione del seguente problema: "Calcola la lunghezza dei fili di ordito che doppi permettono la tessitura di una striscia di 120 cm con in più frange da ambo i lati della lunghezza complessiva di 40 cm. Quale sarà la lunghezza del filo di ordito? Se i pioli sono dodici quanto filo occorre per ordire i fili di una striscia?" Questo calcolo ha coinvolto tutta la classe, la soluzione è arrivata da un gruppo che l’ha spiegato alla lavagna.

Non è un caso che anche nelle nostre campagne, quando la tessitura artigianale era un’attività necessaria e fiorente, veniva chiamato un esperto tessitore che era in grado di calcolare la lunghezza dei fili di ordito, (non tutti avevano avuto l’opportunità di andare a scuola) per programmare ed organizzare il lavoro affinché si potesse ottenere la tela della giusta dimensione che avrebbe dato origine ad un lenzuolo ed alle federe, oppure a tovaglie e tessuti per biancheria. In seguito si sono collocati i fili dell’ordito sui pioli: "… ordire è la preparazione dei fili longitudinali attraverso i quali passerà la trama trasversale: operazione questa che richiede una disposizione accurata, ordinata e corretta dei fili da predisporre sul telaio, la quale pregiudicherà l’esecuzione tessile" [5]. Nella memoria degli alunni era registrato il movimento del tessere, la tecnica usata l’anno precedente quando la classe era stata in visita guidata al museo della tessitura ma questo non bastava, c’erano varie problematiche da risolvere: come iniziare? Quale strategia impiegare per cambiare colore? Come sciogliere i nodi senza rompere e spezzare il filo? Una volta appresa la tecnica del tessere, come usare entrambe le mani per velocizzare il lavoro? Essere in grado di vedere l’errore ed avere il coraggio di disfare?

La risoluzione a questi problemi è stata individuale e cronologicamente differente per ogni singolo alunno. Nel gruppo, spontaneamente ed in base alla risoluzione dei suddetti problemi, si è creato il tutor, l’aiutante, il moderatore ed in quasi tutti i gruppi, ma in uno in particolare, c’era lo sfiduciato che ad ogni difficoltà aveva la tentazione di smettere, a porre infiniti dubbi sull’operato, cercando di convincere tutti che non sarebbe riuscito ad apprendere il procedimento ed a concludere il lavoro. Niente affatto, dopo alcune lezioni, seppur con tempi differenti, tra successi ed insuccessi, tutti erano in grado di tessere! Dopo molte ore di lavoro, il tessuto con strisce di stoffa recuperata era pronto per diventare, assemblato insieme, un arazzo multicolore e decorativo per la scuola.

Con la tecnica della tessitura sono stati prodotti dei sottopentola il cui filo era una treccia di tessuto, realizzata a mano, la particolarità era che ogni alunno ha utilizzato colori differenti, creando un effetto

cromatico personale ed originale, non c’era stato un sottopentola uguale all’altro, ogni alunno ha potuto creare con le proprie mani e la propria fantasia un prodotto unico. Bisognava realizzare ancora manufatti, i ragazzi, ormai abituati a lavorare hanno tessuto strisce di lana per confezionare delle originali borse. Mano a mano che si avvicinava la vendita dei prodotti, alcuni alunni della classe hanno suggerito all’insegnante di realizzare alcune borsette utilizzando il cotone con colori alla moda, perché la vendita in primavera avrebbe privilegiato i manufatti con un aspetto più rispondente alla stagione in arrivo.

Figura 5. Borse e sottopentola realizzati con la tecnica della tessitura con telaio a pioli

Il ragazzo che voleva smettere ha lavorato poi in modo così intenso che ha quasi raggiunto gli altri; un altro, con qualche difficoltà di comprensione della lingua italiana perché straniero, dopo alcune lezioni si è avvicinato e mi ha detto sottovoce: "Lo sa professoressa che questo lavoro mi piace tanto?" "Sono contenta" ho risposto repentinamente, ma a dire la verità ero anche un po’ emozionata. Molti altri nelle relazioni o varie scritture e argomentazioni per riferire sull’attività hanno scritto:

"Io nel mio gruppo con Binak, Anna, Veronica, Davide mi sono trovato molto bene, anche se ho incominciato a frequentare la scuola dal secondo quadrimestre. Sono stato molto contento di aver imparato nuove esperienze grazie all’insegnante di Tecnologia; la cosa che mi è rimasta in mente è che non riuscivo a disfare il lavoro quando il filo si intrecciava o facevo degli errori, ma stando concentrato e attento ci sono riuscito: la borsetta realizzata con il telaio a pioli é stato il miglior lavoro che io abbia mai fatto." - Giavit

"Abbiamo imparato ad assumerci delle responsabilità quando lavoriamo in gruppo." - Cristian "Se un compagno è in difficoltà lo aiutiamo." – Giacomo

"A me questa esperienza è piaciuta molto perché era interessante e si lavorava in gruppo. In questo gruppo abbiamo lavorato tutti e ci siamo divertiti molto, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato lavorare al telaio." - Giacomo. (L’alunno che scrive questo commento è riuscito a lavorare senza alzarsi continuamente dal banco, senza distrarsi e disturbare, con una concentrazione inusuale, un avvenimento straordinario, considerato l’atteggiamento che era solito tenere durante le lezioni frontali).

"A distanza di un anno possiamo dire che questo progetto oltre ad averci insegnato vari lavori artigianali, ci ha trasmesso molti valori che forse la società di oggi ha perso. Crediamo di aver avuto professori che ci hanno insegnato che la scuola non è soltanto un luogo dove si studia, ma in cui si può migliorare se stessi e di conseguenza la società, solo collaborando. Aiutandoci a vicenda, siamo riusciti ad apprezzare di più le persone che ci circondano, non notando solo i loro difetti ma elogiando anche i loro pregi. Inoltre esponendo in classe le nostre esperienze abbiamo scoperto che alcuni ragazzi da timidi com’erano, sono riusciti a fidarsi e ad aprirsi maggiormente con i compagni, senza paura di essere giudicati." – Giada, Laura ed Aurora (Ex alunne).