LA CERAMICA NELL’ADRIATICO E NEI BALCANI OCCIDENTALI NEL III MILLENNIO A.C.
II.2. La ceramica decorata a carattere balcanico-occidentale nell’Adriatico: luoghi di rinvenimento e caratteristiche formali e tipologiche
II.2.1 Facies della Cetina: ceramica decorata
Una prima discriminante per attribuire alla cultura della Cetina un vaso è la forma, una seconda la decorazione e il suo modo di esecuzione.
Il boccale Kotorac, il cui nome deriva dal riconoscimento della stessa nel sito omonimo in Bosnia183, è la forma più caratteristica del repertorio Cetina. Il vaso è caratterizzato da un collo cilindrico, corpo biconico o sferico e un alto piede cilindrico o troncoconico. In molti casi il piede e il collo del vaso sono speculari nella foggia. Solitamente la decorazione interessa tutta la superficie esterna, con tre distinte zone di ornamentazione: il collo con l’orlo e l’ansa, il corpo centrale e il piede. L’ornamentazione è eseguita soprattutto ad excisione e ad impressione. I motivi contemplano fasci di linee oblique, a zigzag, a bande decorate ad impressioni a punti e a triangoli.
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Un’altra forma tipica è la ciotola bassa con orlo piatto superiormente. Il tipo è noto in diverse varianti184. La forma appare poco funzionale per il versamento dei liquidi a causa della foggia dell’orlo. Secondo Govedarica185, la forma dell’orlo è assorbita dalla cultura di Cetina dal repertorio centro adriatico della cultura di Ljubljana186 e, allo stesso modo dei boccali Kotarac, questi recipienti, non essendo appropriati come contenitori devono essere stati adibiti ad altre funzioni187.
Forma propria è il cosiddetto boccale tipo Cetina con corpo globulare ed alto collo cilindrico. Come per i vasi sopra descritti anch’essi sono decorati ad excisione, a rotella ad impressione o a fili attorcigliati a comporre motivi geometrici188.
Marović e Čović, ormai nel 1983, hanno proposto una classificazione della ceramica della facies della Cetina distinguendo per ognuna delle sue tre fasi la ceramica dagli insediamenti e dai tumuli. Lo sforzo dei due studiosi è notevole sebbene vengano prese a modello molto spesso esemplari dalla grotta di Škarin Samograd. Ricordo che una minima parte dei pezzi da questo sito è stata pubblicata e si attende ancora uno studio esaustivo del materiale. Come già segnalato189 lo scavo è stato effettuato in una sola campagna di studio che ha interessato una parte esigua della grotta, le appartenenze dei tipi alle varie fasi sono state attribuite leggendo gli strati di una sola trincea, pare senza tenere conto dell’effettivo andamento del terreno. Inoltre ciò che è stato studiato e pubblicato rappresenta una percentuale bassissima dei reperti effettivamente recuperati durante lo scavo.
Ad ogni modo riporto brevemente le conclusioni dei due studiosi.
Nella fase Cetina 1190 (figg. 21-22), la ceramica reca ancora elementi eneolitici tardi. In ceramica grossolana ricorrono basse ciotole con orlo ispessito all’interno o all’esterno formante in questo modo una sorta di labbro distinto; olle monoansate con corpo globulare e basso collo. L’ornamentazione è eseguita imprimendo le dita,
184 MAROVIĆ 1991, fig. 46.1; MAROVIĆ- ČOVIĆ 1983, tav. 29.3. 185 GOVEDARICA 2006, 34.
186 GOVEDARICA 1989, tav. 21.1.
187 Secondo GOVEDARICA 2006, 34 potrebbero essere connessi ad attività cultuali. 188 MILOŠEVIĆ -GOVEDARICA 1986, 59-63
189 Vedi supra capitolo I,1.
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nell’applicazione di strisce plastiche o à la barbotine. Tale classe proviene soprattutto da livelli di insediamento mentre è scarsamente attestata nei tumuli. In ceramica fine sono documentate per lo più ciotole con orlo ispessito all’interno e all’esterno alla stregua della ciotole in ceramica grossolana. L’unica differenza consiste in un’ampiezza maggiore della superficie dell’orlo. Questo può essere orizzontale o tagliato obliquamente verso l’interno. La decorazione è a temi geometrici a linee a zigzag frequentemente campite con impressioni a piccoli triangoli. Tra i motivi si registrano anche il meandro mentre, per l’esecuzione la tecnica a rotella, propria della cultura di Ljubljana, è utilizzata per la composizione di vari tipi di bande.
Soprattutto dai tumuli sono state portate alla luce ciotole su piedino distinto. In questa fase è già attestato il tipico boccale con corpo globulare e collo cilindrico con o senza decorazione, e i boccali Kotorac anche con perforazioni sulla spalla. Sono presenti anche le olle globulari con collo distinto cilindrico e prese orizzontali, sottocutanee. Per quanto riguarda le armi e gli utensili, essi continuano ad essere eseguiti in osso e in pietra191.
Fig. 21. Fase Cetina 1. Frammenti vascolari. Scala 1:3. (Rielaborazione grafica da MAROVIĆ
-ČOVIĆ 1983, tavv. XXVIII, XXX.)
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Fig. 22. Fase Cetina 1. Olla, boccale e boccale Kotorac. Scala 1:3. (Rielaborazione grafica da
MAROVIĆ -ČOVIĆ 1983,tavv.XXVIII,XXXI).
Nella fase Cetina 2 (figg. 23-24) pare vi siano una diminuzioni degli elementi Eneolitici e lo sviluppo completo delle forme e delle decorazioni della facies192. Nei livelli più antichi sono stati trovati vasi con ispessimenti ad anello sulle parete, spesso decorati mediante profonda impressione digitale o a strisce di argilla applicate. Questi recipienti sono muniti di anse verticali, a ferro di cavallo, queste ultime molte volte decorate mediante impressione digitale. Vi sono anche olle panciute con prese orizzontali sottocutanee attestate dalla fase Cetina 1. In ceramica fine sono presenti ciotole, sia basse che profonde, anche monoansate, con orli ispessiti. I boccali assumono la forma classica con orlo arrotondato, il punto di separazione tra il collo cilindrico e il corpo globulare o biconico viene enfatizzato da una linea incisa. Sono provvisti di un’ansa innestata sotto l’orlo e sulla spalla. La
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maggior parte degli esemplari non sono decorati. Sono presenti inoltre ciotoline su piede, monoansate e, in numero minore, tazze. I boccali Kotorac sono frequenti, alcuni tra essi presentano perforazioni sulla spalla. In questa fase le ceramiche sono di buona qualità con la superficie molto lucidata. La decorazione è eseguita mediante punzonature, impressioni di vari oggetti che lasciano tracce ovali o triangolari, e incisioni formanti diverse bande o triangoli193. I motivi ornamentali sono spessi riempiti di colore bianco.
Nei tumuli la ceramica grezza è sempre in quantità esigua. Tra questa ci sono dei vasi usati come urne: giare con due anse verticali contrapposte e altre due, puramente ornamentali, orizzontali in posizione opposta. Il repertorio decorativo comprende motivi geometrici eseguiti ad impressione a piccoli triangoli; a bande a zigzag, semicerchi concentrici e a semimeandri194, mentre i disegni eseguiti a rotella, tipici della cultura di Ljubljana, non sono più documentati così come la decorazione à la barbotine, presente solo nella fase Cetina 1.
Fig. 23. Fase Cetina 2. Fogge ceramiche e tipi ornamentali. Scala 1:3. (Rielaborazione grafica daMAROVIĆ -ČOVIĆ 1983,tavv.XXIX,XXXI,XXXII).
193 MAROVIĆ 1984,34-45:un’esecuzione analoga di motivi decorativi si ritrova, in luoghi abbastanza
lontani gli uni dagli altri, nell’entroterra della costa adriatica.
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Fig. 24. Fase Cetina 2. Boccali (in alto), boccale Kotorac (in basso, a sx), giara (in basso, a dx). Scala 1:3. (Rielaborazione grafica daMAROVIĆ -ČOVIĆ 1983,tavv.XXXI,XXXII). Nella fase Cetina 3195 (fig. 25) non ci sono significative differenze nella ceramica grezza né in quella fine. Non si trova più la forma del boccale Kotorac mentre ancora ordinarie sono le ciotole. C’è la comparsa della terracotta invetriata in tazze con anse verticali. I cambiamenti significativi riguardano l’apparato ornamentale: oltre ai classici motivi decorativi a triangolini impressi e a bande a zigzag vi sono i disegni a “scala” ovvero a bande costituite da due linee parallele campite da tratti a esse trasversali e paralleli. Meno comune invece la rappresentazione a gruppi di due/tre bande campite da punti o trattini inclinati (detto anche a spina di pesce), che si trova negli oggetti metallici come le else dei pugnali (fig. 26). Accanto a queste ci sono le ceramiche decorate con scanalature o rigonfiamenti.
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Pochi sono i tumuli scavati attribuibili a questa fase dai quali provengono frammenti riconducibili alla litzenkeramik (fig. 27).
Fig. 25. Fase Cetina 3. Motivi decorativi. Scala 1:3. (Rielaborazione grafica daMAROVIĆ -
ČOVIĆ 1983,tavv.XXIX,XXXIV).
Fig. 26. Fase Cetina 3. Spada da Obrovac-Živalji, tumulo 1. Scala 1:3. (MAROVIĆ -ČOVIĆ
1983,tav. XXXIV).
Marović e Čović196 sottolineano il fatto che nella ceramica Cetina dominano elementi formali e decorativi ereditati o acquisiti da altre culture eneolitiche nonostante venga sviluppata una certa originalità nelle forme definite “classiche”. Si avverte comunque una predilezione per le ceramiche fini con una composizione decorativa anche complessa. Secondo gli stessi autori, nella seconda fase, la cultura raggiunge il suo
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acme con la completa formazione dello stile Cetina, il quale è piuttosto standardizzato. Alcuni motivi decorativi paiono associati a determinate forme vascolari. La realizzazione è fatta in modo abbastanza semplice per lo più ad impressione ed excisione e il numero degli elementi grafici impiegato è esiguo, ma arrangiati a formare composizioni piuttosto originali. Spesso le composizioni vengono riempite da colore bianco così da risaltare sulle superfici grigie, nere e brune del vaso. Nella terza fase non c’è nessuna innovazione, le tecniche impiegate, gli schemi e le composizioni sembrano sempre più ispirati da altre tradizioni culturali e lo stile tipico della Cetina tende a sparire rapidamente197.
Fig. 27. Litzenkeramik. (ČOVIĆ 1980, fig. 2).
Pu riconoscendo lo sforzo di Marović e Čović sono convinta che sia più proficuo in primis focalizzare gli elementi che indicano immediatamente a quale fase Cetina appartenga un vaso. Al di là della proposta cronologica che si voglia accettare198 è
197 Questi cambiamenti sono stati interpretati come il frutto di movimenti di gruppi di popolazione
all’interno delle singole comunità, dovuto all’arrivo di nuovi nuclei umani. Cfr. MAROVIĆ 1984,45- 52.
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chiaro che per l’arco temporale qui considerato l’attenzione viene concentrata sulle fasi Cetina 1 e Cetina 2 ed su un momento transazionale tra le due.
A tale scopo si possono seguire le linee guide tracciate da Čović199 quasi un decennio dopo rispetto allo studio svolto con Marović che vengono di seguito sintetizzate. La fase 1 è caratterizzata da elementi attinti dal repertorio decorativo di altre tradizioni culturali e convogliati a formare la facies della Cetina. Peculiari della fase 1 sono le decorazioni à la barbotine; la schnurrkeramik cioè motivi realizzati imprimendo un filo attorcigliato sull’argilla fresca (fig. 28); i motivi a rotella di tipo Ljubljana adriatica200; excisioni ovvero profonde e larghe incisioni ottenute con uno strumento che scava l’argilla.
Fig. 28. Schnurrkeramik. (ČOVIĆ 1980, fig. 1).
199 ČOVIĆ 1991, 71.
200 I motivi a rotella erano realizzati con un disco, verosimilmente ricavato da un coccio, non
completamente levigato in modo che, una volta passato sull’argilla fresca, a seconda delle irregolarità della superficie lasciasse delle impronte che si ripetevano regolarmente sulla superficie del vaso.
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Nella fase 2 non è presente l’ornamentazione compiuta a rotella201 né quella à la barbotine. La prima continua ad essere attestata fino alla fase transizionale tra Cetina 1 e Cetina 2, la seconda si limita alla sola fase 1. I motivi vengono ancora eseguiti ad excisione ma cambia il concetto e la sintassi decorativa. Gli schemi decorativi sono più grandi, i motivi sono impressi molto più a fondo e le excisioni molto più larghe e profonde.
Per quanto riguarda le forme vascolari la forma più caratteristica della facies, il boccale Kotorac, è attestato in entrambe le fasi così come le ciotole.