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CAPITOLO 5. IL TEATRO LA FENICE p

5.4 La valorizzazione della cultura: non solo teatro p

5.4.2 La Fenice e i giovani interpreti p

La Fondazione, di fronte al periodo di “crisi” generale che ha colpito il Paese negli ultimi anni, ha deciso di avviare una serie di progetti culturali volti a coinvolgere soprattutto il segmento di popolazione giovanile, sia per valorizzare il suo repertorio attraverso partiture sempre nuove, sia per avvalorare l’impegno e conferire una possibilità alla creatività di nuovi talenti.

In questo senso Nuova musica alla Fenice è un’iniziativa di grande valore avviata nella stagione scorsa e confermata per il 2013-2014246, che prevede la commissione annuale di tre partiture sinfoniche originali da eseguirsi in prima assoluta nell’ambito della stagione sinfonica come parte integrante del programma di alcuni concerti. I nuovi lavori vengono composti secondo precise esigenze di organico e consentono di integrare l’esperienza della Fondazione e del suo complesso

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Dal sito internet della Fondazione, www.teatrolafenice.it.

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Questa iniziativa deriva dal sostegno della Fondazione Amici della Fenice e al contributo dei suoi soci Marina Gelmi di Caporiacco, Marisa Borini Bruni Tedeschi e Marino Golinelli, che costituiscono uno dei principali strumenti con i quali il teatro si propone di stimolare e supportare la creatività dei giovani compositori.

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orchestrale con la creatività dei giovani compositori. Se da una parte la Fondazione vede ampliare e diversificare il suo repertorio, dall’altra i nuovi musicisti hanno l’occasione di condurre il loro percorso di ricerca in un confronto effettivo con i luoghi deputati della musica. La Fondazione inoltre cura l’edizione dei lavori commissionati, creando un repertorio musicale che rimarrà di sua proprietà.

In linea con la propria idea di valorizzazione culturale la Fondazione prosegue anche nel 2013 la consolidata collaborazione con il Conservatorio di musica Benedetto Marcello, articolata su vari progetti volti a mettere in contatto gli studenti del liceo musicale con le strutture professionali del teatro. Sono previsti stage formativi in orchestra per favorire la crescita artistica e professionale degli allievi del Conservatorio cittadino oltre all’organizzazione dell’annuale concerto247 che offre ai migliori allievi delle classi strumentali della Scuola di musica la possibilità di esibirsi in veste solistica al Teatro Malibran accompagnati dall’Orchestra della Fenice. Uno dei progetti più rilevanti da segnalare è Atelier della Fenice al Teatro Malibran che si propone di ridefinire la funzione del detto teatro come centro di produzione sperimentale che, attraverso una programmazione continuativa e articolata, sia capace di coinvolgere i giovani musicisti presenti sul territorio veneziano. L’obiettivo primario è quello di offrire una possibilità di crescita artistica e professionale ai giovani di talento attraverso un lavoro concreto di realizzazione del teatro musicale. La sperimentazione di un nuovo modello produttivo dimostra l’apertura al progresso della ricerca e dello studio in ambito musicale che si avvale del coordinamento e della supervisione del direttore248 della produzione e dell’organizzazione tecnica oltre che delle capacità organizzative e produttive del teatro. Per questo importante obiettivo si è creato il consorzio con l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio Benedetto Marcello, l’Università Ca’ Foscari e la facoltà di Design e Arti dello IUAV in modo da attivare una sinergia tra le potenzialità creative e produttive del teatro e quelle formative dei principali istituti cittadini di formazione artistica altamente qualificati. Viene così sperimentato un modo nuovo

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“Fenice e Conservatorio” è l’annuale concerto che nell’autunno 2013 ha raggiunto la tredicesima edizione.

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e diverso di fare teatro musicale, contenuto nei costi ma di livello tecnico e artistico non inferiore agli standard qualitativi che caratterizzano le produzioni della Fenice. La prima tappa del progetto prevede la messa in scena delle cinque farse scritte da Rossini tra il 1810 e il 1813 per il Teatro San Moisè di Venezia, accompagnate dalla regia di importanti registi italiani e col sostegno degli studenti della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, occupati nella ricerca progettuale e nella realizzazione materiale delle scene, dei costumi e dell’impianto di illuminazione. Il ciclo rossiniano risulta particolarmente significativo per la storia musicale veneziana poiché permette di ripercorrere un itinerario storico e artistico che ha contribuito al prestigio della città e dei suoi spazi teatrali cosiddetti minori. Sono lavori poi ripresi in importanti piazze italiane ed europee, importanti nel determinare l’inizio della fama internazionale di Rossini.

Questo progetto è importante perché mette in evidenza l’ampia visione di cultura della Fenice, che non si risolve solo nella produzione teatrale ma anche nella ricerca artistica: sono previste infatti apposite audizioni per la selezione di giovani interpreti, presiedute dal direttore artistico Fortunato Ortombina, volte ad affidare ai migliori i ruoli vocali delle cinque farse del programma.

Non si tratta di un’iniziativa fine a se stessa e il suo continuo evolvere deriva dal successo che ha ottenuto di recente. Come titolo di apertura dell’Atelier, la Fenice ha proposto nel febbraio 2012 - a 200 anni dalla prima esecuzione - L’inganno felice, seguito in ottobre dall’Occasione fa il ladro. Nel marzo 2013 ha esordito La cambiale

di matrimonio, per proseguire nel gennaio 2014 con La scala di seta e la ripresa a

settembre 2014 de L’inganno felice, adattato questa volta al palcoscenico del teatro249.

In questo panorama di sinergie formative risulta importante segnalare inoltre la pluriennale collaborazione tra la Fenice e l’Università IUAV di Venezia. Sono previste diverse iniziative che durante l’anno vedono protagonisti gli studenti del Laboratorio di teatro musicale del corso di laurea. Essi hanno la possibilità di mettere a punto un progetto completo di ciò che riguarda regia, scenografia e

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costumi di una drammaturgia che viene analizzata e discussa collettivamente. Il lavoro sul campo viene accompagnato dalla guida di prestigiosi tutor poiché uno degli obiettivi primari del progetto di collaborazione è proporre delle rassegne originali e al contempo produttive. In linea con le altre offerte formativo-culturali attivate dalla Fondazione anche questi progetti porteranno gli allievi ad assistere in un secondo momento alle varie fasi della realizzazione dello spettacolo sul palcoscenico, unendo così lo studio storico-critico all’osservazione diretta dei meccanismi pratici di costruzione di un allestimento250.