2. La gestione strategica delle imprese industriali
2.4 Le finalità della manutenzione
Negli ultimi anni si è assistito, come recita il Manifesto culturale dell’Associazione Italiana Manutenzione (A.I.Man), ad un “crescente allargamento dell’idea di manutenzione, da un processo demandato al mantenimento in efficienza dei sistemi, a funzione responsabile del costo globale dei sistemi, a scienza della conservazione, a strumento di miglioramento ed innovazione continua in un contesto sostenibile di impiego delle risorse. La manutenzione diventa così una scienza di confine fra ingegneria, tecnologia e filosofia dello sviluppo, che le conferisce una dimensione etica ed un insieme di valori, che mirano all’eliminazione degli sprechi, alla valorizzazione delle risorse ed alla responsabilizzazione dei comportamenti”. Pertanto la manutenzione non si occupa più solamente del mantenimento del bene nelle condizioni ottimali di funzionamento ma assume un ruolo di primaria importanza nella gestione e valorizzazione dei beni.
La manutenzione ha un ruolo essenziale nelle scelte di governance d’impresa nell’ambito dell’Assets Management, rimarcando l’importanza della stessa nelle scelte legate alla sicurezza, sostenibilità ambientale, energetica ed economica dei beni. Ciò significa che le attività manutentive non vanno viste come a se stanti ma inquadrate in un sistema più ampio che parte dalla progettazione del bene, alla sua creazione, alle varie fasi operative e per finire alla dismissione del bene.
Nell’ambito di Assets Management la manutenzione:
Passa da processo di ripristino in efficienza dei beni fisici a funzione responsabile del costo di mantenimento in funzione ed in sicurezza dell’intera vita utile del bene;
Diventa strumento tecnico e manageriale di prevenzione, miglioramento ed innovazione continua dei servizi prestati;
Diventa leva fondamentale per conseguire obiettivi e sviluppo della competitività. In questo ambito alla manutenzione, vengono affidati tre compiti fondamentali:
Assicurare che gli impianti funzionino con le prestazioni attese durante il periodo di attività;
Assicurare la conservazione del patrimonio impiantistico;
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Inoltre, l’ingegneria di manutenzione viene ormai riconosciuta come leva fondamentale per il successo assumendo, nell’ambito della moderna struttura organizzativa industriale, un ruolo fondamentale di indirizzo, guida e controllo di tutte le attività inerenti la manutenzione.
Tutto ciò venne formalizzato nel 2008 con la PAS 55, tradotta poi in una normativa internazionale, nel 2014, conosciuta come ISO 55000.
2.4.1 ISO 55000
La ISO 55000 è uno standard nel campo della gestione degli assets che si concentra sui sistemi di gestione ed ottimizzazione degli stessi. Esso è pensato per guidare le organizzazioni nella creazione e implementazione di un sistema di gestione degli assets (o nel mantenimento e miglioramento di uno già esistente) con l’obiettivo di aumentare il valore di questi ultimi attraverso il miglioramento delle prestazioni, l’ottimizzazione dei costi e la riduzione dei rischi ambientali, sociali ed economici connessi.
Essa si compone di tre parti:
ISO 55000 “Assets Management – Panorama, principi e terminologia”;
ISO 55001 “Assets Management – Requisiti”;
ISO 55002 “Gestione delle risorse – Guida all’applicazione della ISO 55001”.
La norma ISO 55001 permette la certificazione da parte di organismi accreditati e definisce una serie di requisiti che supportino le organizzazioni nell’elaborazione di piani strategici per la gestione dei loro assets, fornendo una guida all’identificazione di tutti gli elementi che possono creare valore all’interno di un’organizzazione, nonché alla definizione, per ciascuno di essi, di obiettivi e di mezzi per raggiungerli.
Un “asset” è definito come qualcosa che ha un valore potenziale o effettivo per una organizzazione. La definizione di asset è deliberatamente vaga, in quanto si vuole sottolineare il fatto che un bene può essere qualsiasi cosa, da un elemento tangibile e materiale, per esempio una rotaia o un veicolo, ad un elemento immateriale, come la reputazione o l’immagine dell’organizzazione. La differenza tra i beni citati è grandissima, ma i loro principi di gestione sono identici, in quanto se non ci si prende cura di un bene materiale (come una macchina utensile) o di un bene immateriale (come il marchio aziendale), entrambi si degraderanno ed il loro valore, o valore potenziale, andrebbe a diminuire. Ogni risorsa, qualsiasi sia la sua natura, necessita di una “manutenzione”, anche se le azioni da intraprendere risulteranno differenti. Quindi, ognuno dei beni aziendali trarrà vantaggio dall’elaborazione di piani e strategie di gestione degli assets.
La PAS 55 definisce la gestione degli assets, o “Assets Management”, come: “Systematic and coordinated activities and practices through which an organization optimally and sustainably manages its assets and asset systems, their associated performance, risks and expenditures over their life cycles for the purpose of achieving its organizational strategic plan”.
L’Assets Management è quindi, quell’insieme di attività (tra loro coordinate), coinvolgenti tutti i ruoli aziendali che operano sulle suddette dotazioni patrimoniali, che vengono svolte sugli assets per mantenerli ed ottimizzarli durante tutto il loro ciclo di vita. Tali decisioni devono essere prese bilanciando i costi, cogliendo le opportunità positive e riducendo i rischi che possono influenzare le performance per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
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Ciò significa trattare gli assets non finalizzati a se stessi, ma per quanto essi possono contribuire alla mission ed agli obiettivi aziendali, riconoscere l’importanza delle risorse umane nella realizzazione del valore degli assets ed avviare processi di miglioramento continuo.
L’Assets Managment incorpora la policy aziendale, la fa propria ed allinea le proprie attività strategiche ed operative al raggiungimento degli obiettivi strategici.
In conclusione, l’implementazione di un sistema di Assets Management coerente con la normativa ISO 55001 consente di mappare in maniera esauriente il ciclo di vita degli assets, consentendone un esercizio ottimale nel trade off tra gli aspetti di sostenibilità ambientale, economica e sociale ed inserendolo in una logica di miglioramento continuo.