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Focus 4: Dote Ricercatori e Ricerca applicata

7.6.1

I

NTRODUZIONE

Il POR individua, tra gli Obiettivi specifici dell'Asse IV, la creazione di reti tra Università, centri di ricerca, mondo produttivo e istituzionale, con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell'innovazione. In coerenza con tale obiettivo, è stato siglato tra Regione Lombardia, le Università e le Scuole Superiori Universitarie della Lombardia, in data 20 ottobre 2009, “l’Accordo per lo sviluppo del capitale umano nel sistema universitario lombardo” per condividere la volontà di sostenere la ricerca, valorizzare il capitale umano e la cooperazione scientifica promuovendo l’integrazione fra il mondo universitario ed il sistema produttivo della Lombardia.

Tra le finalità descritte nell’Accordo si segnalano, in particolare, le seguenti misure:

 favorire la continuità delle attività di ricerca svolte da giovani ricercatori nell'ambito della programmazione di ogni singola Università;

 incrementare e migliorare l'attrattività del territorio lombardo con la finalità di contribuire più efficacemente a intensificare le reti di collaborazione internazionale della ricerca;

 intensificare i rapporti tra le Università e le imprese.

Anche il PRS dell'VIII legislatura individuava come obiettivo fondamentale il miglioramento della competitività del sistema economico e produttivo lombardo, da perseguire attraverso le leve strategiche dell'alta formazione, della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, che rappresentano elementi prioritari del programma regionale di governo e, pertanto, occupano una posizione preminente, trasversale e strategica. Tali obiettivi sono stati inoltre confermati e ampliati all’interno del PRS della IX legislatura.

In esecuzione di tali indirizzi generali, con D.d.u.o. n. 10882 del 23 ottobre 2009, è stato approvato l’Invito, rivolto alle Università sottoscrittrici dell’Accordo, a presentare proposte progettuali per l’attuazione congiunta della Dote Ricercatori e Dote Ricerca Applicata.

In particolare, per Dote Ricercatori:

 l’obiettivo prioritario è quello di sostenere in maniera continuativa l’attività di ricercatori ed assegnisti di ricerca impegnati in settori o ambiti strategici per lo sviluppo del capitale umano e del sistema economico e produttivo lombardo;

 le caratteristiche di tale linea di intervento consistono in focus su settori o ambiti strategici per lo sviluppo del capitale umano, con durata pluriennale e valorizzazione del nesso tra attività didattica ed attività di ricerca.

Per Dote Ricerca Applicata, invece:

 l’obiettivo prioritario è quello di sostenere i ricercatori nella realizzazione di progetti di ricerca su tematiche prioritarie, sviluppati in partenariato tra Università ed Imprese;

 le caratteristiche consistono nella contestualizzazione sul territorio, nella connessione con i soggetti del sistema economico, sociale e culturale lombardo su temi riconducibili alle aree prioritarie di Expo 2015 e dell’Accordo Quadro.

All’interno dell’Avviso è prevista una dotazione finanziaria complessiva di € 58.400.000 compartecipata al 50% da parte di Regione Lombardia e dalle Università.

7.6.2

V

ALORE AGGIUNTO DELL

INIZIATIVA

L’iniziativa, che ha durata quadriennale, da ottobre 2009 al 31 dicembre 2013, attraverso lo strumento della dote, mira a sostenere in maniera continuativa e sostenibile l'attività di ricercatori ed assegnisti di ricerca, sia in ambito accademico, che in quello produttivo, operando così un’utile collaborazione fra Università e imprese e istituzioni. I ricercatori beneficiano, come da direttive nazionali, di contratti di 2 e/o 4 anni.

Il valore aggiunto di questa iniziativa si colloca all’interno delle politiche regionali di sostegno alla ricerca e al capitale umano e, nello specifico, contribuisce all’attuazione dell’Accordo di Programma tra Regione e MIUR in materia di ricerca, basato sulla sinergia tra i fondi.

7.6.3

A

TTIVITÀ REALIZZATE

A seguito dell’Invito, le Università Lombarde hanno presentato 58 programmi di ricerca di cui ne stati approvati 54, a seguito della valutazione effettuata da parte del Nucleo di valutazione composto da funzionari regionali e da professionisti esterni.

La selezione dei progetti è stata effettuata sulla base di specifici criteri di valutazione stabiliti, per dare attuazione agli obiettivi fissati dal POR e dall’Accordo tra Regione e Università.

L’approvazione dei programmi è avvenuta a seguito di attenta valutazione del Nucleo che si è periodicamente riunito a partire dal 10 novembre 2009, fino all’approvazione degli ultimi programmi di ricerca presentati dalle Università e avvenuta il 28 aprile 2011.

I 54 programmi comprendono 563 progetti specifici su tutte le principali attività di ricerca identificate come strategiche dal POR e dall’Accordo e riconducibili alle principali aree tematiche previste da EXPO 2015.

Il finanziamento complessivo assegnato è pari a: € 28.306.676,14 così suddiviso:

 € 20.112.027,38 per la Dote Ricercatori;

 € 8.194.648,76 per la Dote Ricerca Applicata.

Pertanto, l’intero finanziamento attivato risulta pari a € 56.613.352,28 in quanto Regione Lombardia cofinanzia al 50% il costo di ricercatori a tempo determinato o di assegnisti di ricerca, mentre il restante 50% è a carico delle Università o di soggetti terzi (ad esempio le imprese in convenzione con le Università nel caso dei progetti di ricerca applicata).

7.6.4

D

ATI DI MONITORAGGIO

Alla data del 31/12/2011 risultano avviati 52 dei 54 programmi approvati e 477 progetti su 563. Le doti previste nel progetto iniziale e approvate ammontano a 1.064 (di cui 631 per Dote Ricercatori e 433 per Dote Ricerca Applicata) per 934 soggetti coinvolti; di queste, 688 doti risultano assegnate ai singoli destinatari e 18 concluse.

In termini finanziari, l’importo corrispondente al numero di Doti approvate ammonta a circa € 28.300.000 (di cui circa € 20.000.000 per la Dote Ricercatori e € 8.000.000 per la Dote Ricerca Applicata).

I progetti presentati mirano a potenziare ambiti della ricerca utili a sviluppare quelle aree individuate negli accordi, toccando tutte le principali aree di interesse, secondo le peculiarità del singolo Ateneo.

L’innovazione e il tema delle tecnologie legate ai processi industriali produttivi e manifatturieri (manifatturiero avanzato, materiali, tecnologie sostenibili ed ecocompatibili per la progettazione, il recupero e la riqualificazione ambientale, tecnologie per il risparmio e il recupero energetico ecc.) occupano il 52% dell’intera proposta di ricerca delle Università lombarde. In particolare il Politecnico, l’Università di Brescia e l’Università di Bergamo, hanno fortemente centrato in questa direzione la loro proposta di ricerca.

Il tema delle nano-tecnologie in ambito medico e della ricerca in ambito chimico/biologico copre il 20% delle proposte approvate all’interno di questa iniziativa, individuando nell’Università di Milano, nell’Università Bicocca e in quella di Pavia i principali promotori.

Il 14% dei programmi si occupa di studi giuridici, economici, politico-sociali mirati ad approfondire specifici fenomeni di particolare rilievo; un certo interesse si rileva rispetto ai ad alcuni temi legati alla gestione organizzativa sia pubblica che privata.

Le aree umanistiche, quelle matematiche e informatiche si collocano con il 14% ad un livello di interesse medio con un alta percentuale di ricercatori universitari nell’ambito degli atenei lombardi più grandi.

Di rilevante importanza è la partecipazione dell’imprese coinvolte dalle Università con riferimento alla Ricerca Applicata. Al 31/12/2011, infatti, risultano coinvolte 312 aziende, rappresentative di vari ambiti produttivi e in numero superiore rispetto alle 226 aziende individuate in fase di approvazione. La presenza delle imprese non solo potenzia l’effetto della ricerca ma favorisce il possibile inserimento dei ricercatori all’interno del tessuto imprenditoriale, creando una relazione virtuosa tra ricerca e processi produttivo.

I grafici sottostanti offrono un’indicazione più dettagliata di tali dati.

Figura 1. Distribuzione dei progetti per area

Figura 2. Distribuzione dei progetti per area tematica e università

Figura 3. Distribuzione delle Doti (ricercatori e ricerca applicata) per università

Figura 4. Risorse assegnate

Figura 5. Settori produttivi delle imprese che partecipano a Dote ricerca applicata

Con riferimento ai destinatari la prevalenza dei soggetti è compresa in una fascia d’età tra i 25 e i 35 anni (circa il 74%), mentre circa il 24% è compreso nella fascia d’età tra i 35 e i 50 anni; si registra inoltre una significativa prevalenza maschile (che raggiunge il 57%) rispetto alla percentuale femminile (43%).

7.6.5

P

RINCIPALI RISULTATI RAGGIUNTI

Essendo l’iniziativa ancora in corso, risulta prematuro dare evidenza dei risultati conseguiti.

Tuttavia, l’Autorità di Gestione sta affinando gli strumenti funzionali al monitoraggio e alla valutazione degli interventi rispetto agli obiettivi previsti.

Ad oggi è possibile comunque rilevare, a partire dai dati sopra illustrati, il successo dell’avvio dell’iniziativa, dimostrato non solo dalla saturazione delle risorse disponibili, ma anche dalla ricettività del settore produttivo verso la ricerca, rappresentato dal coinvolgimento di numerose imprese, variegate per attività, e dalla strategicità per il contesto lombardo delle aree tematiche interessate.

7.6.6

E

VENTUALI CRITICITÀ E AZIONI INTRAPRESE PER SUPERARLE

In corso di realizzazione dei programmi è intervenuta la riforma dell’Università (L. 240/2010) che ha determinato alcuni ritardi nella gestione dei progetti di ricerca da parte delle Università, le quali hanno dovuto adeguare i loro ordinamenti.

Sono stati realizzati inoltre degli incontri con le Università per affiancarle nel superamento delle criticità da esse rilevate nell’alimentazione del sistema informativo.