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Fonte: elaborazione personale tratta da RIAA (2016), Superfund Responsible

Investment Benchmark Report 2016.

RI Implementation:

l’elaborazione dei dati evidenzia che i più grandi fondi pensioni australiani dispongono di processi formali per selezionare, gestire e monitorare le performance SRI dei gestori. Sebbene il 42% indichi che le problematiche relative alle strategie SRI sono discusse con i gestori, solo il 32% identifica esplicitamente e formalmente gli obiettivi di

performance a riguardo. Nei casi in cui non vi siano specifici

requisiti espressi, è chiaro che un’indagine riguardo al raggiungimento degli obiettivi risulta essere inapplicabile.

Measurement & Outcomes:

per quanto riguardo specificatamente la misurazione delle prestazioni delle strategie di sostenibilità definite, solo il 14% ha definito particolari target da raggiungere all’interno della stessa politica SRI adottata. In alcuni casi si indica una percentuale di copertura del portafoglio da sottoporre a tale

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strategia mentre in altri casi si è ideato delle misurazioni su misura.

Trasparency & Responsiveness:

si ripropone anche qui il problema del reporting. Le informazioni riguardo alla politica SRI adottata non è costantemente divulgata in maniera efficace. Risulta auspicabile che vi sia uno sforzo che soddisfi un certo bisogno di coerenza sulla divulgazione delle politiche SRI. In alcuni casi vengono riportate le informazioni sui rapporti annuali inviati agli aderenti, alcuni le includevano semplicemente nella definizione della politica di investimento. In termini generali, tuttavia, si conclude come il 44% divulgano annualmente le proprie attività SRI, il 30% lo fa attraverso una sezione del proprio rapporto annuale. Solo 2 fondi sui 50 selezionati dedicano alle pratiche di sostenibilità adottate un intero rapporto dedicato di divulgazione.90

Questo rapporto del RIAA è stato il primo tentativo di registrare le tendenze SRI all’interno dei fondi pensione australiani. Esso conclude la propria analisi rilevando i grandi progressi registrati, con un’ampia varietà di approcci SRI all’interno dei processi di investimento. Tuttavia, a fronte degli ottimi risultati sugli sforzi di applicare una forma di impegno sostenibile, vi è ancora una certa incoerenza con la relativa implementazione. Ciò che appare auspicabile è un progressivo impegno verso un rafforzamento del

management delle strategie SRI, al fine di migliorarne l’efficacia e

l’efficienza, anche curando in maniera più precisa la pubblicità e la comunicazione agli stakeholder riguardo ad esse. Lo studio evidenzia quindi come vi siano risultati incoraggianti da un lato e contrastanti dall’altro. Tuttavia, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, il progetto è stato in grado di fornire un ulteriore punto di riferimento internazionale sulle tematiche SRI e l’augurio che possa progredire nei prossimi anni ed elaborare un aggiornamento.

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Per approfondimenti si rimanda a: RIAA, 2016, Superfund Responsible Investment Benchmark

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LOBAL

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S

TUDY

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DI

S

CHRODERS

Come già osservato in precedenza, sebbene parlare di SRI nell’ambito previdenziale non sia più utopia, si registrano ancora poche ricerche a livello internazionale che si pongono come obiettivo capire se, ed eventualmente in che modo, i fondi pensione si avvicinano a tali tendenze di sviluppo. Il lavoro indipendente di

Schroders91, pubblicato nel 2016, si pone proprio quell’obiettivo e lo

persegue elaborando dati raccolti tra 712 investitori istituzionali del panorama previdenziale provenienti da Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Cina, Giappone, Hong Kong, Singapore, Australia, Stati Uniti, Canada, Brasile e Cile. Lo Schroders

Global Investor Study 2016 copre un ampio spettro di peculiarità

riguardo agli investimenti dei fondi pensione intervistati, con l’obiettivo di fondo di comprendere le scelte effettuate nei processi di asset-allocation, concentrandosi poi sulla diffusione delle tendenze SRI. Lo studio inizia con l’analisi del ruolo dell’orizzonte temporale atteso di un investimento pensionistico. Il periodo medio per il quale i gestori si aspettano di detenere un investimento è 4,7 anni, con il 29% di essi che dicono di avere un orizzonte superiore ai 5 anni. Interessanti sono i dati ricavati a proposito dei fattori considerati in sede di scelta del prodotto d’investimento. I fondi pensione intervistati citano la potenziale crescita di lungo termine come la ragione principale per la scelta di un investimento. Dopodiché altri fattori ritenuti importanti sono un buon rapporto rischio/rendimento e delle performance che superino il tasso di inflazione. Queste priorità risultano essere piuttosto uniformi anche se si cerca di trovare differenze al variare delle zone geografiche, con solo lievi modifiche prioritarie.92 Si rileva anche empiricamente

quindi la coerenza tra l’orizzonte temporale di riferimento di un

91 Schroders è una società di risparmio gestito inglese, fondata nel lontano 1804 e quotata sulla

London Stock Exchange. Essa, oltre all’attività di gestione patrimoniale, si occupa anche dello

sviluppo del settore finanziario e lo fa commissionando ricerche e studi in particolari tendenze evolutive. Tra gli altri, è in prima linea sullo sviluppo del mercato SRI.

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Per approfondimenti si rimanda a Schroders (2016), Global Investors Study Pension Funds 2016, scaricabile dal sito www.schroders.com nella sezione Insights.

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investimento previdenziale e l’ottica temporale che richiede un investimento sostenibile e responsabile. Queste considerazioni, già affrontate nel capitolo secondo, evidenziano ancora una volta come i fondi pensione sono terreno fertile per lo sviluppo delle pratiche SRI. La ricerca di Schroders, dopo aver analizzato le caratteristiche delle scelte di asset-allocation dei fondi, passa ad analizzare lo stato dell’arte degli investimenti SRI.

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