Fonte: elaborazione personale tratta da Schroders (2016), Global Investors Study Pension
Funds 2016.
La media della percentuale del portafoglio integrato con i fattori ESG è il 30,9%. La disparità rilevata con gli altri risultati è confermata da quelli elaborati in questa sezione: la proporzione media dedicata per l’Europa è doppia rispetto a quella degli Stati Uniti e due su cinque affermano di gestire portafogli con più del 50% di investimenti che integrano considerazioni sulla sostenibilità. Anche la zona dell’Asia e del Pacifico ricalca i numeri degli Stati Uniti, con bassa propensione verso l’impegno sostenibile e responsabile e, quando c’è, copre una bassa percentuale del portafoglio gestito. Riguardo la zona dell’Asia e del Pacifico il dato confortante è che si dichiara una maggiore propensione ad un impegno futuro sul tema. In sostanza, lo studio di
Schroders evidenzia come vi sia una buon grado di sviluppo
21,40%
40,30%
21,40%
43,30%
112
dell’approccio SRI nelle strategie di asset-allocation dei fondi pensione e che tali tendenze evolutive sono per lo più trascinate dall’Europa, in cui solo in pochi casi i fondi non considerano lo SRI come un aspetto che è o diverrà variabile qualitativa di un investimento finanziario. Maggiore resistenza viene sorprendentemente dagli Stati Uniti, dove la maggioranza degli enti previdenziali non credono che lo SRI si imporrà come importante fattore di selezione dell’investimento e tale resistenza frena, per adesso, uno sviluppo globale condiviso. In effetti negli Stati Uniti vi sono alcuni dei più grandi fondi pensione del mondo e uno sviluppo che non permei tra questi soggetti è uno sviluppo che non dimostra tutta la sua forza. Tuttavia, come si augura Shroders nella sezione conclusiva, è auspicabile che l’Europa riesca a trascinare le zone in cui lo SRI è ancora poco sviluppato, verso un futuro in cui sempre più fondi pensione lo riconosceranno per quello che vale.
4.5I
L CASOABPP
ENSIOENFONDSStichting Pensioenfonds ABP è il primo fondo pensione europeo in
termini di masse gestite. Spesso indicato semplicemente con la sigla
ABP, è il fondo di previdenza complementare riservato ai dipendenti
pubblici e del settore dell’educazione dei Paesi Bassi. Circa una persona su sei in Olanda riceve la pensione complementare da ABP. Rimandando ad altra sede dettagli riguardo la struttura societaria del fondo, di seguito si analizza la politica SRI posta in atto dal fondo e la struttura organizzativa ad essa dedicata, che la riveste probabilmente del ruolo di leader globale nell’approccio sostenibile. Il principale gestore finanziario di ABP, che gestisce circa il 70% dei propri investimenti, è APG Assetmanagement N.V.. Essa in passato era conosciuto come ABP Investment. Prima del 2008 infatti, ABP e l’organizzazione APG erano un’unica entità. A causa della regolamentazione di vigilanza il fondo ha dovuto in seguito esternalizzare le attività di gestione patrimoniale mediante un mandato a lungo termine ad APG, di cui comunque ABP è oggi
113
azionista di maggioranza. Questo evidenzia particolari implicazioni, relative al fatto che, sostanzialmente, ABP gestisce la maggior parte dei suoi investimenti in-house. Risulta essere un caso particolare in cui la figura del gestore finanziario coincide con il consulente finanziario e con il consulente ESG. La convenzione di gestione obbliga APG ad aderire alla politica di investimento SRI di ABP in relazione sia ai portafogli da essa gestiti, sia per quella parte di investimenti gestiti da terze parti. Il mandato rispecchia quindi pienamente la politica sostenibile che il fondo pensione ha stabilito e integra al suo interno precisi obiettivi in termini di sostenibilità e responsabilità. Contestualizzando si può riassumere che nel caso di
ABP Pensioensfonds si ricade in una fattispecie di mandato SRI
chiuso93, dove però i ruoli di gestore finanziario, consulente di
investimento e del consulente ESG convivono in una sola entità legata al fondo stesso: APG. Questa struttura organizzativa risulta essere un’ottima occasione in termini di opportunità di integrazione delle politiche SRI per il fondo, opportunità che non si è lasciata sfuggire. L’accentramento delle funzioni di business elimina, di fatto, tutti gli ostacoli che la scelta di un approccio SRI può portare con sé: l’attuazione delle politiche SRI non ha comportato particolari costi nel selezionare figure apposite e neanche una rivisitazione della propria struttura organizzativa. Prima di analizzare la strategia di sostenibilità che ABP definisce, si ricorda che durante il biennio 2016-2018 il fondo ha ridefinito la propria politica di asset-
allocation che prevede un’unica linea di investimento così definita:
60% delle risorse investite in azioni e investimenti alternativi e 40% delle risorse investite in titoli a reddito fisso.94 Nel 2015 ABP ha
definito la nuova politica sostenibile e responsabile, definita Vision
2020. Si definiscono obiettivi specifici riguardo a:
Carbon Footprint: si specifica l’obiettivo della riduzione del
25% dell’impronta, associata al proprio portafoglio investimenti, dell’emissioni di gas ad effetto serra;
93
Si rimanda alla sezione 2.4 ed in particolare alla Fig.4. 94
Si ricorda che i Paesi Bassi, come discusso nel capitolo primo, sono uno dei Paesi in cui non si registra nessun limite di investimento per i fondi pensione.
114
High-sustainability investments: riguardo gli investimenti
relativi allo sviluppo sostenibile, partendo dal livello 2016 di 41 miliardi di Euro, si pone l’obiettivo 58 miliardi di Euro entro il 2020 come target di successo. In particolare, tra questi sono compresi gli investimenti dedicati alle energie rinnovabili, nel 2016 a livello 2,8 miliardi di Euro ma con target 5 miliardi entro il 2020;
Inclusion strategy: si tratta di una politica innovativa per ABP:
si definisce un insieme di circa 10.000 emittenti titoli, viene effettuata una valutazione di sostenibilità e si raggruppano in due sottoinsiemi, i leaders e i low performers. Entro il 2020 vi è l’obiettivo di includere nei propri investimenti i leaders, mentre per gli altri si attua un processo di engagement. Se il processo porta, in breve tempo, ad un accordo in termini di obiettivi concreti e misurabili, l’investimento può essere confermato, altrimenti si procederà al disinvestimento;
Exclusion strategy: si escludono in seguito allo screening
aziende che violano i principi del UN Global Compact95, quelle
coinvolte nella produzione di bombe a grappolo e mine anti- uomo, quelle coinvolte in produzioni di armi nucleari e il debito pubblico di Paesi coinvolti nell’embargo delle armi in accordo con il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Recentemente è stato annunciato anche l’esclusione di imprese del settore del tabacco.
Oltre a questi specifici obiettivi, sono promosse anche iniziative riguardo agli human rights, al child labour e riguardo le safer working
conditions. Le politiche SRI menzionate sono applicate ad ogni asset- class in cui il fondo investe. L’implementazioni di tali politiche
avviene, come detto, attraverso il gestore APG, che possiede al suo interno un team dedicato appositamente al tema SRI che lavora direttamente sulla gestione delle risorse e lavora a stretto contatto con le gestioni affidate in outsourcing da ABP. Il Comitato per gli Investimenti del fondo pensione è delegato dal CdA alla supervisione
95
Si tratta di principi riguardo ai diritti umani, per approfondimenti si rimanda al sito
115
dell’attuazione della politica di investimento responsabile definita e fornisce assistenza al gestore riguardo alla gestione degli attivi. Ogni due settimane l’Executive office di ABP incontra in maniera formale l’amministratore delegato del team Global Responsible Investment &
Governance (GRIG) di APG; inoltre con cadenza mensile e/o
trimestrale a seconda dei temi specifici, il fondo riceve rapporti dettagliati dal gestore finanziario in tema SRI. Il Board controlla tali rapporti e annualmente valuta la politica adottata e l’attuazione delle relative direttive. Infine, ABP appare essere all’avanguardia anche rispetto ai temi quali la trasparenza e la comunicazione in tema di investimenti socialmente responsabili: si prevede un report annuale apposito, pubblicato contestualmente al bilancio, chiamato
Sustainable and responsible investment che misura lo stato dell’arte
della politica SRI del fondo, l’implementazione, i risultati raggiunti e gli obiettivi perseguiti.96
117
CONCLUSIONI
L’elaborato ha intrapreso un percorso che è partito dalle specifiche regolamentari sui criteri e sui limiti agli investimenti dei fondi pensione, al fine di fissare il contesto normativo sul tema. Dopodiché nel corso del primo capitolo si è passati ad analizzare i processi di investimento che i fondi pensione attuano nelle loro prassi operative, individuando per prima cosa le singole fasi attuative e successivamente quali strategie di asset-allocation vengono proposte nelle realtà nazionali e internazionali. Il punto cruciale di questo elaborato si è toccato poi durante il capitolo secondo. Esso si è proposto di evidenziare ogni aspetto riguardo al tema degli investimenti responsabili, iniziando con misurare lo sviluppo del ramo dello SRI nel mercato finanziario. Si è successivamente passato in rassegna, nella sezione 2.2, tutte le considerazioni valutative per un’eventuale scelta di integrare i fattori ESG nei processi di investimento, questo al di là del soggetto che le effettua. In altre parole, si è effettuato un’analisi completa e particolareggiata su ogni aspetto della scelta SRI, dalle opportunità che può offrire, agli ostacoli che deve superare, ai limiti che può imporre. Il frutto di questa analisi doveva riassumere se una scelta SRI da parte di un generale investitore può essere opportuna oppure è solo la sintesi utopica del tentativo di avvicinamento di due mondi, quello dell’investimento finanziario e quello delle valutazioni sostenibili e responsabili, che non hanno possibilità di una coabitazione che sia efficiente. Ebbene, dopo aver concluso che una strategia SRI non comporta un “sacrificio etico” per l’investitore, si è elencato i punti in comune tra i requisiti di efficienza di un investimento sostenibile e responsabile e i tratti caratteristici dei fondi pensione, andando nel dettaglio e osservando se, in particolare per tali soggetti, una scelta di questo tipo può essere ancora più opportuna. Il concetto di finalità sociale, quello di dovere fiduciario e l’orizzonte temporale di riferimento fanno sì che l’opportunità di un approccio sostenibile e responsabile nelle strategie di investimento sia nel fondo pensione ancora più sostanziale. L’opportunità, che poteva essere considerata
118
a margine delle valutazioni strettamente economiche e finanziarie, si espande e diventa parte di esse, le integra e ha ragione di vantare il raggiungimento di un certo valore aggiunto. Si concludeva quindi che il fondo pensione, in qualità di investitore istituzionale al servizio del dovere fiduciario del cliente, sia il veicolo ideale per trasportare lo SRI verso una completa diffusione e per permettere che esso permei sempre di più nei mercati finanziari e nel loro sviluppo. Dopo aver osservato l’opportunità della scelta SRI, si è passati ad analizzare alcune possibili modalità con cui i fondi pensione possono integrare i fattori ESG nei propri processi di investimento, andando a proporre soluzioni applicative che possono superare alcune problematiche legate all’effettiva integrazione nelle strutture organizzative dei fondi stessi. Dopo questo tipo di valutazioni si è evidenziato, oltre la presa di coscienza dell’investitore sull’opportunità della scelta SRI, un altro fondamentale attore che può ricoprire un ruolo attivo del cambiamento: il regolatore. Un passo avanti è stato fatto con l’implementazione della Direttiva europea sulla rendicontazione non-finanziaria: essa può rappresentare, non solo per l’Europa, un importante driver verso la diffusione delle tendenze SRI. Effettivamente, come sottolineato nel capitolo terzo prima e nel capitolo quarto dopo, lo stato dell’arte della diffusione dello SRI in ambito nazionale e internazionale risulta essere ancora in una fase iniziale. I risultati in Europa sono già piuttosto avanzati, mentre negli Stati Uniti e nell’area dell’Asia e del Pacifico si evidenziano dati meno incoraggianti. Proprio una maggiore diffusione nel contesto previdenziale statunitense, sembra essere, al momento, la chiave per una decisiva accelerazione. Si auspica quindi che, alla luce delle valutazioni raggiunte nel corso di questo elaborato, la sviluppo della sostenibilità nei fondi pensione cresca in maniera esponenziale e che l’Europa possa guidare le controparti internazionali, soprattutto gli Stati Uniti, verso una maggiore adozione dei criteri ESG nelle proprie decisioni di investimento. Nello specifico, abbiamo visto come Cometa, primo fondo italiano in termini di masse gestite, rispetti le tematiche ESG. L’approccio scelto è quello dell’engagement e una esclusione per le imprese coinvolte nella produzione di bombe a
119
grappolo e mine anti-uomo. Per quanto riguarda l’exclusion, è stata recentemente rinviata alla Camera una legge che vieta l’investimento in suddette imprese.97 Sebbene l’iter legislativo abbia incontrato
ostacoli, risulta chiara la volontà del legislatore di andare in quella direzione, quindi l’esclusione di Cometa non è altro che l’anticamera di quello che avverrà, obbligatoriamente, nel prossimo futuro. Per quanto riguarda invece i processi di engagement, apprezzabile è lo sforzo del fondo pensione nel processo, seppur ambizioso e con un orizzonte di lungo periodo, di trasmettere una certa “influenza sostenibile”. Il gestore finanziario, come sottolineato nella relativa sezione, non risulta però essere formalmente coinvolto per quanto riguarda l’investimento SRI. Inoltre, le iniziative al momento attive non nascono propriamente da una specifica analisi di portafoglio dell’advisor di Cometa, ma sono iniziative nazionali ed internazionali che, seppur d’impatto, hanno un taglio generalista. Il percorso del Fondo Cometa nell’investimento socialmente responsabile risulta così essere poco incisivo, sicuramente ancora troppo lontano dagli esempi più virtuosi in tema SRI. Il caso Cometa sottolinea come, seppur ci sia la volontà di andare in una certa direzione, spesso gli ostacoli che si incontrano risultano essere ancora difficili da superare. Per quanto riguarda l’esperienza di Fondapi, l’impegno appare più determinato. L’esclusione dall’universo investibile dell’ultima classe di rating di sostenibilità ECPI (circa il 6% dell’universo investibile) è una linea decisa e concreta verso l’investimento SRI. Per quanto riguarda l’adozione del benchmark SRI best-in-class, se da un lato può spingere il gestore verso scelte più consapevoli in tema SRI, dall’altro il fatto che non c’è alcun vincolo di selezione dei titoli presenti nell’indice risulta essere un limite. Il gestore può persino discostarsi totalmente dall’indice di sostenibilità, che rappresenta solo un riferimento in termini di rischio/rendimento. Auspicandoci che di fatto non lo faccia, si registra quantomeno un problema di trasparenza informativa in tema SRI, visto che non sono pubblicate da Fondapi le convenzioni di gestione e, di conseguenza, le risultanze a cui si è giunti sono nate da
97
Per approfondimenti si rinvia a: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-10-27/mattarella- rinvia-camere-legge-mine-anti-uomo--201712.shtml?uuid=AELe5PxC
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un contatto diretto con il Direttore Generale. Il fondo, di fatto, diminuisce l’universo investibile del gestore attraverso l’exclusion e può essere considerato un buon modello di integrazione SRI, seppur con i limiti sopra considerati. Si arriva così al caso ABP
Pensioenfonds, considerato leader mondiale delle politiche SRI tra i
fondi pensione. In effetti le politiche SRI del fondo sono concrete e misurabili, con obiettivi specifici ed exclusion anche molto discusse. Tuttavia, c’è da considerare che il fatto che il fondo pensione olandese possa gestire le proprie risorse in-house tramite la controllata APG appare un fattore di convenienza non trascurabile. L’accentramento delle funzioni di gestione delle risorse e di amministrazione contabile su cui ABP può contare aggira molti degli ostacoli che si possono incontrare nel tentativo di integrare scelte di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento. Se per gli altri grandi fondi pensione il caso ABP può certamente rappresentare un esempio, per i fondi meno importanti questo accentramento può risultare più problematico e gli ostacoli organizzativo-strutturali debbono essere aggirati in altro modo. Tornando in un’ottica generale, si ricorda come questo eventuale apporto nelle tendenze evolutive sul tema SRI rappresenterebbe fondamentalmente una spinta verso la diffusione di un approccio più responsabile della finanza, verso la diffusione di valori più tradizionali e oramai quasi messi da parte, che avrebbero forse potuto persino frenare i recenti scandali finanziari che hanno portato alla crisi economica e sociale. La condivisione di queste riflessioni deve spingere i fondi pensione a riprendere in mano la propria funzione tipica e rappresentare il motore del cambiamento di una rivoluzione che può, senza ombra di dubbio, migliorare il futuro di tutti.
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INDICE DEI GRAFICI
Grafico 1: Historical average asset allocation of select Large Pension Funds (2010-
2014) ... 21
Grafico 2: SRI Performance compared to conventional benchmark ... 34
Grafico 3: Frequenza delle valutazioni ESG ... 70
Grafico 4: Obiettivi di sostenibilità assegnati alla gestione finanziaria ... 71
Grafico 5: Il tasso di copertura delle politiche SRI adottate ... 72
Grafico 6: Motivazioni dell’adozione di politiche SRI per l’anno 2017 ... 72
Grafico 7: Strategie SRI adottate ... 73
Grafico 8: Strategie SRI adottate per asset-class per il 2017 (1) ... 74
Grafico 9: Strategie SRI adottate per asset-class per il 2017 (2) ... 74
Grafico 10: Strategie SRI adottate per asset-class per il 2017 (3) ... 75
Grafico 11: Divulgazione della politica SRI adottata ... 76
Grafico 12: Principali classi di attività nelle Casse di previdenza ... 87
Grafico 13: Average scores of the benchmarks on responsible investment by pension funds ... 93
Grafico 14: Responsibility for the development and approval of RI policy ... 93
Grafico 15: Consultation with participants and other stakeholders ... 94
Grafico 16: Percentage of total investment portfolio covered by RI policy ... 94
Grafico 17: Total scores per asset class based on total score of applicable instruments95 Grafico 18: Reporting of the RI policy and results ... 95
Grafico 19: Overall results for responsible investment by Dutch pension funds in 2017 ... 96
Grafico 20: Overall results by section ... 99
Grafico 21: Disclosure and detail of RI policies of participating pension funds ... 100
Grafico 22: Application of RI policies to asset classes ... 101
Grafico 23: RI Accountability & Governance ... 106
Grafico 24: Fund use of RI approaches ... 107
Grafico 25: ESG factors in the investment strategies ... 110
123
INDICE DELLE FIGURE E DELLE TABELLE
Figura 1: Caso del mandato SRI aperto ... 45
Figura 2: Caso del mandato SRI chiuso ... 46
Figura 3: Caso del benchmark SRI “di mercato” ... 48
Figura 4: Caso del benchmark SRI “personalizzato” ... 49
Figura 5: Azionariato attivo... 52
Figura 6: Rate of sustainability reporting among the 100 largest companies per country ... 54
Figura 7: Carbon Footprint di Cometa ... 82
Tabella 1: Growth of SRI assets by region (2014-2016) ... 25
Tabella 2: Proportion of SRI relative to total managed assets (2014-2016)... 26
Tabella 3: Denominazioni delle strategie SRI nei diversi attori del sistema ... 37
Tabella 4: Elenco delle dieci Casse di previdenza selezionate ... 64
Tabella 5: Elenco dei dieci Fondi pensione negoziali selezionati ... 65
Tabella 6: Elenco dei dieci Fondi pensione aperti selezionati ... 65
Tabella 7: Elenco dei dieci Piani individuali pensionistici selezionati ... 66
Tabella 8: Elenco dei dieci Fondi pensione preesistenti selezionati ... 66
Tabella 9: Adozione di una politica SRI ... 68
Tabella 10: Media aritmetica dei punteggi finali per categoria ... 69
Tabella 11: Media aritmetica dei punteggi finali per sezione ... 70
Tabella 12: Struttura della sezione Trasparency and Documentation ... 98
Tabella 13: Struttura della sezione Implementation ... 98
Tabella 14: Struttura della scala di valutazione ... 99
Tabella 15: Barriers to RI according to participating pension funds ... 102
125
B
IBLIOGRAFIA
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banche d’affari, in www.eticanews.it
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FORUM PER LA FINANZA SOSTENIBILE (2004), Futuro di Valore – Fondi
pensione socialmente responsabili, in www.finanzasostenibile.it