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FUNZIONE VIGILANZA

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2011 Campania (pagine 43-46)

Si intende per sistema economico un organismo complesso, caratterizzato da specifiche relazioni e transazioni tra gli individui che lo compongono, in grado di rappresentare il risultato di vicende storiche, politiche, sociali ed economiche di un dato territorio. Ogni sistema economico moderno, per poter essere efficiente, deve adottare un insieme di regole a cui tutti gli stakeholders devono conformarsi. Di contro, lo sviluppo “spontaneo”

delle relazioni tra soggetti economici tende a produrre distorsioni nel sistema di appartenenza. Tra questi fenomeni di alterazione, uno in particolare, nel corso degli anni, ha acquisito un posto di rilievo nell’agenda pubblica e politica, tanto italiana quanto europea36: il lavoro sommerso.

Considerato che tale fenomeno convive e interagisce con l’economia “formale”, si intuisce quanto i costi sociali37 del sommerso non solo sottraggano una fetta rilevante del benessere e della ricchezza collettiva, ma determinino una minore quantità e qualità dei servizi offerti. Il danno più evidente della permanenza di una simile distorsione è l’abbattimento delle garanzie del lavoratore stesso, sia in termini salariali che in termini di sicurezza e tutela sui luoghi di lavoro, ragione fondante dello stesso Istituto INAIL.

Le locuzioni di economia informale e di lavoro sommerso comprendono modalità eterogenee di svolgimento dell’attività lavorativa, in relazione alla totale o parziale violazione delle norme fiscali e contributive. Le espressioni più note di “lavoro nero” e

“lavoro irregolare”, non avendo una netta definizione giuridica, nel corso degli ultimi anni hanno trovato identificazione in fattispecie differenti, anche in relazione ai diversi organi accertatori delle violazioni38.

Con l’entrata in vigore della L.183/2010 l’attività di vigilanza in Inail ha assunto un ruolo sempre più preponderante nella lotta contro l’evasione e l’elusione contributiva. Occorre, però, chiarire che l’Inail, opera una distinzione, rispetto agli altri Enti, per quanto concerne la definizione di lavoratori sommersi e lavoratori irregolari. Nel dettaglio, il lavoro sommerso o nero corrisponde ad una qualsiasi attività retribuita, lecita di per sé, ma non dichiarata alle autorità pubbliche ed enti previdenziali, con la conseguente mancanza di tutela per i lavoratori. Per tali lavoratori subordinati, in assenza di preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro39, a far data dal 2 novembre 2010, viene applicata anche dai funzionari di vigilanza Inail la maxisanzione per il lavoro sommerso. Con il nuovo dispositivo normativo, la maxisanzione non viene applicata solo in caso di rapporto di lavoro in nero instaurato con autonomi e parasubordinati40 per i quali non sia stata depositata, qualora prevista, la comunicazione preventiva al Centro per l’impiego, ferma restando la ordinaria sanzionabilità dell’omessa comunicazione.

36 “Libro bianco” di Delors; National Action Plans (NAP); Documenti di Programmazione economica e finanziaria (Dpef); vertici di Essen e di Lussemburgo; “Rapporto Flynn” della Commissione Europea, ecc.

37 Concorrenza sleale con le imprese regolari, distorsione del sistema dei prezzi, del costo del lavoro e del potere d’acquisto, distorsione nella misurazione del PIL, del gettito fiscale, della disoccupazione e del tasso d’inflazione.

38 Si veda: DL n.12/200, art. 3 convertito in L. 23 aprile 2002, n. 73; L. 28 luglio 2006, n. 248, art 36-bis (decreto Bersani); Code du Travail, art. L 8211-1 e ss.

39 La mancata comunicazione preventiva al Centro per l’impiego individua la partecipazione di lavoratori in nero e non più le scritture e l’ulteriore documentazione obbligatoria, come stabiliva la precedente norma.

40 Ad esempio associati in partecipazione con apporto di lavoro, collaborazioni coordinate e continuative in qualunque modalità (anche a progetto).

Per lavoratori irregolari, invece, l’Inail intende tutti quei soggetti le cui retribuzioni denunciate sono inferiori a quelle effettivamente corrisposte o determinate ai sensi dei vigenti contratti di lavoro41. Per tali violazioni vengono recuperati, a seguito di accertamento ispettivo, sia i premi omessi che le relative sanzioni civili.

Risulta ancora opportuno considerare che, in svariati casi, i confini tra le due forme di lavoro, regolare e non regolare, sono labili e coesistenti42.

Sicché, per poter indirizzare gli accertamenti ispettivi verso categorie di aziende che, per comportamenti anomali e incongruenze nelle informazioni, presentano elevata probabilità di sussistenza di lavoro non regolare, e conseguentemente di evasione o elusione contributiva, la Funzione Vigilanza della Direzione Regionale Campania, anche nel 2011, ha dato corso a quell’attività di intelligence -analisi e riscontro delle banche dati istituzionali43- che ha permesso di ottenere risultati ispettivi collocati ai primi posti dell’attività accertativa nazionale. La tabella seguente presenta un quadro analitico dei risultati di produzione ottenuti con tale metodologia operativa.

Tav. n. 25: Sintesi attività di vigilanza inCampania: Periodo 01/01/2011 – 31/12/2011

Fonte: Procedura vigilanza – Report 6 e Procedura aziende - Osservatorio dei Lavoratori

Di seguito viene riportato uno studio effettuato sulle Posizioni Assicurative Territoriali, oggetto di accertamento ispettivo nel 2011, suddivise per gruppi di lavorazioni e per Sedi territoriali. Dall’analisi dei dati emerge chiaramente che le maggiori irregolarità sono state rilevate sulle lavorazioni riguardanti i Servizi, le Costruzioni e i Trasporti. Tale risultante viene confermata non solo in tutte le province campane, ma diventa specchio di una realtà nazionale, nella quale la persistenza del lavoro irregolare produce una distorsione nell’intero settore economico. Infatti, lo stesso trend occupazionale, rispetto al 2010, registra una flessione nel settore dei Servizi al pari di quella del settore produttivo (primariamente grandi gruppi 1 e 6 della Tariffa dei Premi Inail)44.

Tav. n. 26:Posizioni assicurative irregolari divise per grandi gruppi: Periodo 01/01/2011 – 31/12/2011 Sedi dipendenti Gruppo 0 Gruppo1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo4 Gruppo 5 Gruppo6 Gruppo7 Gruppo 8 Gruppo9 Totale

Avellino 46 2 1 9 1 0 1 0 0 3 63

Benevento 94 4 1 16 0 2 7 0 2 7 133

Caserta 64 2 4 9 0 0 4 1 1 5 90

Aversa 30 0 0 17 0 0 3 0 3 5 58

Napoli 77 6 2 16 1 3 6 1 1 23 136

Castellammare 45 2 0 10 0 0 7 1 1 15 81

Nola 89 7 5 9 0 2 10 2 3 211 148

Salerno 99 5 4 35 0 2 8 5 6 20 184

41 Per lavoro grigio si intende un lavoro formalmente regolare, ma che contiene in sé elementi di irregolarità riguardo agli orari di lavoro svolti, a pagamenti stipendiali fuori busta paga o all’ inquadramento giuridico differente rispetto alle mansioni effettivamente svolte dal lavoratore. Ulteriori elementi per la definizione di lavoro parzialmente irregolare sono le mancate applicazioni della disciplina prevista dal Ccnl in materia di ore massime di straordinario concesso, mancata liquidazione di festività e ferie non godute, maternità, malattia e tredicesima o, ancora, il mancato rispetto dei diritti sindacali o del trattamento particolare relativo a rimborsi spese e indennità e tempi di spostamento durante l’orario di lavoro.

42 Ad esempio i doppiolavoristi con primo lavoro regolare.

43 Inps, Agenzia delle Entrate, Registro delle Imprese, Consultazione Denunce, ecc.

Aziende

ispezionate Aziende

irregolari Lavoratori

irregolari Lavoratori dipendenti Altri

soggetti

Totale lavoratori regolarizzati

Stima premi recuperati

Aziende irregolari su

ispezionate

Lavoratori su aziende ispezionate

1.366 1.319 4.597 398 220 4.995 € 9.863.015,11 96,56% 3,66

B C Fon

attip AMP nte:

pagl PAN Pro ia NIA

ocedduraa vig 81 625 gilan 5 nza –– Re

11 39 eport 11

1 1

0 17

30 15 0

1 0

2 1

2 11

4 50

4 0

7 17

1 18

13 11 3 12

1 10

49 042

Sp

Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno 179 342

946

1718

1449

56 0 16 1 66 0 83 14 113 12 Italiani

Comunitari Extracomunitari

Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno 230 353

860

1705

1449

5 6 152 110 125

Lavoratori irregolari Lavoratori in nero

2011 ha confermato la sua efficacia, si fonda sulla consolidata idea che la prevenzione di un fenomeno sia la giusta tecnica di abbattimento dello stesso.

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2011 Campania (pagine 43-46)