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G.F Madaus, W Haney, A Kreitzer: Three Major Approaches to

1. Riferimenti e approcci teorici

1.3 G.F Madaus, W Haney, A Kreitzer: Three Major Approaches to

Madaus, Haney e Kreitzer propongono tre approcci alla valutazione educativa che differiscono tra loro principalmente nello scopo della procedura valutativa:

1. The goals-oriented approach (approccio orientato all‟obiettivo): come si può intuire dal nome, considera come criterio di valutazione solo gli obiettivi prefissati dell‟intervento; di conseguenza la funzione principale della valutazione è quella di determinare la misura in cui un programma educativo ha raggiunto gli obiettivi predeterminati.

Il fondatore di questo approccio è Ralph Tyler e i suoi studi, condotti negli anni trenta; in particolare il famoso Eight-Year Study, che consiste in una valutazione longitudinale e comparativa di studenti condotta in trenta scuole superiori. In pratica, Tyler e i suoi collaboratori hanno lavorato insieme al personale scolastico sia per aiutarlo a formulare gli obiettivi educativi, sia per sostenerlo (in un secondo momento) nello sviluppo di tecniche adatte a valutare la misura in cui erano capaci di raggiungere quegli obiettivi (“..to help them formulate educational objectives and then assisted them in developing techniques to assess the extent to which they were successful in reaching those objectives”)108.

In tale direzione, Tyler per curricolo o programma di istruzione intende qualcosa di organizzato e di connesso; proprio l‟esigenza

107Cfr. Madaus George F., Haney Walt, Kreitzer Amelia, Testing and Evaluation. Learning from the Projects We Fund, Council for Aid to Education, 1992. Reperibile nel sito: http://www.bc.edu/research/documents.

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di forte connessione tra gli elementi viene espressa mediante quattro domande109:

a) Quali scopi educativi perseguire?

b) Quali esperienze educative fornire, che permettano di conseguire quegli scopi?

c) Come organizzare efficacemente tali esperienze? d) Come stabilire se gli scopi verranno raggiunti?

In una monografia del 1950 (“Basic Principles of Curriculum and Instruction”), Tyler ha elaborato una prospettiva teorica sulla valutazione, intendendola come parte integrale dei programmi di studio e presentandola graficamente come un triangolo:

Tab. 1 “The Tyler Model”110

Come si può osservare, all‟apice del triangolo ci sono gli obiettivi educativi (Educational Objectives), che rappresentano il punto di partenza dello sviluppo del curriculum e si configurano come affermazioni chiare di ciò che si vuole che gli studenti imparino e siano capaci di fare come risultato di un programma.

109

Cfr. Lichtner Maurizio, op. cit.

110 Ivi, pag. 14. Educational Objectives Learning Experience Evaluation Procedures

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Una volta definiti chiaramente gli obiettivi, l‟angolo successivo del triangolo riguarda la progettazione e l‟organizzazione delle esperienze educative (Learning Experience) che possono aiutare gli studenti a conoscere e raggiungere gli obiettivi. L‟ultimo elemento del triangolo concerne le procedure di valutazione per verificare gli obiettivi raggiunti (Evaluation Procedures).

Tra i vari aspetti critici legati all‟approccio goals-oriented (tra cui rientra il modello di Tyler), Madaus, Haney e Kreitzer sottolineano che viene proposta un tipo di valutazione sommativa (in cui i dati raccolti vengono utilizzati solo a conclusione dell‟apprendimento, per formulare dei giudizi) e non formativa (in cui, invece, i dati raccolti vengono utilizzati durante il programma per mettere in atto azioni di miglioramento).

2. The decision-oriented approach (approccio orientato alla decisione): amplia la prospettiva includendo nella procedura valutativa anche elementi come gli input, i processi, gli obiettivi e il contesto.

La funzione della valutazione è quella di fornire informazioni sull‟oggetto valutato, che è composto non solo dagli obiettivi (come nel precedente approccio), ma anche dagli input, dal processo e dal contesto.

Questo approccio viene anche definito “IPO approach”, in quanto i tre elementi principali sono: Input, Process e Outcomes e si riferiscono rispettivamente alla valutazione:

 Delle risorse, come ad esempio il denaro, il personale, i testi, i computer, ecc..[Input];

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 Dei risultati che il programma produce [Outocomes]. Nell‟ambito dell‟approccio decision-oriented ci sono dei modelli che includono nella valutazione anche il contesto, inteso come il macro-sistema sociale e politico di riferimento, in cui collocare la scelta degli obiettivi (mediante un‟iniziale analisi del bisogno). A tal proposito, il modello CIPP (Context, Input, Process, Product) di Stufflebeam (che analizzeremo in seguito nel dettaglio) include tutti e quattro questi elementi.

3. The responsive or naturalistic approach (approccio naturalistico): considera tutto ciò che è collegato al programma, prendendo in esame le prospettive di tutti gli attori coinvolti.

Questo approccio si distanzia dai due precedenti, sia a livello epistemologico che metodologico. Infatti è nato negli anni settanta in contrapposizione agli approcci di natura quantitativa che lo hanno preceduto e comprende numerosi modelli che si basano su alcuni presupposti comuni111:

 Il focus della valutazione non è pre-determinato a priori (come nei precedenti approcci), bensì emerge attraverso l‟osservazione del contesto e delle dinamiche, relazioni ed interazioni che avvengono all‟interno del programma;  Configurarsi come una risposta a differenti bisogni

conoscitivi;

 Fornire una descrizione ricca, articolata e complessiva della natura del programma e delle relazioni tra i soggetti coinvolti, anche al fine di far emergere le dimensioni implicite;

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 Utilizzare metodi e strumenti di ricerca propri delle scienze umane e sociali, come l‟osservazione, le interviste e lo studio di caso.