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Il quadro generale del fenomeno infortunistico in ambito marittimo Per avere un quadro generale degli infortuni occorsi ai marittimi è stato considerato

un periodo di osservazione di otto anni (2004-2011). Da un’analisi degli infortuni in tale periodo distinti per tipologia di evento, emerge che in media il 98% riguarda infortuni occorsi sul luogo di lavoro:

Tabella 4.2.2.1 - Complesso infortuni avvenuti nel periodo 2004-2011 secondo la tipologia di evento.

Lunghezza 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Sul luogo di lavoro 1.468 1.359 1.460 1.488 1.359 1.271 1.230 988 (99,7% (98,6%) (97,4%) (97,8%) (97,3%) (97,8%) (96,9%) (98,6%)

In itinere 5 19 39 34 38 29 39 14

(0,3%) (1,4%) (2,6%) (2,2%) (2,7%) (2,2%) (3,1%) (1,4%)

Complesso 1.473 1.378 1.499 1.522 1.397 1.300 1.269 1002

infortuni (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%)

Grafico 4.2.2.1 - Andamento del complesso degli infortuni avvenuti nel periodo 2004-2011.

Dal grafico seguente si può apprezzare un trend in diminuzione del complesso degli infortuni a partire dall’anno 2008 che si concretizza nel quinquennio 2007-2011 in una riduzione di circa un terzo dei casi.

La categoria di naviglio maggiormente interessata dal fenomeno infortunistico degli eventi occorsi sul luogo di lavoro risulta essere quella delle navi Passeggeri (Trasporto persone), che da sola copre in media la metà dei casi, seguita da quelli delle navi da Carico (Trasporto merci) e delle navi da Pesca, rispettivamente coinvol-ti in media nel 20,2% e nel 16,0% dei casi.

Tabella 4.2.2.2 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro negli anni 2004-2011 distribuiti per categoria di naviglio.

(1) Passeggeri + Concessionari di bordo + Diporto a noleggio iscritto al “Registro internazionale”

(2) Pesca costiera + Pesca mediterranea + Pesca oltre gli stretti

(3) Addetti alle prove in mare e tecnici ed ispettori (si tratta in realtà non di una categoria naviglio, ma di alcune cate-gorie professionali)

(4) Diporto: la categoria comprende navi e imbarcazioni con qualunque mezzo di propulsione destinate alla naviga-zione da diporto, effettuata in acque marittime a scopi sportivi o ricreativi, con equipaggio imbarcato con contrat-to di arruolamencontrat-to.

Da rilevare il fatto che le categorie maggiormente colpite da infortuni, Passeggeri (in media 49,7%), Carico (in media 20,2%) e Pesca (in media 16,0%), sono anche quel-le che nel tempo hanno registrato quel-le riduzioni più consistenti, rispettivamente del 25,0%, del 52,6% e del 31,2% rispetto al 2004.

In merito alle caratteristiche dell’infortunato, la fascia di età più colpita risulta essere quella tra i 35 e i 49 anni di età (in media nel 38,4% dei casi), seguita a pari merito da quella più giovane (18-34 anni con il 30,5% dei casi) e da quella più matura (50-64 anni con il 29,9% dei casi).

Confermata nel tempo la distribuzione degli infortuni per principali qualifiche dei marittimi, che restano da sempre marinaio, mozzo e piccolo (oltre il 40% degli infor-tuni occorsi sul luogo di lavoro), seppur in lieve diminuzione negli ultimi anni.

Infine, tra le nazionalità degli infortunati risulta essere maggiormente colpita quella dei marittimi italiani (in media pari al 94%), mentre tra gli stranieri i tunisini e i romeni sono a seguire i più interessati.

Tra i tipi di natura della lesione prevalgono le contusioni, le slogature e le fratture, che da sole caratterizzano in media il 74,3% dei casi, come anche riportato nel seguen-te grafico oltre che nel relativo diagramma.

Tabella 4.2.2.4 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro negli anni 2004-2011 distribuiti per principali qualifiche del marittimo infortunato.

Qualifica infortunato 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Marinaio 319 273 279 278 232 217 200 178

(21,7%) (20,1%) (19,1%) (18,7%) (17,1%) (17,1%) (16,3%) (18,0%) Mozzo - allievo comune polivalente 196 194 191 158 166 159 132 115 (13,4%) (14,3%) (13,1%) (10,6%) (12,2%) (12,5%) (10,6%) (11,6%)

Piccolo 165 183 176 206 187 168 147 68

(11,2%) (13,4%) (12,0%) (13,8%) (13,7%) (13,2%) (12,0%) (6,9%)

Sub Totale 680 650 646 642) 585 544 479 361

(46,3%) (47,8%) (44,2%) (43,1%) (43%) (42,8%) (38,9%) (36,5%)

Altre Qualifiche 788 709) 814) 846 774 727 751 627

(53,7%) (52,2%) (55,8%) (56,9%) (57,0%) (57,2%) (61,1%) (63,5%) Totale complessivo 1.468 1.359 1.460 1.488 1.359 1.271 1.230) 988 (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%)

Le parti lese, per oltre la metà delle volte, risultano essere gli arti inferiori, le mani e dita o gli arti superiori, (rispettivamente con una media del 24,9%, del 17,8% e del 12,4%) come anche di seguito riportato.

Tabella 4.2.2.5 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro negli anni 2004-2011 distribuiti per principali nature dell’infortunio.

Natura delle lesioni 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Contusioni, escoriazioni, abrasioni 625 563 626 675 636 576 534 366 (42,6%) (41,4%) (42,9%) (45,4%) (46,8%) (45,3%) (43,4%) (37,0%) Slogature, distorsioni, lussazioni 202 177 190 203 181 163 199 185 (13,8%) (13,0%) (13,1%) (13,6%) (13,3%) (12,8%) (16,2%) (18,7%) Fratture, infrazioni, schiacciamenti 259 274 246 214 245 205 198 160 (17,6%) (20,2%) (16,8%) (14,4%) (18,0%) (16,1%) (16,1%) (16,2%)

Ferite lacere contuse 91 87 105 91 73 87 89 87

(6,2%) (6,4%) (7,2%) (6,1%) (5,4%) (6,8%) (7,2%) (8,8%)

Ferite da taglio 48 30 43 40 38 24 30 35

(3,3%) (2,2%) (2,9%) (2,7%) (2,8%) (1,9%) (2,4%) (3,5%)

Lesioni multiple 31 41 41 29 24 25 27 32

(2,1%) (3,0%) (2,8%) (1,9%) (1,8%) (2,1%) (2,3%) (3,3%)

Altra e nessuna informazione 212 187 209 236 162 191 153 123

(14,4%) (13,8%) (14,3%) (15,9%) (11,9%) (15,0%) (12,4%) (12,5%)

Totale 1.468 1.359 1.460 1.488 1.359 1.271 1.230) 988

(100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%)

Grafico 4.2.2.5 Infortuni occorsi sul luogo di lavoro distribuiti per principali nature dell’infortunio -media anni 2004-2011

Tabella 4.2.2.6 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro negli anni 2004-2011 distribuiti per per sede della lesione del marittimo infortunato.

Parti lese 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Arti inferiori 358 336 340 361 329 291 365 258

(24,5%) (24,7%) (23,3%) (24,3%) (24,3%) (22,9%) (29,7%) (26,1%)

Mani e dita 273 244 268 247 245 233 179 201

(18,6%) (18,0%) (18,4%) (16,6%) (18,0%) (18,3%) (14,6%) (20,3%)

Arti superiori 167) 174 184 194 176 157 172 101

(11,4%) (12,8%) (12,6%) (13,0%) (13,0%) (12,4%) (14,0%) (10,2%)

Parti multiple 124 148 164 160 127 158 120 64

(8,4%) (10,9%) (11,2%) (10,8%) (9,3%) (12,4%) (9,8%) (6,5%)

Torace, costole, schiena 128 116 122 143 135 93 100 133

(8,7 (8,5%) (8,4%) (9,6%) (9,9%) (7,3%) (8,1%) (13,5%)

Testa (cranio, collo, nuca) 101 86 116 97 91 72 68 62

(6,9%) (6,3%) (7,9%) (6,5%) (6,7%) (5,7%) (5,5%) (6,3%)

Piedi e dita 93 104 99 81 87 90 58 58

(6,3%) (7,7%) (6,8%) (5,4%) (6,4%) (7,1%) (4,7%) (5,9%)

Addome, fianchi, bacino, regione sacrale 57 48 51 59 69 47 40 39

(3,9%) (3,5%) (3,5%) (4,0%) (5,1%) (3,7%) (3,3%) (3,9%)

Faccia (bocca, naso, orecchi) 38 23 34 34 33 37 46 20

(2,6%) (1,7%) (2,3%) (2,3%) (2,4%) (2,9%) (3,7%) (2,0%)

Occhi 52 28 16 39 29 30 23 23

(3,5%) (2,1%) (1,1%) (2,6%) (2,1%) (2,4%) (1,9%) (2,3%)

Colonna vertebrale 22 17 20 10 13 9 9 6

(1,5%) (1,3%) (1,4%) (0,7%) (1,0%) (0,7%) (0,7%) (0,6%)

Organi interni 9 7 11 6 3 24 8 2

(0,6%) (0,5%) (0,8%) (0,4%) (0,2%) (1,9%) (0,7%) (0,2%)

Cervello, midollo spinale, sistema nervoso 3 - 1 1 - 4 13 1

(0,2%) (0%) (0,1%) (0,1%) (0,0%) (0,3%) (1,1%) (0,1%)

Nessuna informazione 43 28 34 56 22 26 29 20

(2,9%) (2,0%) (2,2%) (3,7%) (1,6%) (2%) (2,2%) (2,0%)

Totale 1.468 1.359 1.460 1.488 1.359 1.271 1.230 988

(100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%) (100%)

In relazione alla suddivisione in base alla gravità degli infortuni, è opportuno tenere in considerazione il fatto che i casi necessitano di un congruo arco temporale per la completa definizione e che tale periodo è stimabile in circa tre anni dall’avvenuto accadimento del sinistro. Quindi, per poter contare su dati sufficientemente stabili e rappresentativi della situazione reale, è stato ritenuto opportuno riferirsi per tale casi-stica al periodo 2004-2009, tralasciando dati più recenti temporalmente, che risulta-no ancora soggetti a revisione per chiusura delle stesse pratiche, senza però rinun-ciare per questo ad avere un quadro della situazione attuale.

Tenendo in considerazione, accanto alla frequenza di infortunio, la gravità degli stessi eventi lesivi, si evince che in media nel 66,6% dei casi si tratta di infortuni senza postu-mi permanenti e che, anche tra i casi con postupostu-mi permanenti, è rilevante la quota di quelli con grado di inabilità inferiore al 16%, trattandosi di quasi nove casi su dieci.

Grafico 4.2.2.6 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro distribuiti per sede della lesione del marittimo infortunato - Media anni 2004-2011

Tabella 4.2.2.7 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro negli anni 2004-2009 distribuiti per anno e postumi.

Anno Senza postumi Con postumi permanenti

Mortali Totale evento permanenti Grado inabilità Grado inabilità Grado inabilità complessivo

tra l’1% e il 5% tra il 6% e il 15% tra il 16% e il 100%

2004 1.133 (77,2%) 99 (6,7%) 183 (12,5%) 44 (3,0%) 9 (0,6%) 1.468 (100%) 2005 918 (67,5%) 171 (12,6%) 210 (15,5%) 54 (4,0%) 6 (0,4%) 1.359 (100%) 2006 969 (66,4%) 212 (14,5%) 202 (13,8%) 58 (4,0%) 19 (1,3%) 1.460 (100%) 2007 985 (66,3%) 256 (17,2%) 176 (11,8%) 60 (4,0%) 11 (0,7%) 1.488 (100%) 2008 853 (62,8%) 274 (20,2%) 177 (13,0%) 48 (3,5%) 7 (0,5%) 1.359 (100%) 2009 758 (59,7%) 275 (21,6%) 173 (13,6%) 59 (4,6%) 6 (0,5%) 1.271 (100%)

Infine, volendo analizzare cause e circostanze degli infortuni, prendendo in esame l’anno 2009, più ricco in termini di classificazione delle variabili ESAW/3 che ne rap-presentano al massimo l’informazione, risulta che il luogo con maggior incidenza infortunistica è quello a bordo della nave. In particolare, nel 56% dei casi si è tratta-to di un eventratta-to lesivo manifestatratta-tosi durante la navigazione, ossia in mare apertratta-to, mentre nel 40% dei casi l’evento si è verificato a bordo di una nave in porto.

Grafico 4.2.2.7 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro distribuiti per anno e postumi - Media anni 2004-2009.

Grafico 2 - Tipo di luogo per infortuni occorsi sul luogo di lavoro - Anno evento 2009.

Tabella 4.2.2.8 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Tipo di lavoro dell’infortunato.

Tipo di lavoro 2009

Attività complementari 505 (39,8%)

Produzione, trasformazione, trattamento, magazzinaggio - di ogni tipo 416 (32,7%) Attività di tipo ittico, con l’uso di animali vivi, ecc. 173 (13,6%) Attività di servizio all’impresa e/o alla persona umana; lavoro intellettuale 47 (3,7%)

Circolazione, attività sportiva, attività artistica 22 (1,7%)

Altro e non determinato 108 (8,5%)

Totale 1.271 (100%)

Grafico 4.2.2.8 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Tipo di lavoro dell’infortunato.

Sempre con riferimento all’anno 2009, il tipo di lavoro, che descrive a grandi linee l’attività svolta dalla vittima al momento dell’infortunio (vale a dire il lavoro/compito svolto al momento dell’infortunio che non necessariamente coincide con la profes-sione o la qualifica del lavoratore), è risultato circa nell’87% dei casi connesso ad attività classificate come complementari (40%) o incluse nella categoria “produzio-ne e trasformazio“produzio-ne dei prodotti - incluso il magazzinaggio” (33%) o con“produzio-nesse alla pesca (14%).

Riguardo la suddivisione degli infortuni in relazione all’azione compiuta al momento dell’infortunio, identificata dalla variabile ESAW/3 denominata Attività Fisica Specifica, si rileva la prevalenza degli infortuni per i movimenti compiuti dalla vittima (66%), nella maggior parte rappresentati dal camminare o dal salire (71%), e la mani-polazione di oggetti da parte del leso (16%), principalmente concretizzatasi nel pren-dere in mano l’oggetto o l’utensile (51%) o nell’allacciare/slegare qualcosa (15%).

Per quanto riguarda il contatto, ossia la modalità attraverso la quale la vittima si è procurata la lesione più grave, emerge che per oltre il 50% si tratta di schiacciamen-to della vittima in movimenschiacciamen-to contro un oggetschiacciamen-to immobile e che in particolare tale movimento risulta essere nell’83% dei casi verticale, vale a dire il risultato di una caduta.

Tabella 4.2.2.9 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Attività fisica specifica dell’infortunato.

Attività fisica specifica 2009

Movimenti 844 (66,4%)

Manipolazione di oggetti 206 (16,2%)

Operazioni di macchina 24 (1,9%)

Trasporto manuale 51 (4,0%)

Lavoro con utensili a mano 27 (2,1%)

Presenza 28 (2,2%)

Altro e non determinato 91 (7,2%)

Totale 1.271 (100%)

Grafico 4.2.2.9 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Attività fisica specifica dell’infortunato.

In relazione, infine, alla deviazione, cioè alla variabile che descrive ciò che nel pro-cesso ha provocato l’infortunio, emerge che - come anche rilevato dal quadro già emerso dall’analisi del contatto - risultano essere prevalenti le cadute dovute a inciampamenti o a scivolamenti (50,7%), che nel 42% portano a caduta dall’alto (scale, sedia, impalcatura…), nel 36% a caduta allo stesso livello e nel 22% a cadu-ta da livello non specificato.

Tabella 4.2.2.10 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Contatto.

Contatto 2009

Schiacciamento in movimento verticale o orizzontale su/contro 696 (54,8%) un oggetto immobile (vittima in movimento)

Contatto con agente materiale tagliente, appuntito, duro, abrasivo 118 (9,3%)

Urto da parte di oggetto in movimento, collisione con 92 (7,2%)

Sforzo fisico o psichico 96 (7,6%)

Incastramento, schiacciamento, ecc. 75 (5,9%)

Contatto con corrente elettrica, temperatura, sostanza pericolosa 72 (5,7%)

Altro e non determinato 122 (9,5%)

Totale 1.271 (100%)

Grafico 4.2.2.10 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Contatto.

Il quadro emergente dall’analisi della deviazione, che rappresenta la variabile a mag-gior contenuto informativo in ambito prevenzionale, avvalora ampiamente la scelta di effettuare uno di studio per indagare cadute e scivolamenti, visto che quasi la metà degli incidenti legati a questo evento deviante sono responsabili dell’infortunio.

Tabella 4.2.2.11 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Deviazione.

Deviazione 2009

Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona 645 (50,7%)

Movimento del corpo sotto sforzo fisico (che porta generalmente 132 (10,4%) ad una lesione interna)

Movimento del corpo senza sforzo fisico (che porta generalmente 122 (9,6%) a una lesione esterna)

Perdita di controllo totale o parziale di una macchina, mezzo 104 (8,2%) di trasporto/attrezzatura di movimentazione, di un utensile a mano

o oggetto, di un animale

Rottura, frattura, scoppio, scivolamento, caduta, crollo 89 (7,0%) dell’agente materiale

Deviazione dovuta a traboccamento, rovesciamento, perdita, 29 (2,3%) scorrimento, vaporizzazione,emanazione

Deviazione per problema elettrico, esplosione, incendio 29 (2,3%)

Altro e non determinato 121 (9,5%)

Totale 1.271 (100%)

Grafico 4.2.2.11 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Deviazione.