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Si ribadisce ancora una volta che, in analogia con la metodologia EUROSTAT, saran-no oggetto di questo approfondimento i soli infortuni risultanti dallo svolgimento del-l’attività lavorativa in senso stretto, vale a dire nettati dell’apporto degli infortuni in iti-nere che per loro stessa definizione rappresentano la realizzazione di un rischio tra-sversale che prescinde dall’attività lavorativa svolta.

Si fa presente che l’approfondimento si baserà soprattutto sull’anno 2009, sia per-ché va considerato che per l’espletamento dell’iter amministrativo e medico che con-duce alla chiusura definitiva di un caso è necessario attendere un congruo lasso temporale di almeno tre anni, sia perché la complessità delle variabili ESAW può allungare le tempistiche di codifica del caso (nel 2009 l’incidenza dei casi con nes-suna informazione o in fase di codifica rappresentano circa il 5% che risulta essere una quota media per le cinque variabili più che accettabile).

La codifica delle variabili identificate nella terza fase del progetto ESAW consente di individuare tre livelli/sequenze indipendenti necessarie a descrivere l’accaduto e cioé:

1. le circostanze immediatamente precedenti l’infortunio (tipo luogo, tipo lavoro, atti-vità fisica specifica)

2. l’evento responsabile dell’infortunio (deviazione) 3. la modalità della lesione (contatto)

Pertanto, in questa parte dell’analisi è stato ritenuto opportuno analizzare tutte le variabili di interesse tenendo distinta dalle altre la parte relativa agli scivolamenti e agli inciampamenti per evidenziarne le peculiarità.

In particolare, a prescindere dalla tipologia di naviglio considerata e come evidenzia-to nella seguente tabella, l’incidenza degli infortuni associati agli scivolamenti e alle cadute è più elevata rispetto alle altre deviazioni considerate.

Tabella 4.2.3.1 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro negli anni 2004-2011 per deviazione.

Anno

deviazione non determinato o non di persona - non precisato presente in nomenclatura

2004 631 (43,0%) 567 (38,6%) 270 (18,4%) 1.468 (100%)

2005 742 (54,6%) 540 (39,7%) 77 (5,7%) 1.359 (100%)

2006 737 (50,5%) 606 (41,5%) 117 (8,0%) 1.460 (100%)

2007 703 (47,2%) 642 (43,2%) 143 (9,6%) 1.488 (100%)

2008 680 (50,0%) 573 (42,2%) 106 (7,8%) 1.359 (100%)

2009 645 (50,7%) 507 (39,9%) 119 (9,4%) 1.271 (100%)

2010 476 (38,7%) 456 (37,1%) 298 (24,2%) 1.230 (100%)

2011 343 (34,7%) 327 (33,1%) 318 (32,2%) 988 (100%)

Tabella 4.2.3.2 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per deviazione dettagliata.

Dettaglio scivolamenti e cadute 2009

Caduta di persona dall’alto 272 (42,2%)

Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona - allo stesso livello 235 (36,4%) Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona - non precisato 138 (21,4%)

Totale 645 (100%)

Grafico 4.2.3.1 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta”

distribuiti per deviazione dettagliata.

Tra la casistica degli scivolamenti e delle cadute risulta essere preponderante la caduta dall’alto (42,2%), che nell’86% dei casi risulta essere a sua volta determinata dalla “caduta da scale”, seguita poi dagli infortuni provocati da Scivolamento o inciampamento allo stesso livello (36,4%) come anche evidenziato dalla seguente tabella e dal relativo grafico.

Prendendo in considerazione la categoria di naviglio “Passeggeri” - che come si è avuto modo di vedere in precedenza risulta essere quella maggiormente interessa-ta dalla casistica oggetto della presente ricerca (57,2%) - si rileva che quelli dovuti alle cadute dall’alto (49,0%) sono i più numerosi tra gli infortuni occorsi al personale marittimo.

Prendendo, invece, in esame le singole categorie di naviglio, emerge che la caduta di persona dall’alto prevale soprattutto per la categoria di naviglio “Passeggeri”, nella quale rappresenta il 66,9% del complesso degli infortuni per caduta o scivolamento;

lo scivolamento con caduta a livello è predominante invece nella “Pesca”, con una percentuale del 26,4%.

La caduta dall’alto, come mostrato dal seguente grafico, primeggia anche nelle cate-gorie delle Unità da “Carico” e per i “Rimorchiatori”, ma non si distanzia molto dalla quota afferente agli scivolamenti con caduta in piano.

Tabella 4.2.3.3 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per deviazione dettagliata e categoria di naviglio.

Dettaglio scivolamenti e cadute

Scivolamento o Scivolamento o Totale Categoria naviglio

Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

dall’alto con caduta di persona - caduta di persona - complessivo allo stesso livello non precisato

Passeggeri 182 102 85 369

Carico 44 35 19 98

Pesca 17 62 16 95

Rimorchiatori 16 13 5 34

Diporto 6 17 3 26

Naviglio ausiliario 4 5 5 14

Traffico locale 3 1 5 9

Totale complessivo 272 235 138 645

Grafico 4.3.2.1 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distri-buiti per deviazione dettagliata e categoria di naviglio.

Tabella 4.2.3.4 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per sede della lesione.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Sede della lesione

dall’alto con caduta di persona - caduta di persona - complessivo allo stesso livello non precisato

Arti inferiori 69 (25,4%) 75 (31,9%) 36 (26,1%) 180 (27,9%)

Parti multiple 77 (28,3%) 23 (9,8%) 29 (21,0%) 129 (20,0%)

Arti superiori 35 (12,9%) 41 (17,4%) 18 (13,0%) 94 (14,6%)

Torace, costole, schiena 25 (9,2%) 31 (13,2%) 10 (7,2%) 66 (10,2%)

Testa(cranio, collo, nuca) 23 (8,5%) 9 (3,8%) 8 (5,8%) 40 (6,2%)

Piedi e dita 10 (3,7%) 20 (8,5%) 10 (7,2%) 40 (6,2%)

Mani e dita 9 (3,3%) 19 (8,1%) 7 (5,1%) 35 (5,4%)

Addome, fianchi, bacino, 12 (4,4%) 8 (3,4%) 9 (6,5%) 29 (4,5%)

reg. Sacrale

Faccia (bocca, naso,

orecchi) 6 (2,2%) 9 (3,9%) 8 (5,8%) 23 (3,6%)

Altra 6 (2,1%) 0 (0%) 3 (2,3%) 9 (1,4%)

TOTALE 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

In merito alla sede della lesione, nel 62,5% dei casi le parti del corpo interessate risul-tano essere gli arti (inferiori o superiori) e le parti multiple del corpo. In particolare, le cadute dall’alto vedono primeggiare parti multiple (28,3%), mentre quelle allo stesso livello gli arti inferiori (31,9%).

Al riguardo, si osservi come i danni alle mani e alle dita, che in altri casi risultano essere preponderanti, in questo caso risultano essere poco frequenti.

In generale gli scivolamenti e le cadute, a prescindere che comportino la caduta del lavoratore infortunato dall’alto o in piano, vedono coinvolgere principalmente gli arti inferiori (27,9%), parti multiple del corpo (20,0%), e poi gli arti superiori (14,6%) e il torace, le costole e la schiena (10,2%).

Da rilevare, però, che la frequenza delle sedi lese interessate varia a seconda che la caduta sia dall’alto o a livello. Infatti, analizzando i soli casi che hanno comportato la caduta dall’alto dell’infortunato, si rileva che questi hanno coinvolto, in oltre la metà dei casi, parti multiple del corpo (28,3%) e gli arti inferiori (25,4%), mentre nel caso di scivolamenti o cadute che hanno comportato la caduta del leso allo stesso livel-lo, si rileva che ad essere maggiormente coinvolti dalla caduta risultano essere gli arti inferiori (31,9%) insieme ai casi che portano lesioni agli arti superiori (17,4%) e al torace, alle costole e alla schiena (13,2%), che se aggregati rappresentano oltre la metà delle casistiche.

Analizzando, inoltre, il tipo prevalente di natura della lesione dovuta allo scivolamen-to o alla caduta, si registra che le contusioni, le slogature e le fratture risultano esse-re le lesioni più fesse-requenti con una quota sensibilmente maggioesse-re (circa 90% contro un dato medio del periodo del 74%), che si concentra soprattutto nelle contusioni (da sole pari al 60%).

Grafico 4.2.3.3 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro 2009 per “caduta dell’infortunato dall’alto”

distribuiti per sede della lesione

Grafico 4.2.3.4 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “caduta dell’infortunato allo stesso livello” per sede della lesione

Inoltre, sempre per quanto riguarda la natura della lesione, si rileva che, sia che si tratti di cadute dall’alto che di cadute allo stesso livello, più della metà degli infortu-ni è rappresentata da contusioinfortu-ni, escoriazioinfortu-ni e abrasioinfortu-ni, che incidono rispettiva-mente per il 64,0% e per il 51,1% (vedi grafico seguente).

Tabella 4.2.3.5 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per natura della lesione.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Natura della lesione

dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Contusioni, escoriazioni, abrasioni 174 (64,0%) 120 (51,1%) 93 (67,4%) 387 (60,0%) Slogature, distorsioni, lussazioni 35 (12,9%) 42 (17,9%) 19 (13,8%) 96 (14,9%) Fratture, infrazioni, schiacciamenti 33 (12,1%) 42 (17,9%) 14 (10,1%) 89 (13,8%)

Ferite lacere contuse 8 (2,9%) 10 (4,3%) 6 (4,3%) 24 (3,7%)

Lesioni multiple 8 (2,9%) 9 (3,8%) 0 (-) 17 (2,6%)

Distrazioni muscolari, lombaggini 6 (2,2%) 5 (2,1%) 3 (2,2%) 14 (2,2%)

Altre e indeterminate 8 (3,0%) 7 (2,9%) 3 (2,2%) 18 (2,8%)

Totale 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

Grafico 4.2.3.5 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta”

distribuiti per natura della lesione.

Tabella 4.2.3.6 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per qualifica dell’infortunato.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Qualifica infortunato dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Marinaio 28 (10,3%) 51 (21,7%) 26 (18,8%) 105 (16,3%)

Mozzo - allievo comune polivalente 44 (16,2%) 29 (12,3%) 22 (15,9%) 95 (14,7%)

Piccolo 46 (16,9%) 21 (8,9%) 25 (18,1%) 92 (14,3%)

Altro e non determinato 154 (56,6%) 134 (57,1%) 65 (47,1%) 353 (54,7%)

Totale 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

Grafico 4.2.3.6 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per qualifica dell’infortunato distinti per dettaglio deviazione di interesse

Relativamente alla distribuzione degli infortuni in funzione dell’età dell’infortunato, non vengono rilevate particolari differenze rispetto ai dati risultanti dal complesso degli infortuni (vedi precedente paragrafo 4.2.2.).

Per quanto riguarda, invece, la qualifica professionale vengono confermate, in rela-zione alla frequenza degli infortuni conseguenza di cadute dall’alto e scivolate su livello, le tre qualifiche più generalmente interessate dal fenomeno infortunistico con-siderato nel complesso. Da rilevare, tuttavia, al riguardo il maggior contributo nella caduta dall’alto dei “piccoli” e dei mozzi (rispettivamente 16,9% e 16,2%), e negli sci-volamenti allo stesso livello dei marinai (21,7%).

In effetti, come si evince dal grafico sottostante, per le categorie del “piccolo” e per il mozzo si registra una maggior propensione a cadere dall’alto (rispettivamente 50,0% e 46,3%), mentre per i marinai a prevalere è la caduta allo stesso livello:

Tabella 4.2.3.7 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per postumi infortunio.

Dettaglio scivolamenti e cadute Scivolamento o Scivolamento o

Totale Postumi

Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con dall’alto con caduta di persona caduta di persona

-allo stesso livello non precisato

Senza postumi 130 (47,9%) 149 (63,4%) 66 (47,9%) 345 (53,4%)

grado inab 1%-5% 73 (26,8%) 47 (20,0%) 34 (24,6%) 154 (23,9%)

grado inab 6%-15% 42 (15,4%) 33 (14,0%) 30 (21,7%) 105 (16,3%)

grado inab 16%-100% 27 (9,9%) 6 (2,6%) 7 (5,1%) 40 (6,2%)

morte - (0,0%) - (0,0%) 1 (0,7%) 1 (0,2%)

TOTALE 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

In relazione ai postumi degli infortuni derivanti da cadute e scivolamenti, a prescin-dere che avvengano dall’alto o meno, si rileva che per oltre la metà dei casi essi determinano eventi lesivi senza postumi permanenti (53,5%), che, se sommati a quelli con grado di inabilità permanente compreso tra l’1% e il 5% (23,9%), arrivano a coprire complessivamente oltre i tre quarti dei casi.

Analizzando ora i casi che hanno comportato postumi permanenti, va rilevato che la percentuale di essi calcolata nell’ambito delle cadute dall’alto (52,2%) risulta essere ben più alta di quella associata agli scivolamenti con caduta a livello (36,6%), deno-tando una gravità maggiore per la prima tipologia di eventi lesivi come anche mostrato dal seguente diagramma.

Grafico 4.2.3.7 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distri-buiti per postumi infortunio (distribuzione % per dettaglio scivolamenti o cadute).

Tabella 4.2.3.8 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per postumi infortunio (distribuzione % per postumi) e dettaglio deviazione.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Postumi dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Senza postumi 130 (37,7%) 149 (43,2%) 66 (19,1%) 345 (100%)

grado inab 1%-5% 73 (47,4%) 47 (30,5%) 34 (22,1%) 154 (100%)

grado inab 6%-15% 42 (40,0%) 33 (31,4%) 30 (28,6%) 105 (100%)

grado inab 16%-100% 27 (67,5%) 6 (15,0%) 7 (17,5%) 40 (100%)

morte - (0,0%) - (0,0%) 1 (100,0%) 1 (100%)

Totale 272 (42,2%) 235 (36,4%) 138 (21,4%) 645 (100%)

Ad essere associati ai postumi più gravi, quindi, sono soprattutto gli scivolamenti o inciampamenti che comportano una caduta dall’alto responsabili rispettivamente del 40% e del 67,5% dei casi, con grado di inabilità permanente compreso tra il 6% e il 15% e di quelli con inabilità superiore al 15%.

Dal seguente grafico si può apprezzare come le cadute dall’alto siano responsabili della maggior parte degli infortuni con postumi di inabilità permanente a prescinde-re della classe di grado di inabilità considerata e che, nell’ambito dei casi più gravi (con grado di inabilità superiore al 15%), la quota sale fino a rappresentare il 67,5%.

Grafico 4.2.3.8 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per postumi infortunio (distribuzione % per postumi) e dettaglio di deviazione.

Tabella 4.2.3.9 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 distribuiti per deviazione e per postumi di infortunio (distribuzione % per deviazione).

Postumi Scivolamenti Altra Totale

o Cadute deviazione infortuni

Senza postumi 345 (53,5%) 413 (66%) 758 (59,6%)

grado inabilità permanente 1%-5% 154 (23,9%) 121 (19,3%) 275 (21,6%) grado inabilità permanente 6%-15% 105 (16,3%) 68 (10,9%) 173 (13,6%) grado inabilità permanente 16%-100% 40 (6,2%) 19 (3,0%) 59 (4,6%)

Morte 1 (0,2%) 5 (0,8%) 6 (0,5%)

Totale 645 (100%) 626 (100%) 1.271 (100%)

Infine, confrontando le conseguenze degli infortuni occorsi sul luogo di lavoro a causa di scivolamenti o cadute, dall’alto o a livello, con quelle relative ad altre devia-zioni, emerge che tali casistiche comportano un ampliamento della quota di postu-mi permanenti (dal 33,2% al 46,4%), denotando una gravità media superiore.

La differenza tra le conseguenze degli scivolamenti e delle cadute rispetto al com-plesso delle altre deviazioni, appare ancora più evidente se valutata tenendo in con-siderazione il diverso apporto di tali casistiche nell’ambito dei postumi. Si può, infat-ti, notare che tra i postumi permanenti a prevalere è sempre la quota degli infortuni imputabili a scivolamenti e cadute e che al crescere della gravità dei postumi tale quota è destinata ad aumentare (dal 56,0% per i casi con grado di inabilità perma-nente compreso tra l’1% e il 5% al 67,8% per i casi più gravi con grado di inabilità permanente maggiore del 15%).

Grafico 4.2.3.9 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 distribuiti per deviazione e per postumi di infortunio (distribuzione % per deviazione.

Tabella 4.2.3.10 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 distribuiti per deviazione e per postu-mi di infortunio (distribuzione % per deviazione).

Postumi Scivolamenti Altra Totale

o Cadute deviazione infortuni

Senza postumi 345 (45,5%) 413 (54,5%) 758 (100%)

grado inabilità permanente 1%-5% 154 (56%) 121 (44,0%) 275 (100%)

grado inabilità permanente 6%-15% 105 (60,7%) 68 (39,3%) 173 (100%) grado inabilità permanente 16%-100% 40 (67,8%) 19 (32,2%) 59 (100%)

Morte 1 (16,7%) 5 (83,3%) 6 (100%)

Totale 645 (50,7%) 626 (49,3%) 1.271 (100%)

Tabella 4.2.3.11 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per postumi infortunio (distribuzione % per postumi) e dettaglio deviazione.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Tipo di luogo

dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Mare o oceano; a bordo di ogni 149 (40,9%) 160 (44,0%) 55 (15,1%) 364 (100,0%) tipo di imbarcazione, battello,

chiatta, piattaforma

Lago, fiume, porto; a bordo 123 (44,1%) 74 (26,5%) 82 (29,4%) 279 (100,0%) di ogni tipo di imbarcazione,

battello, chiatta, piattaforma

Altro tipo di luogo - (0%) 1 (50,0%) 1 (50,0%) 2 (100,0%)

Totale 272 (42,2%) 235 (36,4%) 138 (21,4%) 645 (100,0%)

Analizzando, inoltre, l’ambiente dove si trovava la vittima al momento dell’infortunio a causa della propria attività lavorativa, la differenza tra cadute dall’alto (42,2%) e sci-volamenti allo stesso livello (36,4%) risiede essenzialmente nella maggior concentra-zione delle cadute dall’alto in caso di imbarcaconcentra-zione ferma in porto o in navigaconcentra-zione in acque interne (44,1% contro 26,5%), visto che in caso di navigazione in mare aper-to non esiste una marcata differenza tra le due deviazioni (rispettivamente 41% e 44%).

Scivolamenti e inciampamenti a livello risultano, invece, essere tipicamente legati alle attività complementari e di tipo ittico (rispettivamente il 60,9% e il 23,0%), men-tre per le cadute dall’alto risultano preponderanti quelle di magazzinaggio (49,3%) seguite da quelle classificate come complementari (37,9%).

Tabella 4.2.3.12 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per tipo di lavoro.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Tipo di lavoro

dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Attività complementari 103 (37,9%) 143 (60,9%) 18 (13,0%) 264 (40,9%) Produzione, trasformazione,

trattamento, magazzinaggio - di

ogni tipo 134 (49,3%) 20 (8,5%) 92 (66,7%) 246 (38,1%)

Attività di tipo agricolo, forestale, ittico, con l’uso di animali vivi -

non precisato 14 (5,1%) 54 (23,0%) 19 (13,8%) 87 (13,6%)

Altro tipo di lavoro non indicato nella presente

nomenclatura 21 (7,7%) 18 (7,6%) 9 (6,5%) 48 (7,4%)

Totale 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

Tabella 4.2.3.13 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per attività fisica specifica.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Attività fisica specifica

dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Camminare, correre, salire, 251 (92,3%) 138 (58,7%) 91 (65,9%) 480 (74,4%) scendere, ecc.

Fare movimenti sul posto 6 (2,2%) 48 (20,4%) 2 (1,4%) 56 (8,7%)

Movimenti - non precisato 6 (2,2%) 8 (3,5%) 33 (23,9%) 47 (7,3%)

Altro e non determinato 9 (3,3%) 41 (17,4%) 12 (8,8%) 62 (9,6%)

Totale 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

L’azione che porta alla caduta dall’alto dell’infortunato risulta essere nella quasi tota-lità dei casi (92,3%) “salire e scendere” le scale, mentre gli scivolamenti con caduta allo stesso livello annoverano oltre al “camminare, correre, salire” (58,7%) anche i movimenti sul posto (20,4%).

Infine, le modalità prevalenti attraverso le quali l’infortunato si procura la lesione risul-tano essere, tanto per le cadute dall’alto quanto per quelle allo stesso livello, i movi-menti verticali della vittima (97,1% e 80,4%), in quanto derivanti dalla caduta stessa dell’infortunato.

4.3 Dati INAIL relativi alla Piccola Pesca

La pesca in acque interne, la piccola pesca marittima (lavoratori autonomi o coope-rative con natanti fino a 10 tonnellate di stazza lorda) e le attività complementari di val-licoltura, miticoltura e ostricoltura hanno registrato nel periodo 2004-2008 una media di circa 390 denunce delle quali circa il 90% è stato poi oggetto di indennizzo.

Nonostante la quasi totalità degli indennizzi riguardi inabilità temporanee (in media 91%), la quota dei casi più gravi (inabilità permanenti e morti) si attesta ad una per-centuale (9%) dalla quale emerge la più elevata rischiosità del settore Pesca rispet-to al complesso dell’Industria e dei Servizi (6%).

In particolare, volendo analizzare le modalità di accadimento degli infortuni, si è deci-so di scegliere come anno di riferimento il 2007, in quanto maggiormente popolato in termini di codifiche delle variabili ESAW/3 (con un grado di indeterminazione del 3%).

Lo scivolamento e l’inciampamento che hanno portano alla caduta a livello o dall’alto del leso risulta essere determinante nella dinamica dell’infortunio poco più di una volta su cinque, visto che altre deviazioni, quali quelle identificate come “Rottura, frattura, crollo di

Tabella 4.2.3.14 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per contatto.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

Contatto dall’alto con caduta di persona caduta di persona -allo stesso livello non precisato

Movimento verticale, risultato 264 (97,1%) 189 (80,4%) 107 (77,5%) 560 (86,8%) di caduta

Movimento orizzontale su/contro 1 (0,4%) 15 (6,4%) 12 (8,7%) 28 (4,4%)

Altro e non determinato 7 (2,5%) 31 (13,2%) 19 (13,8%) 57 (8,8%)

Totale 272 (100%) 235 (100%) 138 (100%) 645 (100%)

Tabella 4.3.1 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per Tipo di lavoro dell’infortunato.

Deviazione 2007

Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona - non precisato 22,5%

Rottura, frattura, scoppio, scivolamento, caduta, crollo dell’agente 22,2%

materiale - non precisato

Perdita di controllo totale o parziale di una macchina, di un mezzo 20,9%

di trasporto/attrezzatura dimovimentazione, di un utensile a mano o oggetto, di un animale - non precisato

Movimento del corpo sotto sforzo fisico (che porta generalmente 15,8%

ad una lesione interna) - non precisato

Movimento del corpo senza sforzo fisico (che porta generalmente 12,9%

a una lesione esterna) - non precisato

Altra deviazione e non determinato o non presente in nomenclatura 5,7%

Totale 100,0%

Tabella 4.3.2 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2007 ed indennizzati dall’INAIL causati da

“scivolamenti o cadute” distribuiti per dettaglio della deviazione - piccola pesca.

Scivolamento o inciampamento dettaglio 2007

Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona - allo stesso livello 84,3%

Caduta di persona dall’alto 8,6%

Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona - non precisato 7,1%

Totale complessivo 100,0%

agente materiale, ecc..” (22,2%) e “Perdita di controllo di mezzo di trasporto o attrezza-tura di movimentazione, ecc..” incidono rispettivamente per il 22,2% e per il 20,9%.

Occorre precisare che nella quasi totalità dei casi si tratta di caduta allo stesso livel-lo, come chiaramente indicato nella seguente tabella.

Le sedi della lesione maggiormente interessate risultano essere gli arti inferiori (30,0%), il torace e gli organi interni (28,6%) e gli arti superiori (22,9%) che ovviamen-te rispecchiano perfettamenovviamen-te la distribuzione dei casi occorsi per scivolamento in piano che ne rappresentano la quasi totalità.

Tabella 4.3.3 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2009 per “scivolamento o caduta” distribuiti per contatto.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

scivolamenti Sede della lesione

dall’alto con caduta di persona caduta di persona

-o cadute allo stesso livello non precisato

Arti inferiori 33,3% 30,5% 20,0% 30,0%

Torace e organi interni 33,3% 25,4% 60,0% 28,6%

Arti superiori 0,0% 27,1% 0,0% 22,9%

Colonna vertebrale 16,7% 11,9% 0,0% 11,4%

Testa 16,7% 5,1% 20,0% 7,1%

Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 4.3.4 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2007 ed indennizzati dall’INAIL causati da

“scivolamenti o cadute” distribuiti per dettaglio della deviazione e natura della lesione - piccola pesca.

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

scivolamenti Natura della lesione

dall’alto con caduta di persona caduta di persona

-o cadute allo stesso livello non precisato

Lussazione 50,0% 25,4% 40,0% 28,6%

Contusione 50,0% 25,4% 20,0% 27,1%

Frattura 0,0% 23,7% 40,0% 22,9%

Ferita 0,0% 16,9% 0,0% 14,3%

Da altri agenti 0,0% 6,8% 0,0% 5,7%

Da sforzo 0,0% 1,8% 0,0% 1,4%

Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

In relazione alla natura della lesione, si registra che nel 78,6% dei casi il leso riporta una lussazione, una contusione o una frattura.

Tabella 4.3.5 - Infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2007 ed indennizzati dall’INAIL causati da

“scivolamenti o cadute” distribuiti per dettaglio della deviazione e qualifica professio-nale - piccola pesca

Scivolamento o Scivolamento o

Totale Caduta di persona inciampamento - inciampamento - con

scivolamenti Qualifica professionale dall’alto con caduta di persona caduta di persona

-o cadute allo stesso livello non precisato

Pescatore 83,3% 89,8% 80,0% 88,6%

Marinaio fluviale 0,0% 5,1% 0,0% 4,3%

Altro o indeterminato 16,7% 5,1% 20,0% 7,1%

Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 4.3.6 - Indice di gravità degli infortuni occorsi sul luogo di lavoro nel 2007 ed indennizzati dall’INAIL per deviazione - piccola pesca

Deviazione Indice di gravità

Scivolamento o inciampamento - con caduta di persona 14,3%

Altra deviazione 7,9%

Totale 9,3%

Analizzando la qualifica dei marittimi si rileva, come mostrato nella seguente tabella, che nove volte su dieci si tratta di un pescatore e residualmente di un marinaio fluviale:

Da segnalare che il rapporto di gravità (incidenza percentuale dei casi gravi sul com-plesso degli indennizzati) si attesta al 9,3% considerando tutte le deviazioni, mentre ponendo l’attenzione sugli scivolamenti con caduta il rapporto di gravità sale al 14,3%. Si comprova, quindi, la maggior pericolosità ad essi associata anche attra-verso il confronto con il complesso delle altre deviazioni.

Per oltre la metà dei casi, lo scivolamento è associato ai movimenti della vittima ed in particolare al camminare, correre, scendere e salire, e nel 28,6% dei casi è conseguenza della manipolazione di oggetti (principalmente prendere in mano e afferrare).

Infine, per quanto concerne la modalità attraverso la quale scivolando il leso si pro-cura la lesione, nella maggior parte dei casi essa è insita nella caduta e in parte attri-buibile al contatto con agente materiale abrasivo e tagliente.

4.4 Dati MIT - Analisi degli infortuni in mare a seguito di cadute dall’alto e

4.4 Dati MIT - Analisi degli infortuni in mare a seguito di cadute dall’alto e