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Nel periodo dal 2005 al 2011 sono pervenute9 agli Uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 6.637 comunicazioni di infortunio marittimo, 3.506 dei quali occorsi a seguito di caduta, dall’alto o da livello, a bordo delle navi.

9 Tenendo conto dell’interpolazione effettuata per i dati relativi al 2009.

Tabella 4.4.3.1 - Consistenza degli infortuni occorsi per cadute dall’alto e da livello, e degli infortuni complessivi - Anni 2005-2011.

Anno Dati

Cause dell’incidente

Numero Caduta dall’alto e

Altre cause infortuni annui

da livello

2005 N. 438 348 786

% (55,73%) (44,27%) (100,00%)

2006 N. 545 521 1.066

% (51,13%) (48,87%) (100,00%)

2007 N. 592 570 1.162

% (50,95%) (49,05%) (100,00%)

2008 N. 569 519 1.088

% (52,30%) (47,70%) (100,00%)

2009 N. 516 466 982

% (52,55%) (47,45%) (100,00%)

2010 N. 501 441 942

% (53,18%) (46,82%) (100,00%)

2011 N. 345 266 611

% (56,46%) (43,54%) (100,00%)

Totale N. 3.506 3.131 6.637

2005-2001 % (52,83%) (47,17%) (100,00%)

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Nel corso del periodo 2006 - 2007 si è osservato un incremento della frequenza delle notifiche di infortunio; a partire dal 2008, però, si nota una generale tendenza alla flessione dell’incidenza degli infortuni, confermando quanto risultante dai dati in pos-sesso dell’INAIL.

4.4.3.1 Distribuzione per tipo di unità navale

Come rappresentato nelle tabelle e nei grafici successivi, la serie temporale degli infortuni per caduta dall’alto e da livello osserva un andamento analogo a quella degli infortuni complessivi; in particolare, si evidenzia un picco degli infortuni in corrispondenza dell’anno 2007 per le navi traghetto ro-ro per il trasporto di pas-seggeri e di paspas-seggeri e merci, e per il 2008 per le navi adibite al trasporto di passeggeri.

Si osservi che con il termine Navi ro-ro, indicato nelle seguenti tabelle e grafici, ven-gono accorpate sia le navi per il trasporto dei passeggeri e merci (ro-pax), che costi-tuisce l’85,16% dell’intero campione, sia le navi traghetto per il trasporto di sole merci (ro-ro) che incide per il restante 14,84%.

Grafico 4.4.3.1 - Consistenza degli infortuni occorsi per cadute dall’alto e da livello, e degli infortu-ni complessivi - Aninfortu-ni 2005-2011.

0 100 200 300 400 500 600 700

2005 2006 2007 2008 2009* 2010 2011 Anno

Numero infortuni

Caduta dall'alto o da livello Altre cause

Grafico 4.4.3.1.1 - Serie temporale degli infortuni (tutti gli infortuni), per tipo di unità navale - Anni 2005-2011.

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Unità da diportoCarico solidoCarico liquidoUnità di servizioAltro / Non notoTrasporto passeggeri PescherecciTraghetti ro-ro 0

100 200 300 400 500

Numero infortuni

Unità da diporto Carico solido Carico liquido

Unità di servizio Altro / Non noto Trasporto passeggeri

Pescherecci Traghetti ro-ro

Grafico 4.4.3.1.2 - Serie temporale degli infortuni per caduta dall’alto e da livello, per tipo di unità navale - Anni 2005-2011.

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Unità da diportoCarico solidoCarico liquidoUnità di servizioAltro / Non notoPescherecciTrasporto passeggeri Traghetti ro-ro 0

50 100 150 200 250

Infortuni per caduta

Unità da diporto Carico solido Carico liquido Unità di servizio Altro / Non noto Pescherecci Trasporto passeggeri Traghetti ro-ro

Tabella 4.4.3.1.1 - Cause di infortunio, per tipo di unità navale - Periodo 2005-2011.

Carico secco N. 168 141 309

% (54,37%) (45,63%) (100,00%)

Carico liquido N. 188 160 348

% (54,02%) (45,98%) (100,00%)

Traghetti ro-ro N. 1.259 1.127 2.386

(passeggeri e carico) % (52,77%) (47,23%) (100,00%)

Trasporto passeggeri N. 616 499 1.115

% (55,25%) (44,75%) (100,00%)

Unità di servizio N. 299 194 493

% (60,65%) (39,35%) (100,00%)

Pescherecci N. 551 591 1.142

% (48,25%) (51,75%) (100,00%)

Unità da diporto N. 28 25 53

% (52,83%) (47,17%) (100,00%)

Altro / Non noto N. 396 394 790

% (50,13%) (49,87%) (100,00%)

Totale complessivo N. 3.506 3.131 6.637

% (52,83%) (41,17%) (100,00%)

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

La categoria navale maggiormente soggetta ad infortuni, che siano dovuti a cadute o ad altra causa, risulta essere quella delle navi traghetto per il trasporto di passeg-geri e passegpasseg-geri e merci, seguita dalle navi da pesca e dalle navi passegpasseg-geri.

Dall’esame della tabella successiva, si evidenzia che le unità che a vario titolo tra-sportano passeggeri, come le navi passeggeri e le navi traghetto (per il trasporto di passeggeri e di passeggeri e carico), sono coinvolte in una quota di incidenti pari circa al 53% degli infortuni marittimi complessivamente occorsi nel periodo conside-rato per tutte le categoria navali.

Come evidenziato dal grafico 4.4.3.1.3, la caduta dall’alto o da livello è la causa prin-cipale per più della metà degli infortuni su quasi tutte le tipologie navali, e in partico-lare per le navi di servizio e ausiliarie, per le quali il 60,65% degli infortuni risulta avve-nire per caduta dall’alto o da livello.

Esaminando gli infortuni per cadute secondo il fattore causale che ha provocato la caduta, si osserva (tabella 4.4.3.1.2 e grafico 4.4.3.1.4) che il tipo di caduta più fre-quente per quasi tutti i tipi di unità navali appare essere quello per scivolata, ossia la caduta da livello per inciampo su struttura sporgente (scalini, mastre), per scivolamen-to su superficie bagnata o unta, o per piede in fallo durante l’imbarco o lo sbarco dalla nave, specialmente se effettuato senza le cautele necessarie (passerella, barcarizzo).

Grafico 4.4.3.1.3 - Cause di infortunio, per tipo di unità navale - Periodo 2005-2011.

0 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400

Carico solido Carico liquido Traghetti ro-ro (passeggeri e carico) Trasporto passeggeri Unità di servizio / ausiliarie Pescherecci

Caduta dall'alto o da livello Altro incidente

Tabella 4.4.3.1.2 - Causa dell’infortunio a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di unità navale - Periodo 2005-2011.

Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale Tipo Unità Navale Dati bordo - per bordo - per bordo - altre

oltre bordo complessivo ondata scivolata cause

Carico solido N. 4 114 45 6 170

% (2,35%) (67,06%) (26,47%) (3,53%) (100%)

Carico liquido N. 8 146 30 1 185

% (4,32%) (78,92%) (16,22%) (0,54%) (100%)

Traghetti ro-pax N. 28 909 311 18 1.266

% (2,21%) (71,80%) (24,57%) (1,42%) (100%)

Trasporto passeggeri N. 18 445 141 7 611

% (2,95%) (72,83%) (23,08%) (1,15%) (100%)

Unità di servizio N. 19 213 57 10 299

% (6,35%) (71,24%) (19,06%) (3,34%) (100%)

Pescherecci N. 31 424 75 20 550

% (5,64%) (77,09%) (13,64%) (3,64%) (100%)

Unità da diporto N. 2 - 3 23 28

% (7,14%) - (10,71%) (82,14%) (100%)

Altro / Non noto N. 19 308 58 11 396

% (4,80%) (77,78) (14,65%) (2,78%) (100%)

Totale complessivo N. 129 2.560 720 97 3.506

% (3,68%) (73,02%) (20,54%) (2,77%) (100%)

Grafico 4.4.3.1.4 - Causa dell’infortunio a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di unità navale - Periodo 2005 - 2011.

0 200 400 600 800 1000 1200 1400

Numero infortuni Carico solido

Carico liquido Traghetti ro-ro Trasporto passeggeri Unità di servizio Pescherecci Unità da diporto Altro / Non noto

Tipo uni navale

Caduta a bordo - per ondata Caduta a bordo - per scivolata Caduta a bordo - altre cause Caduta oltre bordo

Gli infortuni per caduta avvenuti sulle unità da diporto, in controtendenza con il dato precedente, avvengono invece principalmente per caduta oltre il bordo dell’unità:

come si può vedere dalla tabella precedente oltre che dal seguente grafico, costi-tuendo rispettivamente l’82,14% degli infortuni per caduta e il 41,82% degli infortuni complessivi dei relativi eventi infortunistici occorsi sulle unità da diporto. Il 62,37%

degli infortunati per caduta in mare nel periodo 2005-2011 appartenevano alla cate-goria professionale del personale di coperta, mentre nel 13,98% (ovvero per 13 casi complessivi nel periodo in esame) questo tipo di infortunio è occorso a passeggeri trasportati a bordo dell’unità navale.

4.4.3.2 Distribuzione secondo la natura e la zona della lesione

Come evidenziato nelle tabelle e nei grafici seguenti, il tipo di lesione più frequente-mente subita dall’infortunato a seguito di caduta risulta essere la “Commozione, contusione, escoriazione e abrasione”, che viene riportata nel 61,59% dei casi nel periodo 2005 - 2011. Altre lesioni frequenti sono le slogature, distorsioni o lussazio-ni (11,98%) e le fratture, infraziolussazio-ni, o schiacciamenti (11,97%).

La seguente Tabella 4.4.3.2.2 contiene, invece, la distribuzione percentuale delle lesioni, ripartite secondo il tipo di caduta occorso all’infortunato. Dall’analisi, si riscontra che le commozioni e contusioni sono le lesioni riportate più frequentemen-te negli infortuni a seguito di cadufrequentemen-te a bordo (61,83% delle lesioni riportafrequentemen-te per cadu-ta), e la modalità modale, anche se con frequenza inferiore (23,66 %), nelle cadute fuori bordo. Sono anche lesioni frequenti per tutte le modalità di caduta le slogature, distorsioni e lussazioni, le fratture, infrazioni e schiacciamenti, e, per le cadute oltre bordo, gli annegamenti (17,2 % degli infortunati per caduta oltre bordo).

Tabella 4.4.3.2.1 - Natura delle lesioni causate da cadute dall’alto e da livello - Anni 2005-2011.

Natura delle lesioni Dati 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Totale periodo Ferite da taglio, lacere e lacere contuse

Altre lesioni - non note

Totale

N. 279 337 367 392 286 305 193 2.159

% 63,70% 61,83% 61,99% 68,89% 55,47% 60,88% 55,94% 61,59%

N. 63 69 84 37 69 58 40 420

% 14,38% 12,66% 14,19% 6,50% 13,28% 11,58% 11,59% 11,97%

N. 57 59 69 57 74 53 44 413

% 13,01% 10,83% 11,66% 10,02% 14,32% 10,58% 12,75% 11,78%

N. 11 32 28 16 23 24 18 152

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Le ferite da taglio e lacere contuse appaiono meno frequenti negli infortuni a segui-to di caduta entro bordo rispetsegui-to a quelli per caduta oltre bordo: quessegui-to dasegui-to potreb-be essere messo in relazione con le ferite per contatto con l’elica in movimento ripor-tate dagli infortunati caduti in mare da unità in navigazione.

Tabella 4.4.3.1.2 Natura delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di caduta -Anni 2005-2011.

Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale Natura delle lesioni Dati bordo - per bordo - per bordo - altre

oltre bordo periodo ondata scivolata cause

N. 69 1.611 464 23 2.168

% 53,23% 62,95% 64,50% 23,66% 61,83%

N. 5 316 88 8 418

% 4,03% 12,34% 12,27% 8,60% 11,91%

N. 22 306 63 18 409

% 16,94% 11,97% 8,80% 18,28% 11,68%

N. 7 100 34 10 152

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Commozioni, contusioni, Ferite da taglio, lacere e lacere contuse

Altre lesioni - non note

Totale

Grafico 4.4.3.2.1 - Natura delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per modalità della

Altre lesioni - non note

Congelamenti e colpi di freddo

Annegamenti , intossicazioni da gas, alim., asfissie

Ferite da punta

Rotture interne, ernie, distrazioni muscolari, lombaggini

Ferite da taglio, lacere e lacere contuse

Fratture, infrazioni, schiacciamenti

Slogature, distorsioni, lussazioni

Commozioni, contusioni, escoriazioni, abrasioni

Tabella 4.4.3.2.3 Zona delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di caduta -Anni 2005-2011*.

Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale Zona della lesione Dati bordo - per bordo - per bordo - altre

oltre bordo ondata scivolata cause

N. 30 769 239 35 1.073

% 23,39% 30,03% 33,19% 36,56% 30,62%

N. 32 744 161 10 948

% 25,00% 29,06% 22,37% 10,75% 27,03%

N. 26 390 135 5 556

% 20,16% 15,22% 18,76% 5,38% 15,86%

N. 9 240 65 7 322

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Arti inferiori

Altra zona - Non nota

Totale

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Grafico 4.4.3.2.2 - Zona delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello - Periodo 2005-2011.

Altra parte - Non nota

3,44%

Mani e dita 7,02%

Arti superiori 9,19%

Piedi e dita 5,45%

Addome, bacino

1,39%

Arti inferiori 30,62%

Testa(cranio, collo, nuca)

15,86%

Torace, costole, schiena, colonna vertebrale

27,03%

Analizzando le lesioni riportate a seguito di cadute, si evidenzia che le parti del corpo maggiormente colpite negli incidenti per caduta dall’alto e da livello sono gli arti infe-riori (30,62% delle lesioni complessive nel periodo), il tronco superiore (27,03%), e la testa (15,86%). In particolare, nel periodo 2005 - 2011, circa un terzo delle cadute per scivolata e per altre cause, e più di un terzo delle cadute fuori bordo, hanno pro-vocato lesioni agli arti inferiori.

Le lesioni agli arti inferiori a seguito di infortunio per caduta riportate più frequente-mente sono le commozioni, contusioni ed escoriazioni (54,11% dei relativi infortuni), e le slogature, distorsioni e lussazioni (26,23%); nelle lesioni al torace, costole e schiena e alla testa prevalgono invece le commozioni, contusioni ed escoriazioni, che costituiscono rispettivamente il 73,14% e il 76,07% delle lesioni relative a detti infortuni.

4.4.3.3 Analisi dell’ambiente di lavoro e dell’occupazione del lavoratore

Esaminando gli infortuni per caduta dall’alto e da livello rispetto alle condizioni di lavoro in cui si sono verificati (tabella 4.4.3.3.1, grafico 4.4.3.3.1), si osserva che gli infortuni per caduta avvengono in ambienti di lavoro generalmente illuminati (artifi-cialmente nel 47,09% dei casi, e in condizioni di luce viva nel 41,70%). In particola-re, avvengono in condizioni di luce artificiale gli infortuni a seguito di cadute a bordo per altre cause, e a seguito di cadute per scivolata (rispettivamente il 54,11% e il 46,71% degli infortuni occorsi per il corrispondente tipo di caduta).

Tabella 4.4.3.2.4 - Zona delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per natura della lesio-ne - Anni 2005-2011*.

Arti Addome, Altra parte

-lesioni inferiori

schiena, Testa

superiori

Mani e dita Piedi e dita

bacino Non nota colonna vert.

N. 581 693 423 208 114 59 39 50 2.168

% 26,80% 31,98% 19,51% 9,59% 5,27% 2,73% 1,82% 2,30% 100,00%

N. 282 47 10 15 7 53 1 3 418

% 67,41% 11,19% 2,49% 3,48% 1,74% 12,69% 0,25% 0,75% 100,00%

N. 91 104 15 58 63 61 4 12 409

% 22,34% 25,38% 3,55% 14,21% 15,48% 14,97% 1,02% 3,05% 100,00%

N. 39 2 52 15 30 6 1 6 152

% 26,03% 1,37% 34,25% 9,59% 19,86% 4,11% 0,68% 4,11% 100,00%

N. 9 14 1 6 3 - 2 - 35

% 21,14% 29,67% 17,89% 6,50% 9,35% 3,25% 0,41% 11,79% 100,00%

N. 1.073 948 556 322 246 191 49 121 3.506

% 30,62% 27,03% 15,86% 9,19% 7,02% 5,45% 1,39% 3,44% 100,00%

Commozioni, Ferite da taglio, lacere e lacere contuse Congelamenti e colpi di freddo

Altre lesioni - non note

Totale

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Tabella 4.4.3.3.1 - Condizioni della luce al momento dell’infortunio per caduta dall’alto e da livello, per tipo di caduta - Anni 2005-2011.

Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale Condizione luce Dati bordo - per bordo - per bordo - altre

oltre bordo complessivo ondata scivolata cause

N. 42 1.196 390 24 1.651

% 32,26% 46,71% 54,11% 24,73% 47,09%

N. 60 1.090 259 53 1.462

% 46,77% 42,57% 35,93% 54,84% 41,70%

N. 8 107 29 6 151

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Artificiale

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Grafico 4.4.3.3.1 - Illuminazione dell’ambiente di lavoro negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello - Periodo 2005-2011.

0

Caduta a bordo - per scivolata Caduta a bordo - altre cause Caduta a bordo - per ondata Caduta oltre bordo

Inoltre, si rileva che la maggior parte degli infortuni a seguito di caduta oltre bordo avviene in condizioni di luce viva (54,84% dei relativi infortuni).

L’infortunio a seguito di caduta dall’alto o da livello provoca principalmente lesioni agli arti inferiori in quasi tutte le condizioni di illuminazione, e in particolare in

presen-Tabella 4.4.3.3.2 - Zona delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per condizione della luce - Anni 2005-2011.

Condizione Dati

Zona della lesione

Totale della luce Arti Torace, costole, Testa

Arti Altra parte

-inferiori schiena, (cranio,

superiori Mani e dita Piedi e dita

Non nota colonna vert. collo, nuca)

N. 494 444 313 144 116 86 54 1.651

% 29,89% 26,87% 18,94% 8,75% 7,05% 5,22% 3,27% 100,00%

N. 473 384 188 143 110 91 72 1.462

% 32,34% 26,30% 12,86% 9,81% 7,53% 6,25% 4,91% 100,00%

N. 37 55 18 15 9 5 11 151

% 24,83% 36,55% 11,72% 9,65% 6,21% 3,45% 7,59% 100,00%

N. 37 30 22 12 6 7 11 127

% 29,51% 23,77% 17,21% 9,84% 4,92% 5,74% 9,02% 100,00%

N. 32 34 16 7 4 1 21 115

% 27,93% 29,73% 13,51% 6,31% 3,60% 0,90% 18,03% 100,00%

N. 1.073 948 556 322 246 191 169 3.506

% 30,62% 27,03% 15,86% 9,19% 7,02% 5,45% 4,83% 100,00%

Artificiale

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Grafico 4.4.3.3.2 - Zona delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per condizione della luce - Anni 2005-2011.

Arti inferiori Torace, costole, schiena, Testa(cranio, collo, nuca) Arti superiori Mani e dita Piedi e dita Altra zona - Non nota

Zona della lesione

za di luce viva. Invece, i marittimi che si infortunano in condizioni di scarsa illumina-zione o di penombra riportano più frequentemente lesioni al torace ed alla schiena (36,55% delle cadute in penombra).

L’analisi degli infortuni rispetto alla lunghezza del periodo di uscita in mare dell’unità navale (tabella 4.4.3.3.3) mette in risalto che le unità che maggiormente subiscono incidenti a bordo sono unità adibite a viaggi brevi, di durata inferiore a 2 giorni.

Tabella 4.4.3.3.3 - Durata dell’uscita in mare negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello - Periodo 2005-2011.

Durata abituale Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale dell’uscita in mare Dati bordo - per bordo - per bordo - altre

oltre bordo complessivo ondata scivolata cause

N. 92 1.996 568 67 2.722

% 70,97% 77,96% 78,93% 68,82% 77,65%

N. 21 273 69 10 373

% 16,13% 10,67% 9,52% 10,75% 10,64%

N. 8 85 35 2 131

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

< 2 giorni

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Questa caratteristica normalmente è presente nelle tipologie navali con flotte più numerose, come le piccole unità da pesca e le unità da diporto.

La zona del corpo maggiormente colpita negli infortuni per caduta occorsi durante viaggi brevi risulta essere quella relativa agli arti inferiori, mentre nei viaggi di durata compresa tra 9 e 21 giorni le zone più interessate da traumi risultano essere il torace e la schiena.

Tabella 4.4.3.3.4 - Zona delle lesioni a seguito di infortuni per cadute dall’alto e da livello, per dura-ta dell’uscidura-ta in mare - Periodo 2005-2011.

Durata

superiori Mani e dita Piedi e dita

Non nota

in mare colonna vert. collo, nuca)

N. 839 737 450 246 200 139 112 2.722

% 30,80% 27,06% 16,53% 9,05% 7,33% 5,11% 4,12% 100,00%

N. 125 92 48 42 21 25 21 373

% 33,43% 24,79% 12,81% 11,14% 5,57% 6,69% 5,57% 100,00%

N. 27 47 15 14 12 8 8 131

% 20,64% 35,71% 11,11% 10,32% 9,52% 6,35% 6,35% 100,00%

N. 25 25 15 8 10 9 - 92

% 26,97% 26,97% 15,73% 8,99% 11,24% 10,11% - 100,00%

N. 58 47 29 12 3 9 28 187

% 31,11% 25,00% 15,55% 6,67% 1,67% 5,00% 15,01% 100,00%

N. 1.073 948 556 322 246 191 169 3.506

% 30,62% 27,03% 15,86% 9,19% 7,02% 5,45% 4,83% 100,00%

< 2 giorni

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Esaminando gli infortuni per caduta dall’alto o da livello rispetto all’operatività della nave al momento dell’infortunio, la condizione di nave ormeggiata o all’attracco risulta essere quella più frequente al momento dell’infortunio (57,91% degli infortuni per cadu-ta a seguito di scivolacadu-ta, 54,83% delle cadute per altre cause e 49,46% delle cadute fuori bordo); ma anche durante la navigazione si riscontra una alta frequenza di infor-tuni per caduta (69,35% di cadute per ondata e 46,24% di cadute oltre bordo).

Operazione della Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale nave al momento Dati bordo - per bordo - per bordo - per

oltre bordo dell’infortunio scivolata altre cause ondata

N. 1.483 395 37 48 1.963

% 57,91% 54,83% 29,03% 49,46% 55,98%

N. 980 293 89 45 1.407

% 38,27% 40,69% 69,35% 46,24% 40,13%

N. 61 24 2 2 89

% 2,39% 3,32% 1,61% 2,15% 2,55%

N. 36 8 - 2 47

% 1,42% 1,15% - 2,15% 1,33%

N. 2.560 720 129 97 3.506

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

In banchina/ancoraggio In navigazione

Operazioni carico/scarico

Non nota

Totale

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Tabella 4.4.3.3.5 - Operatività della nave negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di caduta - Periodo 2005-2011.

Grafico 4.4.3.3.3 - Operatività della nave negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di caduta - Periodo 2005-2011.

0

Caduta a bordo - per scivolata Caduta a bordo - altre cause Caduta a bordo - per ondata Caduta oltre bordo

Tabella 4.4.3.3.6 - Operatività della nave negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di unità navale coinvolta - Periodo 2005-2011.

Dati

Tipo di Unità Navale

Totale

Traghetti ro-ro Unità Unità Altro /

Carico Carico (passeggeri Trasporto di Pescherecci da Non

secco liquido e carico) passeggeri servizio diporto noto

N. 78 102 701 371 202 240 2 267 1.963

% 46,30% 54,14% 55,69% 60,20% 67,36% 43,58% 7,41% 67,45% 55,99%

N. 80 72 529 229 79 293 26 100 1.407

% 47,53% 38,12% 42,00% 37,10% 26,39% 53,21% 92,59% 25,20% 40,13%

N. 9 12 19 9 14 11 - 15 89

% 5,56% 6,63% 1,49% 1,52% 4,51% 2,08% - 3,67% 2,55%

N. 1 2 10 7 5 6 - 15 47

% 0,62% 1,10% 0,83% 1,18% 1,74% 1,13% - 3,67% 1,33%

N. 168 188 1.259 616 299 551 28 396 3.506

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

In banchina/

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto Operazione

della nave al momento dell’infortunio

L’esame del tipo di operazione effettuata dalla nave al momento dell’infortunio per caduta, rispetto alla tipologia di nave, evidenzia che le unità sulle quali avvengono più frequentemente gli infortuni per caduta sono le unità per il trasporto di passeg-geri e passegpasseg-geri e carico, per le quali l’infortunio per caduta avviene mentre la nave è ormeggiata rispettivamente nel 55,69% delle navi traghetto e nel 60,20% delle navi passeggeri. Altra condizione molto diffusa al momento dell’infortunio per caduta è quella della nave in navigazione, in particolare nelle unità da diporto e nei pesche-recci, in cui si verifica, rispettivamente, nel 92,59% e nel 53,21% degli infortuni per caduta avvenuti sulle relative categorie navali.

Grafico 4.4.3.3.4 - Operatività della nave negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per tipo di unità navale coinvolta - Periodo 2005-2011.

0

Carico secco Carico liquido

Traghetti ro-ro (passeggeri e carico) Trasporto passeggeri

Unità di servizio Pescherecci

Unità da diporto Altro / Non noto

Condizioni Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale meteo-marine Dati bordo - per bordo - bordo - per

oltre bordo scivolata altre cause ondata

N. 1.925 564 65 65 2.619

% 75,20% 78,35% 50,00% 66,67% 74,69%

N. 415 99 58 13 584

% 16,19% 13,71% 45,16% 12,90% 16,66%

N. 220 57 6 20 303

% 8,60% 7,94% 4,84% 20,43% 8,66%

N. 2.560 720 129 97 3.506

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Favorevoli Sfavorevoli

Non note

Totale

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Tabella 4.4.3.3.7 - Condizioni meteo-marine negli infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello - Periodo 2005-2011.

Le condizioni meteo-marine non sembrano influenzare in modo significativo gli infor-tuni per caduta dall’alto e da livello: come mostrato nella tabella 4.4.3.3.7, in tutti gli infortuni indipendentemente dal tipo di caduta prevalgono le condizioni meteo-mari-ne favorevoli, anche se si evidenzia una prevedibile forte percentuale di infortuni in condizioni meteo-marine sfavorevoli (45,16%) per le cadute a seguito di ondata.

Per tutti gli ambienti di lavoro a bordo della nave, la modalità più frequente di infor-tunio a seguito di caduta è la caduta per scivolata, che rappresenta complessiva-mente il 73,03% degli infortuni per caduta nel periodo 2005 - 2011. La zona della nave in cui maggiormente avvengono gli infortuni per caduta dall’alto e da livello è il ponte principale o secondario dell’unità (46,77% delle cadute per ondata, 35,48%

delle cadute oltre bordo, e circa il 28% delle cadute per scivolate e per altre cause), seguito dagli ingressi, vie di circolazione o scale (oltre il 18% delle cadute per scivo-late e altre cause) e dai locali macchine (16,23% delle cadute per scivoscivo-late e 14%

delle cadute per altre cause).

Analizzando gli infortuni per caduta rispetto al luogo dell’evento e al tipo di nave coinvolta (tabella 4.4.3.3.9), si rileva che l’infortunio avviene più frequentemente sul ponte principale o secondario della nave per quasi tutte le categorie di navi, e spe-cialmente per le unità da diporto (74,07% degli infortuni per caduta) e da pesca (50,19% degli infortuni per caduta). In controtendenza, le unità per il trasporto di passeggeri e passeggeri e carico, per le quali la zona della nave più frequente-mente scenario di infortuni per caduta sono gli ingressi ai locali e le vie di circola-zione a bordo (24,50% degli infortuni per caduta sulle navi traghetto e 21,25% degli stessi sulle navi passeggeri).

Zona Caduta a Caduta a Caduta a

Caduta Totale della nave Dati bordo - per bordo - bordo - per

oltre bordo scivolata altre cause ondata

N. 714 206 60 34 1.014

% 27,88% 28,57% 46,77% 35,48% 28,93%

N. 476 130 8 10 624

% 18,59% 18,04% 6,45% 10,75% 17,81%

N. 416 101 6 3 526

% 16,23% 14,00% 4,84% 3,23% 15,00%

N. 181 62 11 5 260

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Ponte principale o secondario Ingressi / Vie di circolazione Locali macchine

Stive / Depositi / Garage

Alloggi

Cucina / Refettorio / Dispensa

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto

Tabella 4.4.3.3.8 - Infortuni a seguito di cadute dall’alto e da livello, distinti per zona della nave in cui è avvenuto l’infortunio - Periodo 2005-2011.

La lesione che maggiormente ricorre negli infortuni per caduta, per tutti gli ambienti di lavoro a bordo della nave, è quella relativa alle commozioni, contusioni, escoria-zioni e abrasioni (61,83% delle lesioni complessive degli infortuni a seguito di cadu-ta occorsi nel periodo 2005 - 2011). In particolare, questo tipo di lesione viene ripor-tata da oltre il 75% degli infortunati a seguito di caduta negli alloggi e nella cucina, refettorio o dispensa, dal 70,55% degli infortunati a seguito di caduta in vie di ingres-so, circolazione e scale, nonché dal 65,02% degli infortunati a seguito di caduta nei locali macchine.

Tabella 4.4.3.3.9 - Zona della nave in cui è avvenuto l’infortunio per caduta dall’alto e da livello, per tipo di unità navale coinvolta - Periodo 2005-2011.

Dati

Tipo di Unità Navale

Totale

Traghetti ro-ro Unità Unità Altro /

Carico Carico (passeggeri Trasporto di Pescherecci da Non

secco liquido

e carico) passeggeri

servizio diporto noto

N. 51 57 229 123 123 276 21 135 1.014

% 30,25% 30,39% 18,15% 19,90% 40,97% 50,19% 74,07% 34,12% 28,93%

N. 20 26 309 131 51 28 2 58 625

% 11,73% 13,81% 24,50% 21,25% 17,01% 5,09% 7,41% 14,70% 17,81%

N. 35 34 187 107 53 41 - 69 526

% 20,99% 18,23% 14,85% 17,37% 17,71% 7,36% - 17,32% 15,00%

N. 16 6 134 51 7 28 - 18 260

% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

Ponte

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto Zona

della nave

Altre lesioni frequenti in caso di infortuni per caduta sono quelle relative alle slogatu-re, distorsioni, lussazioni, che vengono riportate nell’11,91% degli infortuni comples-sivi per caduta nel periodo 2005 - 2011, dei quali il 34,58% avviene sul ponte princi-pale o secondario, il 20,15% nelle zone di ingresso ai locali della nave o nelle vie di circolazione e scale di bordo, e il 14,43% nei locali macchine. Terza modalità di lesio-ne sono le fratture, infrazioni e schiacciamenti, che hanno luogo lesio-nell’11,68% degli

Tabella 4.4.3.3.10 - Natura delle lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, per zona dell’infor-tunio - Anni 2005-2011.

Dati

Natura delle lesioni

Totale

Commozioni,

Slogature, Fratture, Ferite da Rotture

Annegamenti, contusioni,

distorsioni, infrazioni, taglio, lacere interne, ernie, Ferite da

asfissie, Congelamenti Altre -escoriazioni,

lussazioni schiacciamenti e lacere distrazioni punta

intossicazioni Non note

abrasioni contuse muscolari

N. 570 144 153 39 17 9 14 3 64 1.014

% 56,25% 14,24% 15,06% 3,89% 1,64% 0,92% 1,33% 0,31% 6,35% 100,00%

N. 441 84 39 15 4 7 1 1 32 625

% 70,55% 13,48% 6,32% 2,33% 0,67% 1,16% 0,17% 0,17% 5,16% 100,00%

N. 342 60 49 25 5 1 - 3 41 526

% 49,68% 7,10% 17,74% 5,48% 0,32% 0,97% 0,97% 0,97% 16,77% 100,00%

N. 2.168 418 409 152 35 30 26 12 256 3.506

% 61,83% 11,91% 11,68% 4,33% 1,01% 0,86% 0,74% 0,36% 7,29% 100,00%

Ponte

Fonte: Dati MIT, Capitaneria di Porto Zona della

nave

Grafico 4.4.3.3.5 - Lesioni a seguito di cadute dall’alto e da livello, distinte secondo le cinque zone della nave con più frequenti infortuni per caduta - Periodo 2005-2011.

0 da gas, alim., asfissie Congelamenti e colpi di freddo

Altre lesioni - non note

infortuni per caduta nello stesso periodo, e che sono provocate nel 37,31% dei casi da cadute sul ponte principale o secondario e nel 11,93% dei casi da cadute nei locali macchine.

L’occupazione prevalente dell’infortunato al momento dell’infortunio per caduta è

L’occupazione prevalente dell’infortunato al momento dell’infortunio per caduta è