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IL VI GGIO COST NTINOPOLI DU NTE L’IMPE O OTTOMANO

Nel documento VIAGGI E VIAGGIATORI ARABI (pagine 43-56)

Il XVI secolo (X secolo h.) f ’ n z ff ’ sp s n viaggi che avevano come meta Costantinopoli, ossia Istanbul, in quanto capitale del califfato. Questo secolo ha assistito a un aumentato vigore nella costruzione delle relazioni politiche e diplomatiche tra stati orientali e occidentali da una parte e mp m n ’ : ne è derivato che la letteratura di viaggio in questa epoca è quasi completamente dedicata alla capitale ottomana, divenuta perno fondamentale nelle relazioni con il mondo islamico e grande capitale politica che attirava a sé nazioni europee cristiane ed allacciava con esse legami di amicizia e di commercio.

T q ch s c n C s n n p n q s p c’ il viaggiatore AL-ḤASAN IBN UḤA AD AL-WAZZĀN, morto nel 1550 e soprannominato LIYŪN AL-IFRĪQĪ : il suo libro era conosciuto nella sua versione europea, mentre il suo originale arabo non aveva lasciato alcuna traccia; il motivo della sua visita alla capitale del califfato era di tipo turistico, cioè era spinto dal desiderio di viaggiare nelle regioni della terra per vedere ogni cosa e registrare tutto quello che vedeva. K čk sk j18 considera più probabile ch L n ’Af c n s Is n per una m ss n p c n ’ sp ns n pp h e lo stato ottomano.

Del tipo di viaggio politico con meta Costantinopoli è anche il ‘ABŪ AL-ḤASAN ‘ALĪ BIN UḤAMMAD AT-TA AǦRŪTĪ

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(detto anche AT-TA AKRŪTĪ, morto nel 1594), il cui libro intitolato n-n f -miskiyy fī s-sifā at-turkiyya (Il profumo del muschio nella missione turca) è s p c n 1661 R T p R c ‘A A -L īf Ash-Shā hi ī. I n A m A -Man ū As-S ‘ ī era arrivato al trono del Marocco c n ’ ch d aveva fissato n’ mp sf relazioni diplomatiche con loro, finché ottenne che le missioni fra le due parti avvenissero con cadenza regolare e duratura: n q s m ss n p m ss A - n ū q che ne ’ nn 1589 vedeva At-T m k ū ī c p z n n presso il s n ā III, cc mp n sc s n nché p mm I n ‘A ī A -F sh ā ī p s n per il califfo ottomano. G ns C s n n p 20 m 998 h e vi rimase circa otto mesi durante i quali compì la missione per cui era venuto. Il viaggio di At-T m k ū ī c n n n descrizione molto ampia della città di Costantinopoli e i suoi dintorni19, degli incontri con il sultano e il suo seguito; ’ ritraeva sistematicamente la città, le sue moschee e la vita dei suoi abitanti, descriveva la vita scientifica cittadina e la rinascita delle scienze islamiche a cui aveva assistito durante il suo soggiorno, raccontava delle grandi raccolte di manoscritti che vi si accumulavano, provenienti da tutte le province ottomane. Eccone un passaggio q s p p s : “I libri in questa città sono incalcolabili, innumerevoli, infiniti, gli scaffali delle biblioteche e dei mercati ne sono stracolmi, sono stati portati a Costantinopoli libri di ogni paese del mondo. Abbiamo recuperato

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da lì tanti libri utili quanti ne piace alla gloria e alla maestà di Dio”20.

La Siria, a causa della sua vicinanza alla capitale del califfato, era punto di partenza e di passaggio di molti viaggiatori diretti a Is n , q c’ BADR AD-DĪN UḤA AD BIN UḤA AD AL-GHAZZĪ (m n 2477) ch sc ss Al-m ṭā ‘ al-b fī -m nā - ūm (Lo spuntare della luna piena sulle case dei bizantini); p D m sc R m ān ’ nn 936 h / 1530 g e rimase via per due mesi. Ciò che lo aveva portato a viaggiare era il desiderio di presentare al sultano le proprie rimostranze riguardo a un torto ricevuto, la rimozione ’ mp ns n n s nz c n n .

Anche il viaggiatore AḤMAD BIN UḤA AD AṬ-ṬĀLAWĪ AD- DI ASHQĪ partiva da Damasco nel XVI secolo per arrivare in Turchia. I s n m s c n m q n p s n f m s D m sc , D wīsh mm B n A m A -Ṭā wī A -D m shqī: K čk sk j21 n ch ’ p ss n f q s ’ m pp ch ci sia stata una confusione con il nome e che il viaggiatore sarebbe il padre stesso; in particolare ci riferisce che A - ī22, colui che ne curò ’ n s e la trascrizione nel suo Compendio delle tracce sulle personalità del secolo XI (h.),

20 At-T m k ū ī: n-n f -m sk fī s-s fā t-turkiyya, p. 103. 21 K čk sk j: Tā īk -adab al-ǧug āfī -‘ bī, 2: 691.

22 A - ī: K u ā - t ‘ ān -q n - ā ī ‘ s , 2: 150.

mm A - ī (1651-1699) damasceno, studiò a Costantinopoli, fu per un certo periodo assistente giudice alla Mecca ed anche professore a Damasco. La sua principale opera è una raccolta di quasi 1300 biografie di personaggi famosi morti nel secolo XI h. (Philip Khuri Hitti, 1957).

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m nz nò Is n A -Ṭā wī A -D m shqī, n nel 1584 in compagnia di un alto magistrato e durante il quale ’ ò p n p ’ mp come insegnante. Allo stesso secolo appartiene il viaggio del s c QUṬB AD-DĪN UḤA AD BIN AḤ AD AN-NAHRAWĀLĪ, n lla Mecca nel 1511 e morto nel 1582. Questi visitò Istanbul due volte, la prima nel 1536 con lo scopo di studiare sia in questa città sia al Cairo: n q s s nc n ò s n S ymān, nn s s m f ff ’ nc c c q sc che aveva fondato alla Mecca. L’ n c c z n p m a Costantinopoli d Q A -Dīn An-N h wā ī è q ’ n s K čk sk j23; forse il suo primo viaggio si era m s ’E , p s ch visitò molte volte, perché infatti anche lo storico saudita Ḥ m A -Ǧāss , che si era applicato allo studio di An-N h wā ī, n n c ò q s né n ’ n ns prefazione al suo libro Al-barq al- mānī fī- -f t -‘ut mānī (Il lampo yemenita nella conquista ottomana, 1967) né sulle pagine s s “A -‘A ” ’ n n ella sua ricerca intitolata Quṭb Ad-Dīn n- wā ī mua’ r k M kk ātu u w - ãt ā u u w -m s ā ī ãlih24 (Q A -Dīn An-N h wā ī storiografo di Mecca: vita, opere e cose celebri a lui attribuite, 1966-1967). Il secondo viaggio si svolse nel 1557, dopo venti anni p m : s n s n cc , n Ḥ s n B n A ī N m yy, s n S ymān L s p ch s z n n n D ū Bī ī 23 K čk sk j: Tā īk -adab al-ǧug āfī -‘ bī, 2: 685. 24

Ḥ m A -Ǧāss : “A -‘A ”, I volume, I anno (1966-1967), pagine 55, 147, 238, 336, 431, 557, 630, 728, 865, 1029.

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causa della sua spietatezza nei confronti dei n ’H j z p la sua ribellione al governatore della Mecca. L m ss n Q Ad-Dīn n n s cc ss , tuttavia annotò le sue osservazioni sulla città di Istanbul e i personaggi di stato con cui si era incontrato in un libro intitolato Al-f wā’ as-saniyy fī-r-ri al- madaniyya wa-r-rūmiyya (Gli alti benefici del viaggio nella città e nelle province bizantine).

Il motivo che spinse Badr Ad-Dīn A -Gh zzī C s n n p fu lo s ss ch mp s UḤA AD BIN AḤ AD SUKAYKIR AD-DI ASHQĪ (morto nel 1579), cioè la denuncia di n’ n s z s ; nel caso di Sukaykir Ad-D m shqī il fatto di essere stato rimosso dagli incarichi di guida della moschea ‘A yy di insegnante nella scuola At-Tā k yy .

Il suo resoconto di viaggio, intitolato Zubda al-ãt ā , fīmā w q ‘ li-ǧām ‘ i fī-l- qām w -l- sfā (Estratto delle tracce, di quello che è accaduto a colui che le ha raccolte durante il soggiorno e i viaggi), contiene una descrizione dettagliata della vita giornaliera del viaggiatore ed è simile a un diario; ne esiste una sola copia m n sc , q n s ’ , c ns n ’Is S O n i Mosca25. Sukaykir partì da Aleppo nel m s Sh wā 2407 f c n n m s m ’ nn p . Durante il suo soggiorno a Istanbul incontrò il viaggiatore UḤIBB AD-DĪN UḤA AD BIN ABĪ BAKR BIN DĀWD AL-ḤA AWĪ AD-DI ASHQĪ (m n 2061) n cc s n s p m n ’ nn 2407.

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A -Dīn fece un altro viaggio a Istanbul durante il quale assisté ’ sc s n s n Murad III nel 1574 e intitolò le relative memorie B wā ī - umū‘ -‘ n m b -wā ī - ā - ūm 26 (Deserti di lacrime di sangue nella valle delle terre dei bizantini).

Del medesimo tipo dei precedenti è anche il viaggio di UḤA AD BIN AḤ AD BIN ḤĀFIẒ AD-DĪN AL-QUDSĪ (m nel 1645) ch n ’ mm n s z n s z n ’ ns n m n , n p c mp nz à c m linguista e letterato; visitò la Casa del Califfato più di una volta27 e in uno di questi suoi viaggi, precisamente in quello del 1604 dal Cairo a Istanbul, registrò tutto quello che aveva visto in una prosa rimata artificiosa dilungandosi sui luoghi famosi che aveva visitato nei dintorni di Istanbul, sugli abitanti e gli scienziati intitolando il libro Isfā - sfā , fī bkā - fkā (Resoconto iniziale dei viaggi).

26 D q s ’ p s n 5 c p m n sc : 1) Un c p n c c m n A ss n ’E ’ n n cc n° 2979 D/1 ( cc Sh n ī-A , ch c n n nch n’ intitolata Ḥā ī - ‘ān n-n ǧ ā - ā -m ); 2) n c p c ns n c Rā h Bāshā Is n , n° 2575, composta di 45 pagine scritte nel 1595;

3) una copia nella biblioteca universitaria di Cambridge, n° Q 9.125 (144), di 271 pagine scritte nel 1583;

4) una copia nella biblioteca universitaria di Yale/New Haven, n° 427/2, scritta nel 1783.

Si trova anche una copia della conservata su un nastro microfilm nel Centro D c m n n sc ’Un s à G n , n° 21, ch e ss m s m c p ’Un s à C m .

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Un è q UḤA MAD BIN ‘ABD ALLĀH, noto c m KIBRĪT AL- ADANĪ (m n 2049): sc ò n Is n n ’ nn 2016 mp s n IV e intitolò il suo libro s -s tā’ w - - f (V ’ n n ’ s ), pubblicato nel 2004 in collaborazione dalla Casa Editrice As-Swī ī n A Dh ’Is A Studi e delle Pubblicazioni a Beirut, con edizione critica e presentazione a c Sām Ash-Shanawānī. K ī Al- nī c n n ò s viaggio via mare da Alessandria a Costantinopoli e tornò via terra attraverso la via che utilizzavano i pellegrini dello Sham. Il motivo che lo portò a viaggiare era la povertà e il bisogno, come dice egli stesso nelle sue pagine: “Ero di quelli contro cui il tempo si è pp st … s tu n v t m n n p t , bisognava lanciarsi attraverso le difficoltà e i pericoli e dirigersi sub m p t mp … v t sp n ’ m g n , s n s t su b ’um n dolore in segno di biasimo per il periodo cupo, supplicando il tempo ingiusto e ostinato, credendo ingenuamente che muoversi f ss un b n n ’ sp t f ss us guadagno”28.

Esiste un tipo di viaggio che ha come causa il lavoro nella capitale c ff ch s m pp s n FAḌL ALLĀH BIN UḤIBB ALLĀH AL- UḤIBBĪ AL-DI ASHQĪ (m n 2072) ch ò n ’ ns n m n D m sc n 2052 n ò Costantinopoli per lavorare anche là come insegnante per un anno. T nò D m sc p p ù n ’ nn , n 2001, p ì

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una seconda volta per Costantinopoli dove abitò per circa quattro anni ed annotò q ch s n n’ p n - ā -Qusṭ nṭīniyya29.

Il viaggio di IBRĀHĪ BIN ‘ABD AR-RAḤ AN AL-KHAYĀRĪ AL- ADANĪ (m n 2071) produsse l’ p n Tu f al- u bā’ w -salwa al-g u bā’ (La gemma dei letterati e la consolazione degli stranieri), pubblicata in tre volumi nel 1979- 1980 a B h n s C ’Inf m z n c R ǧā’ mū As-Sām ā’ī. Questo viaggio quanto a motivazione appartiene ai viaggi intrapresi per reclamare giustizia e per lagnarsi: infatti Al-Kh yā ī p c p ss Moschea del Profeta a Medina, p p s ’ mp s nz c n ragione in quanto uno dei sapienti stranieri gli aveva sottratto il p s , c m s ss c n s p n : “Da quando mi sono stati strappati gli amuleti e si sono allontanati da me i turbanti, m p m nt m mp gn p ns ’ v n m … f n é pp v un t b n ’ nt n qu ’ un n … ’ v l ’Eg tt n t il p st ns gn nt m pp t n v … n t , s tt atto da qualcosa di segreto che non si può spiegare e di indefinito che n n s può n s … qu st punt st tt b f m s p t v s u g v tt … dove vanno in pellegrinaggio i sapienti e i virtuosi … v v n f tt g ust ’ pp ss n f v ’ pp ss …”30. Al- Kh yā ī decise di partire per Istanbul nel 1669 per fermarsi alla porta del sultano; registrò le sue impressioni durante tutto il viaggio da

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A - ī: K u ā - t ‘ ān -q n - ā ī ‘ s , 3: 277.

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Medina alle terre dei bizantini e viceversa, si distinse per la minuziosità della descrizione e i dettagli dei luoghi dai quali passò o nei quali soggiornò31 e incluse nella sua anche molte p s . T nò n ’ nn s cc ss p ch scì n s scopi; sennonché morì, pare, avvelenato32 due anni dopo il suo ritorno, nel 1672.

Tra i viaggiatori che hanno compiuto molti viaggi nel XII secolo h. c’è m s c UṢṬAFĀ BIN KA ĀL AD-DĪN AL-BAKRĪ AṢ-ṢIDDĪQĪ, nato a Damasco nel 1688; egli fece dodici viaggi, come li ha elencati Al- ā ī33 in Silk al- u fī ‘ ān -qarn ath-t ānī ‘ s ar (Sequenza di perle tra le personalità del XII secolo). Partì per Costantinopoli nel 1723 e annotò il suo viaggio nel libro intitolato T f īq - umūm, - ā b ā - ūm (La separazione dai dispiaceri nel viaggio verso le terre dei bizantini); nel 1735 la visitò per una seconda volta e registrò il suo viaggio n ’ p - u -fān ya usūm - umūm wa-l-g umūm , - t -t ān y ā b ā - ūm (L’ effimero: rappresentazioni delle preoccupazioni e dei dispiaceri nel secondo viaggio verso le terre dei bizantini). ì n ’ nn 2759. Tra i viaggi del XII secolo h. c’è nch q n I n Nā A -D ‘ī, p UḤA AD BIN AṬ-ṬĪB NŪR ALLĀH AL- ADANĪ AL-FĀSĪ ASH-SHIRĀQĪ34 che nacque a Fez, visse a lungo e

31 L sc z n c à c à ch h nn f m p ù m à ’ p

che si articolava in due tomi, occupandone buona parte del primo (da pag. 188 fino alla fine) e la gran parte del secondo tomo ( ’inizio fino a pag. 122).

32 A - ī: K u ā - t ‘ ān -q n - ā ī ‘ s , 1: 28.

33 Al- ā ī: Silk al- u fī ‘ ān -qarn ath-t ānī ‘ s (3^ edizione: B , Dā

Ibn Ḥ zm, Dā - shā’ - s ām yy , 2911) 4: 190-200.

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lavorò come insegnante a Medina; era animato da un forte desiderio di viaggiare per cui lasciò Medina alla volta di Istanbul s n S , m n n p ssò p ’E . La n s ’ m n ns p , c m s evince da una sua poesia in cui si ’ s z n ’ nc dei suoi vantaggi35. Morì nel 1756.

C’è n s c n c ns n T s T m del Cairo che risale allo stesso periodo ed è attribuito allo shaykh D m sc UḤA AD AL-‘AṬṬĀR, ch p ì G s mm s c n n m s Ṣ f ’ nn 2279 h / 1765 g, viaggiando via mare dal porto di Yafa fino ad Akka e poi via terra ‘A hn f n C s n n p , ns n m s R ī‘ Al- Awwal dello stesso anno. La ragione del viaggio di Al-‘A ā era il tentativo di inoltrare al sultano la sua lagnanza sul giudice di Gerusalemme che non lo aveva diviso equamente dal suo socio An-N sī. L s m m , ch s m n n , n n c n ’ s s n p ché c n pagine furono perse e con esse le notizie del fatto. Incluse nella sua alcune spiegazioni e note storiche, menzionò i sapienti che aveva incontrato e alcuni episodi storicamente noti che coincisero con la sua presenza a Costantinopoli, tra cui la descrizione del terrem n 21 Dhī A -Ḥ ǧǧ 1179 h che fu potente, violento e terrificante: gli edifici di Istanbul costruiti con i sassi caddero, mentre quelli di legno resisterono maggiormente; poi si susseguirono i terremoti e ci fu grande distruzione e morte. Questa fu commentata nel 1928 dallo

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Al- ā ī, 4: 91; K čk sk j, 2: 766; edizione critica e fonti in ‘ ām di Az-Z k ī,

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storico e ricercatore di antichi manoscritti islamici ‘A A āh kh 36.

Appartiene a questo periodo anche il viaggio a Costantinopoli di n A pp , n c m IBRĀHĪ AL-ḤAKĪ AL-ḤALABĪ, svoltosi nel 1740 probabilmente per motivi legati alla sua professione di dottore, in relazione alla lotta religiosa e confessionale tra i suoi compatrioti quando si inaspriva la controversia tra gli ortodossi e i cattolici37. Morì intorno al 1770. Del modello di viaggio diplomatico sono i viaggi del ministro

UḤA AD BIN ‘ABD AL-WAHĀB BIN ‘UTH ĀN AL- IKNĀSĪ38,

nato a Mikn s Az-Z y n n cc m n 2166. Am sc n 2779 s n cc mm B n ‘A A āh III presso il re di Spagna Carlo III, fu incaricato di tentare di liberare una grande quantità di turchi dipendenti dalle province ottomane di Algeri, Tunisi, Tripoli e di tutti i paesi orientali; riuscì nel suo tentativo ed incluse questa sua missione nel suo libro Al- ksī fī f kkāk - sī (L’ s p prigioniero). 36 ‘A A āh kh ( ǧ A - ǧ mm ‘ -‘ mī -‘ ī, . 1, 2911) p. 114- 242. 37 K čk sk j, 2: 764. 38

Edizioni critiche delle sue nf m z n s s m ss n s p ss n n: mm A -Fāsī, -Kā b -w ī Mu mm B n ‘ t mān Al-M knāsī (m ǧ M ‘h al-m kh ū ā -‘ yy , VII volume, II parte, 1961) p. 43-74; Az- Z k ī, ‘ ām, 6: 257; ‘A A -Hā ī A -Tāzī, Ṣ q fī mu kk āt s-s fī Ibn

‘ t mān (p. 5-17) e prefazione del libro -qu s w - -k ī - - āt -m g b Ibn ‘ t mān n mū ǧān (p. 25-26).

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La sua seconda missione fu a Malta e a Napoli alla fine del 1781 per lo stesso scopo che lo aveva portato alla visita della Spagna, così riunì le sue missioni nel libro intitolato Al-badr as-sāf , fī ft kāk - sā ā m n -‘ ū al-kāf (La luna piena visibile, nella liberazione dei prigionieri dalle mani dei nemici miscredenti). P q n s z , ss c m m C s n n p n z ’ nn 2714 nc c n m ss n n c s n ‘A A -Ḥ mī Khān f ch Ismā‘ī Af n ī, ’ n c s n mm B n ‘A A āh III, n s : nf q s ambasciatore giunse in Marocco con un incarico che riguardava i turchi dipendenti da Algeri e tenne una condotta inaccettabile, c s cché s n ’ n c cc . Q s m sc gli aveva ’ pp n à compiere i rituali del pellegrinaggio e così intitolò le memorie di questo viaggio I ā -mu‘ ā w - - qīb, ǧǧ b t ā - ām, wa- ā -quds ash-s īf, wa-t-tabarruk bi-qabr al- bīb39, pubblicato nel 2003 a cura di mm Būk ū .

I ABŪ-L-QĀSI BIN AḤ AD BIN ‘ALĪ AZ-ZAYĀNĪ (morto nel 1833) fece molti viaggi, in quello del 1786 era membro della delegazione diplomatica che andò a Istanbul insieme ’ n c ch f c cc , p c’ nz c Ismā‘ī Af n ī; rimase più di tre mesi n c à, n c sì ’ cc s n annotare descrizioni molto particolareggiate della capitale ’ mp m n . N 2791 nò a visitare Istanbul una seconda volta per motivi personali e di là si unì al corteo dei

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Analisi e presentazione a cura di mm Būk ū (A Dh , B : Dā As- Swī ī -n-nashr wa-t- wzī‘, A -m ’ ss s -‘ yy -d- āsā w -n-nashr, 2003).

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pellegrini che viaggiavano attraverso i paesi dello Sham. Registrò i suoi viaggi nel libro At-tu ǧumān -kub ā fī k bā -m ‘mū b ān w -b ān40 (La suprema interpretazione delle notizie sul mondo popolato in mare e in terra), pubblicato nel 1967 a cura di ‘A A -K īm A -Fī ā ī.

L’ m ch m nz n m è q AS-SAYYD AḤ AD AFANDĪ AL-LAḤĀFĪ AL-BAGHDĀDĪ, ch p ì B h s Istanbul nel ’ nn 2179 per un affare che non era dichiarato nel libro. Questa breve, in cui ’autore si dilungò a parlare della capitale ottomana ed elencò i personaggi più potenti tra i sapienti e i giurisperiti di Costantinopoli, è stata pubblicata41 nel 1989 a c ‘Imā ‘A As-S ām R ’ūf s s A -Mawrid.

In breve, la maggior parte dei viaggi fin qui presentati con meta Costantinopoli, che sono solo i più famosi, avevano come scopo la missione diplomatica, la richiesta di giustizia e la protesta.

S ch z n ’ n ss m s dai sultani ottomani, dai loro ministri e dagli altri uomini di stato verso i loro ospiti, p n n p nc ’ mp . I viaggiatori raccontavano anche nelle loro memorie di come venivano da loro salutati e colmati di regali e doni.

40 Edizione critica di ‘A Al-K īm A -Fī ā ī (A - mm yy , Ma ‘ F ā ,

1967).

41 Edizione critica di ‘Imā ‘A As-S ām R ’ūf (m ǧ A - w : B h ā ,

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Nel documento VIAGGI E VIAGGIATORI ARABI (pagine 43-56)

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