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IL PALAzzo dELLA mEmoRIA: un PRoJECt woRK In AmBIEntE dIgItALE Con ESItI CARtACEI

2. Il Palazzo della memoria: un gioco da tavolo

2.1. Il gioco in sintesi

Titolo gioco “Costruisci il tuo palazzo della memoria”

Autore Prof. Stefano Lotti (Liceo Andrea Maffei – Riva del Garda) Data di creazione Maggio 2019

Sinossi Il gioco – rigorosamente da tavolo – consiste nel far interagire i docenti per costruire un palazzo della memoria, l’antica tecnica che consente la memoriz-zazione attraverso l’associazione dei concetti a delle stanze.

Memorizzare come via alla conoscenza, competenza e utilizzo.

Contenuto del gioco • Istruzioni

• 1 Tabellone suddiviso in 60 caselle che riproducono le immagini delle carte che il team deve raccogliere per completare il proprio tabellone ‘Palazzo della Memoria”

• 4 Tabelloni raffiguranti il Palazzo della Memoria vuoto

• Quattro segnaposto colorati, raffiguranti le tipologie dei docenti

• Le carte che raffigurano gli elementi del gioco (Azioni PPSD, Competenze DigComp, Competenze EPICT, aiutanti, oppositori, Special Card)

• Due dadi

• Alcune confezioni di fazzoletti di carta

Destinatari Docenti e DS di un singolo istituto (da proporre come alternativa al Collegio dei docenti per la scelta dei libri di testo … destinato a sparire, quindi)

Partecipanti (Pedine) Docenti *

1. TVPeople (tecnologia - ; cultura - ) 2. Tecnofan (tecnologia +; cultura - ) 3. Tradizionalista (tecnologia -; cultura + ) 4. Eclettico (tecnologia +; cultura + )

* Categorie adattate al mondo insegnante dall’indagine Nielsen del 2010 su-gli scenari dei dati dell’Osservatorio dei Contenuti Digitali (datato, ma ancora significativo per la segmentazione della popolazione italiana sugli assi della cultura e tecnologia)

Tabellone percorso 1. Tabellone del percorso digitale del docente che corrisponde alle carte da trovare e da collocare nel secondo tabellone (palazzo memoria).

Ogni casella fa riferimento alle diverse tipologie di carte (Azioni PPSD, Compe-tenze DigCom, CompeCompe-tenze EPICT, aiutanti, oppositori, Special Card).

Tabelloni PALAZZO

DELLA MEMORIA 2. Il palazzo della memoria VUOTO da costruire / completare

Griglia vuota che forma il palazzo grazie alle carte (in background – SFUMATO – si vede l’obiettivo finale?)

Carte. Tipologie Le carte sono di 2 tipologie:

1. Carte COMPETENZE

• AREA PPSD 1 – Strumenti e ambienti

• AREA PPSD 2 – Competenze e contenuti

• AREA PPSD 3 – Strumenti umani

• AREA PPSD 4 – Accompagnamento

• Competenze DigComp

• Competenze EPICT 2. Carte TRASVERSALI

• Carte Aiutanti (che favoriscono la costruzione della scuola digitale: Dirigente illuminato, Animatore digitale, incentivi, entusiasmo, volontà di cambiamento, apertura,)

• Carte Oppositori (che ostacolano la costruzione della scuola digitale:

Motivazione, pregiudizio, diffidenza, tempo, consapevolezza, paura, reticenza, difficoltà, scarso coinvolgimento, mancanza di interesse, gelosia, mancanza di motivazione, ansia)

• Special Card (Sponsor, Progetti PON, Interventi di Mamma PAT) Carte competenza.

Versione STANDARD RECTO: Definizione della competenza

VERSO: Vuoto (ogni istituto potrà/dovrà inserire la propria definizione/attua-zione)

Dadi 2

Come si gioca? Si gioca in 4 squadre - il numero dipende dai partecipanti – corrispondenti alle quattro categorie di docenti

Scopo Costruire il palazzo della memoria del nostro istituto Lo svolgimento del

gioco Si costituiscono le squadre e viene sorteggiata la ‘categoria docente’: quella è e quella rimarrà fino alla fine del gioco (non è male, qualche volta, assumere punti di vista diversi).

Ogni squadra va alla ricerca delle carte del Palazzo, procedendo mediante spostamenti nel tabellone 1: le carte possono aiutare o ostacolare la squadra nella costruzione del proprio palazzo della memoria.

La squadra che per prima riesce a trovare tutte le attività degne del PPSD, del DigComp e dell’EPICT e completare il suo Palazzo, ha vinto il gioco.

IL gIoCo In dEttAgLIo

ConCLuSIonI: quALE SCEnARIo futuRo PER L’AnImAtoRE dIgItALE tREntIno?

Elisabetta Nanni

Al termine delle 100 ore di formazione frequentate dal mese di ottobre 2018 a maggio 2019, il percorso si è concluso con la certificazione EPICT per ciascun Animatore. Dopo aver consegnato il Project Work, come da modello già presentato nel Capitolo 2, i docenti Animatori hanno sostenuto un colloquio finale.

La conclusione del percorso ha rappresentato la possibilità di conoscere in modo dettagliato le azio-ni portate avanti durante l’anno scolastico. Ogazio-ni istituto ha un contesto, sicuramente, originale, ma in ognuno, ciascun Animatore è riuscito ad integrarsi perfettamente nella realtà lavorativa, dando avvio a microinnovazioni in progress.

Numerose e significative sono state le pratiche di sistema condivise e soprattutto creative.

Una newsletter, ad esempio, pubblicata ogni mese con tutorial o app consigliate inviata ai colleghi, è stata la strategia per innescare il seme della formazione informale continua.

La formazione parallela con studenti e dirigenti sulla stessa tematica è stata, invece, l’opportunità per provare direttamente sul campo nuove soluzioni metodologiche.

La robotica educativa e il coding, in numerose situazioni, hanno rappresentato l’utile grimaldello per avvicinare studenti e colleghi al problem solving e a nuovi punti di vista didattici.

Caffè digitali hanno popolato il calendario annuale di formazione in tutti gli istituti: incontri informali, pratici, operativi in cui il docente meno strutturato digitalmente ha trovato il giusto ed equilibrato supporto del collega esperto, che rassicurandolo, ha dimostrato che #sipuòfare!

Anche il BYOD, ovvero “Porta il tuo dispositivo” è una pratica che si sta avviando negli istituti trentini, soprattutto in quelli di secondo grado. Azioni strutturali e non solo formazioni spot si stanno costruendo sul tema del cyberbullismo e sulle competenze di cittadinanza digitale. Molte scuole si interrogano a proposito della costruzione di un curriculum di competenza digitale verticale non legato più a modelli ob-soleti di semplice scrittura al computer ma come momento di condivisione collegiale o per commissioni dedicate. È forte, pertanto, il bisogno di coinvolgere l’intera comunità educante per procedere insieme verso nuovi percorsi.

Gli aspetti critici rilevati sono stati soprattutto legati alle infrastrutture ancora non del tutto adeguate e alla condivisione con i colleghi. La condivisione è ancora spesso difficoltosa e rappresenta un’azione da costruire step by step nel tempo.

Come è stato già sottolineato un nuovo impulso è stato costituito dalle Reti, alcune delle quali di nuova formazione durante l’a.s. 2019-20. Insieme si lavora bene e si è più forti.

Il principio è stato recepito anche nella progettazione della formazione per docenti in anno di prova:

alla luce del Piano Provinciale Digitale anche nell’ottica di una valorizzazione degli Animatori, Iprase ha delegato ogni istituto, anche in Rete, nel farsi carico della formazione sul tema delle competenze digitali per gli insegnanti neoimmessi. Si suggerisce, a tale proposito, una rilevazione dei bisogni tenendo pre-sente il DigCompEdu e la declinazione delle sue 23 competenze affinché anche i nuovi docenti possano essere coinvolti nel processo sistemico.

Altro elemento fondamentale da non trascurare è l’adozione del Selfie, come strumento di monitorag-gio del Piano, in ogni protocollo di Rete. L’ utilizzo dello strumento, quindi, viene a pieno titolo codificato nel sistema trentino, spogliandolo di ogni autoreferenzialità e trasformandolo in azione di Rete anche per la costruzione di un Piano di miglioramento.

Sarà molto interessante analizzare e monitorare successivamente tutti processi messi in atto per valu-tare a distanza di un triennio l’intero Piano Provinciale Scuola Digitale.

Sicuramente la strada è ancora lunga ma, a questo punto, possiamo tranquillamente affermare che la Scuola Digitale trentina c’è, è viva e si è già avviata verso la strada del cambiamento.

LE SLIdE dELL’InnoVAzIonE

AnImAtoRI dIgItALI tREntInI

Laura Ambrosi I.C. Civezzano

Andrea Antolini I. C. Mori Brentonico Albina Abbate

Liceo Prati Trento

Maria Rosaria Agrello I.I. Don Milani Rovereto

Laura Ambrosi I.C. Civezzano

Andrea Antolini I. C. Mori Brentonico

Maria Elisa Beltrami I.C. Alta Vallagarina Mara Beber

I.C. Lavis

Maria Elisa Beltrami I.C. Alta Vallagarina

Elia Bombardelli Liceo Galilei Trento Chiara Bertoldi e Manuela Povolo

I.C: Fondo Revò

Ilaria Bezzi

I.F.P. Pertini Trento