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GIOVANI PROTAGONISTI DELLE SCELTE PER IL FUTURO

Gli obiettivi strategici

8 . POLITICHE EUROPEE E RACCORDO CON L’UNIONE EUROPEA

12. GIOVANI PROTAGONISTI DELLE SCELTE PER IL FUTURO

In attuazione del programma di mandato della Giunta Regionale 2020-2025 ed in coerenza con gli indirizzi strategici e le priorità della nuova Programmazione del Fondi europei 2021-2027 e con il Patto per il Lavoro e per il Clima 2030, le azioni che la Regione intraprenderà sono mirate a portare i giovani al centro della scena, stipulando con essi “un patto generazionale per il futuro” attraverso politiche di coesione sociale, ambiente, digitale e innovazione, in grado di consentire la generazione e la riqualificazione di spazi e rendendo i territori attrattivi per i futuri talenti.

Nel corso del 2022 proseguirà l’impegno a supportare gli Enti Locali nella riattivazione dei servizi per i giovani a seguito della pandemia. Il bando a valenza biennale 2021-2022 a sostegno degli investimenti degli Enti Locali è infatti mirato ad assicurare nuovi spazi o spazi riqualificati a disposizione dei giovani anche in vista della ripresa post covid. Nella selezione dei servizi e degli spazi da realizzare o riqualificare sarà data priorità a quelli alla cui progettazione hanno partecipato i giovani stessi.

Sul versante delle attività e dei progetti per la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e associativa del territorio, proseguirà:

- il confronto per l’attuazione e lo sviluppo delle attività previste dal Forum Giovani - l’impegno alla diffusione e allo sviluppo dei servizi di YoungERcard e delle reti

informative (Informagiovani);

- il sostegno alla creatività sviluppando progettualità in particolare coi comuni capoluogo;

- le azioni di accompagnamento dei giovani nella ricerca del lavoro e per la creazione di nuova impresa

Altri Assessorati coinvolti

▪ Cultura e paesaggio

▪ Scuola, Università, Ricerca, Agenda Digitale

▪ Sviluppo economico e green economy, Lavoro e Formazione

Strumenti attuativi

In attuazione della LR 14/08 si opererà prioritariamente per:

▪ Attuare le linee prioritarie di azione (art. 33)

▪ Implementare la sezione giovani dell’Osservatorio regionale (art.

7)

▪ Supportare il coordinamento interdirezionale per le azioni integrate per i giovani (art. 6, comma 1, lett. d)

Fondo Nazionale per le Politiche giovanili: nuovo Accordo attuativo GECO 12 dell’Intesa per la gestione del Fondo Nazionale delle Presidenza del Consiglio dei Ministri, Enti Locali territoriali, Associazioni giovanili, Università, Art-ER S.c.p.a.

Destinatari Giovani 15/34

Risultati attesi 2022 Triennio Intera

legislatura 1. Consolidare e/o aumentare il numero

degli Enti Locali che presentano

2. Aumentare le opportunità promosse con il fine di creare le condizioni affinché i territori offrano risposte sempre più efficaci ai giovani

per garantirne la diffusione omogenea sul piano quantitativo e qualitativo

5. Consolidamento della rete degli spazi/servizi rivolti ai giovani, il potenziamento della progettualità e delle azioni di sistema

Impatto su Enti Locali

Gli Enti Locali sono i principali beneficiari e attuatori degli interventi delle politiche regionali. L’attuazione della LR 14/2008 è mirata ad assicurare la sostenibilità finanziaria delle progettualità di Comuni e delle Unioni di Comuni per servizi e spazi rivolti ai giovani

Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione

L’articolato sistema delle politiche rivolte alle giovani generazioni, in termini di servizi e di azioni, contribuisce a promuovere una diffusa sensibilità verso i temi dell’identità di genere e di lotta allo stereotipo e alla discriminazione

Banche dati e/o link di interesse https://www.giovazoom.it/

INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA Patto per il Lavoro e per il Clima

Emilia-Romagna, regione dei diritti e dei doveri

- Rafforzare l'Agenzia Regionale per il Lavoro e il sistema integrato pubblico-privato per qualificare i servizi e le politiche attive nei confronti dei giovani, delle donne, di chi ha perso o rischia di perdere il lavoro

Emilia-Romagna, regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità

- Progettare nuove politiche integrate che favoriscano l’attrattività, la permanenza e il rientro di giovani formati sul territorio regionale, anche valorizzando la trasmissione di impresa, garantendo loro servizi per facilitarne il trasferimento e la residenza, un’offerta formativa terziaria d’eccellenza e internazionale, retribuzioni adeguate e opportunità di inserimento lavorativo e sociale all’altezza di una generazione sempre più internazionale

- Creare e rafforzare nuove imprese e nuove attività professionali, in particolare giovani e femminili, con un’attenzione particolare alle start-up innovative, definendo un hub regionale col ruolo di ricerca, sostegno e codifica dei progetti dell’imprenditorialità innovativa, avvalendosi anche dell’osservatorio regionale

Agenda 2030

Persone - Garantire le condizioni per lo sviluppo del materiale umano Prosperità - Garantire piena occupazione e formazione di qualità Pace - Eliminare ogni forma di discriminazione

Vettori di sostenibilità - Educazione, sensibilizzazione, comunicazione

Bilancio regionale Politiche giovanili

Giovani

Il protrarsi dell’emergenza pandemica ha inevitabilmente condizionato la vita economica e sociale di tutto il Paese, segnando una profonda crisi in termini sanitari, sociali e finanziari.

La nostra priorità, come Regione Emilia-Romagna, nell’ultimo anno è stata quella di fronteggiare questa crisi mettendo in campo tutte le possibili azioni di contrasto alla pandemia e di rilancio socio-economico.

Il buon andamento delle vaccinazioni in Europa, nel Paese e in Emilia-Romagna fa ben sperare rispetto ai segnali di ripresa del PIL nazionale e regionale.

L’Emilia-Romagna nei prossimi anni potrebbe essere la locomotiva della ripartenza economica nazionale e i primi dati del 2021 confermano questa tendenza: il PIL regionale, infatti è stimato in crescita del 5,5% rispetto all’anno precedente, un punto in più rispetto all’andamento del Pil nazionale.

Se tali stime verranno confermate dall’andamento reale dell’economia regionale, l’Emilia-Romagna potrebbe ritornare a livelli di Pil pre-Covid già nel corso del 2022.

Così come le politiche pubbliche, nazionali e regionali, messe in campo nel 2020 hanno almeno in parte mitigato gli effetti recessivi della pandemia, allo stesso modo il ruolo delle politiche pubbliche potrà essere fondamentale per rendere ancor più robusta la ripresa del Paese e della nostra regione, in una logica sia quantitativa che qualitativa, e quindi sia incrementativa che redistributiva della nuova ricchezza prodotta.

Per questo, nel corso del prossimo triennio, saremo impegnati nel mettere in campo politiche e azioni che stimolino da un lato gli investimenti pubblici e privati e dall’altro consentano una adeguata distribuzione della ricchezza prodotta, con una attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione e alle periferie.

Va in questa direzione l’incremento di quasi un miliardo degli investimenti previsti rispetto al DEFR 2021 e andrà in questa direzione l’impegno nell’utilizzo delle importanti risorse comunitarie in arrivo con la programmazione 2021-2027 e con il PNRR.

In tale logica una delle priorità di bilancio sarà quella di garantire i cofinanziamenti regionali, indispensabili per attivare gli oltre tre miliardi di euro che avremo a disposizione dai fondi europei FESR, FSE e FEASR. Così come sarà indispensabile garantirne l’accesso a cittadini e imprese in modo più semplice, tutelando legalità e giustizia sociale.

A questo scopo verrà definito il Patto per la semplificazione, inserito tra i processi trasversali del Patto per il Lavoro e il Clima e volto a rafforzare e qualificare la Pubblica amministrazione e a ridurre la burocrazia con la finalità di aumentare la competitività e tutelare al contempo ambiente e lavoro nella legalità.

Attraverso i processi che stiamo costruendo con il Patto per la semplificazione intendiamo migliorare la possibilità di accesso e investimento di risorse straordinarie, per cittadini e imprese.

L’attuazione delle politiche europee, infine, passerà anche per un grande investimento sulle competenze nella Pubblica Amministrazione e per un rafforzamento del percorso di riordino territoriale.

Andranno in tale direzione il piano assunzionale della Regione così come i processi di riforma delle leggi regionali 13/2015 e 21/2012, con l’obiettivo di accrescere la capacità degli enti pubblici di essere efficaci, efficienti e competitivi, soprattutto sul versante delle opportunità offerte dal PNRR.

Assessore al Bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale

Paolo Calvano