• Non ci sono risultati.

POLITICHE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO PER L’AGENDA 2030

Gli obiettivi strategici

7 . GARANTIRE IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE

1. POLITICHE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO PER L’AGENDA 2030

La Regione Emilia-Romagna promuove e attua interventi di cooperazione con in paesi in via di sviluppo e in via di transizione, in linea con i principi e le strategie definiti a livello internazionale, comunitario e nazionale in materia di cooperazione allo sviluppo, in particolare in attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU al fine di promuovere uno sviluppo equo, che elimini ogni forma di povertà, contrasti le ingiustizie e fronteggi i cambiamenti climatici.

La LR 12/2002 Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace” individua gli obiettivi dell’azione regionale, i soggetti della cooperazione internazionale e gli ambiti di intervento.

L’emergenza sanitaria globale ha amplificato le diseguaglianze globali e gli evidenti squilibri tra Paesi, aumentando il divario con i Paesi in via di Sviluppo.

L’azione regionale sarà finalizzata a consolidare e dare continuità al ruolo della Regione Emilia-Romagna quale regione “guida” a livello nazionale, europeo ed internazionale nelle politiche di cooperazione e mobilitare ulteriori risorse economiche per i paesi in via di sviluppo da più fonti.

Verranno promosse attività con i soggetti della cooperazione internazionale del territorio regionale coerenti a quanto proposto dal documento di strategico di programmazione della regione, consolidando e ampliando i partenariati territoriali tra i soggetti del territorio regionale e le controparti dei paesi target al fine di valorizzare lo scambio di esperienze, le buone pratiche e le relazioni tra territori.

La regione avrà inoltre un ruolo di coordinamento all’interno della Conferenza delle regioni per le attività di cooperazione allo sviluppo e di educazione alla cittadinanza globale e parteciperà come coordinatrice ai Tavoli Nazionali del Coordinamento Nazionale Cooperazione allo Sviluppo ed ai Tavoli organizzati dal MAECI e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

Altri Assessorati coinvolti

▪ Presidenza della Giunta regionale

▪ Cultura e paesaggio

▪ Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione

▪ Politiche per la salute

▪ Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca

▪ Ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile

Strumenti attuativi

▪ LR 12/2002

▪ Documento di programmazione della Cooperazione Internazionale

▪ Tavoli di coordinamento (Tavoli Paese, Tavoli Tematici)

▪ Tavoli Nazionali e Coordinamento Nazionale Cooperazione allo Sviluppo

▪ Consulta regionale della Cooperazione Internazionale

▪ Tavoli Interdirezionali Altri soggetti che

concorrono all’azione

Enti Locali, Ministeri, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Soggetti del Terzo Settore, Parti Sociali, Scuole, Università, Associazioni di Categoria, Art-ER

Destinatari

Cittadini - singoli o attraverso le associazioni di appartenenza, Enti Locali ed Enti territoriali, Imprese, Organizzazioni non governative, Comunità di migranti

Risultati attesi 2022 Triennio Intera legislatura 1. Capitalizzazione progetto Shaping Fair

Cities sull’Agenda 2030 e promozione della localizzazione dell’Agenda 2030 nel territorio regionale: diffusione nel territorio nazionale delle linee guida per la localizzazione dell’Agenda 2030 e valorizzazione dei risultati del progetto

2. Sostegno alla capacità di progettazione e realizzazione degli interventi nelle aree paese prioritarie da parte del sistema regionale (Enti Locali, società civile, università): emanazione bandi ed avvisi per il sostegno a progetti coerenti con il documento di indirizzo della cooperazione internazionale e implementazione (Progetti ordinari, Emergenza, Strategici)

3. Miglioramento del sistema di monitoraggio dei progetti tramite il software della cooperazione e predisposizione di analisi degli effetti

Impatto su Enti Locali

Coinvolgimento degli Enti Locali nell’attività di localizzazione dell’Agenda 2030 e raccolta dei documenti di localizzazione dell’agenda, formazione dei funzionari pubblici, consolidamento e rafforzamento dei partenariati territoriali tra enti per proporre progetti e programmi condivisi

Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione

L’Uguaglianza di Genere e l’empowerment di donne, ragazze e bambine sono una precondizione essenziale per l’eradicazione della povertà e per la costruzione di una società globale basata sullo sviluppo sostenibile, la giustizia sociale e i diritti umani. Questo significa che le discriminazioni legate al genere, che persistono in tutto il mondo, anche se in forme e dimensioni diverse, devono essere percepite non solo come ostacolo al godimento dei diritti umani di donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini ma come fattore chiave da superare ed eliminare affinché si possa raggiungere il progresso economico e sociale.

L’emergenza sanitaria globale ha amplificato le diseguaglianze globali e gli evidenti squilibri tra Paesi, aumentando il divario con i Paesi in via di Sviluppo. La natura multidimensionale delle diseguaglianze ha aumentato le differenze nel rispetto del diritto alla salute, all’educazione, al cibo e al lavoro, anche in termine di genere. Le principali ‘vittime economiche’ della pandemia sono le donne con figli e senza lavoro e le giovani donne segnalano un maggiore impatto negativo sulla propria salute mentale.

Per questo motivo il tema dell’eguaglianza di genere e dell’empowerment delle donne è parte essenziale delle politiche di cooperazione della Regione Emilia- Romagna ed è una priorità trasversale di tutte le progettazioni

Banche dati e/o link di interesse

https://applicazioni.regione.emilia-romagna.it/BandiCooperazioneInternazionaleGestione/Default.aspx

https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/coop-internazionale www.shapingfaircities.eu

www.aics.gov.it

INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA Patto per il Lavoro e per il Clima

Emilia-Romagna, regione dei diritti e dei doveri

- Rafforzare l'integrazione della rete dei soggetti pubblici, privati e del Terzo settore, i servizi e le misure di politica attiva del lavoro, rivolte alle persone fragili e vulnerabili qualificando procedure, strumenti e gestione degli interventi

- In collaborazione con il Tavolo regionale permanente per le politiche di genere e il diffuso associazionismo attivo sui temi dei diritti civili, sociali e di genere, progettare politiche innovative che promuovano: la qualità e la stabilità del lavoro femminile; l’eliminazione dei divari salariali di genere; i percorsi di carriera; la formazione in tutte le discipline; l’imprenditoria femminile; la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro anche attraverso un rafforzamento della rete dei servizi;

la migliore distribuzione del carico di cura; interventi in materia di orari e tempi delle città; il contrasto a tutte le discriminazioni e alla violenza di genere e omobitransfobica

- Rafforzare i percorsi di inclusione delle cittadine e dei cittadini stranieri attraverso 3 assi:

potenziamento delle loro competenze, qualificazione in senso interculturale dei servizi di welfare universalistici e promozione di un lavoro di comunità e di reciproca conoscenza e interazione Partecipazione

- Promuovere la partecipazione attiva del partenariato istituzionale e sociale, con particolare riferimento ai firmatari del Patto per il Lavoro e per il clima

- 2. Promuovere la partecipazione attiva in particolare delle città e dei territori: il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e transizione ecologica ha bisogno di radici profonde nel territorio, dove scaturisce l’innovazione economica e si realizza la coesione sociale, dove l’ambiente diventa materiale e la cultura si fa pratica quotidiana

- Promuovere modelli di partecipazione e la sottoscrizione di protocolli relativi alla governance locale anche al fine dell’integrazione e del coordinamento delle politiche locali e regionali

- Favorire la partecipazione attiva delle associazioni ecologiste e dei movimenti impegnati nella lotta dei cambiamenti climatici

Agenda 2030

Le attività di cooperazione internazionale tendono all’implementazione di tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile sia attraverso processi di localizzazione dell’agenda nel nostro territorio che attraverso l’implementazione di progetti di cooperazione nei paesi del sud del mondo.

L’Agenda 2030 ha un obiettivo specifico sulla cooperazione internazionale, n. 17

Bilancio regionale Servizi istituzionali generali e di gestione Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e

di gestione