Gli obiettivi strategici
5 . POLITICHE EDUCATIVE PER L’INFANZIA
Garantire alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie servizi di qualità, coinvolgendo tutti i soggetti della comunità regionale, pubblici e privati. Tra le azioni previste: consolidamento della misura “Al nido con la Regione”, finalizzata all’abbattimento delle rette tariffe di frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia;
nuovi indirizzi di programmazione per i servizi educativi per la prima infanzia e per gli interventi di qualificazione e di miglioramento delle scuole dell’infanzia; avvio della sperimentazione dedicata all’introduzione di elementi della lingua inglese nei nidi e nelle scuole d’infanzia
Altri Assessorati
coinvolti ▪ Politiche per la salute
▪ Scuola, università, ricerca, agenda digitale
Strumenti attuativi
▪ LR 26/2001, LR 19/2016, LR 12/2003
▪ Attuazione nuovi indirizzi di programmazione per i servizi educativi per la prima infanzia e per gli interventi di qualificazione e di miglioramento delle scuole dell’infanzia
▪ Rinnovo degli schemi di intesa per le scuole dell’infanzia del sistema paritario
▪ DGR 1564/2017, DGR 704/2019 Altri soggetti che
concorrono all’azione Enti Locali, Soggetti gestori pubblici e privati
Destinatari Bambine, Bambini e loro famiglie, Operatori dei servizi e delle scuole dell’infanzia
Risultati attesi 2022 Triennio Intera
legislatura 1. Ridefinizione e potenziamento della
misura “Al nido con la Regione” di lingua inglese nella fascia 0-6 anni
■ 3. Riduzione delle liste d’attesa e delle
rette per accedere ai servizi educativi per l’infanzia, in particolare quelli rivolti alla fascia 0-3 anni
■ Impatto su
Enti Locali Gli Enti Locali sono i principali attori delle azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione
Sostenere la rete integrata e la ripartenza dei servizi educativi per l’infanzia, a seguito della temporanea sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, quale fattore strategico-competitivo per l’intera comunità regionale, a partire dalla correlazione tra la diffusione dei servizi e il tasso di occupazione femminile
Banche dati e/o link di interesse
Sociale - Infanzia e adolescenza - Il sistema informativo servizi prima infanzia (SPI-ER):
http://sociale.regione.emilia-romagna.it/infanzia- adolescenza/approfondimenti/osservatorio-infanzia-e-adolescenza/il-sistema-informativo-dei-servizi-prima-infanzia-della-regione-emilia-romagna-spi-er
Sociale - Infanzia e adolescenza - Report dati su bambini e i servizi educativi per la prima infanzia (SPI-ER):
http://sociale.regione.emilia-romagna.it/infanzia- adolescenza/approfondimenti/osservatorio-infanzia-e-adolescenza/i-dati-e-le-statistiche/i-bambini-e-i-servizi-educativi-per-la-prima-infanzia-fonte-spier
Sociale - Politiche educative:
https://sociale.regione.emilia-romagna.it/infanzia-adolescenza/temi/politiche-educative/copy_of_politiche-educative
INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA Patto per il Lavoro e per il Clima
Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi
- Rafforzare la rete dei servizi educativi e delle scuole per l'infanzia (0-6) assicurando che siano accessibili a tutte le bambine e i bambini, diffusi su tutto il territorio regionale, abbattendo progressivamente liste d’attesa e costo a carico delle famiglie, alzando la qualità dell’offerta dell’intero sistema integrato
- Innalzare le competenze linguistiche di tutta la comunità, a partire dai più piccoli, estendendo le esperienze di alfabetizzazione alla lingua inglese nei nidi e nelle scuole d’infanzia e rafforzandone l’insegnamento nella formazione professionale e in quella permanente
Agenda 2030
Persone - Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano Partnership - Istruzione
Bilancio regionale Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma: Interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido
6. CONTRASTO ALLA POVERTA’ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE
In coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 verranno potenziate le azioni e le iniziative volte a prevenire o ridurre le condizioni di vulnerabilità e marginalità sociale, ridurre le diseguaglianze e le discriminazioni sociali, rese ancora più drammatiche per effetto dell’emergenza sociale e sanitaria da Covid-19; verrà pertanto posta particolare attenzione alle nuove povertà e alle categorie sociali maggiormente svantaggiate quali i senza dimora, le comunità rom e sinte, le persone in esecuzione penale.
Altri Assessorati coinvolti
▪ Ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile
▪ Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio
▪ Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità Politiche per la salute
▪ Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione
Strumenti attuativi
▪ Attuazione della LR 12/2007 attraverso il supporto a interventi e iniziative sul tema del recupero e distribuzione di beni alimentari per le persone in povertà
▪ Qualificazione degli interventi a favore di persone senza dimora con particolare attenzione ai servizi a bassa soglia e al tema abitativo
▪ Supporto alla programmazione territoriale in ambito povertà ed esecuzione penale
▪ Coordinamento di progetti finanziati da Cassa delle Ammende volti al reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale e alla diffusione degli strumenti della giustizia riparativa
▪ Attuazione della LR 11/2015 e della Strategia regionale per l’integrazione di rom e sinti con particolare attenzione al dialogo con le comunità e le rappresentanze
▪ Attuazione e monitoraggio della LR 14/2015 in materia di inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di fragilità
Altri soggetti che
concorrono all’azione Amministrazioni pubbliche locali e dello Stato, Terzo Settore, Parti sociali
Destinatari
Persone in condizioni di povertà (anche a seguito della crisi economica derivante dall’emergenza Covid-19) e marginalità estrema quali senza fissa dimora con situazioni multiproblematiche (salute mentale, alcolismo, tossicodipendenza), Rom e sinti che vivono in condizioni di degrado e promiscuità abitativa e che incontrano accresciute difficoltà in ambito occupazionale, persone detenute e sottoposte a misure alternative alla detenzione
Risultati attesi 2022 Triennio Intera
legislatura 2. Realizzazione percorsi di inclusione
socio-lavorativa per persone in esecuzione penale nell’ambito della progettazione “Territori per il
■
reinserimento”
3. Revisione degli strumenti di programmazione in materia di povertà attraverso l’approvazione del Piano regionale 2021-2023 in attuazione dell’analogo piano nazionale 5. Potenziamento degli interventi a
favore delle persone senza dimora
6. consolidamento e monitoraggio della programmazione regionale integrata dei servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari in attuazione della LR 14/2015
■
Impatto su Enti Locali
Politiche e obiettivi nel campo del contrasto alla povertà e all'esclusione sociale delle categorie più vulnerabili hanno un impatto diretto sugli Enti Locali e sulla coesione sociale
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione
Tutti gli interventi nei confronti delle persone in condizioni di vulnerabilità e grave marginalità sociale sono finalizzati a compensare, almeno in parte, le condizioni di svantaggio e a creare i presupposti per una riduzione delle disuguaglianze
Banche dati e/o link di interesse
https://sociale.regione.emilia-romagna.it/esclusione-sociale-e-poverta
INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA Patto per il Lavoro e per il Clima
Emilia-Romagna, regione dei diritti e dei doveri
- Rafforzare l'integrazione della rete dei soggetti pubblici, privati e del Terzo Settore, i servizi e le misure di politica attiva del lavoro, rivolte alle persone fragili e vulnerabili qualificando procedure, strumenti e gestione degli interventi
Agenda 2030
Persone - Contrastare la povertà e l’esclusione sociale eliminando i divari territoriali - Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano
- Eliminare ogni forma di discriminazione
Partnership - Governance, diritti e lotta alle diseguaglianze
Bilancio regionale Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale
7. SOSTENERE IL DIRITTO ALLA CASA
L’obiettivo riguarda il garantire un più equo e diffuso diritto alla casa, inteso come possibilità di accedere al “bene” casa in proprietà o in affitto, a condizioni sostenibili rispetto al reddito;
nonché ad un insieme più vasto di servizi per l’abitare, in relazione alle differenti categorie di contesti, di utenti e di bisogni.
L’obiettivo si esplicita attraverso una serie di azioni diversificate e sinergiche, finanziate con risorse proprie e statali, che consentano di raggiungere target differenti con misure mirate ed efficaci.
Il quadro di riferimento per l’attuazione dell’obiettivo è la definizione di un rinnovato assetto normativo regionale, accompagnato da un analogo aggiornamento dell’Osservatorio per le Politiche Abitative.
Oltre a proseguire la gestione dei bandi e dei finanziamenti già erogati, nonché a rinnovare i fondi per il sostengo alla locazione (fondo locazione e fondo morosità incolpevole), saranno messe a sistema alcune azioni a carattere pluriennale, la cui attuazione dovrà costituire il driver principale nel raggiungimento dell’obiettivo
In particolare, verranno verificati ed avviati due programmi di intervento pluriennali: uno rivolto all’Edilizia Residenziale Pubblica, con l’obiettivo di calare fortemente il numero di alloggi sfitti e non assegnati a nuclei famigliari presenti nelle graduatorie comunali; ed uno, con un alto livello di sperimentalità, rivolto all’Edilizia Residenziale Sociale che, a partire dalle migliori esperienze di Agenzie Casa in Regione, cerchi di incentivare il riutilizzo dei patrimoni immobiliari esistenti, finalizzandoli a politiche di housing sociale a costo calmierato.
Si proseguiranno, in una logica di sempre maggiore integrazione, i programmi di rigenerazione urbana incentrati su risorse per l’housing sociale. Sempre in una ottica di miglioramento della qualità dell’abitare, si consolideranno alcune azioni relative alla formazione sui temi della qualità urbana, dell’accessibilità e dell’inclusività degli spazi urbani e degli edifici.
Altri Assessorati
coinvolti ▪ Montagna, Aree interne, Programmazione territoriale, Pari opportunità
Strumenti attuativi ▪ Bandi specifici
▪ Attività formative Altri soggetti che
concorrono all’azione Comuni, ACER, Agenzie Casa, Operatori privati Destinatari Cittadini, Professionisti, Operatori del settore
Risultati attesi 2022 Triennio Intera
legislatura 1. Programma Straordinario Recupero
ERP 4. Nuova legge per l’abitare
Approvazione entro legislatura
5. Attuazione Bando PIERS
Avanzamento lavori PIERS >
75%
Impatti sugli Enti Locali
Maggiori disponibilità di alloggi per l’housing sociale
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione Maggiore equità all’accesso all’abitazione
Banche dati e/o link di interesse
Osservatorio per le politiche abitative Regione Emilia-Romagna
INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA
Patto per il Lavoro e per il Clima
Emilia-Romagna, regione della transizione ecologica
- Promuovere sostenibilità, innovazione e attrattività dei centri storici attraverso lo sviluppo di processi di rigenerazione, che tengano insieme gli interventi edilizi ed urbanistici, le scelte in materia di accessibilità e mobilità, il rafforzamento dei servizi e delle dotazioni infrastrutturali, le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e le misure di rivitalizzazione del tessuto economico e sociale
- Continuare a rafforzare la strategia di consumo di suolo a saldo zero e di rigenerazione urbana con un piano di riqualificazione e resilienza delle città capace non solo di intercettare la risorse europee, ma di massimizzare su larga scala gli incentivi introdotti per la riqualificazione, l’efficientamento e la sicurezza degli edifici
Emilia-Romagna, regione dei dritti e dei doveri
- Sviluppare un nuovo Piano per la Casa che renda strutturale il Fondo regionale per l'affitto, potenzi l’Edilizia Residenziale Sociale e Pubblica (ERS e ERP), nell’ottica di una integrazione tra politiche abitative e processi di rigenerazione urbana, ambientale e sociale, attivando leve normative e finanziarie che favoriscano l’integrazione tra ERP ed ERS nella “filiera” dell’abitare, valorizzino i partenariati pubblico-privato, incentivino forme di aggregazione di cittadini e domanda organizzata di abitazioni e servizi abitativi e rimettano nel mercato della locazione calmierata una parte significativa di patrimonio abitativo oggi inutilizzato
Bilancio regionale Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Interventi per il diritto alla casa