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Giacomo Leopardi Poeta (1798 - 1837)

IV.I. La tutela del Paesaggio

Con il termine paesaggio si intende una parte di territorio costituito da elementi caratteristici che possono essere naturali ed antropici, quindi tutto ciò che l'occhio vede in un determinato luogo; per questo esso è un bene ambientale e culturale complesso, in cui possono coesistere zone rurali e centri urbani con montagne e colline caratterizzate da particolari specie floreali e faunistiche che si trovano solo in quel determinato luogo.

Parlando di paesaggio si può introdurre il termine genius loci o spirito del luogo, ossia l'insieme delle peculiarità di un determinato territorio con le sue componenti naturali ed antropiche. L'uomo per poter vivere nello spazio ha dovuto confrontarsi con ciò che la natura offriva, contribuendo al suo sviluppo e rendendo unico il paesaggio circostante. Dal punto di vista antropologico, il paesaggio ha un'importanza notevole, grazie al legame socio-culturale che unisce l'uomo al luogo in cui vive.

In questi ultimi anni si è affermato sempre più il desiderio di tutelare questo prezioso bene, soprattutto per la sempre maggiore consapevolezza dei rischi ambientali causati da uno sfruttamento incontrollato delle risorse naturali e del territorio. In Italia la prima legge concernente la tutela paesaggistica e territoriale è la L. 1497 del 29 giugno 1939 denominata proprio “Protezione delle bellezze naturali”, che nel primo articolo recita:

Sono soggette alla presente legge a causa del loro notevole interesse pubblico:

1) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica;

2) le ville, i giardini e i parchi che, non contemplati dalle leggi per la tutela delle cose d'interesse artistico o storico, si distinguono per la loro non comune bellezza;

3) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale;

4) le bellezze panoramiche considerate come quadri naturali e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.20

La bellezza naturale viene quindi associata al concetto di paesaggio, ma la tutela a cui si riferisce questa legge è semplicemente rivolta alla conservazione di un determinato contesto così com'è, senza la considerazione del paesaggio in sé, ma solo di ciò che è visibile; ciò significa che non si era ancora raggiunto il livello di cognizione che abbiamo oggi, secondo cui si prevede non solo la tutela ma anche la valorizzazione dei segni storici presenti nel paesaggio lasciati da chi ci ha preceduto. Il termine paesaggio lo si ritrova, come precedentemente detto, all'interno dell'articolo 9 della Costituzione da cui si evince l'intenzione della Repubblica di promuovere lo sviluppo culturale e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della nazione. 


Bisogna però comunque aspettare il 2001 con la modifica del titolo V della Costituzione, Legge n. 3 del 18 ottobre, per avere l'esclusiva legislazione dello Stato in ambito di tutela ambientale e dei beni culturali.

Fondamentale in ambito paesistico ed ambientale è stata la cosiddetta legge Galasso, n. 431 dell'8 agosto 1985, che oltre ad introdurre dei piani a scala regionale quali erano il piano paesistico e quello paesistico-territoriale, andava ad aggiungere alla precedente legge del ’39 una serie di paesaggi di importanza nazionale e per questo da tutelare, come territori costieri e lacustri inclusi in determinate fasce, zone vulcaniche e montuose, aree boschive, fluviali e via dicendo.

Questa legge denota l'importanza che ha assunto il paesaggio negli anni e quanto ci sia la necessità di tutelarlo e valorizzarlo per evitare di incorrere in nuove problematiche legate a quelle già esistenti, come lo sfruttamento spropositato di suolo e l'abuso edilizio. A livello normativo sono stati per questo introdotti dei vincoli urbanistici e territoriali grazie alla stesura dei Piani Paesaggistici Regionali, disciplinati dagli articoli 135 e 143-145 del D.L. n.42 del 22 gennaio 2004, per cui ogni Regione è responsabile per la tutela e la valorizzazione del proprio territorio. Per poter progettare il recupero delle due Case Cantoniere, abbiamo fatto riferimento al PPR della Regione Piemonte, adottato con D.G.R. n. 20-1442 del 18 maggio 2015, rispettando così i vincoli imposti dalla legge e non solo, poiché la nostra intenzione è proprio quella di valorizzare un bene minore qual è la casa cantoniera e di conseguenza valorizzare il paesaggio ed il contesto in cui si trova.

Le case cantoniere presenti su tutto il territorio nazionale costituiscono una rete che si snoda su territori molto diversi tra loro e che quindi presentano paesaggi anche molto differenti gli uni dagli altri. La bellezza di queste case e la loro importanza storico-culturale, oltre a quella puramente architettonica, stanno proprio in questo, ossia contribuire a rendere unico il paesaggio in cui sono contestualizzate. I luoghi in cui si trovano la casa cantoniera di Exilles e quella di Claviere sono simili, poiché entrambe si trovano in una zona alpina e

Legge 29 giugno 1939, n. 1497 “Protezione delle bellezze naturali” 20

circondate da aree boschive, ma come precedentemente detto ogni luogo per quanto simile non sarà mai uguale all'altro, avrà sempre peculiarità intrinseche che lo rendono unico, come nel caso di Exilles dove si trova il Forte o nel caso di Claviere, sul confine con la Francia e dominato dal massiccio dello Chaberton. Le case cantoniere stesse fanno parte del paesaggio e costituiscono anch'esse il genius loci di questi luoghi.

IV.II. La Valorizzazione delle Case Cantoniere

Le Case Cantoniere sono elementi architettonici che fanno parte del nostro patrimonio storico culturale e, con l'affermarsi del termine bene culturale, sono stati classificati come tali ed hanno iniziato ad avere una sempre maggior rilevanza e attorno ad esse si è sviluppato un enorme interesse anche da parte delle istituzioni.

Recuperare e rifunzionalizzare questi beni architettonici significa restituire importanza ad una parte del nostro passato in cui ci si prendeva cura delle strade nazionali, quasi come fossero gioielli, proprio per la loro importanza dal punto di vista economico e sociale.

A partire dal Rinascimento, ci si accorse dell'enorme influenza che poteva avere una rete viaria ben progettata e ben mantenuta, non solo per quello che riguardava i trasporti militari, ma anche e soprattutto per il commercio e per i comuni cittadini, che potevano raggiungere punti del territorio più facilmente e spostandosi con maggior frequenza.

A partire dagli inizi dell'Ottocento queste case hanno dato ospitalità a operai il cui compito era quello di occuparsi della realizzazione e manutenzione delle strade, consentendo a tutti la possibilità di usufruirne senza problemi. Bisogna riconoscere la loro fondamentale importanza e per questo, nella nostra tesi, ci siamo volute concentrare su un argomento purtroppo poco conosciuto, soprattutto dalle nuove generazioni. Il valore socio-culturale di queste case è inestimabile, poiché caratterizzano un determinato luogo. Avendo poi lo stesso stile architettonico, sono facilmente riconoscibili da Nord a Sud e sono inserite in contesti paesaggistici anche molto diversi tra loro; nel caso specifico di Exilles e Claviere, abbiamo due case cantoniere che si trovano in montagna, circondate dal verde e nei pressi dei due paesi, ma si possono trovare anche case cantoniere più isolate, in zone collinari o in pianura.

Con la valorizzazione di un territorio, si intende migliorare non soltanto l'aspetto paesaggistico naturalistico, ma anche quello antropologico, quindi tutto ciò che riguarda edifici e costruzioni fatte dall'uomo, che hanno un valore intrinseco e salde radici ancorate al luogo in cui si trovano. Luoghi e persone da sempre sono connessi tra loro da un legame invisibile ed indissolubile, e poter mantenere questo legame riuscendo a restituire una nuova vita agli edifici esistenti abbandonati, in particolare quelli che hanno significato tanto per la comunità, è ciò che per noi significa occuparsi di architettura.

IV.II.I. Bando di gara 15 luglio 2016: Progetto Pilota per le prime 30 Case

Le Case Cantoniere distribuite lungo tutto il territorio nazionale