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1.5 La vita di Jeannie Gunn (1870-1961)

1.5.2 Gli anni della guerra

Il coinvolgimento della Gunn durante la fase bellica era legato ad un profondo patriottismo, al suo attaccamento alla nazione, tanto che decise di fornire subito gratuitamente un articolo su Bett-Bett per il Gift Book (1914) di Melba, con il fine di raccogliere fondi per la CRB75.

La sua energia e la sua determinazione si indirizzarono spesso verso l'impegno degli uomini al fronte, tanto che i biografi sottolineano come la scrittrice avesse virtualmente adottato tutti i soldati del Monbulk District, ai quali si riferiva con l'appellativo “My Boys”. La Gunn si interessava personalmente di ciascuno di loro, al punto da lavorare intensamente per imballare pacchi, scrivere innumerevoli lettere, spedire fotografie, inoltrare notizie da casa e cucire calzini. Possedeva le foto di ciascuno dei suoi “Boys”, che mostrava con orgoglio sulla mensola del caminetto e con i quali spesso condivise un piatto caldo prima del loro imbarco oltreoceano.

Nel 1918 la Gunn ricevette dalla State School di Monbulk l'Honour Roll della scuola non solo in qualità di ex studentessa, ma anche a segnale di un

75 CRB: Commission for Relief in Belgium, conosciuta anche semplicemente come “Belgian Relief”. Si trattava di un'organizzazione internazionale – con una componente di maggioranza americana – che fornì provviste di cibo nei territori del Belgio e della Francia settentrionale occupati dalla Germania durante la prima guerra mondiale (1914-1918).

riconoscimento del lavoro svolto durante la guerra. Con il concludersi del conflitto, la scrittrice fu regolarmente ospite ai molti ricevimenti di “Welcome Home” tenuti presso la Mechanics Hall e fu anche coordinatrice di uno speciale banchetto preparato per i giovani soldati ritornati a Monbulk. A questo famoso incontro la Gunn si recò con sua sorella Lizzie ed entrambe scoprirono con piacere che vi era presente anche il primo ministro dell'Australia, William Morris “Billy” Hughes (1862-1952). Il lavoro della scrittrice a beneficio degli appartenenti alle forze armate assunse adesso i tratti di un legame ufficioso con il Repatriation Department e le sue iniziative. La Gunn finì dunque per diventare una loro consulente, al punto che molte persone a Monbulk ottennero benefici che non avrebbero mai ricevuto se non fosse stato per il suo aiuto. Inoltre, la scrittrice diede assistenza sia alle vedove e ai loro bambini, sia agli uomini ritornati con disabilità o malattie, ai quali faceva visita settimanalmente al Caufield Military Hospital.

Nel 1925 i minatori di Monbulk iniziarono a raccogliere i fondi per il “TB Sailors e Soldiers Association Relief Fund” con un ballo annuale: essi credevano che sarebbe stato di grande aiuto avere la Gunn come loro mentore e così, per i seguenti ventisette anni, la scrittrice non sarebbe mai mancata ad un singolo ballo. Anche più avanti, quando, ormai anziana, non riuscirà più a partecipare a queste serate, invierà sempre annualmente una sostanziosa donazione.

Gli ex soldati, comunque, non furono gli unici a beneficiare della generosità della Gunn: nel 1934, ella scrisse una storia per il volume curato da Frances Frazer e Nettie Palmer, dal titolo Centenary Gift Book 1834-1934, con il fine di raccogliere fondi per erigere il “Pioneer Women's Memorial” a Melbourne. Fu inoltre sostenitrice delle idee di Keith Langford Smith (1907-1981), un missionario della Church Missionary Society che avanzò il progetto di destinare una porzione dell'Australia a nord del Roper River agli aborigeni del Northern Territory.

Nel 1937 la Gunn fu premiata con la King's Coronation Medal per il suo contributo alla letteratura australiana. Poco dopo, le furono consegnati non solo un attestato, ma anche un distintivo al merito (in connessione con l'attività svolta per

la RSL)76. Due anni dopo, fu insignita del titolo di OBE77 “in recognition of her

services to Australian Literature and to the disabled soldiers and their dependents of the two world wars”78.

Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), la Gunn continuò a prodigarsi per i soldati suoi concittadini, che si dividevano tra i veterani del primo conflitto e i figli dei suoi “Boys”; ancora una volta, si adoperò per la stesura delle lettere, per inviare pacchi e tenerli ben informati su quanto stava accadendo a casa. Fu in questi anni che la scrittrice promosse manifestazioni e iniziative tenute nella città per raccogliere fondi e assistere le persone bisognose di aiuto, come ad esempio il figlio maggiore di Bett-Bett (ora Mrs. Dolly Bonson), che aveva dovuto arruolarsi e che si trovava a quel tempo a Victoria, dato che Darwin era stata fatta evacuare durante i bombardamenti.

I soldati australiani ebbero a loro volta la possibilità di ripagare la Gunn con un tributo singolare e molto personale. Nel 1941, ad una festa organizzata dalla War Graves Maintenance Unit, i volontari riunitisi decisero non solo di apporre una targa commemorativa sulla tomba del tanto amato Aeneas Gunn – “[i]n loving memory of the 'Maluka'”79 – ma anche di crearvi un cimitero attorno.

In un lungo periodo durato diciotto mesi, si misero alla ricerca di tombe ormai dimenticate e sparse per tutta l'Australia, in un ultimo tentativo di riunire, se non tutti, almeno alcuni dei principali personaggi di We of the Never Never. “The Fizzer” (Henry Ventlia Peckham) fu trasportato da Campbells Creek (una città in Victoria), “The Wag” (Constable Kingston) e “Happy Dick” (Jack Gager) da Katherine, i resti di “Mac” o “The Sanguine Scot” (John McLennan) furono esumati nelle loro vicinanze, mentre “The Head Stockman” (Dave Suttee)80 fu

probabilmente dissotterrato da Wyndham (nella Western Australia). Prima della

76 RSL: Returned Services League. Si trattava di un'organizzazione di supporto per gli uomini e le donne che avevano servito o erano ancora attivi nel sistema militare della ADF (Australian Defence Force).

77 OBE: Officer of the Order of the British Empire. È un ordine della cavalleria della monarchia costituzionale britannica e premia contributi artistici, scientifici, iniziative filantropiche e comunitarie non contemplati dal Civil Service.

78 Jane WILKINSON, “Gunn, Jeannie (Mrs. Aeneas) (1870-1961)”, in The Australian Women's

Register, October 23, 2015, http://goo.gl/mM34mK [ultimo accesso 4 marzo 2016].

79 Cfr. il passo: “I was 'the Missus' from the homestead, and with the Boss, or the 'Maluka' (as the blacks always called him)” (The Little Black Princess, cit., p. 3).

fine della guerra, già cinque degli uomini di Elsey riposavano in pace vicino al loro amato “Maluka”. Solo in un secondo momento, anche “Irish Mac” (Jack McCarthy) e “Mine Host” (Thomas Henry Pearce) furono sepolti nel cimitero di Elsey, divenuto nel frattempo una National Reserve. Il solo sapere che i suoi vecchi amici erano stati portati vicino alla tomba del marito fu di grande conforto per la vedova.