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4. Case Studies

4.1.2. Gli inizi del ventesimo secolo

L’evoluzione del “quanli discourse” durante la fine del diciannovesimo secolo fu, come mai prima di allora, particolarmente articolata e contestata, ma questa complessità fu solo un assaggio rispetto a ciò che prese piede con l’inizio del ventesimo secolo.119Il primo decennio del 1900 testimoniò la pubblicazione di un gran numero di testi legali occidentali e anche di diversi dizionari di terminologia legale, per la maggior parte tradotti prendendo a riferminento le versioni giapponesi scritte in kanji. 120 Gli intellettuali cinesi reagirono all’introduzione di queste nuove idee straniere non senza rapportarle alla realtà sociale, culturale e politica contemporanea del tempo. Insieme alle altre “novità”, anche il neo-trapiantato “quanli” fu soggetto a un processo di acculturazione interna. Le sembianze assunte dall’accezione cinese di quanli presero piano piano le distanze dalla versione occidentale originale.

La teorizzazione di quanli fu condotta soprattutto dalle fila di intellettuali, filosofi e giuristi più inclini a un approccio di tipo interculturale. Tra di essi, emerge la figura poliedrica di Liang Qichao 梁启超 (1873-1929). Considerato da molti uno tra i giornalisti politici più importanti del Ventesimo secolo cinese, egli esercitò una forte influenza sulla letteratura e sul pensiero politico moderno del Paese. Studente di Kang Youwei, prese parte insieme a quest’ultimo al Movimento dei Cento Giorni (1898). A seguito della condanna da parte dell’imperatrice Cixi, fu costretto all’esilio in Giappone, da dove continuò a interessarsi di letteratura, giornalismo, politica e a                                                                                                                

117 ANGLE, Human Rights And Chinese Thought, cit., p. 133.   118 Ibidem.

119 ANGLE, Human Rights And Chinese Thought, cit., p. 123.   120 XU, Trial of Modernity…, cit., cap. I, p. 31.

pubblicare in cinese. Fa parte della nuova generazione di “most sophisticated advocates of a ‘new morality’ in their day” 121, la cui curiosità nei confronti delle idee

e del pensiero politico straniero superava di gran linga quella della maggior parte dei suoi contemporanei. Allo stesso tempo, permeato dai valori tradizionali ricevuti durante la sua formazione classica, Liang vantava una vasta e profonda conscoscena anche nel campo della cultura tradizionale confuciana. Nel 1902 Liang traduce Der Kampf ums Recht (“La lotta per il diritto”) di Jhering.122 Il pensiero del filosofo tedesco è per lui di grande stimolo e lo porta a pubblicare nel 1902, all’interno del suo manifesto Xin min shuo 新民说 (On The New People), il saggio “Lun quanli sixiang 论权利思想” (Sulla Consapevolezza dei Diritti), lavoro che Angle considera come una delle manifestazioni più precoci e di maggior successo all’interno del “rights discourse” cinese, poiché in esso l’originale tedesco “Recht” viene tradotto espressamente con “quanli”. Nel definire quanli, infatti, Liang scrive:

权利何自生?日生于强。被狮虎之对于群兽也,酋长国王之对百姓也 ,贵族之对平民也,男子之对女子也,大群之对于小群也,雄国之对 于孱国也;皆常占优等绝对之权利。非狮、虎,酋长等之暴恶也!人 人欲伸张己之权利而无所厌,天性然也。是故权利之为物,必有甲焉 , 先放弃亡;然后有乙焉,能侵入之。人务自强 以自保吾权,此实 固其群、善其群之不二法门也 。123

Da dove origina il diritto [quanli 权利?] Esso nasce dalla forza [强].124 Il leone e la tigre, rispetto agli altri animali, hanno quanli assoluti, di prima classe. E così vale anche per capi tribù e re rispetto al popolo; per gli aristocratici rispetto alla gente comune, per gli uomini rispetto alle donne, per i gruppi grandi rispetto a quelli più piccoli, per gli stati potenti rispetto a quelli deboli. [Ma] questo non è dovuto all’indole violenta e cattiva di leoni, tigri, sovrani etc! [Poiché] è naturale che tutte le persone desiderino estendere il loro quanli e che non siano mai soddisfatte con ciò che hanno

                                                                                                               

121ANGLE, Human Rights And Chinese Thought, cit., p. 140.  

122 Rudolf von Jhering (1818-1892). Considerato uno dei più importanti giuristi e filosofi legali

tedeschi, esponente della Scuola Storica. Der Kampf zum Recht è stata forse la sua opera di maggior successo, originariamente nata come lettura da tenere durante la conferenza di commiato per fine carriera, nel 1872, presso l’Università di Vienna.

123 Ho riportato la citazione in carattri semplificati. Per la versione originale in caratteri non

semplificati, vedi: LIANG, Qichao 梁 启 超 , “Lun quanli sixiang 论 权 利 思 想 (On Rights Consciousness)”, Xin min shuo 新民说 (On the New People). In: Yinbingshi heji 饮冰室合集 (Collected Works form an Ice-Drinker’s Studio), 6:4, 1989 (1902-1903). Online: http://teacher.whsh.tc.edu.tw/huanyin/anfa/l/anfa_liangchi.htm. 5 gennaio 2013.

già ottenuto. È piuttosto per la natura stessa del quanli: è necessario che un primo [individuo] vi rinunci, affinchè un secondo possa accaparrarselo.”125

Da questo passaggio si nota piuttosto chiaramente che, nonostante il testo sia stato scritto da un riformista, sostenitore democratico, nonché accanito promotore del riconoscimento dei valori occidentali da parte dello Stato cinese, il termine quanli che in esso appare sembra riferirsi maggiormente a “quanli 权力” di “potere”. L’esempio addotto e riferito al mondo animale, dove “Il leone e la tigre, rispetto agli altri animali, hanno quanli assoluti, di prima classe”, stona fortemente con la concezione occidentale tradizionale legata all’originale “rights”. Nonostante l’accezione del termine rimanga positiva, la sua interpretazione è di natura etica e non legale. Angle evidenzia come, durante questo periodo di apertura nei confronti delle idee e degli studi occidentali, “the Confucian source of quanli discourse and the Western stimulus to that dicourse were of approximately equal importance”.126

4.1.3.

1911: La fine dell’Impero Qing

I due decenni che seguirono la fine dell’Impero Qing videro la Cina portare avanti a fatica il processo di trasformazione in Stato. L’attività intellettuale era viva e attiva, aperta alla ricezione e all’analisi di tutte le teorie che avrebbero potuto portare alla società cinese progresso e benessere. Seguendo la spinta del movimento Nuova Cultura (Xin wenhua yundong 新文化运动), “democrazia” e “scienza” erano diventate le parole d’ordine. “In questa fase, l’appello alla gioventù assumeva una nuova connotazione politica”,127 culminata nel Movimento del 4 Maggio. “L’accettazione di

determinati valori occidentali veniva così ad assumere un nuovo significato: dopo la Rivoluzione d’Ottobre tali valori non potevano più considerarsi ‘occidentali’ in senso stretto, ma dovevano essere intesi come parte integrante di una nuova civiltà che avrebbe unito Oriente e Occiente”.128 Fu in tale contesto, che il dibattito sui quanli manifestò importanti cambiamenti, perdendo la maggior parte delle esplicite                                                                                                                

125 Da me tradotto. Originale: vedi nota 124.

126ANGLE, Human Rights And Chinese Thought, cit., p. 178.   127 SABATTINI/SANTANGELO, Storia della Cina, cit., p. 580. 128 SABATTINI/SANTANGELO, Storia della Cina, cit., p. 581.  

connessioni con la tradizione confuciana, la quale fu posta al centro di una dura, seppur spesso semplicistica, critica.129

Uno tra gli esponenti più illustri del rights discourse dell’epoca fu Gao Yihan 高一涵, professore di scienze politiche laureato in Giappone, nonché esperto del pensiero politico occidentale. Gao si occupò ampiamente del tema dei quanli e, oltre ad essere uno dei più acuti analisti cinesi della nozione generale di “rights”, fu anche tra i primi e più influenti sostenitori dei diritti economici. Secondo Gao, i quanli sono da intendersi un mezzo, più che uno scopo: sono il mezzo che conferisce all’individuo il potere di essere padroni di se stesso (zizhu quan 自主权). 130 In uno degli articoli pubblicati su “Gioventù Nuova” (Xin qingnian 新青年), Gao scrive “lo Stato possiede quanli nei confronti del popolo e il popolo possiede quanli nei confronti dello Stato. Il popolo ha delle responsabilità nei confronti dello Stato, e lo Stato ha delle responsabilità nei confronti del popolo.”131 Lo Stato - inteso come un ente, un gruppo creato al servizio dei bisogni del popolo – è per Gao un raggruppamento volontario di persone, e i suoi obiettivi corrispondono agli obiettivi del popolo. Stato e popolo si costituiscono a vicenda, poiché condividono obiettivi collettivi, ed è per questo che vantano, l’uno nei confronti dell’altro, diritti reciproci.132

Il concetto di quanli inizia così ad acquisire concretezza; mantenendo un’accezione positiva e restando inserito in un’ottica di armoniosa interdipendeza tra singolo e gruppo, esso inizia però ad assumere i connotati di un reale strumento legale:

Rights are the powers we must have and the benefits we must enjoy if we are to achieve our potentials. Political powers, like the ability to speak freely, and economic benefits, like the food and the clothing we need, count more or less equally. Our unavoidably social existences, finally, explain the mutual importance of person to group and group to person, as well as the tight relationship betwee enjoying rights and shouldering responsibilities.133

                                                                                                               

129 Vedi ANGLE, Human Rights And Chinese Thought, cit., p. 178.   130 Ibidem, p. 189.

131  GAO Yihan 高一涵, “Guojia fei rensheng zhi guisu lun 国家非人生之归宿论 (On the Country Not

Being the End of Life)”. In: Xin Qingnian 新青年 (New Youth / Jeunesse). Guangzhou: Xinqingnian

She 新青年社, 1: 4, 1915, p. 4.

132 Vedi GAO 高,  “Guojia fei rensheng zhi guisu lun 国家非人生之归宿论 (On the Country Not Being

the End of Life)”, cit., pp. 1-2.  

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