• Non ci sono risultati.

Gli ordini di giustificazione dello Spirito del Capitalismo

Capitolo terzo

3.2 Gli ordini di giustificazione dello Spirito del Capitalismo

Gli ordini di giustificazione del sistema possono essere definiti le risposte a quelle necessità che anche Habermas [1976] aveva definito necessarie per giustificare i capisaldi del sistema e che Boltanski e Chiapello hanno definito essere le risultanti in continua evoluzione del rapporto tra lo spirito del capitalismo e la critica. I due studiosi francesi, individuano due ordini di giustificazione di cui lo spirito del capitalismo sarebbe composto.

Il primo ordine di giustificazioni viene identificato come composto “da argomenti creati principalmente dalla teoria economica e che formano una base relativamente stabile” [Boltanski e Chiapello, in Borghi, a.c.d., 2002, p.109]. Esso si baserebbe principalmente su tre componenti:

“a) sui progressi tecnologici, economici e sociali compiuti dalle società capitaliste negli ultimi due secoli;

b)sull'efficacia ed efficienza di una produzione stimolata dalla concorrenza;

c) sul fatto che il capitalismo sarebbe un regime favorevole alle libertà individuali, in particolare alle libertà politiche”[ibidem].

Questo tipo di giustificazione a detta dei due autori pare troppo generale per poter dare sostegno e risposta al bisogno di senso degli individui, inducendoli a prendere parte attivamente al regime di produzione.

I due autori, ironicamente, ritengono molto improbabile la possibilità che si verifichino “manifestazioni di giubilo collettivo” al pensiero che l'impegno nel sistema capitalista faccia crescere il PIL , favorendo lo sviluppo economico.

Questo primo ordine di giustificazioni, basato sulla razionalità economica, non sarebbe in grado di motivare come naturale un sistema innaturale e fondato su valori percepiti lontani dalla realtà di tutti i giorni.

Al capitalismo, quindi, non baserebbero queste giustificazioni, che sottolineano l'efficienza del sistema basato sulla concorrenza nel mercato in grado di favorire l'affermazione dei diritti e della libertà individuale. Questo anche perché il capitalismo ha trovato una sua collocazione e si è affermato prosperando anche in realtà non democratiche, benché non si possa affermare che attualmente non esista un Paese democratico in cui non si sia sviluppato il capitalismo [vedi Fukuyama 2003].

La convinzione della necessità di un ulteriore corpo di valori a sostegno del capitalismo è alla base della ricerca di Boltanski e Chiapello. Essi si pongono il problema di cercare un

secondo ordine di giustificazioni non prettamente economiche, capace di dare un senso all'affannosa rincorsa del profitto [vedi Boltanski e Chiapello 2005a, p.8-16]. Inoltre, secondo Boltanski, il primo ordine di giustificazioni sarebbe troppo stabile per giustificare i mutamenti di indirizzo che, come vedremo, hanno visto coinvolto lo spirito del capitalismo.

Alla luce di tali ipotesi i due autori francesi hanno operato un'analisi diacronica sul capitalismo delle origini fino al 1999 (anno di pubblicazione del loro lavoro). Tale studio ha messo in luce tre bisogni correlati allo spirito del capitalismo, individuabili come necessari all'esistenza del sistema in ogni epoca :

1. Lato eccitante; 2. Sicurezza; 3. Giustizia.

Boltanski e Chiapello individuano questi tre pilastri del secondo ordine di giustificazioni, che assieme al primo ordine di giustificazioni, formerebbe lo spirito del capitalismo. Tali necessità non prettamente economiche, di concerto con le ragioni economiche, costituiscono i “fondamenti morali dell'ideologia con implicazioni materiali”, atta a giustificare l'impegno nel sistema economico capitalista.

Il secondo ordine di giustificazione , al contrario del primo, ha componenti variabili nel tempo e meno astratte e generali. Esso è in grado di far mutare il sistema economico, tramite i suoi effetti sull'organizzazione dei rapporti di produzione e conseguentemente la società, articolando le risposte sui tre bisogni fondamentali. Garantire risposte adeguate alle domande di lato eccitante, sicurezza, giustizia e bene comune, significa giustificare il coinvolgimento nelle dinamiche del capitalismo, rispondendo alla critica fagocitandone le istanze, che tendono a dipingere un sistema socialmente ingiusto, amorale e assurdo. Il sistema, tramite il suo spirito, deve quindi sempre proporre un nuovo lato eccitante per far sì che gli individui si mettano in gioco; deve dispensare benessere a coloro che decidono di partecipare, ma anche garantire la sicurezza per le generazioni presenti e future [vedi Boltanski e Chiapello 2005a, p.12-16].

3.2.1 Le variazioni del secondo ordine di giustificazioni

Il secondo ordine di giustificazione si presenta molto diverso dal primo, soprattutto per la dinamicità che lo caratterizza. Boltanski e Chiapello descrivono il primo ordine di

giustificazione come un elemento astorico, immutabile e astratto, troppo astratto per assolvere il compito di rispondere alle necessità di giustificazione, che variano nel tempo. Perciò i due autori francesi descrivono uno spirito fondato su due ordini di giustificazione, poiché se il primo ha un assetto costante, il secondo è quello che dovrà mutare, per essere in grado di rispondere alle domande di lato eccitante, sicurezza e bene comune, che nel corso dei decenni necessitano di offerte differenti[vedi ibidem p. 12-16]. L'insieme di queste esigenze è determinato dai due autori francesi con l'analisi diacronica e sulla base dell’area geografica di riferimento. Difatti, Boltanski sottolinea la non unicità degli orientamenti derivanti da differenti universi di valore, da cui nascono differenti risposte[vedi Boltanski e Chiapello 2005a pp. 103-163; Boltanski e Thévenot in Santoro, M., Sassarelli 2009, a.c.d., pp. 319, 328]. Sebbene i due autori affermino che dal loro lavoro sui testi di management francesi si possano evincere informazioni la cui validità risulterebbe generale, in Le nouvel esprit du capitalisme i diversi momenti storici del sistema capitalistico e dell’ideologia correlata riguardano la situazione della Francia. Tali spunti sono alla base dello studio che questa tesi intende portare avanti, poiché sarà interessante osservare se le tendenze qui evidenziate siano presenti o anche prevalenti nel casi analizzati in relazione alla realtà italiana.

L'intento principale di Boltanski è l'analisi delle dinamiche dei cambiamenti ideologici, che hanno seguito le fasi di evoluzione del capitalismo. Basilare è stata l’osservazione dei mutamenti indotti dal rapporto tra la critica e il secondo spirito del capitalismo che si sono susseguiti dal maggio del 1968 agli anni Ottanta. Ossia dal periodo di massima espressione della critica artistica e sociale a quello che l'ha vista affievolirsi. Tale riorganizzazione dello spirito del capitalismo in risposta ai forti attacchi della critica ha influenzato l'assetto normativo ed i valori fondanti del regime di produzione capitalistico stesso.

Seguendo la logica fin qui descritta, i due autori si sono concentrati sulle variazioni del secondo ordine di giustificazioni partendo dalla fine dell’Ottocento, ma, come anticipato, osservando soprattutto gli ultimi quarant'anni del Novecento.