Sei o sette poggi fra loro collegati, ed
un
colle staccato, costituiscono il gruppo diMonte
Galda, chequantunque
isolato nella pianura fraPadova
e Vicenza, può considerarsi qual dipendenza dei Monti Borici.Sono
circa trentanni che nediedi meschina descrizione inuno
dei nostri poco accreditati giornali.
Fu
anzi lamia
prima e poco felice prova nella carriera geologico -vulcanica,quando
io non aveva ancora veduto dappresso né l1
Etna
uh il Vesuvio.
M'
attenterò adesso arinovarlaun
po'men
male di allora.11 gruppo di
Monte
Galda è vulcanico-marino: vi si trovano in copia delle grandi Madrepore astroiti, delle Fungiti, delle Cerebriti ed altri Corallarii completamente petrificati inmarmo
salino, o nello spato calcare, che spessohanno
Foladi edaltri Litofagi innicchiati entroalla loro massa. Vi sitrovano purauco de belli Buccini esva-riate specie di Turbiniti. Il luogo che più ne abbonda è
il
Monte Buso
: si possono raccogliere a fior di terra neiDigitizedby
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-rigagnoli delle vigne che ne coprono il lato di scirocco.
La
parte opposta e lasommità
del collo sono di natura vulcanica,comechè
costituite daun
trasso grossolano in banchi od in concrezioni sferoidali.E
vulcanicaè purenel mezzo ed allasommità
la collina denominata Montelongo, benché calcare alle sue due estremità: in alcuni filoni di lava porosa e terrosa, nonché nelle sferoidi di lavacom-patta vi si trovanodelle Agatenidri. Verso Vapice diesso poggio,
un
po' sotto alla piccolama
graziosa abitazione che lo domina, ho osservatouna
combinazione assaicu-riosa in fatto di litologia vulcanica.
È un
filone di dia-spro verde e talvolta giallo-dorato, semidiafano, cheha
riempitouna
fenditura verticale apertasi verosimilmente nel raffredamento dellamassa
vomitata dal vulcano. Beu-chè esso diaspro non sia sempre omogeneo, spesso anzi screpolato e compenetrato di sostanza ferruginosa, se ne possono ottenere de1pezzi buoni ai lavori del lapidario, ed abbastanza grandi per farne ornamenti ed anche ta-bacchiere. Piccoli frammenti di lava porosa vi sono di frequente inclusi, cosa dame
nonmai
veduta altrove.Avverto qui ed a titolo solo di curiosità, giacché la somiglianza proviene probabilmente solo dal caso, che Gnidi in lingua tartara significa la divinità del fuoco.
Sembra
che il più alto fra i colli delgruppo
isolato diMonte Galda
avesseun
cratere informad'imbuto,delqualesi valessero quelliche, verso il decimosecolo della nostra era, eressero
una
fortezza su questo posto isolato, oppor-tuno alla tattica diquel tempo,permunirla di sotterranei.Lo
si disseMonte
del Castello; e la fortezza che tuttora sussistedomina
dall' alto tutta la piauura del Vicentino, delPadovano
e del Trevigiano, fino alle Alpi e fino almare.
È
divenutauna
villa in possesso dell'antica fa-miglia Donado, eh'era distintissima nel patriziato Veneto per i molti uomini di lettere e ài stato che vi apparten-nero. Si direbbe che leimmense
.sostruzioni del castello6 f 6
* .
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-poggiassero sul fondo del catino ossia del cratere:
una
gran volta le ricopre e costituisce il pavimento del cortile interno, al quale siha
accesso mercèun
ponte levatoio, e che sta adun
livello molto più alto dei margiui del cratere stesso, coronati da due magnifiche file di cipressi.Ma
quelmargine
e quellaescavazionenon
sono essi forse del pari opera dellamano
dell'uomo
? Potrebbe a eiò ri-spondere il cittadinoDolomicu, nostro confratelloed amico,il quale benconosco illuogo,cosi legatocom'era in
ami-cizia cogli attuali possessori il Signore e la Signora
Do-nado, coppia più d1ogni altra, in queste contrade,
amata
e rispettata, per ospitalità, coltura e beneficenza.Voi ben vedete esser io lungidall'avere la convin-zione necessaria a dimostrare, che il
Monte
Castello avesse allasuasommità un
cratere:ogni qualvoltal'arteha
sfi-guratouna
località, conviene staro in guardiacontro alle apparenze, edio sonotautomaggiormente
in sull'avviso in quantochc non conosco cheun
solo cratere o resto di cra-tere ben chiaramente pronunciato in tutta la nostra re-gione vulcanica del territorio che fu Veneto; e questo diMonte
Galda sarebbeil secondo. Questa assenza quasi as-soluta di crateri, anche ove si tratta di monticelli isolati,come
sono parecchi di quelli che contornano lagrande
isola
Eugauea
e quelledei MontiBerici,mi
raffermasem-pre più neir opiuionc della
immensa
loro antichità e della loro preesistenza alla formazione delle stratificazioni cal-cari anche le più antiche ecompatte. Vedrete che i centri vulcanicinon mancano
neppure allo Alpi che ci sono li-mitrofe, sulle cuicime si trovano frequentidelle aree cir-colari vulcaniche che sbuccano attraversogli strati calcari, senza la più piccolaapparenza in essi diun
disordineche autorizzi a sospettarli assoggettati alla violenza diuna
eruzione sotterranea.Devo
confessarvi che dopo aver esa-minato da presso le opera/ioni dei vulcani attuali, iomi
trovomeno
che mai disposto ad ammettere leiniezioni edDigitizedbyGoogle
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-i getti di lave basaltiche, cui prestati fede non pertanto