(I) Lettere di Luigi da Porlo. Ediz.di B. Urcssan, coi tipiLe Mounier,p.
HS
lib. 1, p. 2.lettera 35.Ci) Strenua Veneta 1830.
DigitizedbyGoogle
— 41 —
(Gazzetta IO Giugno)
Padova
9Giugno
1848 ore 10 aut.«
Jcri gli Austriaci lasciaronoMontagnana
diri-« gcndosi verso Vicenza. Erano divisi in 3 corpi: Vala a sinistra prendeva la via diLonigo; ilcentrocon
parec-« chi carrozzoni tutti chiusi, in cui forsetrovavasi lo stato
« maggiore,e col grossodell1artiglieria,per Poiana
Mag-« giorc e Novcnta, dirigevasi alla volta di Barbarano
;
« Tala destra composta di pocacavalleria e fanteria
pic-« gata prima su Estc, rivolgevasi per Lozzo,
Vo
e Bastia^« sulla strada che va a Montegalda.
« Pare poiche ilcentro,ilqualeaveapresala
stra-«
da
che costeggia i colli Borici da Barbaranoa Vicenza,« avendotrovato le altreguardatedalletruppedi Durando,
« siasi anch' esso piegato sopra Montegalda, dove ora sta
« costruendo il ponte sul Bacchigliene per il passaggio
« dell' artiglieria e dell1esercito.
«
Una
parte dique' cavalieggicri, cheda Estc s'c-« rano portati aMontegalda, avanzarono rapidamente,
get-« tandosi quest'oggi di
buon
mattino a Poiana Minore« por intercettare la strada ferrata.
« I loro movimenti,
un
po'misteriosi,non
offrono« sicuri dati .... »
gazzetta
7 Luglio)UFFIZIO DLL QliARTlEft
GENERALE
Ferrara 21 Giugno 1848.-
Relaziono delle operazioni militari nelle provincio Venete che procedettero i1
evacuatone
di Vicenza -.« Queste incertezze sulle intenzioni del
nemico
« scomparirono il giorno 7,
quando uno
dei corpi d'ar-«
mata
del marescialloRadctzky
pronunziò ilmovimento
« verso il Bacchigliene, portandosi a Barbarano, e si
di-« rigeva a
Monte Galda
eMonte
Galdelia, ove costruiva« parecchi ponti su quel fiume; seguiva quel
movimento
« il giorno 8 e il 0, onde apparve
come
il corpo d'ar-- 42 —
«
mata
delgenerale(TAspre fossedestinato adagirecon-« tro Vicenza sulla sinistra delBacchigliene
conccntran-« dosi a Zocco, Grisignano e Barbarano .... »
Il generale
DURANDO.
Ma
ben presto il Castello piùnon
s1accorsediquel breve risveglio, so uon per trovarsiun
1altra voltaimpo-verito dell' onore delle sue vecchie armi. Quale contrasto!
11 12
Giugno
1856 visitavasi dal Conte Bissingen, che col suo viaggio nelle provincic venetepreparava ilviaggio doli'Imperatore d'Austria, e il 9 e il 14Decembre
dal-l'Arciduca Massimiliano, sì fidente allora, e pochi anni dopo, tanto infelicemente ucciso Imperatore del Messico. Il
15 Luglio 1866 passavano da
Monte
Galdella i cavalleg-geri di°Lodi,e i lancieri di Milano: Vicenza aveva oramai V indipendenza nazionale.IV. In
una
delle stanze terrene scorgesi il busto di Giuseppe Toaldo: ed anchequando
questomarmo
sarà scomparso, vivrà lamemoria
dell'amicizia che coisignori del castelloebbe V insigne Astronomo.Fu
il Toaldoarci-prete
diMonte Galda
dal25 Marzo 1752
al1764
che venne chiamato Professore a Padova. Di lui vive ancora la rinomanza,non
solo presso di noi,ma
in Italia e fra gli stranieri (1). Inaugurandosi la meteorologia Italiana, nella relazione premessa al Decreto Reale,un
dotto qual fu il Matteucci, osservavachelafamosa raccolta delToaldo dell'università diPadova
forma anche oggi il più grande ed il più anticomonumento
diosservazionimeteorologiche che si conosca (2). Poggendorff nel suo dizionario delle scienze esattenon
dimenticava il Toaldo.Sin da quando
reggevala PievediMonte Galda
il Toaldo cominciò afare lo"spoglio di quei registri di Chiesa compilandoneuna
tavola di vitalità per quel paese. Trenta anni dopo,pu-tì)ti. aPianezze, pressoMarostica.Illuglio 1719
m.8 »0£lW.
V. Marosticae il suo territorio, memorie storiche del prof. bPa 6™>°-Vicenza.Staider 1868. Vedi tra glialtri PoggcndorlT. sebbenecon qual-cheinesattezza.
(2) Gazz. Uff.6 giuguo I8G5 n. 134
Digitizedby
- 43
-blicaiido le sue tavole di vitalità, fondatequantoallemorti su 50,000 dati (il che per quei
tempo
eraun numero
notevolissimo) ricorda l'origine del suo lavoro; e il la-voro,cominciatocome
parroco,dedicaaiparrochi diPadova,raccomandando
loro di tenere i registri anchepiùgelosa-mente
dei calici. Si fupure aMonte
Galda,che il Toaldo stese ilcommento
alTimeo
di Platone e scrisse diAn-tonio Conti. Nel suo saggio meteorologico ricorda quegli anni,che dimoròarcipretea
Monte
Galda, e «trovavasiinmezzo
adue magnifichefabbriche: il castello dell1 eccellen-tissima casaDona
sui colli a tramontana, e il Palazzo Conti a mezzodì nel piano.- Ambe
più volte colpito dal fulmino. Il CastelloDonà
è sopra alto colle circondato da doppia fila di cipressi. Inoltreha una
gran cisterna, ri-cettacolo di tuttoV
acque piovano del Castello, la qualeha
rami e tubiper daracqua aigiardini e allecedrare: in terzoluogoha
quattro Torri. Sopra di questesi scaglia il fulmine, e l'ultimosegnatamentecolpì laTorredell'orologio»e la torricella della
campana,
che scagliò molto lungi nel cortile.La
Torre diCasa Conti, spesso anch' essa ferita, si trova isolata ed in conca, presso la riva del Bacchilione:eccono a bastanza per attirare i fulmini,ocolla elevazione o colle vene soggette d'acqua, o cogli arpici e catene
ferro che contiene
»(
1 ). Cosipr8{>aravasi collelunghe
os-servazioni il Toaldo a quegli studi, ai quali si deve ilprimo parafulmine che siasi costruito nel Veneto.
Onora-vano il Toaldo i Patrizi, del Castello padroni, eil Toaldoli contracambiava con devota affezione.
A
PietroDonà,
Savio Grande, e ch'egli vi avea conosciuto da fanciullo, dedicò i suoi saggi di studi Veneti, ove rivendicava ilmerito do'Veneziani verso P astronomia, e dalle osser-vazioni astronomiche del Bailo G. B.
Donà desumeva
(\) P. 187. dellavera influenza degli astri,dellestagioni, e
mu-tazionidi tempo: saggio meteorologico fondato sopra lunghe osserva-zioni ecc.di Giuseppe Toaldo. Preposilo della SS. Trinità,e Pubblico Professore di Astronomia,Geogralìa,e Meteoreuell*Università diPadova.
Padova. 1770, Seminario.
— 44 —
In latitudine geografica di vari luoghi: ivi
rammenta
che G. B.Dona
era figliuolo di Nicolò, e diPiuche-bella Contarini, in cui, corno
vedemmo,
riunissi il Castel-lo (1). Nel1796
alla nob.donna Marina Donà
nelP occa-siono dello sue nozze col nob.uomo
Gio. Pietro Griraani dedicòlatraduzione dell1AstronomiadelleDame
del signor delaLande,onel 1767, ad AntonioDonà V
Astronomìa dei Gentiluominiche servediappendicealiAstronomiadelle Da-me.Non
è temeritàilsupporròcho aMonte Galda
venisseda
Salvazzano, ovo in casa Leoni solea villeggiare, asa-lutarlo il suo discepolo e amico Muli*hiore Cesarotti, che tenno viva con lui corrispondenza di affetto e di lettere.
Ma
poiché non ci è dato di soguirc il Toaldo no'suoi dottissimi studi e nello sue illustri amicizie,almeno
rac-cogliamo di lui Tepigrafe, che, dettata da lui medesimo, designava per la suatomba
nella Chiesa di S.Agata
a Padova.- In
àieòus illis-
futihomo quidam -
nomine Joseph Toaldo-
qui caelum-
ejusqueConditorem-
stu-diose colmò-
nnne hoc sub lapide-
quiescere videtur-D.
0.M. —
sitUH
propitius- Amen
(2).V. Nel visitare la Chiesa Parrocchiale, che sorge sulla collina appiè del Castello, o in questi ultimi anni venne ampliata,
non
passi inosservata la lapide in onore diun
successore al Toalflb, Giuseppe Scarso. Nei primi pergami Italiani era salito in reputazionedi facile dicitore, nolla sua parrocchia spiegava il Vangelo nel nativo dia-letto, coirarguzia acquistando efficacia senza scemare la dignità.Fu
tra i Preti Veneti, che torturati-noi primi anni delRegno
d1Italia a firmare proteste perV
integrità degli Stati Pontifici, si ricusarono, colla persuasione di adempiere con ciòun
dovere di cittadino, enon
per pre-testo di sottrarsi ai doveri di prete. Facetamente soleva dire, eh1egli successore ali1astronomo Toaldo,non
era0)La dedica è del t6 aprile 1782. Venezia storti 1782.
(% V.l'Albo Nccrologico del Sorgalo.
DigitizedbyGoogle
— 45 —
avvezzo
ad
occuparsi delle terrestri cose. Trabalzato di cocchio,non
molto discosto dalla Chiesa, verso Vcggiano, piùnon
diò segno di consapevolezza, o il giorno dopo mori:una
lapide ricorda il luogo ove accadde F infortu-nio (1). Meglionon
potè vasi inaugurareF
indipendenza che conun
atto di riconoscenza verso F egregiouomo
: inmezzo
a solenni riti e funebri elogi, nella Chiesa gli sipose
un
busto eduna
lapide onoraria (2).VI.
Ma
iltempo
s'avaccia.Prendendo
la vialungoi colli, si scorge su d'un
poggerello il villinodellasignora Cabianca Mario quanto ingegnosodentro, bizzarro in vista, opera del Selvatico: deliziosissimopoggio,festantediculto vigneto e che il fiume accarezza. Più in là, la villa dei Fogazzaro, e il giardino, cheha
Farte di portarsi quasi nel suo ricinto il castello, e la Chiesina elegante, ove h del Busatouna
bella fuga in Egitto, e le stupendecan-tine, anzi sale, e il più stupendo vino de1monti viciui, ridotti a meravigliosa coltura.
Ma
non ciavremo
lasciato indietro senzaun
saluto la Chiesa ed il Conventino di S. Marco:un
ospizio chesufacilepiaggerella custodiscono religiosi cipressi.A
Chicrichino Chiericato, lo stesso che ebbe il castello, pervenne da BelpictroManelmi
laChiesa e loco diSan
Marco. L'ebbero primainGoverno
iCarme-litani,sinoal 1489;poi iBenedettini, sinoal 1497: quindi
i minori osservanti Francescani, della Congregazione del Beato
Angelo
di Chiarino:infineil3
aprile15^9
lo ricevet-tero i frati del terzo ordine di S. Francesco, di Santa Maria degli AngelidiVicenza,chedalcappucciodicevansi(\) Qui
—
Don Giuseppe, Scarso—
Arciprete diMontegaida—
fu balzalo dicocchio—
Lasera del GSell.1863.—
BastonZaccaria—
Pose.(2) Monie Calda
—
AllaCaraMemoria—
DelSuoArciprete—
Giu-seppeScarso—
Di Monsclice—
PerEletteVirtù—
Apostolica Eloquen-za—
EfficaceCarità cFede—
Modello—
il7Settembre 1863—
Fini—
Lo PiangonoiPoveri
—
DelSuoCensoPartecipiEd Eredi—
E LaPatria—
Il Comune la Forania gli Amici
—
Auspice L'ItalicaIndipendenza—
Posero I8G7. V.ildiscorso dell'Ab. Giovanni Conti, lettoil2die. ISG7 nella ChiesaArcipretale diMonte Galda.Vicenza, 1867.Curalo.
— 46
-•
(ribeccanti, soppressi il 1°
giugno
1769.A
questi lo avean consegnato i Chiericato, e segnatamente «Monsignor
Lo-dovico, Vescovo d1Antivari e primate di Scrvia, eMon-signor Francesco, Vescovo d*Appruzzo» che ivi ebbero sepoltura.
E
di Francesco Vescovo dirà il Prof. Morsolin:narrando
come
dalla Prelatura salisse al Vescovato diTe-ramo
negli Abbruzzi; andasse nunzio in Ispagna, in In-ghilterra, inGermania
edaltrove: sopratutlo notevole,che nel 1522da
AdrianoVI
si inviasse inGermania
quale compositore dei dissidi, con piena facoltà di riprovare gli abusi della Corto diRoma;
caro oltremodo
ai Marchesi di Mantova, in carteggio conErasmo
di Rotterdam, lo-dato, tra gli altri, dal Pallavicini e dal Sarpi.A me
spetta narraro più umili cose: sebbene la consegna, che
abbiam
detto, seguita nel J520
agli umili frati siasisan-cita niente
meno,
che conuna
Bolla diPapa
Paolo terzo nel )534.San Marco
anche alla soppressione dei Tribec-canti restò Giuspatronato doi Caldogno, succossori dei Chiericato (1). Contento di farvi ancora osservareun
belMaganza,
vi consiglio pel rimanente di leggere a vostrocommodo
ilPadreMaccà
:virammentereteallora delgiorno che insiemepassammo.
(\) In Archivio deiFrari,supplica(iellaDeputazioneEstraordinaria ad piascausas 15sell. 1769:decr.23 seti. 17C9 inPrefjadi: calaslico degliaffinie legali delreverendo conventodi S.MarcodiMonte Calda17*25.
DigitizedbyGoogle