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Heritage e turista: le motivazioni del visitatore

3. HERITAGE e TURISMO nella SINISTRA PIAVE

3.3 Heritage e turista: le motivazioni del visitatore

Il turista che predilige un certo tipo di vacanza e che ricerca un contatto con l’ambiente, la cultura e la storia di un luogo, si rivolge verso l’ecoturismo, cicloturismo ed altri tipologie di turismo sostenibile, ma è anche sempre più interessato ad altri scopi di viaggio, come quelli connessi al patrimonio territoriale. Al momento il comportamento della domanda non si basa più su elementi “primari” come divertimento, svago, relax, riposo, che venivano prediletti nella domanda turistica del passato, ma ora il visitatore ha ampliato e reso più consapevole il proprio comportamento turistico, a tal punto da diventare piuttosto articolato, non di facile interpretazione e complicato da decodificare in determinati standard. In aggiunta a questo nuova forma di coscienza turistica, vi è la maturità del turista che, rispetto al passato, al giorno d’oggi risulta essere molto più acculturato ed informato, preferisce scegliere non in base alla massa o alla classiche destinazioni turistiche, ma opta per un’alternativa di qualità in un settore turistico, come già

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sottolineato in precedenza, che risulta piuttosto diversificato e ricco di nuove proposte.87

Dallen Timothy e Stephen Boyd suddividono i turisti in gruppi specifici che rispecchiano la diversificazione della domanda turistica: il primo ambito è chiamato

use demand, con il quale si intende il numero dei visitatori che frequentano siti

storici. Il secondo gruppo option demand include i turisti che intendono avere la possibilità di visitare un sito di heritage in futuro, anche se in realtà ancora non lo fanno. Il terzo insieme è la existence demand, ovvero quando un turista attribuisce valore e importanza ad un sito che non ha ancora visitato; quindi si riferiscono all’idea che una determinata destinazione turistica abbia una qualità al suo interno, sebbene non sia prevista una fruizione del territorio da parte di questi visitatori. L’ultima sezione proposta è quella della bequest demand, che consiste nella volontà di lasciare in eredità alle generazioni future l’heritage, il patrimonio usufruito dalla generazioni attuali.88

Il turista interessato all’ heritage tourism è spinto dalla volontà di conoscenza e di arricchimento personale che un sito, con certe tipologie di attrazioni, può offrire. In questo ambito si intravede la differenza che può esserci tra visitatori, cosiddetti “locali” oppure nazionali, e turisti internazionali che visitano una terra a loro completamente nuova e che, quindi, desiderano conoscere più profondamente e che vanno alla ricerca, partendo da particolari percezioni, di nuove esperienze, le quali risultano essere differenti da quelle ricercate dai turisti locali. 89

L’arricchimento personale del visitatore dipende dalle intenzioni di quest’ultimo, ossia se egli decida di visitare un sito turistico per piacere fisico, per rilassarsi, per immergersi nella storia e nella cultura del luogo, per vivere l’ambiente naturale e gustare le specificità dei cibi. Ci sono, quindi, svariate motivazioni per le quali un visitatore predilige un certo tipo di turismo legato allo heritage; ad esempio, un viaggiatore interessato al paesaggio, alla natura e amante delle gite all’aria aperta è più portato a visitare il letto e i boschi del Piave, le colline coneglianesi, la Strada dei Vini del Piave, tutti elementi che hanno in comune natura e attività all’aperto, ma che costituiscono uno degli aspetti ambientali più importanti di questa zona. L’altro esempio è invece il turista attirato dalla storia, dalla guerra e dalle rovine

87 M. Antonioli Corigliano, Strade del vino ed enoturismo: distretti turistici e vie di comunicazione, Milano,

FrancoAngeli, 2007, pag. 25.

88 D. J. Timothy, S. W. Boyd, Heritage e turismo, Milano, Hoepli, 2007, pag.40. 89 P. Richard, Tourism and heritage attractions, New York, Routledge, 1993, pag.54.

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antiche di una dominazione passata, che viaggia quindi con finalità più culturali e che volgerebbe la sua attenzione alle rovine romane antiche di Oderzo, al piccolo borgo medievale di Portobuffolè, alla passeggiata sulle mura del Castello di Conegliano.90

C’è inoltre da sottolineare la nuova tendenza di segmentare i tempi della vacanza, ovvero i turisti prediligono viaggiare più volte durante l’anno con soggiorni di breve durata. Questo modo di organizzare il tempo libero può facilitare il sistema organizzativo del pacchetto turistico che può venir personalizzato dagli stessi fruitori e che ha condotto ad una elevata “suddivisione” della domanda, alla quale comunque il territorio della Sinistra Piave saprebbe rispondere in maniera adeguata ed esaustiva , proprio per la ricchezza e diversità del suo patrimonio: «[…] da un lato, vi è una tendenza generale a ricercare località che possano offrire un mix di possibili alternative (per esempio l’arte, lo sport, oppure l’agriturismo associato alla cultura e ai percorsi enogastronomici); da un altro, non mancano tendenze più particolari, definibili di “nicchia” che ricercano un’offerta monosegmentata e altamente specializzata, come nel caso di certi sottosegmenti del turismo sportivo o del turismo culturale (in quest’ultimo caso si pensi a quello legato ai festival e agli eventi).»91

La rapida modernizzazione, l’evoluzione della società e di conseguenza, la perdita di una parte di storia e di autenticità del luogo hanno ingenerato sia nei visitatori, sia negli autoctoni del territorio, un sentimento di nostalgia che riguarda il ricollegarsi a un passato prestigioso, da conservare, riscoprire e, in particolare, da tramandare alle generazioni future. Il turista sente il bisogno di riscoprire l’autenticità e la storia di una destinazione, mentre la gente del luogo desidera dimostrare l’orgoglio per il passato della loro terra. Questi sono tutti elementi necessari per creare un’ottima offerta di turismo sostenibile legato all’heritage di questa zona, aspetti che devono essere integrati tra di loro, incoraggiando una cooperazione tra attori ed enti territoriali per attrarre svariati tipi di visitatori che possano trovare in questo territorio opportunità per un’offerta turistica diversificata e attraente da diversi punti di vista.92

90 M. Antonioli Corigliano , Viganò G., Turisti per gusto. Enogastronomia, territorio, sostenibilità, Novara,

DeAgostini, 2004

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M. Antonioli Corigliano, Op. Cit, pag.26.

92 F. Vallerani, I luoghi, i viaggi, la folla. Spazi turistici e sostenibilità, Padova, Università di Padova, 1997,

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