6. PROPOSTE e CONSIDERAZIONI per INCENTIVARE il TURISMO SOSTENIBILE nella SINISTRA PIAVE
6.2 La sostenibilità nei settori turistici più di rilievo della Sinistra Piave:
Il territorio della Sinistra Piave propone diverse potenzialità per sviluppare un turismo sostenibile nell’area: prodotti e percorsi enogastronomici come la Strada del Vino e i prodotti locali; heritage culturale e storico, come le città di Oderzo, Portobuffolè; patrimonio naturale e paesaggistico come il Piave, le Grave di Papadopoli, il Negrisia e alcuni itinerari cicloturistici che si diramano nel territorio. Come è già stato ampiamente evidenziato nel capitolo 4 di questo elaborato, il cicloturismo è probabilmente la forma più diffusa di turismo sostenibile ed è il nuovo fenomeno di mutamento della domanda turistica avvenuto negli ultimi anni, dove si è sempre più evidenziata la richiesta di metodi alternativi per una fruizione turistica. In particolare, il cicloturismo per le aree interne come la Sinistra Piave, relativamente lontana dai luoghi di turismo di massa come Venezia e litorale veneto, è un ottimo mezzo di richiamo turistico e di sviluppo locale, se opportunamente associato ad altre risorse attrattive come il patrimonio naturale e paesaggistico, l’enogastronomia e i luoghi storico culturali.
L’importanza di sviluppare questa forma di turismo sostenibile nell’area di riferimento è motivato dal fatto che la maggior parte dei cicloturisti siano stranieri, precisamente del Nord Europa, dove la cultura nell’uso della bicicletta è molto
302 Corigliano M.A., G. Viganò, Turisti per gusto. Enogastronomia, territorio, sostenibilità, Novara,
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diffusa. Un tipo di turista quindi, non italiano, interessato alla scoperta di paesaggi completamente differenti e attratto dalla cucina tradizionale ed enogastronomia locale.303 Come altre tipologie di turismo, il cicloturismo è un elemento di
trasversalità con altri settori turistici, come il turismo slow food, turismo culturale, ecoturismo, tutte forme che hanno in comune la filosofia di una fruizione lenta e sostenibile. L’Italia ha investito molto su questo progetto, creando una rete ciclopedonale nazionale e un itinerario regionale come Bicinvacanza304 che
connettesse tutti i maggiori luoghi di interesse; la Sinistra Piave è percorsa da questo itinerario, ma nel capitolo 4 sono state inoltre evidenziate altre escursioni ciclistiche proposte da alcuni conoscitori e studiosi del territorio.
I vantaggi derivanti dalla promozione e valorizzazione delle aree rivolte al cicloturismo porta a benefici economici, sociali-culturali e ambientali. Gli interessi economici riguardano la creazione di occupazione e di reddito a livello locale, derivanti dall’attività cicloturistica. Gli impatti sociali culturali sono un altro esempio di sostenibilità, mettendo in contatto visitatori con i locali. Il cicloturismo incoraggia il dialogo e l’interazione tra culture differenti, considerando però sia gli aspetti positivi che negativi: «la questione degli impatti sociali si origina infatti perché, per quanto genuine possano essere le motivazioni dei turisti, qualsiasi interazione con i residenti determina cambiamenti nella struttura socio-culturale locale, con effetti che possono essere positivi o negativi a seconda delle attitudini o dei comportamenti perpetrati dai visitatori e dalla differenza del loro sistema di valori rispetto a quello vigente nelle destinazioni visitate.»305 Infine ci sono anche i vantaggi ambientali, probabilmente tra i più importanti per quanto riguarda la sostenibilità, portando alla riqualificazione ambientale e territoriale. Si pensi alle strade prima inutilizzate e successivamente recuperate per la fruizione cicloturistica, come i tracciati ferroviari dismessi e poi recuperati per creare delle
greenway, che verranno descritte nel dettaglio successivamente. Il recupero di
strade demaniali e abbandonate vantaggia anche gli edifici culturali e storici
303
Lavarini R., Viaggiar lento: andare adagio alla scoperta di luoghi e persone, Milano, Hoepli, 2008, pag. 85.
304 Si possono trovare approfondimenti al capitolo 4 paragrafo 2.1. Bicinvacanza è un progetto di
promozione cicloturistica attraverso l’uso della bici. Questo progetto fa parte di un programma generale di promozione del patrimonio storico, culturale ed artistico della provincia di Treviso che l’Assessorato al Turismo sta promuovendo.
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ubicati lungo questi possibili tracciati; si ha quindi il mantenimento e la valorizzazione sia di percorsi ambientali, sia del patrimonio storico artistico.306 Passiamo quindi ad analizzare la seconda tipologia di sostenibilità che può essere interpretata da uno dei settori turistici di riferimento della Sinistra Piave, il turismo enogastronomico.
La Strada dei Vini del Piave, realizzata come attrattività turistica nevralgica della zona, è stata creata per attirare un certo tipo di turismo, interessato alla degustazione dei vini locali, in particolare i vini rossi del Piave. La Provincia di Treviso e l’Assessorato al turismo hanno proposto questo itinerario in una nuova prospettiva, dove l’enogastronomia costituisce la motivazione principale per la visita a questi luoghi, richiamando quindi una specifica tipologia di turisti interessati alle tradizioni e culture locali e ai loro prodotti tipici. Una delle principali caratteristiche del turismo è lo spostamento del viaggiatore non del prodotto, in questo sta la distinzione dell’enogastronomia, dove si può spedire il prodotto tipico in tutto il territorio e il consumo può avvenire in luoghi diversi da quello di produzione; il turismo enogastronomico, invece, associa la degustazione del prodotto in loco, permettendo al turista di scoprire quali sono i luoghi di coltivazione o produzione delle tipicità locali, attribuendo al territorio una valenza del tutto particolare. Il turismo enogastronomico è uno dei segmenti più incoraggianti del settore turistico, che riesce a compenetrare in altri campi turistici, come il turismo culturale che può associare la volontà di conoscenza storico e artistica di una destinazione con la degustazione dei prodotti locali, assumendo dei caratteri di profonda trasversalità. Il territorio viene inteso come elemento unificante dell’enogastronomia e del turismo, associando a quest’ultimo lo schema della sostenibilità come punto di partenza per uno sviluppo locale che esalti i valori e le tradizioni locali.307
Il turismo enogastronomico in un’ottica sostenibile incentiva la visita del turista in un territorio, per apprenderne le diverse identità, per conoscere l’ambito e il campo di produzione e sperimentare la connessione profonda e indissolubile tra ambiente e popolazione locale, tra tradizione e prodotto. Il turismo enogastronomico è anche un fattore culturale, come accennato precedentemente, che lega
306
G. Pedroni, Veneto in bicicletta, Rimini, Maggioli, 1991, pag.57
307 E. Croce, G.Perri, Il turismo enogastronomico. Progettare, gestire, vivere l’integrazione tra cibo, viaggio,
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l’esperienza e la conoscenza del turista al territorio: tutto ciò deve essere rafforzato in un sistema di approccio sostenibile, in quanto l’offerta si può differenziare in una scelta di “vivere il momento”, impostando un’offerta che soddisfi ed incontri esclusivamente i desideri del turista, senza tenere conto degli elementi e attori circostanti che possono essere influenzati da questo tipo di fruizione; oppure si può organizzare l’offerta, innescando un turismo consapevole, destinato ad un target diverso di visitatori, che si potrebbe definire quasi di “nicchia”, che tiene conto dell’autenticità, tradizioni, usi e abitudini locali, interscambi culturali e impatto sulle popolazioni autoctone.308
L’avviamento di modelli di turismo enogastronomico in chiave sostenibile richiede una connessione sia con i prodotti, sia con la graduale istituzione di prototipi culturali e sociali, grazie all’intervento di ogni attore del territorio: il concetto di cooperazione e di collaborazione è l’elemento chiave per una positiva pianificazione turistica sostenibile.
Heritage e turismo possono essere inoltre interpretati in un’ottica sostenibile,
considerando che la Sinistra Piave è ricca di patrimoni di rilevante interesse turistico, come gli scavi archeologici di Oderzo, le Grave di Papadopoli, il cimitero inglese di Tezze. Affinché il patrimonio di un territorio sia sviluppato in chiave sostenibile alla base devono esserci principi, pianificazione, determinate analisi sulla gestione.
Tra i principi chiave dello sviluppo sostenibile dell’heritage ci sono l’autenticità, considerando il fatto che il prodotto e le risorse messe a disposizione, sono la continuità del passato di un territorio, riguardante i valori paesaggistici e culturali. Il secondo principio riguarda l’interpretazione, che avviene attraverso la conoscenza del passato del territorio da parte del turista.
La pianificazione sostenibile deve essere pensata a lungo termine, anche se in determinate destinazioni ci si deve chiedere se le risorse da tutelare e trattare a lungo termine, siano effettivamente fruibili nel tempo e per le generazioni future. Uno dei principali obiettivi di pianificazione è quello di promuovere l’idea che l’heritage di una zona sia adattabile alle altre forme di turismo, come il turismo enogastronomico e il cicloturismo, in modo da proporre attrazioni diversificate e cooperanti. Per pianificare ad esempio, una conservazione dell’heritage naturale
308 M. A. Corigliano, COMITEL, (a cura di), Osservatorio internazionale sul turismo enogastronomico, Milano,
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della Sinistra Piave, come la Grave di Papadopoli, si deve pensare alla biodiversità e l’integrità ecologica della zona, proteggendola dagli abusi e dallo sfruttamento eccessivo, coinvolgendo le associazioni e gli enti di riferimento alla tutela. Mentre se si vuole garantire il mantenimento del patrimonio culturale, come gli scavi archeologici, il Borgo Malanotte, Villa Papadopoli per citarne alcuni, l’aiuto non deriva solamente dagli enti di protezione ambientale o tutela, ma la conservazione richiede una prospettiva basata sulla comunità, in cui le popolazioni locali, per orgoglio e per appartenenza a siti storici, si organizzino per la salvaguardia e la protezione di ciò che è considerato patrimonio territoriale e locale.309