il Vittoriale degli Italiani
Durante gli ultimi anni di gestione InScena la Fondazione il Vittoriale degli Italiani era protagonista di grandi cambiamenti che ne avrebbero cambiato l’immagine per sempre.
L’arrivo di Giordano Bruno Guerri come nuovo presidente della Fondazio- ne nel 2008 ha significato una trasformazione non solo a livello amministrativo e gestionale della Fondazione, ma soprattutto a livello culturale. Le decisioni che nel corso degli anni sono state prese dal presidente G.B. Guerri hanno infatti portato il Vittoriale ad essere un polo culturale e museale che produce economia e ricchezza 8.
I miglioramenti che vennero pensati e che, come dimostrano i numeri dei bilanci a disposizione sul sito della Fondazione, portarono ad un aumento di visitatori, riguardano nuovi allestimenti all’interno del Vittoriale e un pro- getto di riconquista di tutti gli spazi della Fondazione, con termine nel 2021 per il centenario dell’acquisto della proprietà da parte di d’Annunzio.
La crescita economica e culturale della Fondazione ha permesso, nel cor- so degli anni, di assumere nuovo personale e di realizzare utile in bilancio. Questo permette così ad una realtà come questa di incrementare il turismo e l’economia del lago di Garda.
8Vittoriale, oltre 212mila visitatori nel 2015, in Gardapost, 11 Gennaio
2016, https://www.gardapost.it/2016/01/11/vittoriale-oltre-212mila-visitatori-nel-2015/ [20 Gennaio 2019]
Nel 2014 Giordano Bruno Guerri è diventato il direttore generale della Fondazione, assumendone sempre di più un controllo manageriale e portando il Vittoriale ad essere ritenuto un importante motore di sviluppo economico, turistico e culturale. Il Vittoriale ha cambiato così pelle e le scelte di Guerri, per quanto possano essere opinabili da un certo punto di vista, sicuramente gli danno ragione i numeri, non in termini di denaro ma in termini di visitatori e di fruitori della cultura.
La cultura non ha un confine e risulterebbe quindi limitativo imbavagliar- la in un concetto più polveroso rispetto a quello in cui si trova oggi che è invece sicuramente più trasversale. Basti guardare infatti l’apertura della Fondazione nei confronti dell’arte contemporanea ad esempio, ospitandone mostre e sculture; il presidente fu molto osteggiato in questo senso proprio da chi invece concepiva la cultura dannunziana polverosa e filologica, pur invece essendo d’Annunzio un grande innovatore che probabilmente si sareb- be rivelato in accordo con le scelte in direzione di visioni contaminate della cultura.
Capitolo 5
Il nuovo festival Tener-a-mente
5.1
Estate 2010: una stagione di passaggio
La stagione 2010 è stata per il teatro una stagione di passaggio: fu infatti successiva ai sei anni di gestione della società InScena, alla quale il presidente della Fondazione decise di non rinnovare il contratto, e precedente alla nascita di quello che oggi è il Festival dell’anfiteatro del Vittoriale Tener-a- mente.
La stagione teatrale dell’estate 2010 venne affidata ad una nuova socie- tà chiamata “IKO-Italia Konzert Opera”, con il compito di programmare e gestire l’attività teatrale per i mesi estivi; non si sa con certezza ma con ogni probabilità il contratto che venne offerto alla nuova società era su base triennale (come i contratti stipulati precedentemente con InScena).
IKO utilizzerà per la prima volta il nome “anfiteatro del Vittoriale” e, com’è possibile vedere dalla locandina con il programma della stagione 2010, utilizzerà anche la lingua tedesca con il chiaro obiettivo di richiamare i turisti presenti sul lago di Garda. Inoltre la grafica e soprattutto il logo utilizzati, in completa rottura rispetto a quelli identificativi delle gestioni precedenti, richiamano chiaramente la grafica delle locandine degli anni Settanta e riprese poi nel 1994.
Figura 5.2: Logo della rassegna: 1973-1974-1994
Durante la stagione gestita da IKO rivestirà un ruolo fondamentale Vio- la Costa, fondatrice e attuale direttrice del festival Tener-a-mente: essendo infatti presidentessa dell’associazione culturale nonché agenzia di spettacolo Ilsensoeilsuono-re:think-art, con la quale gestiva sia una etichetta discografica Jazz sia si occupava di booking di artisti Jazz dalla Svizzera, le venne chiesto infatti di organizzare la settimana Jazz del Vittoriale. IKO interpella quindi l’associazione culturale al fine di farle organizzare specificatamente concerti Jazz. La settimana Jazz era concepita come un vero e proprio festival che per la prima volta vide il coinvolgimento delle aree del parco del Vittoriale. La stagione inoltre prevedeva per lo più balletti, alcuni dei quali prodotti da IKO -l’associazione si occupava anche di produzione (soprattutto di opera), e altri concerti di musica pop.
A livello organizzativo la gestione del 2010 risultò molto più complessa rispetto alle stagioni precedenti, dove InScena si occupò di gestire in modo autonomo e indipendente le stagioni teatrali; in questo caso invece vennero coinvolti diversi soggetti che crearono problemi dal punto di vista gestionale. La risposta del pubblico però, probabilmente grazie alla buona promozione che venne fatta ed inoltre grazie alla trasversalità della proposta artistica, non fu negativa. Il motivo quindi che spinse il presidente Guerri a rescindere il contratto con la società IKO non è da collegare al riscontro dell’audience (nel 2010 infatti ci fu comunque un incremento del pubblico tale che la media di spettatori a serata rispetto alle stagioni di Inscena raddoppiò), ma è da riscontrare piuttosto in una carenza di impegno nell’organizzazione e nella gestione della stagione. Il rapporto tra Fondazione e IKO terminerà infatti solo dopo una stagione.
A fine 2010 il presidente del Vittoriale Guerri deciderà di affidare la gestio- ne del teatro a Viola Costa che, nell’estate di quell’anno, aveva partecipato in prima linea alla fase operativa dell’intero festival, lasciato nelle sue mani. Se infatti inizialmente la collaborazione era a fini organizzativi, specificatamente per la rassegna Jazz, successivamente si dimostrò fondamentale la presenza di Viola Costa in loco, vista la mancanza di organizzazione da parte della società IKO.