• Non ci sono risultati.

4. I MATERIALI DIDATTICI

4.3 I materiali didattici per adulti analfabeti

L'insegnamento linguistico non modifica totalmente i suoi obiettivi e le sue caratteristiche quando impartito ad apprendenti per nulla o scarsamente scolarizzati. Il percorso però è in parte invertito: non si possono presupporre capacità di riflessione metalinguistica ma, al contrario, queste vanno costruite e bisogna creare l'abitudine alla manipolazione dei materiali scrittori e didattici. Alcune degli utenti dei corsi di alfabetizzazione in italiano L2 hanno avuto, fino al momento di accesso al corso, dei minimi contatti col mondo della lettura, spesso attraverso i testi sacri, sentendoli recitare da preti o imam; le caratteristiche estetiche di questi libri per eccellenza, riportati nelle Figure 4.7 e

93 Consiglio d'Europa, Quadro europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione,

69

4.8, sono quelle che vengono poi ricercate dagli utenti nei testi didattici, i quali spesso deludono le aspettative, presentando immagini quotidiane, impaginazione ed esercizi che richiedono allo studente di completare o comunque manomettere il testo, come quello in Figura 4.994.

Figura 4.7. Fotografia di un Corano; questo testo, per quanto l’edizione possa essere di pregio e di raffinata eleganza, non presenterà mai immagini a scopo rappresentativo.

Figura 4.8. Fotografia di una Bibbia; sebbene occasionalmente, questo testo può presentare immagini rappresentative di personaggi e fatti citati; l'impaginazione rimane però molto rigida.

94 Nelle moderne versioni dei testi sacri per bambini, questi possono presentare caratteristiche simili ai libri di italiano

citati; tuttavia queste produzioni non sono di solito familiari a chi è debolmente alfabetizzato e proviene da Paesi in via di sviluppo.

70 Figura 4.9. La pagina presenta colori, disegni iconici, impaginazione impostata in base al contenuto e all’attività da svolgere dall’utente. Scheda realizzata da Fabio Caon, Graziano Serragiotto, Annalisa Brichese, Claudia Meneghetti, Università Ca’ Foscari di Venezia.

Fra i materiali didattici per imparare a leggere e scrivere non specifici dell’insegnamento ad adulti, si possono trovare spunti, ma non fonti dirette se non opportunamente adattate. I testi per l’acquisizione della lettoscrittura, infatti, si rivolgono a bambini, ed hanno pertanto un aspetto e dei contenuti inadatti a persone adulte, seppure analfabete.

Andando in cerca di materiali autentici, si possono fare numerose scoperte nei negozi di giocattoli; sono infatti molti i giochi per bambini che mirano allo sviluppo della lettoscrittura; anche in questo caso i materiali e le attività necessitano di un adeguamento che le renda fruibili agli studenti in questione. Al momento del contatto con i materiali didattici può capitare che gli utenti con le suddette caratteristiche prendano poco sul serio questi strumenti, vedendoli ricchi di immagini e assimilandoli dunque a libri o attività per bambini, quindi

71

inadatti. In realtà la forte iconicità, la presenza di fotografie, colori e disegni è proprio pensata per chi non ha familiarità con la lettura, essendo di supporto al testo scritto nel veicolare messaggi; questi ausili possono non essere sempre efficaci, dato il valore culturale che le immagini hanno, e che può alterarne la lettura. Questo inconveniente interferisce in maniera maggiore in sede di lettura delle icone, la cui (de)codifica rappresenta un processo guidato da fattori culturali.

I materiali per analfabeti devono quindi avere un'impaginazione ragionata per questa categoria di apprendenti, così che i contenuti passino per i canali corretti, facendo arrivare agli studenti input processabili. I testi devono dunque presentare un font semplice, caratteri grandi e in stampatello maiuscolo, immagini realistiche e non troppo complesse, con riferimenti accessibili per chi viene da culture e ambienti diversi e non ha familiarità con le immagini stilizzate (un'immagine del famoso Orso Yoghi ad esempio non risulterebbe efficace primariamente perché potrebbe essere un animale non diffuso nel Paese di provenienza, ma soprattutto perché, se anche l'animale fosse conosciuto, non ha una rappresentazione realistica nel personaggio, che non verrebbe riconosciuto come un orso; allo stesso modo la vasta letteratura sul topo Geronimo Stilton risulta inutile; un’immagine colorata rappresentante il numero venti in cifra, col fine di rappresentare il fonema [v] è di scarsa accessibilità)95. I testi presentati devono essere composti da parole disposte in modo da facilitarne la lettura, con vocaboli ad alto uso nella vita dell’apprendente96. È bene ricordare che gli analfabeti (con questo termine mi riferisco qui anche ai prealfabeti) hanno difficoltà a comprendere codici anche non linguistici, come i numeri, le mappe, i grafici; per questo tutta la comunicazione del testo va pensata specificamente sulle loro competenze97.

95 Quest’ultimo esempio è tratto da Cassiani P., Mattioli L, Facile facile. Libro di italiano per studenti stranieri, A0 livello

principianti, Nina edizioni, Pesaro, 2010, p.7.

96 Borri A., Minuz F., Rocca L., Sola C. Italiano L2 in contesti migratori. Sillabo e descrittori dall'alfabetizzazione all'A1, in

I Quaderni della Ricerca, n°17, Torino, Loescher, 2014, p. 31.

97 Borri A., Minuz F., Rocca L., Sola C. Italiano L2 in contesti migratori. Sillabo e descrittori dall'alfabetizzazione all'A1, in

72

La questione delle immagini è facilmente ovviabile tramite i materiali editoriali, ma pone non pochi problemi con i materiali grigi fotocopiati o fatti a mano; infatti le immagini realistiche in fotocopia (in bianco e nero) risultano spesso poco comprensibili, specialmente ad occhi poco avvezzi alla fruizione di testi a stampa; nei materiali fatti a mano gli insegnanti possono sfruttare immagini ritagliate da riviste, ma in mancanza di queste bisognerà affidarsi alle capacità in disegno del singolo, che spesso sono purtroppo carenti.

Data la lunghezza del processo di alfabetizzazione e la necessità di spazi ampi di lettoscrittura, il volume dei materiali per analfabeti può apparire maggiore, rispetto a quelli per altre categorie di apprendenti.

Tutti questi accorgimenti sono validi sia per i materiali editoriali che per quelli grigi e la loro creazione può risultare meno intuitiva rispetto alla preparazione di materiali per persone alfabetizzate.

Specialmente nella creazione di materiali grigi, normalmente gli insegnanti possono rievocare dalla loro memoria gli strumenti che hanno utilizzato, da studenti, per imparare (altre) lingue vive, adattando e riproponendo supporti per attività che avevano giudicato particolarmente efficaci. Al contrario, nella produzione di materiali per analfabeti questa via non è percorribile, poiché l'insegnante medio ha attraversato il processo di alfabetizzazione di pari passo con il suo sviluppo cognitivo, durante i primi anni di scuola primaria. La produzione di materiali per adulti analfabeti richiede quindi una grande professionalità, che si può presupporre per materiali editoriali, sperando siano elaborati da esperti del settore.

La gestione delle consegne in queste situazioni didattiche richiede particolare attenzione, dato che gli studenti non hanno esperienza scolastica pregressa sufficiente per “indovinare” le attività che si apprestano a svolgere. A supporto di questo infatti molti testi affiancano le consegne a simboli e immagini, comunque da affrontare insieme ma più immediati o individuabili più velocemente rispetto alle consegne solamente scritte, come esemplificato dalla Figura 4.10.

73 Figura 4.10. Le icone vicino alla consegna sono di supporto al contenuto; Aloisi E., Fiamenghi N., Scaramelli S., Andiamo! Corso di italiano multilivello per immigrati adulti. Livello preA1-A1- verso A2, Loescher, Torino, 2016, p. 27.

Un esempio può essere ricercato nella spiegazione dell'alfabeto italiano, poiché è generalmente presente un alfabetiere all'interno di libri di questo genere. Molti testi riportano suoni approssimativi, come

H di Hamburger U di Uovo,

questo, per un bambino italofono che impara a leggere e scrivere alla scuola elementare può non creare problemi, che invece possono sorgere se l'apprendente proviene da lingue in cui i foni /u/ e /w/ sono fonemi, quindi ben distinti o in cui è presente il fonema [h]98.

Negli alfabetieri le lettere appaiono spesso di grandi dimensioni e in grassetto, con l'intento di facilitarne la lettura; questo può portare gli utenti ad avere poco chiara la forma delle lettere, come visibile nella Figura 4.11.

98 Esempi tratti dal testo Aloisi E., Perna A., Ataya. Manuale multilivello per adulti con bassa o nulla scolarità pregressa,

74

Notiamo che nella scrittura in grassetto delle vocali la lettera “i” maiuscola in grassetto appare come un rettangolo, e come tale viene poi copiata dagli studenti, così come la lettera “o” in grassetto sembra rappresentata da due cerchi concentrici.

Le questioni fonetiche legate all'alfabeto italiano si possono riscontrare anche nei testi mirati a chi è scolarizzato, ma portano di solito maggiori conseguenze con gli studenti meno alfabetizzati. Con gli studenti scarsamente scolarizzati, in modo ancora più decisivo rispetto agli altri, è determinante la valorizzazione dei testi prodotti, in modo che, in un percorso lungo come quello che stanno attraversando, possano apprezzare i risultati del loro lavoro e iniziare a sentirsi parte di coloro che leggono e scrivono.

Figura 4.11. Lettere copiate da uno studente debolmente alfabetizzato; la grafica delle lettere nel testo originale ha portato lo studente a rappresentare lo spessore delle lettere.

75

Documenti correlati