• Non ci sono risultati.

I rischi nell’utilizzo dell’A

6. La presentazione dei casi aziendal

6.4 Il caso AON

6.4.3 I rischi nell’utilizzo dell’A

responsabile della talent acquisition in Aon, tuttavia essi saranno visualizzati nel lungo periodo, poiché lo strumento, essendo analitico, ha bisogno di essere tarato per poter funzionare al meglio, e ciò richiede non solo la presenza di una persona fisica che lo conosca e lo sappia implementare, ma anche di costi che riescano a supportare il carattere innovativo di tutto il processo.

A favore di quanto appena affermato, si ritiene opportuno considerare anche i rischi percepiti da Aon, i quali sono principalmente associati all’utilizzo di questi strumenti e al contesto macroeconomico in cui si trovano le imprese in questo periodo.

6.4.3 I rischi nell’utilizzo dell’AI

L’utilizzo degli strumenti predittivi e dell’intelligenza artificiale, oltre a garantire benefici all’impresa, spesso può comportare anche degli svantaggi che possono compromettere la realtà in cui essa opera.

Se si considerano i costi di implementazione e aggiornamento degli strumenti predittivi, è evidente che al momento il quadro economico non permette a tutte le aziende di poter adottare questa metodologia, perciò solo le imprese grandi che poggiano su basi solide e possiedono un gran patrimonio possono adottare questi sistemi.

Tuttavia, secondo il punto di vista del responsabile HR di Aon, il fatto che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sia una pratica costosa non è un fattore discriminante, proprio perché il servizio offerto da questa tecnologia va ad equiparare i costi sostenuti nel tempo. In particolare, il fatto che il test utilizzato permetta di risparmiare tempo, dall’impresa viene concepito come un costo non sostenuto, proprio perché si va ad eliminare una parte del processo di selezione e perciò questo recupero viene visto in modo più positivo e va a mediare il prezzo del servizio in sé. In merito agli aspetti negativi dell’utilizzo dei sistemi dotati di AI, secondo Aon questi non sono tangibili o facilmente misurabili, perché dipendono molto dal contesto di riferimento in cui il gruppo opera.

In primis se si fa riferimento al mondo macroeconomico in cui la società è inserita, secondo Aon ciò che blocca l’utilizzo delle nuove tecnologie è la resistenza al cambiamento che caratterizza i manager di oggi. In particolare, le imprese hanno sempre una sorta di sospetto verso ciò che è nuovo e che implica una modifica delle dinamiche aziendali, proprio perché essi hanno insita la paura del fallimento. Un cambiamento dello status quo, infatti, che fino a questo momento non ha dato alcun tipo di problema alle imprese del settore potrebbe infatti comportare dei rischi che al momento le imprese non si sentono in grado di correre, e perciò molto spesso i responsabili delle risorse umane sono restii a modificare le loro abitudini che fino ad adesso hanno portato risultati, anche se il cambiamento spesso può portare a una migliore strategia, a un miglioramento dei processi e a un risparmio di risorse, come nel caso del gruppo Aon. Dal punto di vista microeconomico, invece, c’è da considerare che i risultati ottenuti dal test sono sì oggettivi, e perciò privi di fattori discriminatori o di preferenze, ma dipendono allo stesso tempo dal contesto in cui sono ottenuti.

Ad esempio, le domande nel colloquio vis a via, al momento posso spiazzare un candidato e dimostrare delle caratteristiche che tramite un test virtuale non sono immediatamente visibili.

Le performance test online e offline, ovvero con e senza intelligenza artificiale possono essere diverse, quindi è necessario capire se lo strumento predice davvero qualcosa o se i risultati sono attendibili, poiché tramite lo strumento online si possono dare alcune tipologie di risposte, mentre di persona si notano tutte quelle altre caratteristiche che potrebbero dimostrare un comportamento diverso della stessa persona sottoposta allo stesso tipo di colloquio.

Ad esempio, online una persona potrebbe dimostrare di avere delle caratteristiche che poi nella realtà non si rispecchiano tali, perciò i risultati ottenuti potrebbero essere contradittori.

Allo scopo di evitare queste discrepanze Aon ha deciso di effettuare dapprima delle prove concrete attraverso una demo, ovvero una prova in sede, prima di utilizzare il test durante il processo di selezione del personale.

Inoltre, soprattutto nei neolaureati e quindi nei profili junior non è possibile giudicare la persona esclusivamente con l’intelligenza artificiale, perché il singolo potrebbe presentare delle lacune nella parte logica del test o in quella di calcolo, ma potrebbe avere un lato relazionale che ha del potenziale rispetto a qualcuno che possiede molte conoscenze ma manca di professionalità.

In questo caso solo la persona fisica, ovvero il recruiter potrebbe modificare questa apparenza e “vendere” al manager di riferimento la persona nel modo giusto, perché magari non possiede caratteristiche brillanti ma può dare qualcosa al team che manca. Infine, un ultimo rischio che potrebbe provocare l’utilizzo degli strumenti predittivi è la perdita di quell’approccio relazionale che si ha quando il colloquio viene effettuato con una persona fisica, e ciò è essenziale in tutti i contesti lavorativi, soprattutto in ambito risorse umane. Questo perché la maggior parte dei lavori, esclusi quelli di programmazione e di carattere altamente tecnologico, non si svolgono a casa da soli, ma è richiesta collaborazione, capacità di ascolto e soprattutto di team, e ciò può andare perso nel tempo se si utilizza l’intelligenza artificiale.

Il confronto diretto infatti fa emergere attitudini e comportamenti che online non emergerebbero e, se si sottopone la persona ad caso pratico piuttosto che ad un caso al computer è visibile subito chi parla sopra altri, chi è egoista, chi è competitivo o chi è empatico, perciò i risultati sono visibili più facilmente.

Questi sono i principali rischi concepiti dal gruppo Aon, anche se, ribadendo che questi strumenti sono utilizzati solamente a supporto del team HR, sono facilmente evitabili o risolvibili nel breve periodo, proprio perché ciò che non viene visualizzato attraverso la macchina, viene poi rivisto nel colloquio frontale con il manager del settore e con il responsabile delle risorse umane.

6.4.4 La misurazione di costi e benefici

Dopo aver enunciato i costi e i benefici dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale si è pensato di capire quali sono i KPI utilizzati del gruppo per verificare se effettivamente il software risponde alle aspettative.

In particolare per capire l’effettivo beneficio del test si è pensato di confrontare gli stessi indici di performance con e senza strumento, in modo da avere subito chiaro se il miglioramento è tangibile.

Generalmente le misurazioni che si utilizzano per capire i vantaggi dello strumento predittivo sono essenzialmente due:

1. La durata dell’iter di selezione, ovvero il lasso di tempo in giorni da quando l’impresa riceve il curriculum vitae del candidato a quando avviene il primo colloquio oppure a quando questo viene assunto dall’impresa.

In questo caso i tempi si accelerano con lo strumento, perché si possiedono già le informazioni di base sul candidato, perciò si passa alla fase successiva del processo, effettuando il colloquio direttamente col manager di riferimento senza prima fare un colloquio frontale solamente con il responsabile HR.

2. Il secondo KPI secondo Aon è il più importante poiché è oggettivo e numerico. Esso consiste nel rapportare gli assunti ai CV ricevuti (ovvero ai candidati). Con questo indice si considera quindi il punto di partenza e di arrivo del processo di selezione, proprio per verificare se grazie al test si ottengono benefici.

In particolare, utilizzando un software che ottimizza le persone da considerare dovrebbe esserci un miglioramento della qualità degli intervistati e quindi un aumento del rapporto.

Il gruppo Aon, è quindi riuscito a decifrare le modalità di misurazione dei vantaggi offerti dal servizio innovativo, e ciò rappresenta un punto di forza dell’impresa perché, qualora attraverso questi indici si noti un decremento o un peggioramento della situazione a livello di selezione del personale, l’impresa potrà facilmente decifrare il problema che sussiste e risolverlo nel breve termine, al fine di non compromettere la realtà aziendale.