4. Gli strumenti d’intervento
4.3 I Risultati Attesi
Il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi europei 2014-20” richiama ad una chiara identificazione degli obiettivi dell’azione pubblica “è necessario che i risultati cui si intende pervenire siano definiti in modo circostanziato e immediatamente percepibile, sia da coloro che sono responsabili dell’attuazione, sia da coloro che ne dovrebbero beneficiare al fine di dare vita a una vera e propria valutazione pubblica aperta. L’individuazione dei risultati desiderati deve essere effettuata prima di scegliere quali azioni finanziare e mettere in pratica…..Nella programmazione operativa, gli obiettivi stabiliti saranno definiti sotto forma di risultati attesi che si intende attuare in termini di qualità di vita delle persone e/o di opportunità delle imprese”.
L’ esplicitazione dei risultati attesi delle politiche diventa dunque un passaggio strategico sia per la corretta individuazione delle priorità di intervento e delle azioni da mettere in campo per rispondere ai bisogni della comunità, sia per la trasparenza dell’azione pubblica in termini di valutazione della sua efficacia.
Coerentemente con tale approccio il metodo di lavoro adottato in questo documento, già illustrato al primo capitolo, è articolato in cinque passaggi logici: individuazione dei fabbisogni espressi dal territorio, selezione delle priorità dell’azione pubblica, formulazione delle strategie di policy, scelta degli strumenti di intervento più idonei ad implementare quelle politiche, definizione di target in termini di risultati attesi, attraverso i quali si intende dare una risposta concreta e misurabile ai fabbisogni individuati attraverso l’analisi di contesto.
PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI (SIE) Documento Strategico Regionale dell’Emilia-Romagna 2014-2020
Pag. 108
Nei capitoli precedenti sono stati descritti gli esiti in termini di fabbisogni prioritari di intervento a livello regionale dell’analisi di contesto e dell’analisi SWOT, sono stati evidenziati i nessi logici tra fabbisogni, priorità strategiche e politiche di sviluppo che la Regione intende mettere in campo nel periodo di programmazione 2014-20, è stato infine illustrato il contributo che verrà apportato alla realizzazione della strategia regionale dai Programmi Operativi Regionali FSE e FESR, in integrazione con il Programma di Sviluppo Rurale e con la declinazione territoriale del Programma Nazionale FEAMP, dai Programmi Operativi Nazionali che ricadono sul territorio regionale, dal Fondo Sviluppo e Coesione e dai programmi di cooperazione territoriale.
In questo capitolo si intende “chiudere il cerchio” mettendo in correlazione i risultati attesi che i programmi concorrono a perseguire con i fabbisogni del territorio, e valorizzando la diversa ricaduta territoriale delle politiche sotto forma di “intensità di impatto” del singolo risultato atteso sui territori target.
Nella tavola proposta alle pagine seguenti si illustra dunque la correlazione tra fabbisogni e risultati attesi delle politiche, contributo dei Fondi al singolo risultato e sua ricaduta territoriale, con l’intento di fornire una griglia di lettura che contribuisca all’accountability delle politiche sostenute dai Fondi Strutturali nel prossimo settennio nella nostra Regione.
La tabella che segue riporta, per ogni Obiettivo Tematico, i fabbisogni emersi dal quadro di contesto e la loro relazione con i Risultati Attesi attivati dalla Regione tra quelli disponibili nell’Accordo di Partenariato (in verde sono evidenziati i Risultati Attesi toccati dalla Smart Specialization Strategy regionale). La tabella inoltre mostra, per ogni risultato atteso, sia quali fondi vengono attivati sia il grado di intensità degli interventi in relazione a ognuna delle aree territoriali target di politiche specifiche (bianco = scarsa intensità;
azzurro chiaro = intensità bassa; azzurro = intensità media; blu = intensità alta).
Tavola 12 - Schema di coerenza – per obiettivi tematici - tra fabbisogni di sviluppo, risultati attesi, fondi e aree territoriali target.
OT Fabbisogni/sfide di rilievo regionale37 Risultati attesi previsti dell'Accordo di Partenariato FSE FESR FEASR FSC Città Aree
interne Sisma
1
Incremento delle competenze avanzate della forza lavoro, specialmente quelle tecnico-scientifiche.
Rafforzamento dell’offerta di strutture per la ricerca, con attenzione particolare alla loro capacità di integrazione con le imprese (anche agricole), con i centri di ricerca e di
innovazione, con i poli formativi.
Incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, sia pubblici che privati, e garantire una domanda pubblica e privata orientata all’innovazione.
Sostegno al rafforzamento tecnologico ed organizzativo delle filiere.
Potenziamento dei servizi ad alto livello di conoscenza.
Riequilibrio della bilancia tecnologica regionale.
1.1 Incremento dell’attività di innovazione delle imprese X
1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale attraverso l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento
X X X
1.4 Aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri
applicativi ad alta intensità di conoscenza X X
2
Sviluppo e garanzia della diffusione della banda larga di seconda generazione (>30 Mb/s).
Attuazione del processo di digitalizzazione della PA.
Incremento dei servizi di e-government e l’effettivo utilizzo da parte dei cittadini.
Potenziamento dell’utilizzo di internet in tutte le fasce della popolazione, compresi i giovanissimi, e tra gli addetti delle imprese.
Potenziamento della diffusione dell’e-commerce.
Rafforzamento del settore dei servizi di informazione e comunicazione.
2.1 Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga coerentemente con gli obiettivi fissati al 2020 dalla "Digital Agenda" europea
X X
2.2 Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali
pienamente interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese X
2.3 Potenziamento della domanda di ICT di cittadini e imprese in termini di
utilizzo dei servizi X
37 I fabbisogni di sviluppo emersi dall’analisi swot del Quadro di contesto e illustrati al capitolo 2 sono stati qui integrati con i fabbisogni specifici del settore agro-alimentare emersi nell’analisi swot del Programma di sviluppo rurale 2014-20.
OT Fabbisogni/sfide di rilievo regionale37 Risultati attesi previsti dell'Accordo di Partenariato FSE FESR FEASR FSC Città Aree
interne Sisma
Completamento della riduzione del digital divide
3
Incentivi alla crescita dimensionale delle imprese anche attraverso la costituzione di reti e filiere produttive e la promozione di un mercato crescente degli investimenti in capitale di rischio, tipo private equity o venture capital
Favorire l’aggregazione, la programmazione, l’integrazione dell’offerta agricola e l’innovazione
Favorire processi di certificazione di prodotto, di processo e di etichettatura volontaria in chiave di filiera e orientati a valorizzare l’origine del prodotto, la sua sostenibilità ambientale, le caratteristiche qualitative e nutrizionali
Rafforzamento del mercato del credito nell’ottica di un rilancio degli investimenti produttivi delle imprese, anche nel settore agricolo
Destinazione delle risorse disponibili sui comparti/filiere a più alto potenziale di crescita, in particolare il manifatturiero.
Attrazione di opportunità internazionali di investimento
Favorire il miglioramento della qualità imprenditoriale, stimolando il ricambio generazionale, la nascita di nuove imprese e la diversificazione in agricoltura
Tempi più rapidi nei pagamenti della PA alle imprese fornitrici
Abbassamento dell’età media degli addetti nel settore agricolo
3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo X X
3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi
territoriali X X
3.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi e
dell’attrattività del sistema imprenditoriale per gli investimenti esteri X X
3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese X X
3.6 Miglioramento dell’accesso al credito, del finanziamento delle imprese e
della gestione del rischio in agricoltura X X
4
Incremento dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, anche col fine di ridurre la dipendenza energetica regionale.
Sviluppo delle potenzialità per la produzione
4.1Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili
X X X
OT Fabbisogni/sfide di rilievo regionale37 Risultati attesi previsti dell'Accordo di Partenariato FSE FESR FEASR FSC Città Aree
interne Sisma di biomasse a fini energetici.
Promozione dell’efficienza energetica in agricoltura/agroindustria
Riduzione delle emissioni atmosferiche legate alle trasformazioni energetiche.
Promozione dell’aumento dei produttori di tecnologie, consentendo il completamento della filiera delle imprese della green economy.
Promozione dei processi di certificazione di prodotto, di processo e di etichettatura volontaria in chiave di filiera.
Sviluppo di una rilevazione sistematica di alcune prestazioni energetiche molto importanti, come quelle degli edifici e degli impianti pubblici.
Promozione della piena applicazione delle APEA regionali.
Efficientamento energetico degli edifici pubblici e delle filiere produttive
Salvaguardare il patrimonio forestale e promuovere piantagioni per produzioni legnose in particolare in pianura.
4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e
integrazione di fonti rinnovabili X X
4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione
distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti X X
4.5 Miglioramento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie X
4.6 Aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane X
4.7 Riduzione delle emissioni di gas serra e aumento del sequestro di carbonio
in agricoltura X
5
Contenimento del consumo di suolo.
Promozione della bonifica dei siti contaminati in regione.
Ripristinare il potenziale produttivo agricolo e forestale e introdurre adeguate misure di prevenzione
Riduzione della presenza degli inquinanti in atmosfera.
Miglioramento della conoscenza dello stato dei problemi e dei rischi, adottando anche strumenti di analisi costi e benefici per l’individuazione degli interventi strutturali di mitigazione dei rischi.
Azioni per la mitigazione dei rischi ambientali (rischio sismico, rischio idrogeologico, erosione costiera).
Contenimento del dissesto idrologico e
5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera X X
OT Fabbisogni/sfide di rilievo regionale37 Risultati attesi previsti dell'Accordo di Partenariato FSE FESR FEASR FSC Città Aree
interne Sisma geologico che coinvolge porzioni crescenti del
territorio regionale.
6
Diversificazione degli itinerari turistici regionali nell’ottica di una più equilibrata distribuzione territoriale dei flussi e della loro stagionalità.
Rafforzamento del turismo culturale e rilancio del sistema museale.
Presidio dell’ agrobiodiversità e della biodiversità in genere.
Rinnovamento di parte delle reti di distribuzione e ottimizzazione dei sistemi acquedottistici.
Qualificazione e innovazione dei sistemi di ricettività e accoglienza a fini turistici
Migliorare la qualità delle acque riducendo i carichi inquinanti derivanti dalle attività agricole e zootecniche
6.4 Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici attraverso la diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, l'efficientamento degli usi nei vari settori e il miglioramento e/o ripristino della capacità di ricarica delle falde acquifere
X
X 6.5 Contributo all’arresto della perdita di biodiversità in ambito terrestre e
marino, migliorando lo stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario e salvaguardando la biodiversità legata al paesaggio rurale, mantenendo e ripristinando i servizi eco sistemici
X
6.6 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale attraverso la valorizzazione sistemica e integrata di risorse e competenze territoriali
X
6.7 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione attraverso la valorizzazione di risorse e competenze territoriali
X
6.8 Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, attraverso la
valorizzazione sistemica ed integrata di risorse e competenze territoriali X
7
Sostegno al riequilibrio modale e verso la mobilità collettiva.
Riduzione delle pressioni, sia di tipo ambientale che sanitario, esercitate dal trasporto sul territorio.
Contenimento delle aree congestionate dal traffico.
Incremento della sicurezza sulle strade, consentendo la progressiva riduzione degli indici di mortalità e di incidentalità.
Promozione della mobilità sostenibile.
7.1 Potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento del servizio in termini di qualità e tempi
X 7.2 Integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali con i
principali nodi urbani, produttivi e logistici
7.3 Rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle aree interne
8
Creazione di nuova occupazione.
Rilancio del lavoro giovanile e arginamento del fenomeno dei NEET.
Riduzione della distanza tra tipologie di lavoratori, in particolare tra coloro che hanno forme contrattuali tradizionali che offrono un ampia gamma di tutele (sempre meno frequenti) e i cosiddetti “precari” (sempre più
8.1 Aumentare l’occupazione dei giovani X
8.5 Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, anticipando anche le opportunità di occupazione di lungo termine
X
8.6 Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende X 8.8 Migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi al lavoro X
OT Fabbisogni/sfide di rilievo regionale37 Risultati attesi previsti dell'Accordo di Partenariato FSE FESR FEASR FSC Città Aree
interne Sisma numerosi).
Individuazione di nuovi strumenti di ingresso nel mondo del lavoro capaci di introdurre un grado maggiore di equità sociale.
8.9 Nuove opportunità di lavoro extra agricolo nelle aree rurali
9
Incentivazione della crescita ulteriore del terzo settore, in quanto produttore di nuove opportunità di lavoro e di capitale sociale.
Mantenere la qualità di vita e i servizi per fronteggiare i mutamenti demografici
Promuovere un’azione coordinata di valorizzazione e promozione del territorio a beneficio di tutte le filiere
Promuovere la presenza e la diffusione delle attività dell’agricoltura peri-urbana, anche con funzioni sociali e culturali
Incentivazione di un maggior livello di integrazione e consapevolezza dei soggetti in campo e di un graduale svincolamento dalle risorse del settore pubblico, anche attraverso un’accresciuta autorevolezza e legittimazione nei confronti del sistema del credito bancario.
Forme innovative di intervento in ambito sociale, anche attraverso il contributo del terzo settore, e arginamento della crescente polarizzazione tra i grandi patrimoni e le nuove povertà.
Mantenere la qualità di vita e i servizi per fronteggiare i mutamenti demografici
Promuovere un’azione coordinata di valorizzazione e promozione del territorio a beneficio di tutte le filiere
Promuovere la presenza e la diffusione delle attività dell’agricoltura peri-urbana, anche con funzioni sociali e culturali
9.1 Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione
dell’innovazione sociale X
9.2 Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili e dei soggetti presi in carico dai servizi
sociali X
9.3 Aumento/consolidamento qualificazione dei servizi e delle infrastruttura di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia
X
10
Più formazione universitaria e post-laurea per colmare il forte ritardo con la media europea.
Incentivazione della formazione permanente della popolazione adulta.
Riduzione del tasso di abbandono della
10.1 Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa a parità di contesto e con attenzione a specifici target, anche attraverso la promozione della qualità dei sistemi di istruzione prescolare, primaria e secondaria e dell’istruzione e formazione professionale (IFP)
X
10.4 Accrescimento delle competenze, la mobilità, l’inserimento/reinserimento X X
OT Fabbisogni/sfide di rilievo regionale37 Risultati attesi previsti dell'Accordo di Partenariato FSE FESR FEASR FSC Città Aree
interne Sisma popolazione nell’ambito dell’istruzione
secondaria superiore.
Riduzione della variabilità tra le differenti tipologie di scuola nei risultati sulle
competenze misurati attraverso i test INVALSI.
Migliorare la capacità professionale degli operatori agricoli
lavorativo, attraverso percorsi formativi connessi alle domande delle imprese e/o alle analisi dei fabbisogni, al rilascio di qualificazioni, il miglioramento delle qualità del sistema di istruzione e formazione
10.5 Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo
formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente X 10.6 Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e
professionale X
11
Rafforzamento delle capacità degli attori per migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi al lavoro
11.3 Miglioramento della qualità delle prestazioni delle Pubbliche
Amministrazioni X