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Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR)

4. Gli strumenti d’intervento

4.1 Il contributo dei Fondi SIE, del Fondo Sviluppo e Coesione e della Cooperazione

4.1.3 Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR)

La strategia del programma

Il programma di Sviluppo Rurale 2014-20 si propone di contribuire in modo significativo al rilancio e alla stabilizzazione del settore primario, puntando al coinvolgimento del maggior numero di agricoltori, in particolare di quelli che affrontano specifiche crisi settoriali, piuttosto che di quelli insediati nelle aree rurali maggiormente problematiche, sviluppando politiche sinergiche con altri strumenti di sviluppo territoriale, anche sulla base di un esame critico delle esperienze precedenti.

Sarà necessario attivare sul territorio tutte le risorse potenzialmente disponibili in maniera coordinata mettendo a disposizione degli attori in campo (istituzioni, territori, rappresentanze agricole e sindacali, sistemi d’impresa, operatori del mondo della conoscenza e dell'innovazione) strumenti operativi nuovi, gestiti con modalità più snelle e modificabili in corso d'opera alla luce dei risultati via via conseguiti.

In coerenza con gli obiettivi generali della Politica agricola comune il Programma deve dare risposte concrete:

alle imprese: promuovendone la competitività, attraverso il rafforzamento dei servizi di supporto, il sostegno alla capacità di introdurre innovazioni in termini di prodotto e di processo, la conquista di nuovi mercati, i processi di adeguamento strutturale, favorendo la diversificazione, potenziando sia le filiere corte sia quelle rivolte all’export, le reti d'impresa e le aggregazioni, nonché agevolando l'accesso al credito, piuttosto che prevedendo forme assicurative e/o fondi mutualistici;

al lavoro: favorendone la stabilizzazione e la qualificazione, stimolando l’occupazione e la nascita di nuove imprese, promuovendo la concertazione, il dialogo sociale, la riorganizzazione, la valorizzazione del lavoro e delle risorse umane, anche tramite l’applicazione e il sostegno degli accordi sindacali aziendali, interaziendali e/o accordi sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative;

ai giovani: andando oltre l’aiuto all’insediamento, promuovere l’ingresso di nuovi imprenditori nel mondo agricolo sperimentando nuove soluzioni per facilitare l’accesso alla terra e ai capitali e accordando loro priorità specifiche in tutti gli interventi, ma anche incentivando la nascita di nuove imprese nei territori marginali;

all’ambiente: promuovere la sostenibilità dei processi produttivi quale elemento strategico per la valorizzazione delle produzioni, la tutela delle risorse naturali, l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici nonché la valorizzazione delle foreste e lo sviluppo delle agro energie;

al territorio: sostenendo interventi per migliorare la qualità di vita garantendo l’accesso ai servizi anche ricorrendo a soluzioni innovative intensificando e

4. Gli strumenti di intervento

qualificando l'intervento nelle aree a maggiore ruralità, puntando sulle specificità locali, sulla distintività delle produzioni di “montagna” sostenere inoltre l’agricoltura fragile delle aree periurbane con interventi specifici finalizzati a sostenere le filiere corte e la multifunzionalità delle aziende.

In particolare per i territori montani, pur non attivando uno specifico sottoprogramma, l'attenzione del PSR per la montagna si potrà articolare in senso trasversale a tutte le priorità attraverso:

 la definizione in tutte le priorità d’intervento di criteri di selezione e di condizioni di ammissibilità per il riconoscimento delle specificità delle aziende agricole delle zone prevalentemente rurali;

 l’attivazione di interventi riservati ai territori di montagna per tipologie di operazioni particolarmente finalizzati alla risoluzione di problemi specifici;

 l’attivazione dell'indennità compensativa (art. 32) per zone con particolari vincoli naturali.

Trasversalmente a tali tematiche si interverrà sul tema dell’innovazione: per valorizzare la produzione, la trasformazione e la commercializzazione delle materie prime agricole, soprattutto attraverso una migliore capacità di dialogo e interazione tra i diversi attori locali coinvolti. La diffusione dell’innovazione verrà portata avanti dai Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI). I GO verranno istituiti a livello regionale e promuoveranno l’interazione tra mondo della ricerca e imprese, manterranno i database informativi (ad esempio su clima e suolo) allo scopo di supportare il decision making, offriranno formazione e consulenza alle imprese.

La strategia regionale dunque si articola in sei priorità rispetto a tre ambiti tematici – Competitività sostenibile e approccio di filiera, Ambiente e clima, Territorio Rurale.

Queste priorità vengono dettagliate in 29 fabbisogni d’intervento33 individuati tramite un processo bottom-up di confronto con il partenariato.

33 Si rimanda al Piano di Sviluppo Rurale dell’Emilia Romagna per l’elenco completo dei fabbisogni d’intervento.

Priorità PSR Obiettivi specifici/risultati attesi A.P. Focus area sviluppo rurale

Priorità 1: promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale attraverso l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento

1(b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro; 1(a) stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;

10.3 Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta 1(a) stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;

10.4 Accrescimento delle competenze, la mobilità,

l’inserimento/reinserimento lavorativo, attraverso percorsi formativi connessi alle domande delle imprese e/o alle analisi dei fabbisogni, al rilascio di qualificazioni, il miglioramento delle qualità del sistema di istruzione e formazione

1(c) Incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale

Priorità 2: potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole

3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo

2(a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali, in particolare di quelle con una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell'attività

3.4 Incremento de livello di internazionalizzazione dei settori produttivi

a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali, in particolare di quelle con una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell'attività

3.5 Nascita e consolidamento delle micro, piccole e medie imprese 2.b) favorire l'ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale;

8.9 Nuove opportunità di lavoro extra agricolo nelle aree rurali 6(a) Facilitare la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e di lavoro nelle aree rurali

Priorità 3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo

3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali

3(a) migliore integrazione dei produttori primari nella filiera

agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali

3.6 Miglioramento dell’accesso al credito, del finanziamento delle

imprese e della gestione del rischio in agricoltura 3(b) sostegno alla gestione dei rischi aziendali 5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera 3(b) sostegno alla gestione dei rischi aziendali

P 4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura

6.5 Contributo all’arresto della perdita di biodiversità terrestre e marina, migliorando lo stato di conservazione delle specie e degli habitat, salvaguardando la biodiversità legata al paesaggio rurale, mantenendo e ripristinando i servizi eco sistemici

4(a) salvaguardia ripristino e miglioramento della biodiversità

5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera

4(c) prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione del suolo

Priorità PSR Obiettivi specifici/risultati attesi A.P. Focus area sviluppo rurale

6.4 Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici attraverso la diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, l'efficientamento degli usi nei vari settori e il miglioramento e/o ripristino della capacità di ricarica delle falde

4.b) migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;

P 5: Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale

6.4 Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici attraverso la diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, l'efficientamento degli usi nei vari settori e il miglioramento e/o ripristino della capacità di ricarica delle falde

5.a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura;

4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili

5(b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare.

4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligente

5(b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare.

4.4 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di energia

5(c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia.

4.5 Miglioramento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie 4.7 Riduzione delle emissioni di gas serra e aumento del sequestro di carbonio in agricoltura

5 d) ridurre le emissioni di gas serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura; 5(e) promuovere la conservazione e il sequestro di carbonio nel settore agricolo e forestale

P 6: Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali

2.1 Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga coerentemente con gli obiettivi fissati al 2020 dalla "Digital Agenda" europea

6(c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali 9.1 Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione

dell’innovazione sociale

6 (b) Promuovere lo sviluppo locale nelle aree rurali;

8.9 Nuove opportunità di lavoro extra agricolo nelle aree rurali 6(a) Facilitare la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e di lavoro nelle aree rurali

PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI (SIE) Documento Strategico Regionale dell’Emilia-Romagna 2014-2020

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