INSEGNAMENTO, APPRENDIMENTO E PARTECIPAZIONE ATTIVA
2.4. Partecipazione alla governance della scuola per sostenere l’educazione alla cittadinanza
2.4.2. Il coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica
Gli organi di governo della scuola sono strumenti comuni per coinvolgere i genitori nella vita scolastica e sono, in genere, comitati orientati alla scuola e composti da genitori, educatori, personale non docente e discenti, e sono presieduti generalmente dal dirigente scolastico.
Essi cercano di riunire i soggetti interessati per supportare la scuola nelle attività di insegna-mento e di apprendiinsegna-mento, e possono avere responsabilità che vanno dal coinvolgiinsegna-mento in una disciplina, al reclutamento dei docenti, oltre a orientare il percorso futuro della scuola. I rappresentanti dei genitori vengono solitamente eletti tramite il voto dei genitori stessi.
Nel complesso, dal 2012, i risultati non sono cambiati in modo signifi cativo. Nello studio Eurydice del 201266, dei 37 paesi esaminati, tutti, tranne la Svezia e la Turchia, hanno aff erma-to che i genierma-tori partecipavano formalmente agli organi di governo della scuola. Nel 2016/17, tale numero è aumentato arrivando a 40 sistemi educativi su 42 analizzati. Svezia e Finlandia hanno citato l’autonomia scolastica come ragione per spiegare perché non dispongono di linee guida o raccomandazioni nazionali sul coinvolgimento dei genitori; tuttavia, la Finlan-dia sottolinea l’importanza delle associazioni dei genitori e della cooperazione tra la scuola e i genitori nel Curricolo nazionale di base per l’istruzione di base del 2014. La Turchia ha avviato una riforma nel 2012 tramite i Regolamenti dell’associazione genitori-famiglie del
66 L’educazione alla cittadinanza a scuola (Commissione europea/EACEA/Eurydice 2012a) – si vedano i dati sulla partecipazione dei genitori agli organi di governo della scuola nella fi gura 2.12a a p. 53.
Ministero dell’istruzione nazionale e sostiene ora uffi cialmente la partecipazione dei geni-tori a un’ampia gamma di attività di gestione della scuola.
Figura 2.5: Coinvolgimento dei genitori negli organi di governo della scuola nell’istruzione primaria e secondaria generale e nell’IVET in contesto scolastico (ISCED 1-3), 2016/17
ISCED 1
ISCED 2
ISCED 3
IVET
Autonomia locale/scolastica
Fonte: Eurydice.
Nota esplicativa
Gli organi di governo della scuola sono organi decisionali a livello scolastico e, in genere, coinvolgono il dirigente scolastico insieme ai rappresentanti dei soggetti interessati, come insegnanti, genitori, studenti e la comunità.
Note specifi che per paese
Germania: ciascun Land ha sviluppato un proprio approccio alla partecipazione dei genitori, sebbene tutti i Länder la promuovano negli organi di governo della scuola.
Spagna: nonostante esistano esempi a livello di Comunità autonoma, nonostante esistano esempi a livello di Comunità autonoma (Castiglia-La Mancia, Catalogna e Cantabria), non sono previsti requisiti specifi ci a livello nazionale.
Se si considera il coinvolgimento dei genitori negli organi di governo della scuola a cia-scun livello di istruzione, si può osservare un evidente contrasto. Nonostante non vi sia una sostanziale diff erenza nel numero di sistemi educativi che coinvolgono i genitori a livello primario (40), secondario inferiore (40) e secondario superiore (38), nell’IVET in contesto scolastico tale numero si riduce ad appena 30 sistemi educativi, per quanto riguarda il loro coinvolgimento negli organi di governo. Questa situazione rifl ette anche i risultati osservati
per il coinvolgimento degli studenti nei consigli studenteschi nell’IVET. I paesi che preve-dono il coinvolgimento dei genitori nell’istruzione generale, ma non nell’IVET, inclupreve-dono Danimarca, Estonia, Irlanda, Cipro, Romania, Regno Unito (Scozia), ex-Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein e Montenegro. Il coinvolgimento dei genitori è im-portante per attivare la partecipazione degli studenti e, di conseguenza, il perseguimento degli obiettivi da parte degli stessi, e dovrebbe essere promosso a ogni livello di istruzione, dando importanza a esso anche nella gestione scolastica dell’IVET.
Diversi attori possono essere coinvolti negli organi di governo della scuola e le migliori pra-tiche prevedono il coinvolgimento delle parti che compongono la comunità, nonché di di-scenti e genitori.
Nella Comunità francese del Belgio, il Consiglio di partecipazione è l’organo di governo della scuola che riunisce tutti gli attori dell’area locale, inclusi i rappresentanti della comunità, il dirigente scolastico, gli inse-gnanti e gli studenti, i genitori e le associazioni collegate alla scuola. Il suo scopo è quello di rappresentare un foro di discussione, consultazione e rifl essione, nonché un mezzo per migliorare la vita scolastica. Le discussioni possono riguardare un’ampia gamma di temi, inclusi il legame scuola-famiglia, l’ambito peda-gogico, i compiti a casa, l’alimentazione sana, la prevenzione della violenza a scuola e l’integrazione degli studenti con bisogni speciali.
I paesi che prevedono il coinvolgimento dei genitori nella gestione della scuola includono quelli in cui, tradizionalmente, si ritiene ci siano elevati livelli di autonomia scolastica in que-sto ambito.
L’Islanda prevede la rappresentanza dei genitori nei consigli scolastici a livello primario e secondario in-feriore (istruzione di base). Tali consigli servono da forum di consultazione tra il dirigente della scuola e la comunità scolastica.
La Norvegia, un paese con elevati livelli di autonomia scolastica e dei docenti, ha una Legge sull’istruzione con norme sulla composizione del consiglio scolastico, che deve includere due rappresentanti del consiglio dei genitori a ogni livello di istruzione.
In alcuni sistemi educativi, i genitori sono incoraggiati anche a creare reti con associazioni o consigli guidati da genitori o incentrati su di essi, e i rappresentanti dei genitori negli organi di governo della scuola sono eletti da tali reti di genitori.
Nella Comunità fi amminga del Belgio, il Ministero dell’istruzione e della formazione fi nanzia le organizza-zioni che riuniscono le associaorganizza-zioni di genitori esistenti per ogni rete educativa. Tali organizzaorganizza-zioni ombrello ricevono un sostegno economico dal Ministero dell’istruzione e della formazione e il loro principale compi-to è quello di promuovere il coinvolgimencompi-to e la partecipazione dei genicompi-tori a livello scolastico.
In Slovenia, i consigli dei genitori avanzano proposte, esprimono pareri ed eleggono rappresentanti negli organi di governo della scuola, oltre ad avere il diritto di approvare il programma extracurricolare proposto e di fornire raccomandazioni e pareri agli organi di governo della scuola. I consigli dei genitori formano reti locali e regionali di consigli che costituiscono un’associazione nazionale di reti, di cui è membro l’Associa-zione europea dei genitori.
I consigli dei genitori, come quelli studenteschi, possono costruire reti a livello nazionale;
in Germania e a Cipro e Malta, ad esempio, essi permettono lo scambio di buone pratiche e off rono l’opportunità di avere una voce più forte a livello regionale e nazionale.
In Germania, ciascun Land ha sviluppato un proprio approccio per favorire la partecipazione dei genitori alla gestione delle scuole. Tuttavia, esistono diversi livelli di organi di rappresentanza, come i consigli regionali dei genitori a livello di autorità locale o di distretto e i forum rappresentativi a livello di Land (Landeselternbeirat), talvolta organizzati sulla base dei diversi tipi di scuole. A livello nazionale, gli organi rappresentativi si riuniscono per costituire un singolo consiglio federale dei genitori (Bundeselternrat), che off re un foro per discutere degli sviluppi nel campo della politica educativa e per fornire consigli ai genitori sulle questioni relative alla scuola.
A Cipro, l’Associazione pancipriota dei genitori delle scuole primarie e secondarie è strettamente collegata al Ministero dell’istruzione per quanto riguarda la gestione delle scuole, i nuovi curricoli, la disciplina, la divisa e, in generale, tutto ciò che è collegato al funzionamento delle scuole.
A Malta, la Maltese Association of Parents of State School Students (MAPSSS) è un’organizzazione volonta-ria che rappresenta uffi cialmente i genitori degli studenti che frequentano le scuole statali, e che si prefi gge di fungere da punto di riferimento e di raff orzare la partnership tra i genitori, gli educatori e i politici e le autorità educative maltesi.
Una parte della valorizzazione del ruolo dei genitori consiste nell’includere le loro opinioni in ogni feedback sul funzionamento o sulla direzione della scuola.
In Polonia, il consiglio dei genitori fornisce a questi ultimi le basi per essere parti attive nell’istruzione. Essi, previa consultazione con il personale docente della scuola, sono coinvolti nell’approvazione del programma educativo scolastico e di qualunque attività degli studenti. Inoltre, potrebbero essere interessati da attività quali lo sviluppo di un programma per la prevenzione dei rischi adatto alle necessità degli studenti e della comunità locale, l’espressione di un’opinione su un programma o su un piano di attività volto a migliorare le performance educative della scuola o dell’istituto, oppure la revisione di un progetto di piano fi nanziario inviato dal dirigente scolastico.
Nel Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), gli ispettorati nazionali per l’istruzione off rono ai ge-nitori l’opportunità di rispondere a un sondaggio online prima di condurre un’ispezione scolastica e gli ispettori tengono conto dei risultati di tali sondaggi quando devono giudicare quanto sia effi cace il coinvolgimento dei genitori da parte della scuola. In Inghilterra, è stato sviluppato un kit di strumenti online (Parent View Toolkit for Schools) per sensibilizzare i genitori rispetto a tale approccio, mentre in Galles viene organizzato anche un incontro di persona con i genitori nel corso dell’ispezione. Questi costituiscono esempi di come i genitori possono contribuire in modo signifi cativo al processo di assicurazione della qualità nelle scuole.
Nel Regno Unito (Scozia), esistono disposizioni specifi che che prevedono la partecipazione formale dei consigli dei genitori alla nomina di un nuovo dirigente scolastico ai sensi della legge Scottish Schools (Pa-rental Involvement) del 2006.
Alcuni paesi hanno risorse online dedicate, che forniscono linee guida sul coinvolgimento nelle attività della scuola e negli organi di governo della stessa.
In Francia, il sito web La Mallette des Parents fornisce risorse, informazioni e consigli su come coinvolgere i genitori nell’educazione dei fi gli, inclusa una griglia online molto utile che presenta i diversi canali attraverso i quali è possibile coinvolgere i genitori, e gli obiettivi che ciascun canale può raggiungere. Il sito sottolinea, inoltre, il fatto che tutti i genitori fanno parte della comunità educativa e che le scuole vedono con favore la cooperazione e il coinvolgimento.
Sintesi
Le autorità nazionali e regionali hanno intensifi cato gli sforzi per garantire che l’educazione alla cittadinanza svolga un ruolo più centrale nell’esperienza educativa che si svolge in clas-se e fuori dalla clasclas-se, che si evincono dalle attività esistenti nonché da una clas-serie di nuove azioni introdotte attraverso riforme recenti. Tuttavia, tale situazione non è ancora genera-lizzata e l’attenzione non è la stessa a tutti i livelli di istruzione.
Linee guida e materiali di supporto realizzati dalle autorità educative si osservano in 33 si-stemi educativi in Europa. L’impatto delle recenti riforme politiche è ben evidente, grazie alle nuove iniziative e direttive, attuate e in corso di attuazione, in paesi quali Francia, Italia, Cipro e Lussemburgo. I materiali per l’orientamento e il supporto sono disponibili in forme diverse, in genere, sotto forma di linee guida, di manuali sul curricolo nazionale, di leggi o decreti ministeriali oppure di quadri di riferimento che descrivono le competenze da acqui-sire. Metodi più innovativi, come la formazione dell’intera scuola, vengono raramente uti-lizzati per sviluppare le capacità degli insegnanti. Le risorse online sono state ampiamente sviluppate, grazie a siti internet specifi ci e a pagine web dedicate all’interno di siti più ampi messi in evidenza, dotati di numerosi collegamenti a risorse disponibili a livello internazio-nale, quali quelle dell’UNESCO e del Consiglio d’Europa.
Esempi interessanti sono stati forniti sull'approccio scolastico globale e integrato all’educazione alla cittadinanza, che si è basato sulle pratiche raccolte nello studio del 2012, ma con nuovi sviluppi che pongono l’accento sulla valutazione e sul riconoscimento di tale ulteriore impegno profuso. Il lavoro in Estonia e in Lituania sul buon modello scolastico (Good School Model) mira a dimostrare il valore e il sostegno all’educazione alla cittadinanza, come strumento per il miglioramento della scuola e il coinvolgimento dei discenti. Tale modello consente, inoltre, di fare chiarezza sulle potenziali misure di valutazione, che le scuole possono utilizzare per presentare un lavoro eccellente in quest’area, e per off rire un quadro più ampio dell’impatto dell’insegnamento e dell’apprendimento al di là della misurazione dei risultati accademici raggiunti.
Nel capitolo, un’analisi dei risultati ai vari livelli di istruzione e nei diversi percorsi della stessa rivela che viene attribuita una minore importanza al sostegno all’IVET in contesto scolastico.
A tale livello, esistono meno materiali di supporto dedicati, sebbene vada riconosciuto che le linee guida generiche della scuola secondaria superiore possano essere applicate anche al percorso dell’IVET. Tra i conseguenti risultati relativi alla partecipazione di studenti e
ge-nitori, la diff erenza tra le raccomandazioni relative alla partecipazione di genitori e studenti tra l’IVET e l’istruzione generale risulta essere più marcata. Quando vi è la presenza di un minore sostegno strutturale per la partecipazione dei genitori in un paese o in una regione, questo può ostacolare i meccanismi di coinvolgimento dei genitori a livello locale. L’attua-zione dell’educaL’attua-zione alla cittadinanza è altrettanto importante dal livello primario all’IVET in contesto scolastico e la persistente mancanza di attenzione per quest'ultimo costituisce un dato importante, che è emerso in questo studio.
A livello primario, si osserva una minore partecipazione degli studenti. Sebbene dal 2012 si possa riscontrare un aumento del livello di coinvolgimento, resta una diff erenza statistica signifi cativa tra il numero di sistemi educativi che coinvolgono gli studenti a livello primario e gli altri livelli di istruzione (livello secondario inferiore e superiore e IVET in contesto scola-stico). È fondamentale off rire agli alunni più giovani in Europa l’opportunità di sperimentare la democrazia, permettendo loro di capire come la loro voce possa avere un impatto sul mondo che li circonda.
Sebbene questi siano tutti ambiti di notevole interesse, la tendenza globale va nella dire-zione di un maggiore sostegno da parte delle autorità nazionali e regionali. Laddove ciò è comparabile ai risultati del 2012, si osserva chiaramente che le autorità educative hanno au-mentato l’attenzione rivolta all’educazione alla cittadinanza. Dal 2012, il sostegno alla parte-cipazione ai consigli studenteschi è cresciuto in 14 paesi, mentre la parteparte-cipazione sia degli studenti che dei genitori è ora raccomandata per almeno un livello di istruzione in 39 dei paesi esaminati. Restano aree in cui si potrebbe migliorare, sebbene vi sia il riconoscimento chiaro dell’importanza di potenziare le opportunità curricolari ed extra-curricolari per l’ap-prendimento e la partecipazione attiva all’educazione alla cittadinanza.