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Il contesto territoriale dell’indagine: la Valnerina

CAPITOLO III: Analisi di contesto

3.1. Il contesto territoriale dell’indagine: la Valnerina

L’area territoriale in cui sono state effettuata le attività di indagine e rilevazione è quella del comprensorio turistico della Valnerina20 costituito dai comuni di Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino e Vallo di Nera (tabella 12) per una superficie pari a 84.060 ha ed una popolazione di 12.392 abitanti. Il

territorio del comprensorio turistico è collocato nell’area sud-orientale della regione Umbria, ai confini con le Marche.

Tabella: 12 - I Comuni del Comprensorio Turistico della Valnerina

Comune Superficie Abitanti Altitudine

Cascia 18.109 ha 3.260 653 m. slm Cerreto di Spoleto 8.210 ha 1.137 557 m.slm Monteleone di Spoleto: 6.158 ha 681 978 m. slm Norcia 27.434 ha 4.872 604 m. slm Poggiodomo 4.001 ha 172 974 m. slm Preci 8.210 ha 817 596 m. slm Sant'Anatolia di Narco 4.732 ha 567 328 m. slm Scheggino 3.603 ha 458 281 m. slm Vallo di Nera 3.603 ha 428 400 m. slm

Fonte: ns elaborazione su dati Servizio Turistico Comprensorio Valnerina

20 A partire dal 2002 l’Associazione dei Comuni della Valnerina ha unificato le funzioni legate alla promozione ed alla valorizzazione delle risorse turistiche, culturali, paesaggistiche ed ambientali dei 9 Comuni del comprensorio turistico della Valnerina.

Il comune più popolato è Norcia con 4.872 abitanti mentre il meno popolato risulta Poggiodomo con appena 172 abitanti.

Gli abitanti della Valnerina “privilegiano la vita in piccoli borghi, orgogliosi di presentare una terra sana, ricca di storia e cultura, dove contano ancora i valori autentici. Il paesaggio diventa quindi “racconto”, una trama intessuta su un filo continuo che accoglie i depositi della storia e degli avvenimenti che le diverse epoche, succedutesi nel tempo, hanno stratificato sul territorio”21

3.2 Accessibilità

L’accessibilità rappresenta una delle condizioni essenziali per lo sviluppo economico di un territorio e assume una valenza rilevante anche ai fini dello sviluppo turistico in quanto come evidenziato il viaggio stesso è un elemento costitutivo del prodotto turistico.

Il grado di accessibilità di una destinazione dipende da una pluralità di fattori, in parte oggettivi e misurabili (fattori “fisici”), in parte dipendenti dalla percezione dei potenziali visitatori. In generale, maggiore è il grado d’accessibilità, più elevati sono i benefici per la destinazione, in quanto i turisti sono generalmente più inclini a visitare i territori più facilmente raggiungibili.

Quello che tradizionalmente caratterizza il rapporto positivo tra grado di accessibilità di una destinazione e sviluppo turistico della stessa, va tuttavia riletto anche in termini di tutela del territorio e dell’ambiente, entrambi fattori da cui dipende la turisticità di un’area. Pertanto, anche se può sembrare un controsenso la limitata accessibilità può, in alcuni casi, rappresentare la condizione che consente di tutelare il territorio, inteso nell’accezione più ampia ( naturale, sociale e culturale) e di mantenerne l’attrattività turistica .

Per quanto attiene il territorio del Comprensorio della Valnerina, la valutazione della sua accessibilità si concentrerà in particolare sulla considerazione della distanza (anche in termini temporali) da coprire per raggiungere l’area, tenendo conto della dotazione di reti di collegamento interregionali e della rete stradale infra-regionale che unisce tra loro i vari Comuni del comprensorio stesso.

L’area oggetto di analisi presenta qualche problematica ulteriore, in termini di

raggiungibilità, rispetto a quelle che già si riscontrano per l’intera regione. L’Umbria nel suo insieme, non risulta infatti particolarmente accessibile, nonostante la sua collocazione geografica centrale rispetto al resto del Paese, in quanto non inserita quale nodo nevralgico nella rete infrastrutturale nazionale. La regione è toccata solo marginalmente dall’autostrada (64 km), mentre abbastanza buona si presenta il resto della dotazione viaria (6.500 km)22 che in base a degli standard funzionali può essere distinta in due livelli di viabilità:

la rete stradale principale, il cui elemento portante è rappresentato dal tracciato della E45, che assolve funzioni di collegamento sulle relazioni nazionali e regionali di media percorrenza;

la rete stradale secondaria costituita dall’insieme della viabilità di interesse provinciale e bacinale, cui è affidata prevalentemente la funzione di distribuzione capillare sul territorio.

L’analisi dell’adeguatezza della dotazione viaria dell’Umbria risulta particolarmente importante in considerazione del fatto che l’auto propria rappresenta attualmente il mezzo di trasporto maggiormente utilizzato dai turisti che scelgono come meta l’Umbria, considerazione ancora più valida per il comprensorio oggetto d’analisi.

Nella figura sottostante è visualizzata la principale rete viaria della regione, evidenziando in verde e con la linea di maggiore spessore l’autostrada A1, in rosso e con la linea di medio spessore la E45 ed in arancio e con la linea di minore spessore le strade di raccordo e collegamento statale.

I Comuni del Comprensorio della Valnerina risultano localizzati ad una distanza mediamente ridotta dall’anello SS75 Flaminia – E45 che collega Perugia-Assisi-Foligno- Spoleto-Terni-Todi-Marsciano-Perugia, località dove si concentra oltre il 70% dell’intera popolazione regionale e delle attività economiche. La rete stradale secondaria di tipo regionale e provinciale favorisce un’elevata mobilità e la raggiungibilità dei territori comunali del comprensorio, anche se i tempi di percorrenza possono essere piuttosto variabili in ragione della specifica ubicazione degli stessi.

Per quanto attiene al trasporto aereo la regione è dotata di un solo aeroporto (“Aeroporto Internazionale dell’Umbria – San Francesco d’Assisi”) per voli di linea passeggeri che negli ultimi anni è stato interessato da processi di ampliamento e di ammodernamento. Lo scalo da cui sono attivi voli per destinazioni nazionali ed internazionali, avvalendosi di compagnie low-cost (Ryanair), risulta collegato tramite un servizio di taxi e di autobus con il capoluogo regionale (distante 15 km, tempo di percorrenza 20 minuti circa) e con Foligno (20 km, 15-20 minuti di percorrenza).

Limitata appare anche la dotazione ferroviaria della regione che si presenta non lineare e con una scarsa capillarità sul territorio.

La storica carenza di strutture di accesso al territorio umbro è stata in parte compensata dalla fitta rete stradale infra-regionale su cui viaggiano mezzi privati e bus di linea che effettuano anche servizi di interscambio treno-bus, promuovendo una distribuzione “quasi” radiale verso i centri minori della regione. Questo è quanto si verifica anche nel territorio

del Comprensorio, i cui comuni non sono attraversati dalle linee ferroviarie di Trenitalia. Foligno, che rappresenta il principale snodo di collegamento ferroviario della regione con direttrice nord-sud ed est-ovest, dista mediamente un’ora di distanza circa dall’area di riferimento mentre risulta più prossima la stazione di Spoleto, i cui collegamenti sono tuttavia meno frequenti rispetto a quelli attivi su Foligno. Ben strutturato appare il collegamento previsto da tale nodo con i vari Comuni, realizzato tramite bus di linea e taxi.