CAPITOLO IV: Il turista lento in Valnerina una prima indagine
4.3 Il territorio e le scelte dei turisti: motivazione ed elementi di influenza
Il territorio della Valnerina, negli anni passati piuttosto marginalizzato (anche a causa della grande attrattività turistica di città quali Assisi, Perugia, Spoleto) oggi si sta collocando nel territorio umbro (e non solo) come polo fortemente capace di richiamare quel particolare segmento del turismo che si potrebbe definire come turismo dell’apprendimento e che ha a che fare con la scoperta della tradizioni, della storia e della cultura del luogo in tutte le sue espressioni (cfr Franch et al., 2008).
Nella nostra ricerca una parte del questionario interrogava i turisti sulle motivazioni alla base del viaggio in Valnerina in particolare nei comuni all’interno del Comprensorio turistico della Valnerina: Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino e Vallo di Nera. Naturalmente, le località più note sono senza dubbio Cascia e Norcia, entrambe meta di grandi flussi di pellegrini e turisti religiosi.
Il campione ottenuto è costituito principalmente da Maschi (circa 2/3) e delinea un modello di turista che si muove prevalentemente in coppia (40%) o in compagnia di una associazione o gruppo organizzato (23,7% del campione), mentre percentuali più basse si registrano per chi dichiara di viaggiare da solo o con famiglia a seguito. In relazione all’età degli intervistati, questa si attesta nella maggior parte dei casi nella fascia compresa tra 26-45 (circa il 60% del campione) e circa il 25% ha invece tra 46 e 65 anni, mentre il 9% appartiene alla fascia dei giovani (19-25 anni) e solo il 4% è anziano. La Valnerina, dunque, si rivela particolarmente attrattiva per gli adulti e i giovani adulti, meno per i giovani e per gli anziani, poco rappresentati nel nostro campione.
Riguardo alla professione dichiarata invece, percentuali alte si riscontrano tra chi si dichiara libero professionista (1/3 dell’intero campione), a cui segue operaio/bracciante (17%), artigiano 10%), impiegato, (10%) mentre solo il 7% sono pensionati. Un turismo, pertanto, costituito da adulti lavorativamente attivi che scelgono la Valnerina come meta turistica per una serie di ragione che – come vedremo- hanno a che fare con il desiderio di scoperta del territorio specialmente in relazione al suo potenziale culturale.
Riguardo alla provenienza geografica, solo il 7% dei rispondenti dichiara di provenire da un paese extraeuropeo, in particolare dagli Stati Uniti. Del restante campione (quindi interamente di provenienza europea), il 25% proviene dall’estero e il restante, interamente italiano, si distribuisce con equivalenza tra Nord, Centro e Sud Italia.
Nella nostra ricerca, pertanto, in una apposita domanda del questionario si chiedeva qual era stata la motivazione principale che avesse spinto a visitare la Valnerina: la risposta maggiore è stata il desiderio di conoscere e migliorare la percezione del proprio livello culturale (31,4% del campione) (vedi graf. 53). Segue l’enogastronomia, oggi elemento sempre più caratterizzante un territorio, messa in evidenza dal 19,4% del campione, un valore piuttosto elevato anche in ragione del fatto che l’enogastronomia, negli ultimi anni, gode di una grande attenzione e attrazione da parte del grande pubblico, complice anche il successo di numerosi format televisivi improntati su questo. In Valnerina sono presenti giacimenti importanti di tradizioni enogastronomiche che sono parte di un’identità culturale maturata nel tempo e soprattutto percepita come distintiva da parte del pubblico, e questo probabilmente fa si che questa spinta motivazionale emerga con evidenza.
Graf. 53 - Motivazione principale a visitare la Valnerina
Il turista che ritiene probabile fare un viaggio nell’Umbria dei Sibillini pensa anche alla possibilità di poter praticare anche degli sport (17,3% del campione), favorito in questa sua
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% Altro Divertimento Salute Relax Religione Sport e ricreazione Enogastronomia Cultura 1,0% 2,5% 5,4% 6,5% 16,5% 17,3% 19,4% 31,4%
spinta motivazionale dalle possibilità offerte dal territorio, soprattutto in relazione agli sport all’aria aperta, e/o per fare del movimento immerso in un ambiente di grande valore paesaggistico e ambientale. Questa parte dell’Umbria è forse una delle aree geografiche che nella regione ha mantenuto più di ogni altra un aspetto di ruralità, con grandi spazi verdi poco antropizzati e avulsi da contaminazioni edilizie e cementificatorie. Un’oasi dove riscoprire un soggiorno fatto all’insegna della green economy e del turismo
landscape. Una risorsa da coltivare nel futuro e da valorizzare ulteriormente.
Proseguendo nelle motivazioni che hanno portato i nostri intervistati nella Valnerina, una buona parte del campione ha visitato queste zone per motivi religiosi. In effetti, un altro elemento di caratterizzazione che riguarda la Valnerina e l’Umbria in genere è la presenza di luoghi devozionali e religiosi. I grandi Santi dell’Umbria, san Francesco d’Assisi e, parlando della Valnerina, Santa Rita da Cascia e San Benedetto da Norcia, hanno reso l’Umbria un territorio protagonista del turismo vocazionale e religioso e attratto pellegrini da tutto il mondo. Ancora oggi, come si evidenzia nel grafico 53, la motivazione religiosa è importante per chi decide di visitare l’Umbria, anche questo non significa che alla motivazione preminente non ne debbano seguire altre di secondarie.
Le altre risposte degli intervistati registrano percentuali di risposta più basse: relax (6,5%), salute (5,4%), che fanno capo all’immagine dell’Umbria come cuore verde d’italia, dove l’armonia della combinazione fra gli elementi materiali e immateriali del territorio ne è forse l’elemento portante che si declina nel rispetto e nella conservazione delle persone e della natura in cui esse vivono. Le percentuali più basse di risposta, invece, la ottiene la motivazione che fa capo al divertimento (2,5%), e quindi al turismo votato al leasure, tipico delle fasce più giovani della popolazione, come si è visto, poco presenti nel nostro campione. Di certo, la Valnerina non si può annoverare tra i luoghi di attrazione strutturati secondo modello di svago giovanili. Piuttosto sono altri i fattori che ne determinano la scelta come luogo in cui passare del tempo.