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Capitolo IV: LA DISCLOSURE RELATIVA AL GOODWILL IMPAIRMENT

4.3 L’indagine empirica condotta sul livello di disclosure

4.3.1 Il disclosure inde

Il passo successivo dell’analisi qualitativa dell’informativa relativa al goodwill Impairment è stato esprimere il livello di disclosure mediante un disclosure index, calcolato rapportando la quantità delle informazioni reperibili in ciascun bilancio analizzato con la quantità totale di informazioni che si sarebbe dovuto reperire.

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Alcuni studi assegnano agli item in oggetto (ad esempio poste di bilancio) specifici pesi per identificare l’importanza di ognuno di essi. La maggior parte degli studi invece evita tale pratica in quanto si correrebbe il rischio di introdurre elementi di soggettività nell’analisi. Si è scelto quindi di adottare l’impostazione metodologica più diffusa, data dal modello di Cooke, che si basa sulla seguente formula:

disclosure index = punteggio totale ottenibile punteggio ottenuto = (d1+d2+…+dm)/(d1+d2+…+dn)

Il punteggio ottenuto sarà dato dalla sommatoria di tutti gli elementi analizzati (m) - attribuendo loro un punteggio d=1 se la disclosure è presente e d=0 se è assente – rapportato alla sommatoria di tutti gli elementi considerati (n).

Si è, tuttavia, deciso di introdurre una variante al modello di Cooke, attribuendo un punteggio pari a d=0,5 a quelle società che hanno sì comunicato l’informazione ai sensi dello IAS 36, ma questa si è rivelata particolarmente incompleta.

Tale indice varia da 0 a 1, pertanto più si avvicinerà all’unità più il livello di disclosure sarà elevato.

Esso verrà applicato ad ogni società, al fine di individuare e confrontare il grado di mandatory disclosure di ognuna di esse. Trattandosi di disclosure obbligatoria ci attendiamo un valore dell’indice uguale o prossimo ad 1 per quasi tutte le società. Tuttavia, si potranno configurare comportamenti molto diversi, in quanto lo standard stabilisce quali informazioni devono essere fornite, ma spesso non precisa come tali informazioni devono essere esplicitate.

In questo paragrafo si intende indagare il livello di disclosure ed i fattori determinanti rispetto alle società in esame.

Per il calcolo del disclosure index si è deciso di analizzare più in profondità i vari aspetti richiesti dal paragrafo 134 dello IAS 36.

In particolare, vista la natura descrittiva delle informazioni richieste in relazione agli assunti di base su cui il management ha fondato le proiezioni, si è scelto di individuare tre livelli qualitativi, al fine di assegnare un diverso peso alle informazioni date:

112 descrizione più che sufficiente;

descrizione quasi sufficiente; descrizione assente.

Nella prima categoria sono stati inclusi quei gruppi che hanno esplicitamente menzionato i principali assunti di base e allegato una descrizione degli stessi, nella seconda categoria invece sono stati inseriti quei gruppi che hanno solamente elencato gli assunti di base e nell’ultima, quelli che non hanno fatto esplicito riferimento agli stessi, al fine di non introdurre troppi elementi di soggettività nella valutazione della qualità dell’informazione. I risultati dell’analisi sono elencati nella tabella che segue:

Tabella 4.3G Assunti di base

Criterio N° gruppi Totale %

Descrizione più che sufficiente 23 59 39%

Descrizione quasi sufficiente 16 59 27%

Descrizione assente 19 59 32%

Al fine di determinare l’indice di disclosure, si è deciso di attribuire un punteggio pari a 1 a quei gruppi che hanno fornito una descrizione degli assunti di base più che sufficiente, un punteggio pari a 0,5 a quelle società che hanno solamente elencato i vari assunti di base, e un punteggio pari a 0 per l’ultima categoria di disclosure.

Lo stesso principio è stato adottato per la valutazione della qualità della descrizione degli assunti di base fornita dalle società qualora, nel caso di utilizzo del criterio del fair value al netto dei costi di vendita, il valore equo non fosse dato dal prezzo di mercato della CGU. Si è deciso di penalizzare, inoltre, coloro che non hanno indicato un valore puntuale per il tasso di attualizzazione o per il tasso di crescita (o entrambi) ma che hanno comunicato solamente il valore minimo ed il valore massimo che possono aver assunto l’uno o l’altro tasso, in quanto lo IAS 36 richiede che venga comunicato il tasso mediante il quale sono stati attualizzati i flussi di cassa ed il tasso di crescita inserito nel calcolo del Terminal Value. Pertanto, è stato attribuito un valore pari a 0,75 nel momento in cui l’informazione fosse rappresenta da un range di valori. La penalità è inferiore a quella attribuita agli assunti di

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base non tanto perché si ritiene che l’informazione legata ai tassi sia meno importante, bensì in quanto si reputa essa sia un’informazione meno incompleta rispetto a quella riguardate gli assunti di base, spesso comprensivi anche di tali valori.

Descritto il campione, il passo logico successivo consiste nella determinazione dell’indice di mandatory disclosure (MD). I risultati sono illustrati nella tabella seguente:

Tabella 4.3H Disclosure Index

Gruppo MD Gruppo MD

Ascopiave S.p.A. 1,00 Cementir Holding S.p.A. 0,80

Autogrill S.p.A. 1,00 Marcolin S.p.A. 0,80

Campari S.p.A. 1,00 Pirelli & C. S.p.A. 0,80

DiaSorin S.p.A. 1,00 Prysmian S.p.A. 0,80

Fiat S.p.A. 1,00 Recordati S.p.A. 0,80

Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A. 1,00 Saras S.p.A. 0,80

Indesit S.p.A. 1,00 Sogefi S.p.A. 0,80

Lottomatica S.p.A. 1,00 Telecom Italia S.p.A. 0,79

Luxottica S.p.A. 1,00 Erg S.p.A. 0,78

Mediaset S.p.A. 1,00 Falck Renewables S.p.A. 0,78

Rcs MediaGroup S.p.A. 1,00 Parmalat S.p.A. 0,78

Save S.p.A. 1,00 Italcementi Group S.p.A. 0,77

ENI S.p.A. 0,98 De Longhi S.p.A. 0,74

Saipem S.p.A. 0,93 Marr S.p.A. 0,73

Fiat Industrial S.p.A. 0,91 Benetton Group S.p.A. 0,70

Nice S.p.A. 0,90 Datalogic S.p.A. 0,70

Finmeccanica S.p.A. 0,89 Engineering S.p.A. 0,70

Ansaldo STS S.p.A. 0,88 Brembo S.p.A. 0,67

ENEL Green Power S.p.A. 0,88 Edison S.p.A. 0,67

Hera S.p.A. 0,87 SIAS S.p.A. 0,67

Ima – Industria Macchine Automatiche S.p.A. 0,87 Gruppo Zignago Vetro S.p.A. 0,67

Maire Tecnimont S.p.A. 0,87 Impregilo S.p.A. 0,67

Piaggio & C. S.p.A. 0,87 Interpump Group S.p.A. 0,63

Amplifon S.p.A. 0,86 Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. 0,60

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. 0,86 Atlantia S.p.A. 0,59

Telecom Italia Media S.p.A. 0,83 Acea S.p.A. 0,59

SEAT Pagine Gialle S.p.A. 0,83 Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A. 0,53

Autostrada Torino-Milano S.p.A. 0,83 A2A S.p.A. 0,50

ENEL S.p.A. 0,82 Snam S.p.A. 0,13

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Si noti che l’indice di disclosure è sempre superiore al valore di 0,5 - tranne in un caso - ed è pari ad uno in ben dodici casi.

Si riportano di seguito alcuni elementi riassuntivi:

Tabella 4.3I Sintesi

2011 MD

Media 0,81

Mediana 0,81

Valore massimo 1,0

Valore minimo 0,13

Il valore medio è pari a 0,81 e coincide esattamente con il valore mediano. Il valore minimo, pari a 0,13, è relativo a Snam S.p.A. Tale fatto potrebbe essere collegato sia alla irrilevante significatività del valore totale dell’avviamento rispetto al total assets, pari allo 0,04%, sia alla mancata rilevazione di un impairment loss.