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Capitolo 7. I pioppi e la pioppicoltura

7.2. Il genere Populus L

Al genere Populus, come detto, appartengono una trentina di specie a portamento prevalentemente arboreo.

Molti di questi sono alberi a rapido accrescimento che possono raggiungere anche dimensioni ragguardevoli; la loro chioma è arrotondata o allungata.

Hanno corteccia di colore variabile con la specie, liscia da giovane, con ritidoma anche molto solcato in piante adulte.

La ramificazione è monopodiale, eccetto che in P. euphratica in cui la gemma apicale abscinde, e marcatamente eteroclasica con brachiblasti molto caratteristici.

Le gemme sono pluriperulate, con perule sottili. Quelle del primo paio sono piccole ed opposte mentre le altre sono embricate. Le gemme laterali possono essere anche pauciperulate. Sono sottese dalle cicatrici fogliari che mostrano tre tracce di cicatrici vascolari quasi equidistanti.

Le foglie sono caduche, alterne e spiralate, semplici palminervie (più raramente penninervie). La lamina è ovaleggiante o triangolare con margine intero o dentato ed è frequentemente anfistomatica, cioè presenta gli stomi in entrambe le pagine fogliari. Il picciolo è più o meno lungo, spesso compresso lateralmente mentre le stipule sono caduche. Vi è quasi sempre un forte eteromorfismo fra le foglie brachiblastali e quelle macroblastali.

Sono piante dioiche, ad eccezione di P. lasiocarpa. I fiori, in amenti peduncolati, appaiono sui rami dell’anno precedente prima delle foglie. Gli amenti maschili sono di solito più brevi e più compatti di quelli femminili. Il calice ha forma di disco appiattito nel fiore maschile, di disco più a coppa nel fiore femminile. Il calice è sempre ascellato da una brattea, caduca, che è sempre dentata, incisa o laciniata. I fiori maschili portano 4-60 stami inseriti sul disco con il filamento libero, breve giallastro e con antere ovoidi o oblunghe, purpuree o rosse. I fiori femminili hanno ovario biloculare con 2 (4) carpelli e altrettanti stigmi interi. Mancano i nettari e l’impollinazione è anemofila.

La fase adulta della pianta inizia precocemente, verso i 5-15 anni; piante di origine agamica derivanti da talea o da ceduazione sono in grado di raggiungere prima la capacità riproduttiva, anche a (1) 2 anni. Il frutto è una capsula che di solito matura prima del pieno sviluppo delle foglie e che alla disseminazione si apre in 2-4 valve. I semi sono piccoli, ovoidali, arrotondati o acuti all’apice, muniti di numerosi peli sericei molto lunghi che in molte specie conferiscono loro un aspetto cotonoso. La loro germinabilità è elevata ma la

facoltà germinativa dura solo poche settimane. Le plantule hanno cotiledoni epigei, piccoli, troncati o rotondeggianti alla base; le prime foglie sono ovali e la prima coppia è opposta. Diverse specie hanno grande attitudine alla rizogenesi e si possono propagare per talea; inoltre per diversi pioppi è molto alta l’emissione di polloni radicali.

L’apparato radicale si allarga ampiamente producendo anche grosse radici laterali; si rende profondo grazie a numerose radici verticali se la falda o altri fattori non lo impediscono. Il legno dei pioppi è omogeneo, a porosità diffusa, in alcuni casi discolore; i raggi sono sottili e omocellulari nella maggior parte delle specie.

Il genere è diffuso prevalentemente nelle regioni temperate e fredde dell’emisfero settentrionale, ma si ritrova anche in regioni subtropicali, su suoli umidi o molto umidi. Sono specie esigenti in luminosità, pioniere e spesso costituiscono cenosi ripicole. Molti pioppi sono specie ad accrescimento rapido e sostenuto. Il loro accrescimento longitudinale è solo parzialmente determinato e la crescita libera può prolungarsi nel tempo fino all’autunno. Queste caratteristiche fanno dei pioppi un genere molto importante per la produzione del legname. Attualmente l’agricoltura si basa su cloni selezionati e si attua tramite propagazione agamica lasciando quella gamica alla diffusione naturale e alla ricerca.

Il genere Populus è suddiviso in 5 sezioni (Gellini R., Grossoni P., 1997):

1. Sezione Turanga Bunge. La gemma apicale abscinde. I fiori maschili hanno 8-12 stami. E’ limitata ad una sola specie P. euphratica Oliv., un grosso arbusto che si ritrova su terreni salmastri dell’Asia Minore e dell’Egitto e della Mongolia. In maniera disgiunta è presente anche in Africa settentrionale fino al Marocco.

2. Sezione Populus (=Leuce Duby). La corteccia a lungo liscia e chiara può essere anche bianca. Presenta gemme spesso tomentose ma con resina scarsa o assente; la squama fiorale è lungamente ciliata mentre la capsula è stretta e lunga. E’ presente in tutte le regioni temperate di tutto l’emisfero (compresa l’Africa settentrionale). Questa sezione viene a sua volta suddivisa in:

a. Sottosezione Albidae nella quale i rametti e le gemme sono biancastri e pelosi. L’eterofillia è marcata con foglie dei macroblasti tomentose e biancastre nella pagina inferiore con picciolo di sezione quasi circolare. Caratteristico è P. alba L..

b. Sottosezione Trepidae in cui i rametti e le gemme sono glabri o appena pubescenti. L’eterofillia è appena pronunciata con foglie tomentose solo al germogliamento. Il picciolo è molto appiattito. Si ricordano tra le specie P. tremula L., P. tremuloides Michx., P. grandidentata Michx..

3. Sezione Aigeiros Duby. La corteccia è fessurata mentre le gemme sono appuntite e resinose. Le foglie sono di forma deltoidale o romboidale, con il bordo traslucido, glabre e verdi, con picciolo appiattito. E’ presente in tutte le regioni temperate dell’emisfero nord. Tra le specie di questa sezione ci sono P. nigra L., P. deltoides Marsh..

4. Sezione Leucoides Spach. Le gemme sono grosse, coniche, non vischiose e poco profumate. Le foglie sono molto grandi (anche 30 cm), spesso cordate e senza eterofillia accentuata. E’ presente in Cina e in Nord America. Tra le specie c’è P. lasiocarpa Oliv. pianta monoica.

5. Sezione Tacamahaca L.. Le gemme sono grosse, vischiose, molto profumate. Le foglie sono biancastre nella pagina inferiore, acute all’apice e più lunghe che larghe. Le foglie macroblastali con piccioli più corti di quelli delle foglie brachiblastali. Le ghiandole fogliari sono ben visibili. E’ presente in Asia settentrionale e centrale ed in Nord America. Le specie più importanti sono P. balsamifera L., P. trichocarpa Torr. & Gray, P. laurifolia Ledeb., P. koreana Rehd., P. maximowiczii Henry, P. ciliata Wall. ex Royle.

Altri autori (Pryor L. D.) hanno proposto la suddivisione del genere Populus in 7 sezioni, aggiungendo alle 5 precedenti la sezione Tsavo rappresentata dalla specie P. ilicifolia (Browicz, 1966) e la sezione Abaso rappresentata dalla specie P. mexicana (Eckenwalder, 1977). In Europa compresa l’Italia, sono autoctone 3 specie, il pioppo bianco (P. alba), il pioppo tremulo (P. tremula), il pioppo nero (P. nigra), più un’altra entità che è considerata ibridogena (P. x canescens). Oltre a questi taxa sono coltivate alcune specie esotiche e numerosi cloni ibridi ottenuti con impollinazione controllata.