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3. I modelli cumulativi L’approccio deterministico

3.5 Altri modelli deterministici

3.5.1 Modelli alternativi di scalogramma

3.5.1.2 Il modello action system

Abbiamo visto che:

• lo scaling "Guttman" implica il concetto di ordine tra gli item e tra le categorie di risposta (per esempio in termini di "difficoltà");

• lo scaling "diamante" è sostenuto dal concetto di ordine (per esempio in termini di tempo o in termini di passaggi all'interno di un procedimento).

E' possibile però osservare un altro tipo di scaling ordinale a partire da altri tipi di configurazioni, i cui profili manifestano altri tipi meccanismi o di logiche interne. Tra i diversi tipi ne è stato identificato uno in grado di riflettere alcune situazioni reali piuttosto complesse. Come vedremo, in questo caso, pur aumentando la complessità strutturale, non aumenta necessariamente la dimensionalità dell'insieme dei profili, che rimane bidimensionale. Tale diversa configurazione è stata scoperta e formulata da Shye (1985) nell'ambito del lavoro sull'action system (noto anche come living system o open system) ed è per questo chiamata "configurazione action system". La caratteristica essenziale comune a tutte le definizioni di action system è quella seconda la quale in un tale tipo di sistema è possibile "agire" ed "essere agiti" (per esempio si può "dare" e "ricevere"). Sapendo ciò possiamo definire i seguenti item:

- G: indica se in un certo momento un determinato sistema "dà" (1) o meno (0); - R: indica se in un certo momento un determinato sistema "riceve" (1) o meno (0).

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E' possibile a questo punto identificare quattro stati sistemici:

G R il sistema

1 1 dà e riceve 1 0 dà e non riceve 0 1 non dà e riceve 0 0 non dà e non riceve

Seguendo la teoria dei sistemi, è necessario introdurre due nuovi item:

- X: indica se in un certo momento un determinato sistema vi è interazione (1) o meno (0) con l'ambiente esterno;

- I: indica se in un certo momento per un determinato sistema vi è equilibrio interno (1) o meno (0).

Vediamo a questo punto quali sono le relazioni esistenti tra i quattro concetti sistemici (detti anche modi sistemici).

1ª condizione: l'interazione può verificarsi sia con il dare che con il ricevere ed è sicuramente assente se sono assenti dare e ricevere;

2ª condizione: l'equilibrio interno può essere interpretato come una specie di equilibrio tra dare e

ricevere e può essere valutato come "presente" se dare e ricevere sono presenti.

Se G=0 e R=0 allora X=0. Se G=1 e R=1 allora I=1.

Date queste premesse, è possibile identificare i profili assenti (ovvero non osservabili):

GRXI 0010

0011 esclusi dalla 1ª condizione 1100

1110 esclusi dalla 2ª condizione

Quindi dei 16 profili teoricamente possibili, si assume che solo 12 sono empiricamente osservabili:

GRXI 0000 0001 1000 1001 1010 1011 0100 0101 0110 0111 1101 1111

A questo punto l'obiettivo è quello di definire uno spazio bidimensionale che preservi l'ordine. Cominciamo con il distinguere i profili con G=0 da quelli con G=1:

G=0 G=1 GRXI GRXI 0000 1000 0001 1001 0100 1010 0101 1011 0110 1101 0111 1111 ←1ª coordinata →

A questo punto proviamo a distinguere i profili rispetto al valore R tracciando una retta orizzontale che divida ciascuna colonna in due.

56 R=1 0100 0101 0110 0111 1101 1111 ↓2ª coordinata ↑ R=0 0000 0001 1000 1001 1010 1011 G=0 G=1 ←1ª coordinata →

A questo punto in questo spazio bidimensionale è possibile separare i profili presenti secondo i valori di X. Per fare ciò è necessario individuare una linea di suddivisione appropriata che lasci tutti i profili con X=0 da una parte e i profili con X=1 dall'altra, senza alterare le classificazioni esistenti ottenute con i punteggi G e R.

X=1 0110 0111 1111 0100 0101 1101 ↓---2ª coord... ↑ 0000 0001 1000 1001 1010 1011 X=0 X=1 G=0 G=1 R=1 R=0 X=0 ←-- 1ª coordinata --→

Notare che la nuova linea lascia tutti i profili con X=0 al di sotto e a sinistra e i profili con X=1 al di sopra e a destra (verso i valori alti della due coordinate). La precedente suddivisione tra profili viene comunque mantenuta.

Dall'osservazione del diagramma risulta che X=1 è associato con valori estremi in almeno una coordinata. Per questo motivo un item che si comporta come X è detto polarizzato o accentuato. A questo punto è possibile individuare una nuova linea che consenta di operare nello stesso modo ma con i valori I; tale linea dovrebbe lasciare tutti i profili con I=0 da una parte e quelli con I=1 dall'altra senza alterare le precedenti partizioni.

I=0 I=1 4 X=1 0110 0111 1111 3 R=1 0100 0101 1101 2 0001 1001 1011 I=1 ↓2ª c. ↑ 1 0000 1000 1010 X=0 X=1 G=0 G=1 1 2 3 4 R=0 X=0 ←-- 1ª coordinata --→ I=0

La nuova linea lascia al di sotto e a sinistra i profili con I=0 e al di sopra e a destra quelli con I=1. Notare che I=1 è associato con valori moderati in entrambe le coordinate. Per questa ragione un item che si comporta in questo modo è detto moderante o attenuante. Le coordinate sono ora ridefinite secondo 4 valori distinti (indicati con 1, 2, 3, 4). In questo modo a ciascun profilo vengono associati due nuovi punteggi, relativi alle due coordinate. Quindi a ciascun profilo vengono associati due punteggi. Un esame delle coppie di profili in tale diagramma consente di verificare se le relazioni d'ordine sono confermate. Per esempio il profilo 0111 (punteggio 24) è maggiore del profilo 0001 (punteggio 22) mentre il profilo 1010 (punteggio 41) e il profilo 0001 (punteggio 22) non sono tra loro confrontabili.

E' possibile a questo punto definire le regole strutturali per assegnare i valori delle coordinate (punteggi) a ciascun profilo della configurazione dell'action system.

3. I modelli cumulativi. L’approccio deterministico

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1. Assegnazione del primo punteggio (prima coordinata) ad un profilo GRXI: se G=0 e I=0 → assegnare al profilo il punteggio più basso (1)

se G=0 e I=1 → assegnare al profilo il punteggio successivo più basso (2) se G=1 e X=0 → assegnare al profilo il punteggio successivo più alto (3) se G=1 e X=1 → assegnare al profilo il punteggio più alto (4).

2. Assegnazione del secondo punteggio (seconda coordinata) ad un profilo GRXI: se R=0 e I=0 → assegnare al profilo il punteggio più basso (1)

se R=0 e I=1 → assegnare al profilo il punteggio successivo più basso (2) se R=1 e X=0 → assegnare al profilo il punteggio successivo più alto (3) se R=1 e X=1 → assegnare al profilo il punteggio più alto (4).

Le configurazioni action system differiscono dalle altre per il preciso schema logico che governa le relazioni tra gli item in ogni profilo. Vi sono comunque molte caratteristiche essenziali che qualificano una configurazione come action system:

a. la configurazione presenta due item, detti polari che sono strutturalmente indipendenti tra loro ovvero: qualsiasi valore relativo ad uno, si può verificare con qualsiasi altro dell'altro item; i concetti basilari rappresentati dagli item polari sono di solito opposti e complementari nei loro significati (come dare e ricevere);

b. la configurazione presenta un item, detto polarizzante o accentuante, che è strutturalmente dipendente dagli item polari ovvero alcune combinazioni dei suoi valori con quelli degli item polari non sono osservabili nella configurazione; un tale tipo di item accentua le differenze delineate dagli item polari, nel determinare la configurazione; il concetto basilare rappresentato dall'item polarizzante varia con i contenuti del sistema studiato; il suo significato si caratterizza nella incapacità di assemblare i poli;

c. la configurazione presenta un item, detto moderante o attenuante, che è strutturalmente dipendente dai polari; il suo valore tende ad aumentare con l'aumento simultaneo in entrambi i polari; il suo ruolo nel determinare la struttura della configurazione è quello di attenuare o ridurre la differenziazione delineata dagli item polari; il concetto basilare rappresentato dall'item moderante è tipicamente distinto nel suo significato dai due polari; esso può "de- enfatizzare" il significato di qualsiasi polo concorrente relativo a quello dell'altro polo.

Tali caratterizzazioni della configurazione action system sono sufficientemente generali e consentono di definire molti modelli concreti che sono definibili in termini di relazioni logiche specifiche tra diversi item sistemici.

Nei dati empirici, le regole viste possono essere soddisfatte solo parzialmente o in modo approssimato. Inoltre la generalizzazione di configurazioni sistemiche a dimensionalità maggiori è possibile ma poco indagata.

Può essere utile a questo punto presentare uno schema riassuntivo dei tre modelli di scalogramma presentati: Configurazione dei profili Dimensionalità (n. di scale) Esistenza di ordine tra gli

item

Una possibile interpretazione

N. di classificazioni di item

Dimensionalità dello spazio degli item secondo LSA1

Guttman 1 si difficoltà 1 (0) difficoltà2 03

Diamante 2 si processi finiti continui 1 posizione nel tempo 1

Action System 2 no comportamento tipo

action system

3 (2) polare, accentuante, attenuante4

2 1. Versione particolare della più generale procedura di analisi Smallest Space Analysis (Lattice Space Analysis).

2. L'ordine in una scala Guttman è in realtà determinato dall'ordine delle categorie rispetto alla loro relativa difficoltà; quindi, in presenza di dicotomie, gli item non sono differenziati dalle classificazioni; si può dire che il numero di classificazioni è nullo.

3. Per definizione.

4. Gli item accentuanti e attenuanti possono essere formulati come elementi della stessa classificazione, riducendo il numero di classificazioni a 2.

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