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IL PERCORSO PARTECIPATIVO CONGIUNTO PAT-VAS

3. IL PERCORSO PARTECIPATIVO PER IL PAT E LA VAS DEL COMUNE DI PONTE NELLE ALPI (BL)

3.2 PROGETTI DI COINVOLGIMENTO .1 L’INDAGINE CONOSCITIVA

3.2.2 IL PERCORSO PARTECIPATIVO CONGIUNTO PAT-VAS

Il modello di coinvolgimento dei cittadini attuato presso il Comune31 è nato dall’analisi critica di esperienze realizzate in Italia e all’estero, prevedendo diverse fasi, sintetizzate nello schema 3.5. Il primo passo per organizzare un percorso di coinvolgimento della comunità locale è l’analisi del contesto locale e l’analisi degli stakeholder. Per realizzare ciò il Comune è partito da un esame critico dei documenti prodotti – in primis il quadro conoscitivo (in particolare l’analisi socio-economica), la bozza del documento preliminare per il PAT e la relazione ambientale per la VAS – dai quali si è potuto estrapolare le prime indicazioni. Allo stesso tempo è stata avviata la stakeholder analysis attraverso una serie di colloqui con assessori, tecnici ed esperti.

Sono stati considerati attori privilegiati i capifrazione e le associazioni di categoria e culturali di volontariato e sportive, per quanto riguarda gli incontri con la popolazione sono stati considerati stakeholder tutti i gruppi portatori di interesse in merito alla pianificazione del territorio ovvero gli abitanti, ma anche chi interagisce col territorio mediante rapporto lavorativo. Il gruppo incaricato del processo interattivo ha preferito non coinvolgere attivamente i rappresentanti politici nel percorso partecipativo dei cittadini perché la loro presenza non influenzasse in qualche modo il processo.

31 Fonte: IDEAS (2007) Proposta di Percorso Partecipativo Congiunto PAT-VAS. Documento interno, non pubblicato.

SCHEMA 3.5 – Percorso partecipativo congiunto PAT-VAS

La fase di preparazione del piano di comunicazione ha previsto la predisposizione del materiale informativo sul percorso avviato e sulla tematica in discussione (con approfondimenti sulla L.R. 11/2004, PAT, VAS e percorso di partecipazione), l’attivazione dei canali di comunicazione prioritari e la pubblicizzazione dell’iniziativa scegliendo i metodi e strumenti considerati più efficaci per il contesto locale.

La seconda parte del percorso partecipativo che richiede il contributo attivo della popolazione, si può suddividere in due fasi: la fase di ascolto degli attori privilegiati e la fase propositiva, in cui la cittadinanza ha cooperato attivamente all’elaborazione delle strategie di sviluppo del territorio.

Incontro capifrazione Preparazione del Piano di Comunicazione

Incontro con le Associazioni

Ascolto attori privilegiati Incontri con la popolazione Mostra interattiva Open Space Technology (OST) Laboratori tematici Organizzazione percorso di coinvolgimento

Esame critico dei documenti prodotti. Colloqui con Assessori tecnici ed esperti.

Analisi del contesto locale e Analisi degli stakeholder

Informazioni generali sull’iniziativa; individuazione su ortofoto di punti di forza e debolezza del territorio. Sviluppo di vision positive e negative. Individuazione problematiche prioritarie; sviluppo di scenari e strategie per lo sviluppo del territorio.

Analisi e discussione sulle tematiche emerse durante l’Open Space Technology.

Predisposizione del materiale informativo sulla tematica in discussione e pubblicizzazione dell’iniziativa 43

Fase di ascolto

A questo scopo sono state realizzate (in 7 giorni effettivi di lavoro) una serie di interviste con i 18 referenti delle frazioni. L’incontro prevedeva una prima fase di informazione sull’iniziativa e successivamente, grazie ad una ortofoto della propria frazione, si è passati all’individuazione dei punti di forza e di debolezza della frazione; poi, con l’aiuto di foto aeree dell’intero territorio comunale, si è cercato di ampliare la scala del ragionamento ad una zona più vasta.

Parallelamente, introducendo il concetto di scenario positivo e negativo si è cercato di estendere anche la scala temporale a quella richiesta dallo strumento pianificatorio (10 anni).

Per quanto riguarda le associazioni (sportive, culturali e di volontariato sociale) è stato organizzato

un workshop specifico, il quale ha seguito pressappoco la traccia delle interviste con i capifrazione, ma si è cercato di puntare maggiormente sullo sviluppo di vision a lungo termine, positive e negative, dalle quali sono poi stati individuati i relativi slogan di sintesi.

Fase propositiva

Il materiale raccolto nella fase di ascolto, unito alle indicazioni provenienti dall’analisi socio-economica e con il contributo attivo di comitati frazionali, associazioni e scuole, è servito per allestire la Mostra Interattiva “Ponte nelle Alpi verso il 2020” (inaugurata il 14 marzo 2008, presso la Biblioteca Civica, rimasta aperta per circa un mese) durante la quale è stata data la possibilità ai visitatori di implementare le informazioni fino ad allora raccolte attraverso alcune semplici modalità di interazione.

Le parti interattive della mostra sono state quattro:

• individuazione della tematica prioritaria attraverso una votazione tra 6 macrotematiche; • individuazione su ortofoto di punti di forza e di debolezza (oltre a quelli già segnalati nel

corso di delle interviste con i capifrazione);

• individuazione su ortofoto delle risorse simboliche e sociali (a partire da quelle raccolte nell’indagine socio-economica nel 2006);

• sviluppo di vision positive e negative sul futuro di Ponte nelle Alpi e relativi slogan (il materiale di partenza è stato quello raccolto nel workshop con le associazioni).

Sabato 29 marzo 2008 è stato organizzato il workshop Open Space Technology (OST) ha permesso di passare alla vera e propria fase di costruzione di scenari e strategie per lo sviluppo del territorio comunale. La metodologia partecipativa è relativamente recente (anni ’80) ed è finalizzata a favorire la nascita di workshop autorganizzati tra i partecipanti favorendo il dialogo

e l’interazione costruttiva tra gli intervenuti, promuovendo in essi il senso di responsabilità e stimolando la creatività. Si è optato per questa tecnica perché permette di individuare le problematiche considerate prioritarie da parte della popolazione e la costruzione di gruppi di lavoro uniti da un interesse comune, spostando il focus della discussione dalla visione privatistica e particolare ai temi legati al bene comune.

Da questo incontro sono emerse 4 tematiche prioritari, che hanno composto la base di partenza per gli incontri successivi in cui i gruppi di lavoro sono stati accompagnati all’individuazione di proposte mirate agli obiettivi del PAT.

I Laboratori tematici sono stati organizzati tra il 4 e i 23 giugno 2008. Le prime tre tematiche emerse dall’OST sono state affrontate ciascuna in un laboratorio specifico suddiviso in due serate, per un totale di sei incontri aventi lo scopo di giungere alla costruzione di un sistema di obiettivi-azioni condiviso tra i partecipanti che consentisse di presentare delle proposte progettuali utili al gruppo di piano responsabile della stesura del PAT. La prima parte del primo incontro è stata dedicata ad un esperto sulla tematica in oggetto; poi partendo dagli stimoli suggeriti dal tecnico invitato, sono stati analizzati i problemi e individuate le problematiche di carattere generale, dalle quali si è giunti alla determinazione degli obiettivi a breve-medio e lungo termine e le relative azioni per raggiungerli. Il quarto tema emerso dall’OST, invece, è stato analizzato in un incontro a parte con i giovani di Ponte nelle Alpi e mediante la distribuzione di un questionario specifico.

L’ultimo step del percorso ha riguardato l’elaborazione di tutte le informazioni raccolte. In questa fase si è cercato di predisporre e organizzare il materiale in modo da poterlo rendere disponibile al team tecnico che si occupa della stesura del PAT e della VAS aggregando le indicazioni per temi e individuando le eventuali politiche trasversali ai tavoli di lavoro.

Il 13 ottobre 2008 è stata infine presentata ai cittadini di Ponte nelle Alpi la sintesi dei risultati del percorso partecipativo, mediante un incontro apposito nella sala consigliare del Municipio alla presenza dell’Amministrazione e dei tecnici addetti alla redazione del PAT.