• Non ci sono risultati.

3. Criteri e modalità di ricostruzione di un linguaggio specialistico settoriale

3.2 L’universalità e la neutralità del linguaggio: principio di definizione

3.2.2 Il principio di ‚definizione tipica‛ nel Nuovo soggettario

Nel modello concettuale analitico-sintetico hanno un ruolo centrale le nozioni di concetto, soggetto e di tema.

In Rules for a dictionary catalog (1876), Cutter definisce il soggetto come <<the theme or themes of the book, wether stated in the title or not>> e raccomanda che sia rappresentato nel catalogo con un accesso specifico (coesteso con il soggetto che si intende rappresentare) <<specific entry>>, espresso con una denominazione ufficiale, <<distinct subject>>.85 Questa definizione viene poi ripresa e puntualizzata da Casamassima in La soggettazione (1970) <<per soggetto < intendiamo il tema o l’argomento di un documento, sia esso espresso o no dal titolo < dal soggetto dobbiamo distinguere la voce a soggetto. Questa costituita dalla parola o espressione impiegata dal soggettatore secondo un determinato metodo e un determinato soggettario per esprimere il soggetto di un documento>>.86 Per Diego Maltese, in La biblioteca come linguaggio e come sistema (1985) e nelle Regole per il soggettario: un progetto non finito (1988), il soggetto deve corrispondere ad un preciso intento scientifico ed informativo dell’autore: <<l’oggetto di studio scelto dall’autore del documento>> e <<il contenuto concettuale di un documento è il soggetto o l’insieme dei soggetti, di cui tratta il documento>>. In fine, per Alfredo Serrai, in Del catalogo alfabetico per soggetti. Semantica del rapporto indicale, il soggetto diviene un elemento concettuale che si costituisce nella mente del lettore è <<il concetto che il discorso suscita nelle mente dell’interprete>>.87 Crocetti, nelle sue lezioni sulla soggettazione, definisce il soggetto di un documento come il tema, l’argomento trattato dal documento stesso: <<il soggettatore dovrà rifarsi a quello che è l’argomento reale del testo, esaminato concretamente>>88.

Ad oggi, le ISO 5963 costituiscono il riferimento normativo per l’analisi concettuale dei documenti, per la determinazione del soggetto e per la codifica di questo in espressioni verbali controllate.

85TARTAGLIA STEFANO. Per una definizione di ‚soggetto‛ / Stefano Tartaglia. – In: Il linguaggio della biblioteca : scritti in onore di Diego Maltese. – Firenze : Giunta regionale toscana, 1994 – P. 857-860.

86CASAMASSIMA EMANUELE. La soggettazione / Emanuele Casamassima. — In: Manuale del catalogatore / a cura della Bibliografia nazionale italiana. — Firenze : [s.n.], 1970 (San Casciano Val di pesa : officine grafiche Stianti). — P. 233-234.

87SERRAI ALFREDO. Del catalogo alfabetico per soggetti : semantica del rapporto indicale/ Alfredo Serrai. — Roma : Bulzoni, 1979. — P. 61.

88CROCETTI LUIGI. Soggettazione [dattiloscritto] / Luigi Crocetti. — [1979]. – P. 10. <http://www.sbt.ti.ch/dep/smlos/nuovosoggettario2007cheti.pdf>.

Tesi di dottorato di Elisabetta Viti, discussa presso l’Università degli Studi di Udine 58

A questo proposito, il soggetto viene definito come:

<<un concetto o una combinazione di concetti necessari per descrivere e rappresentare il tema di un documento>>.

Mentre il concetto viene definito come:

<<unità di pensiero>>,

così come nel GRIS viene definito

<<unità di pensiero (o idea singola) rappresentata con un termine d’indicizzazione>>.

Ogni opera può avere un tema o ogni tema può essere il soggetto di un’opera.89

In particolare, come sottolineato prima da Stefano Tartaglia, nel saggio Per una definizione di soggetto, e poi dalla Guida GRIS90, il soggetto è identificato con il ‚tema di base‛ del documento:

<<il tema di base è quell’oggetto unitario di conoscenza al quale sono riferibili i singoli temi particolari discussi nel documento e al quale sono correlate nel testo tutte le informazioni fornite intenzionalmente dall’autore< è il tema complessivo o centrale del documento, il tema che dà una comprensione globale del contenuto concettuale del testo< rappresenta, comprende, sussume i temi particolari trattati nel documento, che ad esso sono riconducibili< è la chiave più probabile da proporre agli utenti per il recupero del documento>>.

Nel linguaggio d’indicizzazione del Nuovo soggettario, l’analisi dei concetti che costituiscono il tema di base, investe due piani: semantico e sintattico. Nel primo, i singoli concetti vengono estrapolati dal contesto specifico (soggetto o documento), quindi decontestualizzati, e vengono acquisiti e categorizzati sulla base delle loro proprietà semantiche, definite dai repertori specializzati consultati (dizionari, enciclopedie, manuali, etc.), andando a

89Per l’approfondimento del rapporto opera/tema/nomen, cfr. ZENG MARCIA LEI - ŽUMER

MAJA. Introducing FRSAD and mapping it with SKOS and other models / Marcia Lei Zeng, Maja Žung. – Relazione al convegno: World library and information congress : 75th IFLA general conference and assembly, Milan 23-27 August 2009.

<http://www.ifla.org/files/hq/papers/ifla75/200-zeng-en.pdf>.

90GRUPPO DI RICERCA SULL’INDICIZZAZIONE PER SOGGETTO. Guida all’indicizzazione per soggetto / Associazione italiana biblioteche, GRIS-Gruppo di ricerca sull’indicizzazione per soggetto. – Rist. con correzioni. – Roma : Associazione italiana biblioteche, 2001. – P.13-17.

Tesi di dottorato di Elisabetta Viti, discussa presso l’Università degli Studi di Udine 59

ricoprire un ‚posto unico e di base‛ all’interno dello schema concettuale; nel secondo piano, i singoli concetti vengono ricontestualizzati e ‚giocano‛ ruoli differenti a seconda di come vengono combinati per esprimere il tema di base del documento: ne risultano concetti complessi, dipendenti dal contesto, le cui componenti costitutive vengono collocate sulla base dell’identificazione delle funzioni logiche e dei ruoli che queste assolvono all’interno della stringa di soggetto.

Il thesaurus del Nuovo soggettario contiene un lessico universale, riferito al contenuto di molteplici tipologie di materiali, molte delle quali conservate nella Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Questo lessico afferisce a discipline e soggetti eterogenei all’interno del panorama universale della conoscenza.

Questa universalità del lessico non è legata ad un singolo dominio disciplinare, ad uno specifico punto di vista o ad un contesto specializzato: da parte di chi allestisce il thesaurus, il concetto viene derivato da un contesto documentario (che rappresenta specifici aspetti disciplinari), assunto nel significato più ‚neutrale‛ possibile, in conformità con le diverse prospettive disciplinari. Secondariamente, da parte di chi invece indicizza, il termine può essere ricontestualizzato, assumendo un ruolo logico specifico all’interno della stringa di soggetto nella descrizione di contenuti concettuali specifici.

Spesso, prima di assumere un significato preciso di un termine, i curatori del thesaurus interrogano il catalogo della Biblioteca nazionale centrale di Firenze per capire o verificare l’uso che ne è stato fatto: quindi, l’OPAC della biblioteca serve a contestualizzare ma anche a prefigurare altri possibili domini d’impiego. Viene tenuto sempre presente il principio dell’uso linguistico, che si basa sulla formulazione di una voce di soggetto secondo l’uso linguistico corrente.

È un principio già presente nelle Rules cutteriane e che viene ribadito da Luigi Crocetti nella sua lezione, dattiloscritta, sulla soggettazione:

<<Ma che cosa significa in realtà questo principio? Significa l’adesione strettissima, completa per quanto possibile, della soggettazione al sistema linguistico in cui la soggettazione stessa si trova a operare. Nel nostro caso, naturalmente al sistema linguistico dell’Italia contemporanea. Perché questo? Se vogliamo che Soggettario e soggettazione ci restituiscano un’immagine non deformata e deformante della realtà sulla quale operano, in questo caso della nostra cultura, l’unica garanzia che troveremo a questa rispondenza sarà nell’esclusione d’ogni arbitrio di carattere linguistico. Un uso linguistico arbitrario si traduce sempre in un arbitrio scientifico. Non useremo quindi voci a soggetto di coniazione nostra; al contrario, ci adegueremo

Tesi di dottorato di Elisabetta Viti, discussa presso l’Università degli Studi di Udine 60

con la massima scrupolosità alle voci che realmente vengono usate nel materiale che dobbiamo soggettare>>.91

Quindi ‚il contesto d’uso è a monte e a valle‛ di questo processo di ‚naturalizzazione‛ (riduzione ad essenza), ‚neutralizzazione‛ (eliminazione delle proprietà accessorie), ‚formalizzazione‛ dei concetti e ‚standardizzazione‛ dei relativi termini.

Nell’indicizzazione per soggetto solitamente un termine è sempre usato in uno specifico contesto (chiamato enunciato di soggetto) che può modificare il suo significato ‚neutro‛.92 Il significato e l’uso, rilevati nell’analisi definitoria del singolo termine, si possono modificare nel momento in cui, all’interno del contesto della stringa di soggetto, più termini vengono combinati per dare vita a concetti complessi.

Questo, logicamente, implica un controllo del linguaggio naturale in modo da instaurare un rapporto biunivoco tra concetto e termine: un concetto è sempre espresso da un solo termine e quel termine è espressione verbale di quello specifico concetto.

Quando un termine viene inserito all’interno del thesaurus, il suo posto e le sue relazioni sono stabilite sulla base del suo ‚significato base‛, cioè sulla sua ‚definizione tipica‛, e non in base ad un contesto particolare.

Il principio della ‚definizione tipica‛, che si rifà al principio di definizione unica di Farradane, è stato elaborato nella Guida GRIS e poi è stato specificato nel volume con le norme del Nuovo soggettario.93

Guida GRIS, § 3.2, P. 62-63:

<<l’appartenenza categoriale di un concetto è determinata in base alle caratteristiche o attributi essenziali presenti nella sua definizione, che hanno la funzione di riferire il concetto ad una categoria indipendente dal contesto, valida cioè in ciascuno dei differenti ambiti nei quali il concetto può comparire>>.

Quindi il concetto viene acquisito nel suo significato di base che, indipendente dal contesto, fa da guida nella categorizzazione e

91CROCETTI LUIGI.Soggettazione, cit. – P. 21.

<http://www.sbt.ti.ch/dep/smlos/nuovosoggettario2007cheti.pdf>.

92CHETI ALBERTO - PARADISI FEDERICA. Facet analysis in the development of a general controlled vocabulary / Alberto Cheti, Federica Paradisi. – In: Axiomathes. – V. 18, n. 2 (June 2008). – P. 234-237.

Tesi di dottorato di Elisabetta Viti, discussa presso l’Università degli Studi di Udine 61

nell’assegnazione al termine di un ‚posto unico‛ all’interno della scala gerarchica.

Nuovo soggettario: guida al sistema italiano di indicizzazione per soggetto: prototipo del thesaurus, § 3.1.2.1, p. 51-52:

<<il significato di un termine e, dunque, la sua collocazione nella struttura del vocabolario sono determinati in base alle caratteristiche o attributi essenziali contenuti nella sua definizione. Una tale definizione si avvicina normalmente a quella data in un dizionario>>.

Qualche volta il muoversi dal significato di base del termine alla sua categorizzazione presenta delle difficoltà che possono risultare dalla complessità del significato sia del termine sia della categoria.

Infatti, spesso, il significato di un termine può consistere di un fascio di significati, talvolta riconducibili anche a categorie differenti.

L’operazione di categorizzazione e di gerarchizzazione prende in considerazione il significato ‚unico‛ o ‚di base‛ del termine e la catena dei termini gerarchicamente superiori ai quali è connessa. Infatti le relazioni paradigmatiche sono dette ‚a priori e indipendenti dai documenti‛, poiché esistono indipendentemente dalle relazioni e dai ruoli degli isolati all’interno del soggetto e vengono stabilite secondo caratteristiche, generalemente riconosciute e condivise, implicite nei concetti stessi.94

Come si è già detto, in un thesaurus il termine viene acquisito estraendolo dal contesto, cioè viene categorizzato e strutturato sulla base di quelle caratteristiche che ne permettono il riconoscimento come fenomeno e che ci permettono sia di ricondurlo ad uno schema, ad un tipo che costituisce il parametro di confronto per tutti quei fenomeni che sono dotati delle medesime caratteristiche morfologiche e degli stessi predicati, sia di nominarlo.

Quindi, l’appartenenza categoriale di un concetto è determinata in base alle caratteristiche o attributi essenziali presenti nella sua definizione, che hanno funzione di riferire il concetto ad una categoria indipendente dal contesto, valida cioè in ciascuno dei differenti ambiti nel quale il concetto può comparire.

Di conseguenza, le classi principali sono costituite da categorie generali di concetti, neutrali o indipendenti da qualsiasi contesto speciale: come per un

94BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE.Nuovo soggettario, cit. ––P. 71-72; GRUPPO DI RICERCA SULL’INDICIZZAZIONE PER SOGGETTO. Guida all’indicizzazione per soggetto, cit. – P. 61-63; CHETI ALBERTO. Le categorie nell’indicizzazione : indagine su alcuni modelli di analisi e di organizzazione concettuale / di Alberto Cheti. – In: Biblioteche oggi. – V.8, n. 1 (1990). – P. 29-49.

Tesi di dottorato di Elisabetta Viti, discussa presso l’Università degli Studi di Udine 62

termine è possibile determinare un significato ‚tipico‛ così è possibile determinare un’appartenenza categoriale ‚tipica‛.95

Per confermare quanto asserito, si riportano due esempi che illustrano le modalità con cui un linguaggio controllato riconduce la polisemia di un linguaggio naturale dentro un ambito specifico:

1. il termine Vigilanza può avere diversi significati a seconda del contesto in cui si inserisce: attenta sorveglianza a scopo di controllo di persone, di cose o di attività, per es. Vigilanza speciale, Vigilanza

bancaria, Vigilanza dei dirigenti.

Il Nuovo soggettario acquisisce questo termine come sinonimo del termine Controllo, che viene impiegato in tutti i contesti specifici con il significato unico di ‚controllo‛, nel quale sono come incasellate le sfumature di significato che si manifestano nei diversi contesti d’uso, compresa quella di ‚vigilanza‛.

Per es. la Vigilanza speciale viene considerata un NT di Controllo, la

Vigilanza bancaria viene scomposta in Banche, Controllo;

2. il termine Ricerca può avere diversi significati a seconda del contesto in cui si inserisce: ricerca scientifica, ricerca di persone scomparse, etc. In questo caso il Nuovo soggettario acquisisce il termine all’interno della categoria Azioni, sottocategoria Attività, raggruppamento [Attività

tecniche di applicabilità generale], specificando, con una nota

d’ambito, il contesto specifico della ricerca scientifica e, con una nota d’orientamento, indirizzando l’utente ad un altro termine per il significato di reperimento e per il ritrovamento di persone scomparse (Cfr.: Per le modalità, i mezzi, le iniziative, gli strumenti organizzativi, finalizzati al reperimento o al ritrovamento di persone o cose usare Ricerche).

95GRUPPO DI RICERCA SULL’INDICIZZAZIONE PER SOGGETTO. Guida all’indicizzazione per soggetto, cit. – P. 62-63.

Tesi di dottorato di Elisabetta Viti, discussa presso l’Università degli Studi di Udine 63