Il comma 12 dell’art. 77 bis della Legge 133/2008 prevede che il bilancio di previsione degli enti soggetti al patto di stabilità interno dovrà essere approvato iscrivendo le previsione di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni di cassa di entrata e di spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito il rispetto delle regole che disciplinano il patto stesso.
A tal fine, gli enti locali, sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.
Da ciò deriva che il rispetto del patto deve essere assicurato non soltanto in sede consuntiva come previsto fino all’anno 2006, ma anche in via preventiva, in sede di approvazione del bilancio di previsione.
Mentre le previsioni della parte corrente possono costituire limite alla competenza, le previsioni della parte investimenti non possono costituire limite dei pagamenti e delle riscossioni per effetto dell’ammontare dei residui. Quindi per la parte investimenti le
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previsioni scritte non possono essere indicative della parte di cassa, con evidente disomogeneità dei valori. E’ per questo che viene stabilito che gli enti locali alleghino al bilancio di previsione un apposito prospetto che contenga le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto stesso, dal quale risulti la programmazione del raggiungimento degli obiettivi di cui al patto di stabilità interno, per l’anno 2009 e per gli anni successivi 2010 e 2011.
L’obbligo di rispetto dell’obiettivo di competenza deve essere mantenuto anche nel corso della gestione del bilancio di previsione con l’adozione delle variazioni.
Anche se dall’anno 2008 il rispetto del saldo è relativo alla competenza mista, la preventiva iscrizione in bilancio di somme rispettose del patto ed in tendenza di riduzione dell’indebitamento avrà i propri benefici nel lungo periodo, negli anni successivi, anche in sede di gestione e quindi sulla competenza per la parte corrente e sulla cassa per la parte investimento.
Infatti ai fini del miglioramento dei flussi rilevanti per il patto di stabilità risulta necessario effettuare le seguenti scelte programmatorie:
- il contenimento della spesa di investimento finanziata con indebitamento e quindi maggior ricorso ad autofinanziamento;
- ricorso ad indebitamento in misura inferiore al rimborso dei prestiti;
- riduzione della spesa corrente, a vantaggio della spesa per investimenti;
- maggiore capacità di incremento delle entrate.
Ai fini del miglioramento dei flussi rilevanti per il patto di stabilità risulta necessario effettuare le seguenti operazioni gestionali:
1) l’accelerazione degli incassi per la parte investimento;
2) l’accelerazione degli accertamenti per la parte corrente.
E’ stato provveduto alla verifica del rispetto del patto per gli anni 2010-2012 sulla base della stima dei dati rilevanti. Per la parte investimenti dell’anno 2010 e degli anni successivi la stima dei dati di cassa è stata effettuata sulla base dei trend storici degli anni precedenti, dell’ammontare stimato dei residui al 31.12.2009 ed allo stato di realizzazione delle opere pubbliche in corso. I dati risultanti vengono evidenziati dal prospetto seguente:
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PARTE CORRENTE (A) Accertamenti/Impegni
Titolo I 41.830.000,00 40.000.000,00 42.892.000,00 39.000.000,00 44.674.000,00 42.000.000,00
Titolo II 46.140.000,00 42.000.000,00 43.595.000,00 41.000.000,00 43.520.000,00 40.000.000,00
Titolo III 12.609.000,00 10.000.000,00 10.643.000,00 9.500.000,00 10.851.000,00 9.000.000,00
Totale Entrate Correnti 100.579.000,00 92.000.000,00 97.130.000,00 89.500.000,00 99.045.000,00 91.000.000,00
Titolo I 87.749.000,00 80.000.000,00 84.182.000,00 77.000.000,00 85.839.000,00 79.000.000,00 Totale Spese Correnti 87.749.000,00 80.000.000,00 84.182.000,00 77.000.000,00 85.839.000,00 79.000.000,00
Saldo Finanziario Corrente (A) 12.830.000,00 12.000.000,00 12.948.000,00 12.500.000,00 13.206.000,00 12.000.000,00 PARTE C/CAPITALE (B)
Riscossioni/Pagamenti
Titolo IV 120.558.000,00 18.000.000,00 61.880.000,00 13.000.000,00 56.790.000,00 9.000.000,00
Riscossioni di crediti 600.000,00 600.000,00 600.000,00 600.000,00 600.000,00 600.000,00
Totale Entrate Conto Capitale 119.958.000,00 17.400.000,00 61.280.000,00 12.400.000,00 56.190.000,00 8.400.000,00
Titolo II 113.477.000,00 32.000.000,00 67.185.000,00 24.000.000,00 63.375.000,00 19.600.000,00
Concessioni Crediti 600.000,00 600.000,00 600.000,00 600.000,00 600.000,00 600.000,00 Totale Spese Conto Capitale 112.877.000,00 31.400.000,00 66.585.000,00 23.400.000,00 62.775.000,00 19.000.000,00 Saldo Finanz. C/Capitale (B) 7.081.000,00 - 14.000.000,00 - 5.305.000,00 - 11.000.000,00 - 6.585.000,00 -10.600.000,00
Saldo Finanz.Totale (A+B) 19.911.000,00 - 2.000.000,00 7.643.000,00 1.500.000,00 6.621.000,00 1.400.000,00
Media esercizio 2007 -5.592.243,00 -5.592.243,00 -5.592.243,00
Manovra correttiva -3.467.190,66 -6.990.303,75 -6.990.303,75
Obiettivo competenza mista -2.125.052,34 1.398.060,75 1.398.060,75
Previsione Patto 2012
Previsione Bilancio 2012 Previsione
Bilancio 2010
Previsione Bilancio 2012 Previsione Patto
2010
Previsione Patto 2011
Previsione Patto 2011
Previsione Patto 2012 Patto di stabilita' 2010-2011-2012
Previsione Bilancio 2011
Spese Entrate Entrate
Spese
Previsione Bilancio 2010
Previsione Bilancio 2011 Previsione Patto
2010
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Dall’analisi della spesa per investimenti emerge che l’Amministrazione ha effettuato una programmazione in riduzione delle spese negli anni successivi al 2010 per ridurre l’impatto dei relativi pagamenti sul saldo di competenza mista per il triennio 2010-2012.
In particolare ha provveduto:
- ad azzerare la previsione di emissione di nuovo indebitamento già a partire dall’anno 2008 ed a limitare quella dell’anno 2009 allo scopo di contenere l’importo della spesa in disavanzo, che determina il peggioramento dei saldi rilevanti ai fini del patto di stabilità;
- ad utilizzare la quota minima possibile di avanzo di parte corrente (per il mantenimento degli equilibri di bilancio) per il finanziamento degli investimenti;
- alla revisione della base imponibile ed alla modifica dei canoni (non interessati dal “blocco delle tariffe di natura tributaria) di alcune entrate correnti;
- a programmare per importi importanti l’alienazione di beni non più strategici istituzionalmente, destinando l’intera entrata al finanziamento di spese di investimento ed al rimborso dei prestiti già contratti;
- ad assorbire la riduzione di entrate correnti 2010 operando una riduzione ancora più elevata della spesa corrente 2010, rispetto a quella operata nell’anno 2009.
Nonostante ciò in considerazione dell’ammontare dei residui sulla parte investimenti non finanziate da trasferimenti di altri soggetti o da alienazioni patrimoniali, che l’Ente ha progressivamente ridotto negli ultimi esercizi, ma che in ogni caso non possono essere riprogrammati perché le opere sono tuttora in corso ed in considerazione della legislazione vigente particolarmente restrittiva per gli Enti che hanno un saldo dell’anno 2007 negativo, che comporta una eccessiva riduzione per gli anni successivi al 2009, tanto che nell’anno 2011 è previsto il raggiungimento del saldo in positivo, si evidenzia la difficoltà del raggiungimento degli obiettivi programmatici per gli anni 2011 e 2012.
Pertanto nel corso dell’anno 2010 sarà necessario controllare attentamente l’andamento delle variabili del saldo adottando eventuali ulteriori provvedimenti.